Usi e costumi polinesiani Appena arrivati in Polinesia si è accolti da una danza di benvenuto fatta da ballerini di Tamburè, dopo questa esibizione non si lascia la mancia perché è ritenuto un’ insulto. È ritenuto consuetudine fare un gesto augurante di buona fortuna con la mano chiusa e il pollice, indice e mignolo alzati. Da loro è importantissimo rispettare la legge ed hanno una concezione dello scorrere del tempo molto soggettiva. Un’usanza tipica dei polinesiani è legata all’artigianato, creano maschere e canoe di legno, collane di corallo o cuciono vestiti abbinati a ghirlande di fiori.
Tiki Il Tiki è una divinità polinesiana, nella mitologia fu il primo uomo mai esistito creato da Tu Matauenga o Tane. Vi sono molte leggende sul Tiki, ma la più famosa dice che in principio egli era solo e quindi, chiese compagnia. Un giorno, vedendo il suo riflesso in una pozza pensò di aver trovato compagnia, e si gettò nella pozza per afferrarlo. L’immagine, pero, scomparve e Tiki rimase deluso allora si addormentò e, quando si svegliò vide di nuovo il riflesse. Decise cosi di mischiare l’acqua della pozza con la terra e creò la donna.
La tipica rappresentazione del Tiki è sotto forma di statua rocciosa, ma esso è rappresentato anche in diverse sculture di legno, gioielli e tatuaggi caratteristici. Il termine Tiki si riferisce ai grandi intagli e manufatti in pietra che ritraggono forme umanoidi tipiche. Secondo numerose leggende, dentro ad ogni Tiki si trova uno spirito. Gli intagli spesso servono a marcare i confini di luoghi sacri o significativi.
Artigianato Gli elementi principali dell’artigianato locale sono : Sculture di legno Madreperla Tifaifai Tressage