La conduzione elettrica nel cuore ne coordina la contrazione
Scheletro fibroso cardiaco tra atri e ventricoli!!! Il nodo AV è importante affinchè: il pda arrivi alle fibre contrattili ventricolari, si assicura la contrazione dall’apice verso la base (muscoli ventricolari a spirale), la trasmissione del pda è ritardata permettendo agli atri di completare la contrazione prima di quella ventricolare È il nodo SA che scandisce i battiti, la frequenza di scarica degli altri pacemakers è inferiore
Elettrocardiogramma Triangolo di Einthoven L’ECG si registra usando 2 derivazioni, la terza è inattiva
Un tracciato ECG è la somma dei pda di tutte le cellule cardiache in un dato istante. Se la dep è il segnale per la contrazione muscolare, gli eventi elettrici dell’ECG possono essere associati agli eventi meccanici.
Il cuore è un organo 3D mentre l’ECG ne è una sua rappresentazione: per ciò si usano più derivazioni! Gli eventi meccanici del ciclo cardiaco iniziano con ritardo rispetto ai segnali elettrici Ripolarizzazione atri nel complesso QRS ECG: onde e segmenti Le onde vanno verso l’alto o il basso a seconda del movimento delle cariche
Tachicardia o bradicardia Aritmia Problema conduzione AV (no QRS)
Atri e ventricoli non si contraggono contemporaneamente Sistole: contrazione Diastole: rilasciamento Quando la pressione nei ventricoli scende ancora di più le valvole AV si aprono e il ciclo ricomincia 80% riempimento ventricoli con valvole AV aperte 20%. Piccolo reflusso nelle vene per la pressione generata La pressione nei ventricoli scende ma è ancora > degli atri Secondo tono cardiaco Contrazione ventricoli – sangue spinto verso l’alto – chiusura valvole AV – primo tono cardiaco. Contrazione isometrica isovolumica: tutte le valvole sono chiuse Il sangue scorre secondo gradiente pressorio creato dalla contrazione
Pressione ventricolo > pressione aorta: valvola aortica aperta. Il ventricolo non si svuota del tutto Il ventricolo si rilascia, la pressione scende, le valvole aortiche si chiudono, no variazioni volume Contrazione isometrica isovolumica: tutte le valvole sono chiuse
Gittata sistolica= volume sangue prima della contrazione – volume sangue dopo contrazione Gittata sistolica = EDV – ESV = 135 mL – 65 ml = 70 mL La gittata sistolica può variare fino a 100 mL in condizione di esercizio fisico Gittata cardiaca= frequenza cardiaca x gittata sistolica 72 battiti/min x 70 mL/battito = circa 5 L/minuto La gittata cardiaca può variare fino a 30-35 L/minuto in condizione di esercizio fisico Vari fattori influenzano la frequenza cardiaca: sistema nervoso e sistema endocrino
La pressione arteriosa
L’incremento pressorio dovuto alla contrazione ventricolare è detto onda sfigmica o polso L’ampiezza del polso si affievolisce con la distanza per l’attrito
Nelle vene la pressione nei vasi è ridotta per l’attrito e il polso scompare. Per agevolare il flusso venoso alcune vene possiedono valvole unidirezionali per raggiungere la vena cava
Arteria brachiale Pressione considerata nella norma: 120/80 mmHg Attenzione all’ipertensione e all’ipotensione!!!
E se aumenta la gittata cardiaca? E se aumenta la resistenza periferica? E se si abbassa la volemia? La volemia varia nell’arco della giornata; la riduzione della volemia è operata dai reni, l’incremento della volemia è difficile da attuare perché i reni “trattengono” solo ciò che c’è nell’organismo. In casi severi bisogna apportare liquidi dall’esterno. Infatti la vasocostrizione e il contributo del SNC non compensano efficacemente la pressione arteriosa.
Riassumendo…