PROGETTO ASTALLI ISLAM Il giorno 26 Febbraio 2016 la prof.ssa Lemmo Gallo e la prof.ssa Leoni ci hanno accompagnato in sala riunioni per l’incontro con la testimone dell’Islam. Quando siamo entrati ci siamo subito seduti e dopo un paio di minuti è entrata una signora islamica di nome Fatima. All’inizio ha parlato l’operatrice della Fondazione Astalli Francesca che ci ha presentato le attività del Centro Astalli e del progetto “Incontri”
Francesca ci ha spiegato che ci sono persone che fuggono dal proprio paese perché c’è la guerra o gravi problemi economici, sofferenze in genere. Queste persone vengono accolte nel nostro paese ed allo stesso tempo arricchiscono la nostra cultura con le loro esperienze. Gli emigranti possono essere: VOLONTARI: FORZATI Liberamente scelgono di lasciare il loro paese per andare in paesi dove è possibile migliorare la propria vita. Sono costretti a lasciare il loro paese perché ci sono persecuzioni politiche o religiose.
Fatima ha i capelli neri, occhi marroni, sciarpa e maglietta bianca, pantaloni blu scuri e scarpe nere. Ci ha raccontato che il suo nome è simbolicamente come quello della figlia di Maometto. E’ venuta qui per far vivere meglio la propria famiglia. Arrivata in Italia ha dovuto subito imparare la nostra lingua. Ci ha raccontato che i musulmani devono imparare bene la prima parte del Corano, mentre gli imam tutto a memoria. Quando prega, per rispetto, indossa un velo sul proprio sul capo. Ci ha detto inoltre, che quando pregano nelle moschee non necessariamente i maschi sono separati dalle femmine, in quanto Dio dice che quello che avviene nella moschea è una preghiera collettiva.
L’islam è una religione monoteista nata 1437 anni fa, ed è la religione monoteista più recente rispetto alle altre. Credono ad Abramo, Ismaele (Isacco) Giacobbe e ai suoi dodici figli, al Vangelo, al Corano, al giorno del Giudizio e al Destino. Secondo la loro religione, un vero musulmano non offende nè verbalmente, nè fisicamente il prossimo e deve sempre temere l’ira di Dio. Infine ci ha raccontato che quando andava al liceo c’era un gruppo terroristico che impauriva tutte le persone, dal 1992 al Siccome tutti avevano paura di essere rapiti, non riuscivano neanche ad andare a scuola per studiare. La religione musulmana è basata sul Corano e cinque regole che costituiscono i cinque pilastri della fede. La loro religione dice di rispettarli tutti, però lei ci raccontava che è molto difficile osservarli, soprattutto per quanto riguarda la preghiera, perché non è sempre facile trovare un posto pulito e silenzioso dove potersi concentrare. In alcuni casi infatti, era costretta a rimandare la preghiera.
I cinque pilastri 1)La testimonianza: Non c’è altro Dio che Allah e Maometto è il Suo profeta. 2) La preghiera: mattina,mezzogiorno,metà pomeriggio,al tramonto, dopo il tramonto. La preghiera è un incontro diretto con Dio; devono conoscere bene il primo capitolo del Corano. Prima di pregare è necessario lavare con dell’acqua potabile le mani, la bocca, la testa, i piedi, i capelli e infine le orecchie. Quando si lavano, iniziano sempre dalla parte destra del corpo perché il lato destro è la direzione del paradiso. Poi prendono un tappeto, alzano le mani pronunciando il nome di Dio e iniziano la preghiera. Si mettono in ginocchio facendo toccare il naso per terra. Finita la preghiera,prima di alzarsi si girano verso destra poi verso sinistra per salutare gli angeli.
3) L’elemosina 4) Il digiuno dall’alba al tramonto, viene fatto nel mese di Ramadan dai fedeli in buona salute. Le persone che sono ammalate, i bambini, gli anziani e le donne incinte non fanno digiuno. 5) Il pellegrinaggio alla Mecca almeno una volta nella vita
Fatima ci ha fatto vedere sia un Corano scritto in Arabo sia un Corano scritto con la doppia lingua : arabo e italiano.
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Finito l’incontro abbiamo fatto una foto ricordo con le nostre prof.sse,con Fatima e Francesca.
Secondo me questa esperienza è stata molto bella ed interessante, Fatima ci ha fatto conoscere ancora meglio la religione islamica e come viene vissuta nei paesi dove lei è nata e cresciuta. Francesca ci ha fatto capire il fenomeno dell’emigrazione e l’importanza di questo progetto. Grazie! Federico Ferri 1B