TNO(OGGETTI TRANS-NETTUNIANI) NUMERO SLIDE N 22. nell'orbita di Nettuno, si celano milioni di corpi ghiacciati chiamati Oggetti Trans-Nettuniani(TNO).essi.

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Transcript della presentazione:

TNO(OGGETTI TRANS-NETTUNIANI) NUMERO SLIDE N 22

nell'orbita di Nettuno, si celano milioni di corpi ghiacciati chiamati Oggetti Trans-Nettuniani(TNO).essi sono corpi celesti di varie forme e dimensioni chiamati anche “pianetini”,Essi si trovano in una regione remota, che pullula di innumerevoli rocce ghiacciate. Cometa di Halley Uno dei più grandi tra questi, Plutone, è stato classificato come pianeta nano. La regione è popolata anche di comete, come la famosa Cometa di Halley. La maggior parte di questi oggetti (finora, ne sono stati individuati circa un migliaio) è troppo piccola e troppo lontana dal Sole per essere visibile. Ma gli astronomi hanno escogitato una tecnica per illuminare il buio che regna sovrano ai confini del Sistema Solare. Grazie a questo metodo, che sfrutta i dati archiviati dal telescopio spaziale Hubble della Nasa e dell’Esa, sono emersi dalle tenebre 14 nuovi oggetti trans-nettuniani e altre centinaia potrebbero essere scoperte prossimamente.

10 oggetti trans-nettuniani scoperti dal telescopio hubble

Il professore Cesar Fuentes della Northern Arizona University affermo che gli oggetti trans-nettuniani sono interessanti perché rappresentano i mattoni rimasti dalla formazione del Sistema Solare, ha detto Cesar, l’autore della ricerca che sarà pubblicata su Astrophysical Journal. Nel loro lento orbitare intorno al Sole, questi corpi rocciosi si muovono sullo sfondo stellato e appaiono come strisce di luce nelle foto con una lunga esposizione temporale. Il team di ricerca ha sviluppato un software che analizza centinaia di immagini scattate Hubble per cercare proprio queste strisce. I possibili candidati sono stati esaminati visivamente per confermare o rifiutare la scoperta.

La maggior parte dei TNO si trovano vicino all'eclittica,una linea nel cielo che segna il piano del nostro Sistema Solare(dato che il sistema solare si è formato da un disco di materiale). Quindi, il team ha cercato entro 5 gradi del eclittica per aumentare la possibilità di successo.

gli astronomi sono stati in grado di calcolare l'orbita e la distanza di ogni oggetto. Combinando le distanze e la luminosità(più un albedo assunto, o riflettività)hanno poi stimato la loro dimensione. I nuovi corpi trovati ai confini del Sistema Solare hanno dimensioni che vanno da 40 a 100 km. Diversamente dai pianeti, che tendono ad avere orbite molto piatte(conosciute come orbite con inclinazione bassa), alcuni TNO hanno orbite significativamente inclinate rispetto all'eclittica(ad alta inclinazione). Il team ha esaminato la distribuzione delle dimensioni dei TNO on orbite ad inclinazione bassa confrontandola con quelli ad inclinazione alta, scoprendo cosi che il rapporto rimane lo stesso man mano che gli oggetti diventano più pallidi e piccoli. Quindi,entrambe le popolazioni(ad alta e bassa inclinazione) hanno avuto storie simili, almeno per quanto riguarda le collisioni. Lo studio ha scandagliato solo una piccola porzione di cielo, il che significa che c’è ancora molto spazio in cui cercare, dove potrebbero nascondersi ulteriori TNO

Questa rappresenta la ricostruzione grafica dell'oggetto trans nettuniano Secondo gli scienziati della nasa

SCOPERTA DI PLUTONE WILLIAM TOMBAUGHE ALLA

Clyde William Tombaughè stato un astronomo statunitense. È conosciuto soprattutto per la scoperta nel 1930 di Plutone, che venne considerato il nono pianeta del sistema solare. WILLIAM TOMBAUGHE William insieme a Percival Lowell, sulla base di presunte imperfezioni nelle previsioni dei moti di Urano e Nettuno, aveva previsto già nel 1905 la posizione di un eventuale nono pianeta. Per facilitarne l'individuazione, Tombaugh inventò una macchina che mostrava alternativamente le lastre fotografiche di una stessa zona del cielo scattate a distanza di alcune ore, per scoprire se qualcosa si era mosso rispetto allo sfondo delle stelle fisse. Era un lavoro impegnativo, perché ogni fotogramma di cielo conteneva migliaia di oggetti, dei tipi più vari. Si calcola che, alla fine, Tombaugh osservò circa 45 milioni di oggetti celesti. Il 18 febbraio 1930, sei mesi dopo il suo arrivo all'Osservatorio Lowell, Tombaugh individuò Plutone.

Tombaugh stesso racconta così la scoperta di Plutone: « Improvvisamente mi balzò agli occhi un oggetto di quindicesima magnitudine. - Eccolo - mi dissi. Un'emozione incredibile mi travolse: questa sarebbe stata una scoperta storica. Mi diressi subito nell'ufficio del direttore. Cercando di controllarmi, entrai nell'ufficio ostentando indifferenza. – Dr. Slipher, ho trovato il suo Pianeta X » « Il Dottore sobbalzò dalla sedia, mostrando uno sguardo compiaciuto ma riservato » Risultò subito chiaro che Plutone era molto piccolo, forse troppo per perturbare a sufficienza l'orbita di Urano e Nettuno. Tombaugh continuò invano la ricerca del decimo pianeta. Scoprì inoltre, a partire dal 1929, ben 14 asteroidi che corrispondo ai 14 oggetti trans nettuniani

Thoumaughe riteneva necessario postulare la presenza di uno o più pianeti ignoti al di là dell'orbita di Nettuno, la cui attrazione gravitazionale giustificasse le anomalie orbitali osservate nel moto dei pianeti conosciuti. La ricerca dette come frutto la scoperta di Plutone, un pianeta nano, troppo piccolo per spiegare le variazioni dei parametri orbitali dei giganti gassosi. In seguito nuove misure della massa di Nettuno mostrarono che i calcoli precedenti erano sbagliati, e che non vi è alcun pianeta di grande massa da scoprire nel sistema solare esterno. Tra i numerosi oggetti trans-nettuniani oggi conosciuti, Plutone fu il più semplice da trovare perché possiede la magnitudine apparente minima (a cui corrisponde la luminosità maggiore) tra di essi. Inoltre, la sua orbita presenta un'inclinazione inferiore rispetto ad altri grandi oggetti trans-nettuani; di conseguenza, appare più vicino alla linea dell'eclittica (la traiettoria apparente percorsa dal Sole e dai pianeti visti dalla Terra), sulla quale ci si aspettava di trovare agli inizi del Novecento l'eventuale pianeta mancante.

Scoperta degli altri oggetti trans-nettuniani

Dopo la scoperta di Plutone, Tombaugh proseguì le sue ricerche per alcuni anni, ma non trovò altri oggetti trans-nettuniani. L'unico oggetto oggi noto che Tombaugh avrebbe potuto individuare è Makemake, presente allora come un corpo celeste in prossimità del bordo tra le costellazioni del Toro e dell'Auriga,posizione assai prossima alla Via Lattea e, così, Makemake rimase celato dal denso sfondo di stelle. FOTO DI MAKEMAKE DAL TELESCOPIO SPAZIALE HUBLE

MAKEMAKE Makemake (ufficialmente designato (136472) Makemake; precedentemente noto con la designazione provvisoria di (136472) 2005 FY9) è il terzo pianeta nano per dimensioni del sistema solare, appartenente alla classe dei plutoidi. Il suo diametro è pari all'incirca a 3/4 di quello di Plutone. La sua orbita è interamente situata esternamente rispetto all'orbita di Nettuno, pertanto è corretto definirlo un oggetto trans-nettuniano- Makemake non ha satelliti e ciò lo rende unico tra gli oggetti di maggior dimensioni. La temperatura estremamente bassa (circa 30 K) che si registra sulla sua superficie determina che essa sia ricoperta da ghiacci di metano, etano e probabilmente azoto. La sua scoperta risale al 31 marzo 2005, ad opera di un gruppo di astronomi californiani dell'osservatorio di Monte Palomar. Il suo nome richiama la figura di Makemake, divinità della creazione secondo la mitologia pasquense.

Dopo Clyde Tombaugh, per lungo tempo nessuno cercò altri oggetti orbitanti oltre Nettuno. Infatti, si credeva che Plutone fosse l'unico oggetto di dimensioni notevoli della fascia di Kuiper. Soltanto dopo la scoperta di un secondo TNO, (15760) 1992 QB1, nel 1992, furono avviate ricerche sistematiche per l'individuazione di nuovi corpi. Furono scattate fotografie di una ampia fascia di cielo a cavallo dell'eclittica e analizzate in digitale alla ricerca di oggetti in moto lentamente. In questo modo, furono individuati centinaia di TNO, con diametri variabili tra i 50 ed i 2500 km. il 31 maggio 2008 è stato scoperto il primo oggetto trans-nettuniano che percorre un'orbita retrograda. Designato provvisoriamente 2008 KV42 e soprannominato "Drac", presenta un'orbita caratterizzata da un'inclinazione orbitale di 103,4°, un'eccentricità di 0,508 e 42,536 UA di semiasse maggiore. Difficilmente l'oggetto può essersi formato su una tale orbita ai primordi del Sistema solare. Sono stati proposti diversi meccanismi per spiegare la sua presenza, inclusa l'esistenza oltre Nettuno di un grande serbatoio di oggetti con elevata inclinazione.

FASCIA DI KUIPER La Fascia di Kuiper (o Fascia di Edgeworth-Kuiper) è una regione del Sistema Solare che si estende dall'orbita di Nettuno (alla distanza di 30 UA) fino a 50 UA dal Sole. Si tratta di una fascia di asteroidi esterna rispetto all'orbita dei pianeti maggiori. Nella fascia sono stati scoperti più di 800 oggetti (Kuiper belt objects, o KBO). Il più grande è il pianeta nano Eris, scoperto nel 2005; prima di allora si riteneva che il primato spettasse a Plutone, assieme al suo satellite Caronte; intanto a partire dall'anno 2000 sono stati trovati altri oggetti di dimensioni ragguardevoli: Quaoar, scoperto nel 2002, è grande la metà di Plutone, e quindi è più grande del maggiore degli asteroidi tradizionali, Cerere. Gli altri KBO sono progressivamente più piccoli. L'esatta classificazione di questi oggetti non è chiara, perché sono probabilmente molto differenti dagli asteroidi più interni.

I principali oggetti trans-nettuniani conosciuti

ERIS Eris (nome ufficiale Eris) è il più grande pianeta nano conosciuto del sistema solare, e l'oggetto conosciuto più massiccio che ruota attorno al Sole oltre l'orbita di Nettuno, la sua massa è infatti del 27% superiore a quella di Plutone. Si tratta di un oggetto ghiacciato orbitante nel sistema solare esterno. Ha un'orbita molto eccentrica, che lo porta da una distanza minima dal Sole di 5,6 miliardi di km ad una massima di 14,6 miliardi (quest'ultima circa il doppio della distanza massima di Plutone dal Sole). Eris appartiene al disco diffuso, ed è il più grande fra gli oggetti trans- nettuniani. Come sottolineato dagli astronomi californiani dell'Osservatorio di Monte Palomar al momento della scoperta, l'oggetto è sicuramente più grande di Plutone. Originariamente soprannominato il Decimo Pianeta dagli scopritori, dalla NASA

IMMAGINE DI IRIS

Haumea (già noto con la designazione provvisoria di (136108) 2003 EL61, ufficialmente Haumea) è un pianeta nano di discrete dimensioni del sistema solare esterno, tecnicamente un oggetto trans-nettuniano, individuato da una squadra di astronomi californiani dell'osservatorio di Monte Palomar il 28 dicembre La scoperta fu annunciata il 29 luglio 2005, lo stesso giorno in cui vennero rese note le scoperte di altri due oggetti trans-nettuniani di notevoli dimensioni, Eris e Makemake. Il 17 settembre 2008, è stato classificato come pianeta nano dall'IAU. Per dimensioni, l'oggetto è simile a Plutone. Una particolarità del corpo è che la sua rotazione è estremamente rapida, circa quattro ore, il che gli fa assumere una forma allungata. HAUMEA

IMMAGINE HAUMEA