Baker & McKenzie International is a Swiss Verein with member law firms around the world. In accordance with the common terminology used in professional.

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Transcript della presentazione:

Baker & McKenzie International is a Swiss Verein with member law firms around the world. In accordance with the common terminology used in professional service organizations, reference to a “partner” means a person who is a partner, or equivalent, in such a law firm. Similarly, reference to an “office” means an office of any such law firm. Recenti sviluppi nell’attività di controllo fiscale sui gruppi multinazionali. La prospettiva nazionale ed internazionale Dott. Michele Santocchini Roma, 28 maggio 2013

2 Agenda –Framework normativo e regolamentare –Le principali aree di attenzione da parte delle autorità fiscali: –Le holding estere –Supply chain restructurings –La stabile organizzazione nei rapporti fra le imprese affiliate –Quali indicazioni per una corretta e trasparente gestione fiscale dei rapporti infragruppo

3 Framework normativo e regolamentare –Gli effetti della pianificazione fiscale internazionale sul livello di tassazione effettiva dei gruppi multinazionali è sempre di più una priorità nelle agende delle autorità nazionali e sovrazionali –I più recenti interventi a livello internazionale in materia: –OECD - Addressing Base erosion and profit shifting –OECD – Report on Hybrid Mismatches Arrangements –Commission reccomendation on aggressive tax planning –A livello nazionale, la tendenza delle autorità fiscali è quella di applicare l’istituto dell’abuso del diritto quale strumento di contrasto alla pianificazione fiscale internazionale aggressiva, in aggiunta agli strumenti di contrasto specifici (ad es. transfer pricing, norme domestiche e convenzionali anti-abuso in matera di flussi di dividendi, interessi e royalties)

4 Le holding estere –L’utilizzo di holding estere all’interno dei gruppi multinazionali rappresenta un’area di crescente attenzione da parte delle Autorità fiscali –I benefici ritratti dall’utilizzo di holding intermedie in termini di esenzione o riduzione di ritenute fiscali sui flussi di dividendi, interessi e royalties, sono spesso contestati dalle autorità fiscali laddove non sorretti da concrete ragioni che giustifichino la presenza della holding –Principali temi che generano contestazioni: –Inesistenza presso le holding estere di una autonoma ed idonea struttura operativa –Effettivo potere dispositivo sui flussi di reddito ricevuti (beneficial ownership vs. legal ownership)

5 Le holding estere: la struttura operativa –Quali elementi sono considerati decisivi per la individuazione di una struttura operativa idonea : –Presenza di personale (dipendente o meno) impiegato direttamente dalla holding estera –Presenza di organi manageriali (consiglio di amministrazione) che svolgano regolarmente ed effettivamente attività di direzione e coordinamento della società partecipata –Svolgimento di attività ulteriori rispetto alla mera detenzione della partecipazione (management “attivo” delle società partecipate; attività di finanziamento)

6 Le holding estere: beneficial owenership vs. legal ownership –Altro elemento ritenuto decisivo è l’esistenza di un effettivo potere dispositivo sui redditi ricevuti dalla holding estera –Fattori che indicano l’esistenza di una effettiva disponibilità dei redditi ricevuti: –Re-impiego dei redditi ricevuti per finanziare altre attività della holding estera; –Non immediata distribuzione degli stessi; –Assenza di clausole contrattuali che facciano ricadere su terzi il rischio di perdita del reddito

7 Supply chain restructuring –Per supply chain restructuring si intende un mutamento del modello operativo (supply chain) adottato dalla società locale nei rapporti con il Gruppo di appartenenza –Le ipotesi più frequenti sono: –Nei rapporti di distribuzione, adozione di un modello c.d. a rischio limitato (limited risk distributor) rispetto ad un modello c.d. di distributore pieno (fully fledged distributor) –Nei rapporti di produzione, adozione di un modello caratterizzato da funzioni e rischi connessi limitati (contract o toll manufacturing) rispetto ad un modello più tradizionale di rapporto di produzione

Supply chain restructuring: un esempio 8 Principal Mercato Vendita materie prime Vendita prodotti finiti Attività di trasformazione e commercializzazione di prodotti finiti Principal Mercato Vendita prodotti finiti Consegna prodotti finiti Compenso conto lavorazione Consegna m.p in conto lavorazione Attività di conto lavorazione Buy/sell

9 Supply chain restructuring –Le riorganizzazioni produttive rappresentano una dinamica fisiologica nell’organizzazione operativa di un gruppo multinazionale –Quando associate ad un impatto sulla fiscalità della affiliata locale, i mutamenti del modello operativo possono essere oggetto di attenzione da parte delle autorità fiscali. –Le principali aree di attenzione sono: –Razionalità imprenditoriale dell’ipotesi di riorganizzazione –Effettiva rispondenza della sostanza economica del modello operativo adottato rispetto agli accordi contrattuali; –Discontinuità del (più limitato) profilo funzionale e di rischio rispetto al modello precedentemente adottato; –Idoneità della controparte contrattuale: –A svolgere le funzioni riallocate per effetto del mutamento del modello operativo –A controllare operativamente e finanziariamente i rischi connessi all’attività

10 La stabile organizzazione nei rapporti tra imprese affiliate –Le attività di controllo da parte dell’Amministrazione finanziaria sono state di recente orientate alla riqualificazione della affiliata locale quale stabile organizzazione di società non residenti –I principali casi sono rappresentati da: –Svolgimento da parte del personale della affilliata locale di attività che esorbitano l’oggetto sociale della società medesima (ad es. attività di negoziazione per conto dell’affiliata estera, controllo nell’esecuzione dei contratti fra la società estera e soggetti terzi) –Mutamenti del modello operativo a seguito dei quali non si assiste ad una effettiva discontinuità nel profilo funzionale della società locale, con la conseguenza che parte delle attività vengono considerate come svolte per conto della società estera

11 La stabile organizzazione nei rapporti tra imprese affiliate –L’Amministrazione finanziaria tende a considerare il rilievo circa l’esistenza di una stabile organizzazione come avente rilevanza penale ai sensi del D.Lgs. 74/2000 –La conseguenza di tale impostazione è il raddoppio dei termini dell’accertamento –Una verifica fiscale che avesse ad oggetto un rilievo in materia di stabile organizzazione potrebbe quindi in teoria estendersi per oltre 10 anni addietro, con intuibili complessità sul piano della raccolta di informazioni, evidenze documentali, ecc.

12 Indicazioni per una corretta gestione fiscale dei rapporti infragruppo –Una corretta gestione dei rapporti economici internazionali fra società del Gruppo deve essere basata, soprattutto ai fini di un trasparente ed efficace rapporto con le autorità fiscali, sui seguenti elementi: –Documentazione di supporto delle operazioni poste in essere con il gruppo chiara ed immediatamente disponibile –Necessità che la documentazione sia formalmente ineccepibile, ad es. garantendo la data certa dei documenti; –Piena e continua conoscenza da parte del management locale delle dinamiche di gruppo onde poter segnalare prontamente eventuali profili non compliant delle scelte operate con le norme fiscali locali –Presenza di linee guida operative chiare definite localmente per garantire la corretteza dei comportamenti posti in essere con continuità nel tempo