Rosa Anna Rabini UOC DIABETOLOGIA E MALATTIE METABOLICHE INRCA ANCONA IL DIABETE MELLITO TIPO 2: PREVALENZA E COMPLICANZE CARDIOVASCOLARI NELLE DONNE
La medicina tradizionale ha sempre assunto nei confronti del “genere” una posizione neutrale una specificità alla donna solo per quanto riguarda la riproduzione “medicina del bikini”
Oltre il sistema riproduttivo tra genere femminile e maschile vi sono in realtà altre differenze che danno origine a patologie con decorsi spesso differenti e con risposte spesso dissimili ai trattamenti farmacologici
DATI ISTAT 2012 IL DIABETE IN ITALIA COLPISCE DI PERSONE, 5.5% donne vs 5,4% uomini. Si stima che ogni 2-3 persone con diabete, ce ne sia una che lo è senza saperlo e applicando questa stima si arriverebbe a di diabetici. PREVALENZA aumenta con l’età fino a raggiungere il 20,3% nei soggetti con età pari o sup a 75 anni, NELLA DONNA MAGGIORE TRA ANNI Pandemia diabete: nel milioni Oltre il 75% muore per cause CV, secondo l’OMS, la prevalenza della complicanza CV è tra il 26 ed il 36 % Diabete e DONNA :numeri
Alcuni numeri del diabete in Italia: annali AMD 2010 I costi sono raddoppiati in 20 anni: da circa 5 miliardi di euro nel 1998, pari al 6,7% della spesa totale per la sanità a circa 11 miliardi di euro nel 2010, circa il 10% della spesa sanitaria.
IN CAMPO DIABETOLOGICO In presenza di diabete le donne mostrano un rischio CV 3,5 volte maggiore contro il 2,1 degli uomini Differente profilo di rischio CV tra i 2 sessi ? Mancato raggiungimento dei target ? Possibile disparità di trattamento ?
Il rischio di morte per malattia cardiaca è nella donna diabetica : 3-5 volte più alto rispetto alla non diabetica nell’uomo diabetico : 2-3 volte più alto rispetto al non diabetico The Framingham study: historical insight on the impact of cardiovascular risk factors in men versus women. -Metanalisi di 37 studi prospettici di coorte - J Gend Specific Med 2002; 5: 27 Le donne diabetiche sono colpite da infarto tanto come gli uomini: hanno perso la protezione ormonale dall’infarto in età fertile Negli ultimi 25 anni del 2° millennio la mortalità CV è scesa nella popolazione generale ma non nei diabetici e nelle donne diabetiche è aumentata del 10%
Intermittent claudication Relative risk ratio Framingham Heart Study CVD Events in Diabetics Total CVD CHDCardiac failure Stroke Wilson PWF, Kannel WB. In: Hyperglycemia, Diabetes and Vascular Disease. Ruderman N, et al. eds. Oxford;1992. ©Copyright 1992, American Physiological Society. Used by permission of Oxford University Press, Inc. Men Women CVD=cardiovascular disease CHD=coronary heart disease *P<0.01 †P<0.05 * * * * * * * * †
RISCHIO CVS NEL DIABETICO DMT2 è un fattore di rischio indipendente per le patologie macrovascolari Le malattie CVS nella donna compaiono in media 10 anni più tardi rispetto agli uomini in quanto con il sopraggiungere della menopausa viene meno l’azione protettiva degli estrogeni a livello CVS Numerosi studi hanno dimostrato che nelle donne in età fertile il DM2 è in grado di annullare la protezione degli ormoni sessuali sul sistema CVS
INSULINO RESISTENZA. FATTORE DI RISCHIO NELLA PROGRESSIONE DELLA MALATTIA CARDIOVASCOLARE Insulino Resistenza Iper- insulinemia Triglycerides FFA, LDL HDL Adiposità viscerale Infiammazione Disfunzione endoteliale + Alterata fibrinolisi Malattia C.V. Stroke IMA INS. CARD. IRC morte Sindrome metabolica Morbidità CV
Prevalence rates (%) of the metabolic syndrome (MetS), by sex and diabetic status. Maggi S et al. J Gerontol A Biol Sci Med Sci 2006;61: The Gerontological Society of America
Nella donna diabetica rispetto agli uomini diabetici : - Precoce e severa alterazione della funzione endoteliale - Maggiore impatto negativo dei fattori di rischio CVS della SM - Maggiori alterazioni assetto lipidico favorenti aterosclerosi - Aumentata adesione ed aggregazione piastrinica –riduzione attività fibrinolitica – aumentata attività fattori della coagulazione - Maggiore rigidità vascolare - Marcato stress ossidativo - Elevati valori di PAS e PAD : un incremento di 10 mmHg di PAS si associa ad un aumento del rischio CV pari al 30% nelle donne vs 14% negli uomini DONNA DIABETICA
Annali di Genere in Diabetologia in Italia Esistono differenze legate al genere nel profilo di rischio? Esistono differenze legate al genere nella Qualità della Cura erogata ?
Dati di genere
Distribuzione della popolazione per genere e classi di età(%)
Distribuzione della popolazione per genere e durata del diabete (%) Non ci sono differenze sostanziali tra i sessi nella distribuzione per durata del diabete, con l’eccezione di una percentuale più elevata di soggetti con durata di diabete superiore a 10 anni tra le donne.
Distribuzione dei fumatori per genere (%) E per classi di età Le donne fumano di meno in ogni fascia di età.
Da dove partiamo ? Esistono differenze legate al genere presenti già all’avvio del processo assistenziale ? Pz naive
E dove arriviamo ? Andamento dei FdR in corso di malattia HbA1c –PAS /PAD –LDL-C trattamento con farmaci
Differenze di popolazione ?
CONTROLLO METABOLICO: HbA1c BMI
CONTROLLO PRESSORIO: NESSUNA DIFFERENZA
TRATTAMENTO DELLA PA: APPROPRIATEZZA E INTENSITA ’ Le donne sono più trattate con farmaci antiipertensivi E con più di due farmaci Pazienti in trattamento
LDL -COLESTEROLO IN BASE AL GENERE Il controllo del colesterolo LDL sembra essere più difficoltoso nella popolazione femminile. I valori di LDL-Col sono più elevati nelle donne sin dall’esordio e durante la storia di malattia
Percentuale di pz trattati con statine per genere TERAPIA:FARMACI IPOLIPEMIZZANTI STESSO TRATTAMENTO, MA PEGGIORI RISULTATI NELLE DONNE
TARGET LIPIDICI CLASSI DI COL LDL NEI TRATTATI Fra i pz trattati con ipolipemizzanti, il raggiungimento del target raccomandato è più frequente negli uomini che nelle donne; di converso, una quota maggiore di donne presenta valori di LDL particolarmente elevati.
OUTCOME FAVOREVOLI E DURATA DEL DM LDL COL < 100 mg/dl Già alla diagnosi di DM e in ogni fascia di durata di malattia la % di LDL a target è inferiore nelle F vs M e il divario cresce con la durata.
LDL COL : dati aggiustati per età e durata del diabete L’assetto lipidico nelle donne resta significativamente peggiore anche dopo correzione dei dati per età e durata di malattia
QUALI LE RAGIONI? DIFFERENTE ACCESSIBILITA’ ALLE CURE = NO DIVERSITA’ DI TRATTAMENTO =NO MA DIFFERENTE CONTROLLO DEI FATTORI DI RISCHIO DIFFERENTE ADERENZA ALLA TERAPIA ? DIVERSA RISPOSTA AI FARMACI?
ADERENZA ALLA TERAPIA
MARCHE Indicatori umanistici II incontro regionale
Questionario WHO-5 WHO-5 Well-being index: Misura il benessere psicologico 5 item Score compreso fra 0 e 100
Questionario WHO-5 TUTTIMF
WHO-5: caratteristiche socio-demografiche
WHO-5: analisi multivariata
WHO-5: commenti Il rischio di bassi livelli di benessere psicologico, a parità di altre caratteristiche, è doppio nelle donne. Il rischio è associato all’impatto percepito del diabete piuttosto che a misure “oggettive” di severità della malattia.
Questionario SF12-PCS SF-12 Health Survey (SF-12): Strumento generico per la misurazione soggettiva dello stato di salute. 12 item 2 componenti riassuntive del benessere fisico (PCS) e mentale (MCS) Score normalizzato a valori medi 50±10
Questionario SF12-PCS TUTTIMF
PCS: caratteristiche socio-demografiche
Impatto del diabete come mediatore del benessere psicologico e fisico
Questionario PAID-5 Problem Areas in Diabetes-Short Form (PAID-5): Misura l’impatto emotivo del diabete 5 item Score compreso fra 0 e 100
PAID: caratteristiche socio-demografiche
PAID: analisi multivariata
PAID: commenti L’impatto percepito del diabete è: maggiore nelle donne maggiore nei pazienti che vivono con altri familiari maggiore nei pazienti con complicanze associato all’impatto dei sintomi dell’iperglicemia
Conclusioni In termini di popolazione, il sesso femminile risulta più esposto a bassi livelli di benessere psicologico e a peggiore percezione del peso del diabete e richiedono quindi maggiore attenzione
Conclusioni Il DM abolisce le differenze protettive di genere Donne diabetiche vs uomini diabetici presentano valori più elevati di HbA1c, BMI, Col TOT –LDL, sono più vecchie e hanno maggiore durata di malattia Peggior controllo dei FdR CV nella donna diabetica LE DIFFERENZE NEL RAGGIUNGIMENTO DEI TARGET TERAPEUTICI EVIDENZIANO DIFFERENZE BIOLOGICHE O DI EFFICACIA CHE NECESSITANO DI ULTERIORI APPROFONDIMENTI
COME RIDURRE IL RISCHIO CV NELLA DONNA DIABETICA ? TRATTARE SUBITO VERIFICARE L’ADERENZA INTENSIFICARE I TRATTAMENTI
GRAZIE PER L'ATTENZIONE «Quando le donne stanno bene, tutto il mondo sta meglio» Amartya Sen