LE NOSTRE ESPERIENZE PAROLA DI VITA “Siate in pace gli uni con gli altri”. DOVE C’È L’UNITÀ, C’È LA PACE Gesù in mezzo a noi è la pace. SIATE IN PACE: UN IMPEGNO SERIO Ma vogliamo rimanere aperti all’altro, perché più delle ragioni vale la relazione con lui. Il Vangelo lo pone come un imperativo: “Siate in pace”, ci chiede quindi un impegno serio ed esigente. Esso è tra le più importanti espressioni dell’amore e della misericordia da avere gli uni verso gli altri. Come uscire dai conflitti? «Dobbiamo tessere, dove è possibile, rapporti nuovi - ci dice Chiara». Tessere tra persone e popoli rapporti di ascolto, di aiuto reciproco, di amore. Occorre spostare le proprie ragioni per capire quelle dell’altro, anche se non sempre arriveremo a comprenderlo del tutto. L’altro forse fa lo stesso con me e neppure lui, a volte mi capisce fino in fondo. In mezzo ai conflitti che feriscono l’umanità in tante parti del mondo, l’invito di Gesù alla pace tiene viva la speranza, sapendo che è Lui la pace e ha promesso di darci la sua pace. Una pace che siamo chiamati a sperimentare ogni giorno in famiglia, a scuola, con chi pensa diversamente. Mc 9,50 PdV 6 KIM (Sud Africa) UNA STRATEGIA DI PACE Nella mia scuola gli studenti sono divisi in gruppi secondo la provenienza sociale o le attività preferite. Il mio, di cui sono considerata il leader, non era visto di buon occhio dagli altri gruppi che ci accusavano di snobbarli, come se ci ritenessimo i migliori. A noi non sembrava, ma durante l’anno, la rivalità, è diventata un argomento “caldo” e diverse erano le opinioni sul da farsi all’interno del mio gruppo. C’era chi suggeriva di difenderci affrontando direttamente la questione; chi proponeva di rispondere “al fuoco con il fuoco” anche attraverso l'inganno. Dopo averci pensato su, ho capito che l'energia che avremmo usato per far del male non sarebbe stata di alcuna utilità per nessuno. Ho deciso di amare Gesù in tutti, indipendentemente da quanto sia difficile riconoscerLo in ognuno. Per iniziare il disgelo un giorno ho acquistato dei dolci per un gruppo “rivale”; mentre ad un altro ho dato dei gadget che dimostravano il sostegno per una loro iniziativa. All’interno del mio gruppo mi sono impegnata a non parlare male degli altri, ad ignorare i pettegolezzi. Ho cercato di essere gentile e di intavolare conversazioni andando incontro a quanti erano di altri gruppi. Questo comportamento mi ha fatto costruire rapporti con studenti di tutta la scuola e, alle elezioni per la rappresentanza studentesca, ho ricevuto il numero più alto di voti. Ne sono stata molto felice anche perché sento che ora ho una possibilità in più per amare e per portare l’unità tra tutti. Ritaglia e piega Anche a noi è capitata una esperienza simile? Una pace che non ha paura di affrontare le idee discordanti, di cui occorre parlare apertamente, se vogliamo un’unità sempre più vera e profonda. Una pace che nello stesso tempo, domanda di essere attenti a non rompere mai il rapporto con nessuno, perché l’altro vale più delle diversità che possono esserci tra noi. èVita