PROGETTO «IL GLOBALISMO AFFETTIVO» I.C. di VIA ARETUSA SCUOLA DELL’INFANZIA VIA TURANO SEZ B VIA ARETUSA Roma SEZ. A VIA DELLA RUSTICA SEZ. A E C «Il Globalismo.

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Transcript della presentazione:

PROGETTO «IL GLOBALISMO AFFETTIVO» I.C. di VIA ARETUSA SCUOLA DELL’INFANZIA VIA TURANO SEZ B VIA ARETUSA Roma SEZ. A VIA DELLA RUSTICA SEZ. A E C «Il Globalismo affettivo ideato dal prof. Vito De Lillo è un metodo che avvia i bambini all’esperienza dell’alfabetizzazione e alla produzione delle prime parole, sviluppando nello stesso tempo tutti i canali senso-percettivi, intellettivi ed emotivi del bambino. Il percorso prevede una sinergia metodologica tra dimensione fantastica e dimensione digitale del fare scuola e si avvale anche di un supporto multimediale interattivo creato «ad hoc» dall’autore per rinforzare l’apprendimento. Il Globalismo affettivo fa leva sulle potenzialità della sfera affettiva ed emotiva dei bambini, in un’epoca d’oro (Guido Petter) dello sviluppo psicologico, favorendo l’accostamento non forzoso, né anticipazionistico a un mondo fantastico: IL MONDO DELLE LETTERE. Non si può parlare di anticipazione perché il bambino giunge alla letto- scrittura senza alcuna forzatura grazie ad un sentiero pregno di emozioni che vive intensamente e nel quale tutto il suo essere è assorto in un gioco sempre più coinvolgente. Non vengono interessati solo alcuni canali sensoriali, ma l’apprendimento diventa crescita globale che coinvolge tutta la persona» Nelle slide seguenti si possono vedere alcuni lavori realizzati dai bambini.

I L MONDO DELLE LETTERE ( RACCONTATO DAI BAMBINI ) I DUE ALBERELLI così nacque la lettera A C’erano due alberelli su una montagna, vivevano soli, soli. Ha detto il sole :” Penso io a riscaldarvi”. Gli alberelli guardavano gli uccelli che volavano. I due alberelli vedevano lontano il mare. Gli alberelli erano felici perché stavano insieme. Un giorno i nuvoloni soffiano il vento forte e i due alberelli si muovono e hanno paura di staccarsi, non stare più insieme e non vedersi più. Viene la fatina letterina con la bacchetta più magica e fa spuntare le braccia e le manine che si tengono e le due chiome si attaccano e nasce la letterina A. LA BOTTIGLIA CON DUE PANCE così nacque la lettera B C’era il paese delle bottiglie. C’era una bottiglia secca, secca e il giorno la prendevano tutte in giro, le altre bottiglie che erano cicciottelle, un po’ piccole e un po’ grandi. Dopo la bottiglia piange e dopo viene la fatina Letterina con la bacchetta più magica. Con la bacchetta trasforma la bottiglia e cresce una pancia. Va dalle sue amiche che vedono una pancia e ridono. La bottiglia va a piange a casa, arriva le fata Letterina e le fa spuntare un’altra pancia, va dalle sue amiche e dicono:” Bella”. Così nasce la lettera B UNA STRANA CASETTA NEL BOSCO così nacque la lettera C C’era una mamma e un papà topolini che stavano a cercà da mangià. Andavano a casa e nasce un altro topolino. Poi lo portano dalla fatina perchè ce ne avevano troppi e non avevano da mangiare Mettono il topolino in una culla, poi comincia a piovere e si stava bagnando tutto e dopo arriva la fata Letterina e fa diventare la culla una casa. E’ nata la lettera C e il topolino non si bagna più. UNA PANCIA DALLA TESTA IN GIÙ così nacque la lettera D Una mattina Vito si alza e va a lavarsi i denti. Va in cucina e trova tanti dolci. Allora chiama Mario il suo fratellino e con un dado decidono chi deve mangiare tutti i dolci. Tocca a Vito a mangiare i dolci prima, prima ne mangia sei, poi altri sei, fino a diventare un grande pancione dalla testa ai piedi. Nasce così la lettera D

IL PETTINE CON TRE DENTINI così nacque la lettera E C’era un bambino che non ascoltava la mamma, il papà e la maestra. Poi è venuta la fatina letterina e gli dice:” Vergogna” e gli toglie i capelli con la magia perché ha fatto il cattivo. Il bambino è triste e gli dice :” Puoi da i miei capelli ?” Dopo lei gli da il pettinino magico con tre dentini. Il bambino gli promette di non fare più il cattivo. Dopo lui si pettinava tutte le mattine e gli cresceva un ciuffo di erba, erba, solo erba. E nasce la E di erba IL PETTINE CON DUE DENTINI così nacque la lettera F Dopo un mese il bambino ha in testa l’erba e piangeva. Torna la fata e gli dice meno male che sei tornate gli dice la tua lezione mi è servita sono diventato buono e bravo. Però ho l’erba in testa e prende il pettinino per buttarlo via, apre la finestra e si rompe un dentino e nasce la F di finestra. IL GATTO CHE ENTRÒ IN CASA così nacque la lettera G Mentre il topolino dorme sente un miagolio” miao”. E poi il gatto dice :”Io sono allergico all’acqua, io posso entrare a casa tua?”. Il topolino gli dice di entrare a casa sua e di non mangiarlo. Il gatto sale sulla porta, si infila e si addormenta. E nasce la lettera di gatto la G METTITI SULL’ATTENTI così nacque la lettera I Una domenica la mamma di vito doveva il travaso, cioè doveva versare nella bottiglia l’olio, ma non aveva l’imbuto. E’ arrivata la fata Letterina l’ha fatta mettere le braccia come un imbuto, poi la fatta mettere dritta ed è nata la lettera I UNO IN PIEDE, L’ALTRO ADDORMENTATO così nacque la lettera L C’erano due che giocavano nel bosco a acchiapparella. Hanno giocato e no si sono accorti che il sole stava tramontando. Non trovavano più la strada di casa, erano stanchi. Il più piccoli si è sdraiato. Il più grande è rimasto in piede e guardava la luna. E così è nata la lettera I DUE BIMBI CHE SI DETTERO LA MANO così nacque la lettera M C’erano due bambini, un maschi e una femmina, erano amici che potevano solo parlare perché c’era il muro e non potevano vedersi. Poi c’è una nuvoletta e stava sul muro e piangeva, perché c’era questo muro che divideva la città. E dopo è venuta la fatina Letterina e scompare il muro e nasce la lettera M e i due amici si possono dare la mano.

SALVO A TESTA IN GIÙ cosi nacque la lettera N C’erano due bambini sulla nave, c’erano le onde e la bambina cada nell’acqua. Il bambino chiede aiuto alla fata letterina che gli fa allunga’ le braccia e dopo la bambina sale sulla nave e nasce la lettera N L’OCCHIO DELLA FATINA così nacque la lettera O C’erano due bambini sulla nave erano abbracciati e guardavano nel cielo. Videro l’occhio della fatina,. Così nasce la lettera O UNA PANCIA DALLA TESTA ALLA VITA così nacque la lettera P C’era un vecchietto che voleva una pipa però non aveva i soldi e non poteva comprarla. Va a fare una passeggiate, se mette seduto su una panchina. Ad un certo punto sente una voce, arriva la fata Letterina prende un bastoncino, ci soffia e lo fa diventare una pipa. L’OCCHIO DELLA FATINA CHE PIANGE così nacque la lettera Q C’erano due bambini sulla nave che guardavano il cielo. All’improvviso stava per cominciare a piovere ed arrivò un temporale. I bambini e la fata non riuscivano ad avere gli occhi aperti per colpa del vento. Allora uscì una lacrimuccia dall’occhio della fata e nacque la Q di quadro. PANCIA E PIEDE così nacque la lettera R C’era il vecchietto a letto perché si era sentito male e si misura la febbre, Lui voleva fare un disegno e voleva disegnare una casa ma la riga era sul tavolo però lui non riusciva ad alzarsi per prenderla. Allora la pipa magica si trasforma, le cresce una gamba e saltella, saltella, arriva al tavolo prende la riga e la porta al vecchietto. Nasce la R di riga. IL SERPENTE E LA SCALA cosi nacque la lettera S Mario con il suo papà hanno vinto un viaggio in Africa. Vanno col pullman che si è rotto, scendono e camminano da tutte le parti. Mario si è perso, arriva il serpente allora Mario dice aiuto alla fatina Letterina che fa apparire una scala. Mario sale sopra e poi arriva il papà. Nasce la lettera S di scala

PIEDE E PIANO così nacque la lettera T C’era il vecchietto che andava al bar ma era tutto occupato, ha trovato una sedia ma il tavolo no. Dopo la pipa magica salta dalla tasca e diventa un tavolo e nasce la T di tavolo MANI IN ALTO così nacque la lettera U C’era un bambino che si chiamava Mario e andava a fare una passeggiata. Trovava un albero di uva e c’è il sole che gli dice di non prenderla perché non è sua. Poi lui l’ava presa e arriva un altro bambino e gli dice mani in alto. Il bambino aveva una fionda. Mario mette le mani in alto e nasce la U di uva GIÙ E SU cosi nacque la lettera V C’era Mario, usciva da casa e poi vede una piantina, però fa tanto caldo e la piantina è tanto secca, allora Mario la porta a casa dentro un vaso e l’annnaffia e nasce la lettera V ARRIVA IL COMPUTERAIO così nacque la lettera Z C’erano tutte le lettere, si erano date appuntamento al prato e si accorgono che manca una lettera. Ballano giocano e poi stanche si sdraiano sul prato per riposare e formano una Zeta. Dopo arriva il computeraio e le mette dentro il suo zaino e le porta via per farle conoscere a tutti i bambini del mondo

la scatola della fata letterina