immigrazione
Chi sono? Da dove vengono? Che tipo di lavoro svolgono? Come si sono integrati? Quali sono le loro condizioni di vita?
Gli immigrati del Regno Unito provengono soprattutto da Paesi anglofoni,ex colonie britanniche: India,Medio Oriente,Africa orientale. Inoltre molti immigrati provengono dall’ Italia (circa ); è per questo che Londra viene chiamata la “ tredicesima città italiana”.La società inglese si presenta dunque come multietnica,cioè composta da persone con diversi tratti somatici.
Nel Regno Unito gli imprenditori stranieri creano ormai il 14% dei posti di lavoro nelle piccole e medie imprese della Gran Bretagna. Il tasso di imprenditorialità risulta essere quasi il doppio di quello degli inglesi DOC. A dirlo una recentissima ricerca del Centre for Entrepreneurs. In base alla quale quasi mezzo milione di persone provenienti da oltre 155 nazioni si sono trasferite in Inghilterra per fondare un’impresa. I più attivi sono quelli che arrivano da Irlanda, India, Stati Uniti, Germania e Cina.
Nel Regno Unito la popolazione inglese oltre a convivere nel rispetto delle leggi, vive nel riconoscimento reciproco e soprattutto nella tolleranza verso gli immigrati.
immigrazione
Chi sono? Da dove provengono? Da quando è iniziato il flusso migratorio? Che tipo di lavoro svolgono? Come si sono integrati?
Il progresso economico ha creato un problema nuovo per L’Irlanda in Europa: l’immigrazione. Proveniente dai Balcani e dalla Nigeria e relativamente contenuta nei numeri, l’immigrazione ha, in un paese piccolo e largamente omogeneo come l’Irlanda, fatto potentemente sentire il suo effetto.
A partire dal 1996 l’intensificarsi delle immigrazioni ha prodotto un esubero dei flussi in entrata su quelli in uscita raramente riscontrato nella storia del paese. La dinamica migratoria dell’ultimo ventennio testimonia la trasformazione dell’Irlanda da paese di emigrazione a terra di immigrazione. Le emigrazioni, che nel 1989 avevano toccato quota 70 mila, si sono assestate intorno alle 30 mila unità, con una lieve crescita nell’ultimo biennio dovuta ai ritorni in patria di cittadini stranieri. I flussi in entrata sono stati quasi costantemente crescenti, passando dalle 17mila unità del 1987, alle 110 mila del 2007.
In Irlanda l’87% degli immigrati privi di documenti ha un lavoro. Di questi, più del 65% mantiene la stessa occupazione dal almeno 2 anni. Mentre il 27,5% è impiegato nella stessa impresa da oltre 5 anni. Dati che emergono da uno studio realizzato dal Migrant Rights Centre Ireland. E che confermano come gli immigrati illegali rappresentino un’importante risorsa per il mercato del lavoro. I principali settori nei quali gli stranieri non regolari risultano impiegati sono la ristorazione, la sanità e la manutenzione. Si tratta per lo più di filippini, cinesi, brasiliani e pakistani.
Alcuni immigrati sono stati ricevuti con calore e amicizia ma altri potrebbero raccontare una storia diversa, fatta di razzismo e di violenze. Questi episodi hanno stimolato un ripensamento su se stessi da parte degli irlandesi, costretti a mettere in discussione la loro immagine di gente alla mano e accogliente.
Leo Emanuela; Franco Desirèe; Bisci Ilenia; Soloperto Lucia.