Informatica Lezione 2 Scienze e tecniche psicologiche dello sviluppo e dell'educazione Anno accademico: 2005-2006.

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Transcript della presentazione:

Informatica Lezione 2 Scienze e tecniche psicologiche dello sviluppo e dell'educazione Anno accademico:

Codifica delle immagini Suddividiamo l’immagine mediante una griglia formata da righe orizzontali e verticali a distanza costante

Codifica delle immagini Ogni quadratino derivante da tale suddivisione prende il nome di pixel (picture element) e può essere codificato in binario secondo la seguente convenzione: Il simbolo “0” viene utilizzato per la codifica di un pixel corrispondente ad un quadratino in cui il bianco è predominante Il simbolo “1” viene utilizzato per la codifica di un pixel corrispondente ad un quadratino in cui il nero è predominante

Codifica delle immagini

Poiché una sequenza di bit è lineare, è necessario definire convenzioni per ordinare la griglia dei pixel in una sequenza. Assumiamo che i pixel siano ordinati dal basso verso l’alto e da sinistra verso destra

Codifica delle immagini Non sempre il cortorno della figura coincide con le linee della griglia. Quella che si ottiene nella codifica è un’approssimazione della figura originaria Se riconvertiamo la sequenza di stringhe in immagine otteniamo

Codifica delle immagini La rappresentazione sarà più fedele all’aumentare del numero di pixel, ossia al diminuire delle dimensioni dei quadratini della griglia in cui è suddivisa l’immagine

Codifica delle immagini Assegnando un bit ad ogni pixel è possibile codificare solo immagini in bianco e nero Per codificare le immagini con diversi livelli di grigio oppure a colori si usa la stessa tecnica: per ogni pixel viene assegnata una sequenza di bit

Codifica delle immagini (grigio e colore) Per memorizzare un pixel non è più sufficiente un solo bit Per esempio, se utilizziamo quattro bit possiamo rappresentare 2 4 = 16 livelli di grigio o 16 colori diversi Mentre con otto bit ne possiamo distinguere 2 8 = 256, ecc.

L’uso del colore Il colore può essere generato componendo 3 colori: red, green, blue (RGB) Ad ogni colore si associa una possibile sfumatura Usando 2 bit per ogni colore si possono ottenere 4 sfumature per il rosso, 4 per il blue e 4 per il verde che, combinate insieme, danno origine a 64 colori diversi Ogni pixel per essere memorizzato richiede 6 bit

L’uso del colore Usando 8 bit per ogni colore si possono ottenere 256 sfumature per il rosso, 256 per il blu e 256 per il verde che, combinate insieme, danno origine a circa 16,7 milioni di colori diversi (precisamente colori) Ogni pixel per essere memorizzato richiede 3 byte

Risoluzione Il numero di pixel presenti sullo schermo (colonne x righe) prende il nome di risoluzione Risoluzione tipiche sono 640 x x x 1024 Esempio: Per distinguere 256 colori sono necessari otto bit per la codifica di ciascun pixel La codifica di un’immagine formata da 640 x 480 pixel richiederà bit ( byte)

Grafica bitmap Le immagini codificate pixel per pixel sono dette immagini in grafica bitmap Le immagini bitmap occupano parecchio spazio Esistono delle tecniche di compressione che permettono di ridurre le dimensioni Ad esempio, se più punti vicini di un’immagine assumono lo stesso colore, si può memorizzare la codifica del colore una sola volta e poi ricordare per quante volte deve essere ripetuta I formati come GIF e JPEG sono formati compressi

Grafica vettoriale Se le immagini sono regolari si può usare una codifica di tipo vettoriale In una codifica di tipo vettoriale non si specificano le informazioni di colore dei singoli pixel Invece ogni elemento geometrico primitivo (per esempio linee, curve) viene specificato individualmente Le immagini vengono construite a partire dalla descrizione degli elementi che le compongono mediante un linguaggio testuale o delle formule geometriche Spesso occupano meno spazio rispetto alle immagini bitmap La grafica bitmap, invece, riesce a rendere con qualità maggiore immagini con un numero elevato di colori

Codifica delle immagini Immagini complesse od irregolari: codifica bitmap (o raster) Immagini regolari: codifica vettoriale Codifiche ibride (raster/vettoriale) Codifiche standard: Postscript, PDF

Codifica di immagini in movimento Un filmato è una sequenza di immagini statiche (dette fotogrammi o frame) Per codificare un filmato si digitalizzano i suoi fotogrammi Esempio: 30 immagini ad alta risoluzione al secondo 30 imm./sec x bit/imm. = bit/sec Un minuto richiederebbe 60 sec x = bit ( byte) Esempi di formati per il video: AVI, MOV Compressione: MPEG (Moving Picture Expert Group), differenza tra fotogrammi

Codifica dei suoni Fisicamente un suono è rappresentato come un’onda che descrive la variazione della pressione dell’aria nel tempo (onda sonora) Sull’asse delle ascisse viene rappresentato il tempo e sull’asse delle ordinate viene rappresentata la variazione di pressione corrispondente al suono stesso

Codifica dei suoni Si effettuano dei campionamenti sull’onda (cioè si misura il valore dell’onda a intervalli di tempo costanti) e si codificano in forma digitale le informazione estratte da tali campionamenti Quanto più frequentemente il valore di intensità dell’onda viene campionato, tanto più precisa sarà la sua rappresentazione Il numero di campioni raccolti per ogni secondo definisce la frequenza di campionamento che si misura in Hertz (Hz)

Codifica dei suoni La sequenza dei valori numerici ottenuti dai campioni può essere facilmente codificata con sequenze di bit La rappresentazione è tanto più precisa quanto maggiore è il numero di bit utilizzati per codificare l’informazione estratta in fase di campionamento Una approssimazione!

Codifica dei suoni (esempio) Se volessimo codificare la musica di qualità CD dovremmo: Usare due registrazioni corrispondenti a due microfoni distinti Campionare il segnale musicale producendo campioni al secondo Per ogni campione (che è un numero) si usano 16 bit Per cui, il numero di bit che sarebbero necessari per codificare ogni secondo è pari a 2 x campioni x 16 bit/campione = bit

Codifica dei suoni Codifiche standard WAV (MS-Windows), AIFF (Audio Interchange File Format, Apple) MIDI MP3 MIDI Codifica le note e gli strumenti che devono eseguirle Efficiente, ma solo musica, non voce MP3 MPEG-3: variante MPEG per suoni Grande diffusione, molto efficiente

Codifica dei numeri Il codice ASCII consente di codificare le cifre decimali da “0” a “9” fornendo in questo modo una rappresentazione dei numeri Per esempio: il numero 324 potrebbe essere rappresentato dalla sequenza di byte: Ma questa rappresentazione non è efficiente e soprattutto non è adatta per eseguire le operazioni aritmetiche sui numeri Sono stati pertanto studiati codici alternativi per rappresentare i numeri in modo efficiente ed eseguire le usuali operazioni aritmetiche

Codifica dei numeri (il sistema decimale) La rappresentazione dei numeri con il sistema decimale può essere utilizzata come spunto per definire un metodo di codifica dei numeri all’interno degli elaboratori Esempio: la sequenza di cifre 324 viene interpretato come:  3 centinaia + 2 decine + 4 unità  324 = 3 x x x 1  324 = 3 x x x 10 0

Codifica dei numeri (il sistema decimale) In generale la sequenza c n c n-1 c n-2 … c 1 c 0 (ogni “c i ” è una cifra compresa tra “0” e “9”) viene interpretata come: c 0 x (c 0 unità) c 1 x (c 1 decine) c 2 x (c 2 centinaia) … c n-1 x 10 n-1 + c n x 10 n La cifra meno siginificativa La cifra più siginificativa

Codifica dei numeri (il sistema binario) La numerazione decimale quindi utilizza una notazione posizionale basata sul numero 10 La notazione posizionale può essere utilizzata in qualunque altro sistema di numerazione (con base diversa di 10) Per ogni sistema di numerazione si usa un numero di cifre uguale alla base

Codifica dei numeri (il sistema binario) Nel sistema di numerazione binario (base 2) i numeri vengono codificati utilizzando le due cifre 0 e 1 Nel sistema di numerazione ottale (base 8) i numeri vengono codificati utilizzando le cifre 0, 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7 Nel sistema di numerazione esadecimale (base 16) i numeri vengono codificati utilizzando le cifre 0, 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, A, B, C, D, E, F

Codifica dei numeri (il sistema binario) In analogia con il caso decimale la sequenza c n c n-1 c n-2 … c 1 c 0 (ogni “c i ” è la cifra “0” o la cifra “1”) rappresenterà il numero c 0 x c 1 x c 2 x … + c n-1 x 2 n-1 + c n x 2 n La cifra meno siginificativa La cifra meno siginificativa La cifra più siginificativa

Codifica dei numeri (il sistema binario) Esempio: la sequenza “1011” denota il numero 1 x x x x 2 0 = 11 (in base 10) Esempio: la sequenza “10011” denota il numero 1 x x x x x 2 0 = 19 (in base 10) Per evitare ambiguità si usa la notazione = 11 10, = 19 10