Il passero solitario Giacomo Leopardi.

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Transcript della presentazione:

Il passero solitario Giacomo Leopardi

Prima di fare un'analisi più metodica, limitiamoci ad alcune considerazioni globali Sul poeta Sul passero 1. http://www.rosamare.altervista.org/poesie/ps.jpg

Struttura del componimento 1. Ci sono 3 strofe di disuguale lunghezza. La 1 º strofa : vv. 1 a 16 La 2 º strofa : vv. 17 a 44 La 3 º strofa : vv. 45 a 57 2. I versi sono formati da settenari e endecasillabi. Es1: « D'in su la vetta della torre antica, » - v. 1 / endecasillabo Es2: « canti, e così trapassi» - v. 15 / settenario 3. I versi sono variamente alternati da rime. Es1: «  quasi fuggo lontano; / quasi romito, e strano » vv 24-25 Es 2: «  dopo il giorno sereno, / .../ che la beata gioventù vien meno. » vv.42-44

Il poeta paragona la natura di un uccello, il passero, innanzitutto L'argomento Il poeta paragona la natura di un uccello, il passero, innanzitutto alla propria natura e poi alla natura dell'uomo. La 1 º strofa è dedicata alle abitudini del passero. Nella 2 º strofa il poeta si sofferma per primo lungamente sulla sua condizione, poi la confronta a quella della gioventù del paese nel quale vive. Infine nella 3 º strofa mette in evidenza la natura diversa tra il passero e se stesso e le conseguenze per il poeta.

L'argomento : Osserviamo per primo le prime due strofe Ci sono dei parallelismi di contenuto tra la 1 º e la 2 º strofa La 1 º strofa : vv. 1 a 16 La 2 º strofa : vv. 17 a 44 1. Descrizione delle abitudini del passero ( vv. 1-4) 1. Descrizione delle abitudini del poeta ( vv. 17 – 26 ) 2. Descrizione del paesaggio primaverile e festoso ( vv. 5-8) 2. Descrizione del giorno della festa del borgo ( vv. 27-31) 3. Descrizione della gioventù del borgo ( vv. 32-35) 3. Descrizione delle abitudini degli altri uccelli 4. Descrizione del comportamento del passero ( vv. 12-16) 4. Descrizione del comportamento del poeta ( vv. 36-44)

Il paragone si attua per altro anche attraverso corrispondenze L'argomento Il paragone si attua per altro anche attraverso corrispondenze lessicali la 1 º e la 2 º strofa . Eccone alcuni esempi: La 1 º strofa : vv. 1 a 16 La 2 º strofa : vv. 17 a 44 1. « pensoso in disparte » ( v12) 1. « quasi romito, e strano al mio loco natio » ( vv. 24-25) 2. « non compagni, non voli, non ti cal d'allegria schivi gli spassi » ( vv. 14-15) 2. «  Sollazzo e riso della novella età dolce famiglia, e te german di giovinezza [...] non curo, io non so come; anzi da loro quasi fuggo lontano ( vv. 27-31) 3. « Tutta vestita a festa la gioventù del loco lascia le case, e per le vie si spande; e mira ed è mirata, e in cor s'allegra. (vv. 31-35) 3. « gli altri augelli contenti, a gara insieme per lo libero cielo fan mille giri,(v.9-10)

Nella 3 º strofa , il poeta si confronta con la cruda realtà. L'argomento Nella 3 º strofa , il poeta si confronta con la cruda realtà. Se il passero di fatto segue la sua natura, quella del poeta fa i conti con la durezza della vecchia . Non potrà richiamare il suo passato Il passero Il poeta 1. « A me, se di vecchiezza La detestata soglia Evitar non impetro, [...], Che parrà di tal voglia? Che di quest’anni miei? che di me stesso? Ahi pentirommi, e spesso, Ma sconsolato, volgerommi indietro.» «  [... ] venuto a sera del viver che daranno a te le stelle, certo del tuo costume non ti dorrai; che di natura è frutto ogni vostra vaghezza»

Passiamo ora all'analisi puntuale della poesia lessico Figure retoriche

1º strofa: Il passero – la natura circostante – gli altri uccelli D'in su la vetta della torre antica, Passero solitario, alla campagna Cantando vai finchè non more il giorno; Ed erra l'armonia per questa valle. Primavera dintorno Brilla nell'aria, e per li campi esulta, Sì ch'a mirarla intenerisce il core. Odi greggi belar, muggire armenti; Gli altri augelli contenti, a gara insieme Per lo libero ciel fan mille giri, Pur festeggiando il lor tempo migliore: Tu pensoso in disparte il tutto miri; Non compagni, non voli, Non ti cal d'allegria, schivi gli spassi; Canti, e così trapassi Dell'anno e di tua vita il più bel fiore. Significato di questi elementi messi in evidenza: ll passero è: di natura solitaria, canta e non ricerca la compagnia degli altri uccelli né si preoccupa del tempo che passa. Gli altri uccelli sono: contenti, volano in gruppo, si divertono e approfittano della primavera. Il tempo in cui si svolge l'azione è: LA PRIMAVERA luminosa, con colori vivaci e allegra. Dappertutto gli animali si esprimono; solo il passero evita la compagnia degli altri uccelli, non cerca i divertimenti. Il passero lascia così passare il tempo migliore.

1º strofa: Le figure retoriche Sineddoche = la chiesa di st.Agostino a Recanati D'in su la vetta della torre antica, Passero solitario, alla campagna Cantando vai finchè non more il giorno; Ed erra l'armonia per questa valle. Primavera dintorno Brilla nell'aria, e per li campi esulta, Sì ch'a mirarla intenerisce il core. Odi greggi belar, muggire armenti; Gli altri augelli contenti, a gara insieme Per lo libero ciel fan mille giri, Pur festeggiando il lor tempo migliore Tu pensoso in disparte il tutto miri; Non compagni, non voli, Non ti cal d'allegria, schivi gli spassi; Canti, e così trapassi Dell'anno e di tua vita il più bel fiore. Metafora: fino al tramonto, alla sera Qui ha 2 sensi: il primo = la stagione e il secondo = la gioventù ( Metonimia) Chiasmo : ab - ba Parallelismo sintattico: ab - ab Perifrasi: = la gioventù Metafora = Primavera, quindi la gioventù

2º strofa: il poeta - la festa Oimè, quanto somiglia Al tuo costume il mio! Sollazzo e riso, Della novella età dolce famiglia (1), E te german di giovinezza, amore, Sospiro acerbo de' provetti giorni (2) , Non curo, io non so come; anzi da loro Quasi fuggo lontano; Quasi romito, e strano Al mio loco natio, Passo del viver mio la primavera. Questo giorno ch'omai cede la sera, Festeggiar si costuma al nostro borgo. Odi per lo sereno un suon di squilla, Odi spesso un tonar di ferree canne, Che rimbomba lontan di villa in villa. Il poeta si paragona al passero. Come lui non si cura delle abitudini e divertimenti propri alla giovane età. La festa, lui la sente da lontano: « che rimbomba di villa in villa » L'esempio della festa del villaggio mette in evidenza dei rumori : il suono delle campane e gli spari dei fucili in segno di allegria (1) Dolci compagni della giovinezza (2) Amaro rimpianto della vecchiaia

2º strofa: il poeta confronta la sua condizione a quella dei giovani del borgo: In questa seconda parte della 2º strofa, Leopardi contrappone propria realtà a quella dei giovani di Recanati. Tutta vestita a festa La gioventù del loco Lascia le case, e per le vie si spande; E mira ed è mirata, e in cor s'allegra Io solitario in questa Rimota parte alla campagna uscendo, Ogni diletto e gioco Indugio in altro tempo: e intanto il guardo Steso nell'aria aprica Mi fere il Sol che tra lontani monti, Dopo il giorno sereno, Cadendo si dilegua, e par che dica Che la beata gioventù vien meno. Se da una parte, i giovani partecipano alla vita del paese e si divertono, Leopardi resta nella sua villa in campagna e rimanda a più tardi Il poeta osserva il tramonto e lo paragona alla fine della giovinezza