LA CHIRURGIA MODERNA. Al principio dell’epoca moderna, la chirurgia non era più considerata appannaggio del medico, ma veniva affidata ai barbieri, che.

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Transcript della presentazione:

LA CHIRURGIA MODERNA

Al principio dell’epoca moderna, la chirurgia non era più considerata appannaggio del medico, ma veniva affidata ai barbieri, che così tagliavano sia la carne che i capelli. I chirurghi-barbieri agivano con cure violente; le ferite da arma da fuoco venivano disinfettate con l’olio bollente e si cauterizzavano i vasi sanguigni con una ferro rovente. chirurghi-barbieri

. Tra il 1400 e il 1500 nelle università venivano eseguite autopsie utilizzando cadaveri. La lezione-tipo di anatomia procedeva in questo modo: il medico leggeva dal libro, gli studenti osservavano il cadavere che veniva sezionato da un’assistente. Quasi sempre questi assistenti erano barbieri, i chirurghi di quei tempi, ai quali era affidato un lavoro ben distinto da quello del medico Tra il 1400 e il 1500 nelle università venivano eseguite autopsie utilizzando cadaveri. La lezione-tipo di anatomia procedeva in questo modo: il medico leggeva dal libro, gli studenti osservavano il cadavere che veniva sezionato da un’assistente. Quasi sempre questi assistenti erano barbieri, i chirurghi di quei tempi, ai quali era affidato un lavoro ben distinto da quello del medico

I chirurghi-barbieri si occupavano dell’“esterno” (carie, ferite da arma, parti, amputazioni, malattie della pelle), il medico dell’“interno” (febbri, problemi intestinali, disturbi di respirazione e così via). E mentre i medici erano istruiti, rispettati e ben pagati, i barbieri-chirurgo erano numerosi e improvvisati, e imparavano i segreti del loro “sporco” lavoro sulla pelle dei poveri e dei soldati.sporco

Il chirurgo francese Ambroise Parè ( ) contribuì a cambiare questa abitudine. Fu apprendista barbiere e in seguito diventò barbiere- chirurgo militare e chirurgo di Enrico II, di Francesco II e di Carlo IX.

È considerato uno dei precursori della chirurgia moderna per le audaci innovazioni di cui fu promotore: sostituì l’uso dell’olio bollente con una medicazione semplice (unguenti blandi) per il trattamento delle ferite, sostituì la cauterizzazione con la legatura dei vasi (arterie) nelle amputazioni degli arti, introdusse l’uso del trapano a corona nel trattamento chirurgico del labbro leporino. Dette contributi anche all’ostetricia e inventò ingegnosi arti artificiali. Scrisse dei riassunti in francese delle opere di Vesalio per dare la possibilità ai chirurghi-barbieri (che non sapevano il latino) di conoscere l’anatomia umana.

IL PRIMO APPROCCIO ALLA FISIOLOGIA Per quanto riguarda la fisiologia, cioè lo studio del funzionamento degli organi, i Greci avevano fatto pochi progressi, in particolare si erano sbagliati sul funzionamento del cuore.

Gli antichi medici credevano che gli unici vasi sanguigni fossero le vene poiché nei cadaveri le arterie sono vuote (perciò pensavano fossero vasi percorsi dall’aria). Erofilo aveva dimostrato che sia le vene che le arterie trasportavano sangue, poiché erano entrambi collegate al cuore, ma non riusciva a trovare il collegamento tra esse

La fisiologia del corpo umano risultava impostata, ancora all'inizio del Seicento, sul sistema di Galeno. Secondo Galeno il sangue non circolava, ma era continuamente prodotto dal fegato e consumato nella varie parti del corpo. Il modello era centrifugo, non centripeto. Sistema venoso e arterioso erano inoltre considerati due sistemi di vasi separati: nelle vene fluiva sangue nutritizio, nelle arterie sangue schiumoso e caldo, di carattere vitale.. La fisiologia del corpo umano risultava impostata, ancora all'inizio del Seicento, sul sistema di Galeno. Secondo Galeno il sangue non circolava, ma era continuamente prodotto dal fegato e consumato nella varie parti del corpo. Il modello era centrifugo, non centripeto. Sistema venoso e arterioso erano inoltre considerati due sistemi di vasi separati: nelle vene fluiva sangue nutritizio, nelle arterie sangue schiumoso e caldo, di carattere vitale..

La distribuzione dei due tipi di sangue era parallela e senza ritorno. Galeno immaginò che il sangue passasse da una serie di vasi all’altra e che passasse da una metà all’altra del cuore attraverso una serie di forellini nel muscolo divisorio tra le due parti. Non fu però mai dimostrata l’esistenza dei forellini, ma l’ipotesi di Galeno fu condivisa da fisici e anatomici per diciassette secoli dopo la sua morte. La distribuzione dei due tipi di sangue era parallela e senza ritorno. Galeno immaginò che il sangue passasse da una serie di vasi all’altra e che passasse da una metà all’altra del cuore attraverso una serie di forellini nel muscolo divisorio tra le due parti. Non fu però mai dimostrata l’esistenza dei forellini, ma l’ipotesi di Galeno fu condivisa da fisici e anatomici per diciassette secoli dopo la sua morte.