Una porzione di delitti contro P.A. La fattispecie di concussione, il minisistema-corruzione e l’abuso d’ufficio
Partiamo dal dato normativo Art. 317 c.p. Concussione Art. 318 c.p. Corruzione cd. impropria Art. 319 c.p. Corruzione cd. propria Art ter Corruzione in atti giudiziari Art. 320 c.p. Corruzione di i.p.s. Art. 321 c.p. Pene per corruttore Art. 322 c.p. Istigazione alla corruzione. Art. 323 c.p. Abuso d’ufficio
CONCUSSIONE Bene giuridico tutelato= buon andamento ed imparzialità della P.A. e libertà di autodeterminazione del privato (ergo, reato plurioffensivo) Soggetti attivi= p.u. ed i.p.s. Soggetti passivi= P.A. e privato Elemento materiale= abuso qualità o poteri- costrizione o induzione- dazione o promessa di denaro o altra utilità
Abuso di qualità L’agente, per fare pressioni sul privato, si avvale indebitamente del proprio status, facendo pesare la posizione di chi, per il ruolo rivestito o per i collegamenti con la P.A., è potenzialmente in grado di interferire con gli interessi altrui.
Abuso di poteri Si ha tutte le volte in cui il p.u. o i.p.s., esercitando le funzioni o il servizio (o minacciando di farlo), non si adegua al diritto, compiendo un atto contrario a leggi, regolamenti o istruzioni impartite, omettendo un atto doveroso o strumentalizzando il proprio potere per fini illeciti.
In particolare, abuso e uso di un potere legittimo Secondo una parte della dottrina, se l’uso del potere è lecito no concussione, ma corruzione. Secondo altra parte della dottrina e la giurisprudenza, l’uso del potere legittimo non è incompatibile con il delitto di concussione.
Qualche caso semplice…. A) Tizio, dipendente dei N.a.s., riceve l’incarico di effettuare un’ispezione in un impianto di lavorazione. Rilevata una irregolarità nell’impianto, il funzionario pubblico da un lato fa presente la doverosità della contestazione della relativa contravvenzione, dall’altro suggerisce, seppur velatamente, al titolare di affidare l’incarico di regolarizzazione dell’impianto ad un professionista da lui stesso indicato. Il titolare segue il ‘consiglio’ di Tizio.
. B) Caio, vigile urbano, prospetta ad un commerciante ambulante abusivo di poter chiudere un occhio riguardo al dovuto sequestro della merce abusiva dietro versamento di denaro.
Assume rilevanza penale l’abuso omissivo? Abuso di poteri (ritardi, scuse pretestuose). Abuso di qualità. Più difficile.
Prendiamo qualche esempio dalla giurisprudenza A) Tizio, capo dell’ufficio rimborsi IVA, con comportamenti palesemente ostruzionistici (scuse pretestuose, ripetuti rinvii), a pratica conclusa, rimanda sempre la liquidazione di una grossa somma di denaro all’imprenditore Caio in grave difficoltà economica. Caio gli versa una somma di denaro per ottenere quanto dovuto.
B) Tizio, ispettore dei servizi veterinari regionali, acquista dal responsabile del macello Caio, che ne conosce la carica, un’ingente partita di carne, offrendosi di pagare solo 1/10 del prezzo normalmente praticato da Caio: quest’ultimo silenziosamente subisce.
COSTRIZIONE Semplice. Anche nel linguaggio comune costringere significa imporre, coartare la volontà.
INDUZIONE Più difficile da cogliere e da accertare in sede processuale. E’ una coazione implicita che ricorre quando si impiegano >. Può essere realizzata anche attraverso suggestione tacita, ammissioni, silenzi (Cass., sez. VI, 7 novembre 2000, Boccassini, Cass., sez. VI, 22 ottobre 1993, Fedele).
Anche induzione in errore? Sì, purchè il privato mantenga la consapevolezza di dare o promettere l’indebito. Linea di demarcazione rispetto alla truffa: > (tra tutte, Cass., sez. VI, , n ).
CORRUZIONE Corruzione impropria antecedente. Analisi art. 318, comma 1, c.p. Corruzione impropria susseguente. Analisi art. 318, comma 2, c.p. (no punibilità corruttore). Corruzione propria antecedente e susseguente. Analisi art. 319 c.p.
Atto conforme e atto difforme ai doveri d’ufficio Distinzione tra atti vincolati ed atti discrezionali: di che avviso è la giurisprudenza? Funzionario ‘a libro paga’ o remunerato a forfait
RAPPORTI CONCUSSIONE- CORRUZIONE 3 Criteri 1) criterio dell’iniziativa (seguito soprattutto in passato, oggi ha solo valore indiziario. Cfr. Cass., sez. VI, , n. 6073) 2) criterio del metus e del pactum sceleris 3) criterio del vantaggio o del danno ingiusto (concussione: certat de damno vitando, corruzione: certat de lucro captando).
La giurisprudenza Individua nel metus publicae potestatis l’elemento caratterizzante la concussione rispetto alla corruzione. Cass., S.U., , Dessì: >.
Nello stesso senso, Cass, , Meda: >.
Che fine fanno gli altri due criteri? Valore puramente indiziario ai fini della ricostruzione dei rapporti che si instaurano tra il funzionario pubblico ed il privato (cfr. Cass., sez. VI, , n. 5116, Pancheri ed altro).
Difficoltà di accertamento dello stato di timore, quale stato interno del soggetto La risposta della giurisprudenza è stata quella di puntare i riflettori sul versante del soggetto pubblico, sulla sua condotta invasiva della sfera di libertà del privato. (Cass., sez. VI, , n. 6073; Cass., sez. VI, , n. 700; Cass., sez. VI, , n. 4898).
CONCUSSIONE AMBIENTALE Si ammette che in un sistema di illegalità diffusa imperante in alcuni settori della P.A., la condotta della concussione possa estrinsecarsi anche attraverso il riferimento ad una convenzione tacitamente riconosciuta che il p.u. fa valere e che il privato subisce, nel contesto di una comunicazione resa più semplice nella sostanza e più sfumata nelle forme per il fatto di richiamarsi a regole già codificate.
CASI A) Un imprenditore viene a sapere da ‘voci di corridoio’ che per aggiudicarsi un appalto cui intende partecipare occorre versare denaro ai funzionari responsabili dell’ufficio gare. Per assicurarsi il lavoro, si reca dal funzionario pubblico responsabile e paga.
B) Caia, aspirante concorrente per l’assegnazione di una farmacia comunale da molti anni, con tutti i titoli per aspirare a ricoprire quella posizione, in difficoltà economica, pur avendo sentito parlare della diffusa pratica di pagare per ottenere il dovuto, si reca da Tizio per essere certa che questa volta il concorso sarà ‘pulito’. Tizio attraverso silenzi ed ammiccamenti la induce a chiedere in prestito denaro per versargli il ‘dazio’.
Abuso d’ufficio e corruzione: quali rapporti? Un’importante sentenza in argomento.