European economic outlook A.Boltho Magdalen College Università di Oxford e Oxford Economics OXFORD ECONOMICS Economia globale Quasi-stagnazione o ritorno.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Economie locali, servizi di mercato e imprenditoria giovanile Conferenza stampa MARIANO BELLA DIRETTORE UFFICIO STUDI CONFCOMMERCIO Venezia, 15 novembre.
Advertisements

L’onda lunga delle crisi bancarie Enrico Bigli venerdì Varese - spazio scopricoop.
Politiche fiscali per il turismo ed effetti macroeconomici
Quadro economico europeo e previsioni per il mercato del credito
L’economia europea: fuori dalla crisi? Jacopo Ventura e Luisa Pomarici
Disoccupazione e Crisi
OSSERVATORIO TURISTICO REGIONALE DELLA LIGURIA L’ANDAMENTO DEL TURISMO
Tasso migratorio (per mille) ISTAT
Un pò di dati macroeconomici
CONFCOMMERCIO-CENSIS
Apertura del mercato dei beni e dei mercati finanziari
Capitolo 32 L’Unione Monetaria Europea
Crisi del debito nella zona euro.
Sulle determinanti dell’economia sommersa
CRISI ECONOMICHE E REDDITI DEGLI ITALIANI
Luci ed ombre del quadro economico italiano
Liberare l’economia per tornare a crescere
E U R O PA Intervento di Davide Bonagurio.
Liberare l’economia per tornare a crescere
Osservatorio Congiunturale
La mobilità interna in Italia in una pro-spettiva di lungo periodo
PIL italiano a prezzi costanti 2009
Introduzione al mercato svizzero
POLITICA COMPARATA A.A Roberto Di Quirico
di Nicolotti Sara, Labelli Matteo, Visintin Giulia
FEDERAZIONE NAZIONALE COMMERCIANTI MOTORIZZAZIONE
LA CONDIZIONE FINANZIARIA DELLE PMI ITALIANE
Fluttuazioni economiche di breve periodo
Capitolo XX. Regimi di cambio.
Il Trecento come periodo di crisi
Lezione 5 Fluttuazioni economiche e teoria della Domanda e dell’Offerta Aggregata Il ciclo economico e le sue spiegazioni La domanda aggregata e le sue.
Economia & Finanza Pubblica
La crisi dei debiti sovrani in Europa Parte 1
La crisi finanziaria mondiale
L’impatto economico della Brexit Giovanni Balcet Università di Torino
La crisi e le insolvenze delle imprese
La sostenibilità del debito pubblico: aspetti macroeconomici ed impatto sui cittadini Fabrizio Crespi, Università di Cagliari e Università Cattolica
Osservatorio Regionale Toscano sull’Artigianato
I protagonisti dell'economia globale
Lo Stato operatore economico e regolatore dell’economia
L‘Euro – La Moneta Unica Europea
Servizio Stabilità Finanziaria
Macroeconomia PIL cenni.
Unione Europea Quali scenari futuri?
Esercitazione 5 Economia Politica - Terracina
Tunisia: rischi e prospettive per le imprese italiane
ESTATE 2018: TREND E OPPORTUNITA’
La bilancia dei pagamenti
PERCHE’ E’ IMPORTANTE COMPRENDERE LA MONETA?
Economia La deflazione
I protagonisti dell'economia globale
Relazioni Internazionali
Il debito pubblico: composizione ed emissione
La BCE ed il Quantitative Easing
INVERNO : TREND E OPPORTUNITA’
Il debito pubblico: aste e spread
Scienza Politica (M-Z) A.A
Someone is always doing something someone else said was impossible
LA CRISI DEL 1929 © Pearson Italia spa.
Sulle determinanti dell’economia sommersa
Business Club Italia Londra, 21 maggio 2015
Economia dei mercati finanziari
Prof. Riccardo Fiorentini
Gli USA perseguono politica monetaria espansiva
Relazioni internazionali
Relazioni Internazionali
singhiozzo-banca-centrale-usa shtml?uuid=AByDVPgB
Apertura del mercato dei beni e dei mercati finanziari
Alcuni appunti sul post brexit
Crisi finanziarie del XX secolo
Transcript della presentazione:

European economic outlook A.Boltho Magdalen College Università di Oxford e Oxford Economics OXFORD ECONOMICS Economia globale Quasi-stagnazione o ritorno alla crescita ? (Roma, 24 novembre 2015) L’ECONOMIA EUROPEA Ripresa solida o ripresa titubante ?

SE CONTINUA COSÌ... (PIL; camb. percent. med. mob. di 3 trim.) Zona euro Fontee: Oxford Economics. U.K. La "grande" recessione Italia La crisi della Zona euro

PREVISIONI PER IL 2015 (crescita del PIL; da maggio 2014 a novembre 2015) Mag 14Ago.Nov.Feb.Mag.Ago.Nov Stati Uniti Zona euro Mercati emergenti Fonte: Oxford Economics. Italia U.K.

RECESSIONE E RIPRESA (PIL; camb. percent. med. mob. di 3 trim.) Zona euro U.K. Fonte: Oxford Economics. Prev. nov Prev. nov. 2015

RECESSIONE E RIPRESA (PIL; camb. percent. med. mob. di 3 trim.) Fonte: Oxford Economics. Germania Prev. nov Prev. nov. 2015

GERMANIA IL CASO VOLKSWAGEN In linea di principio, les conseguenze macro economiche dello scandalo Volkswagen dovrebbero essere limitate Le esportazioni di automobili tedesche potrebbero essere un po' più deboli, le esportazioni di auto francesi (o altre) potrebbero essere un po' più alte, ma l'effetto sul PIL dei vari paesi dovrebbe essere minimo Tuttavia, se lo scandalo dovesse ancora gonfiarsi (il che non è impossibile), la stessa sopravvivenza di Volkswagen potrebbe essere messa in causa. Il costo totale per BP della marea nera nel Golfo del Messico fu di circa $ miliardi. Il costo per VW potrebbe, facilmente, arrivare al doppio di questa cifra

GERMANIA CRISI IMMIGRAZIONE Costi potenziali: 1 milione di rifugiati dal 2015 al 2018; costo medio euro a testa, su 18 mesi; costo totale 65 miliardi di euro; costo netto 40 miliardi di euro = 0,4% del PIL per anno Fonte: S.Dullien, Zeit Online, Guadagni potenziali: 4 milioni di rifugiati, di cui 2 milioni restano in Germania; ipotesi di un tasso di partecipazione alla forza lavoro di 50%; aumento dell'occupazione tedesca di 2½ % Effetto sui salari: maggiore moderazione Effetto sul PIL: Una maggiore crescita ( ) di forse 0,3-0,5 all'anno

RECESSIONE E RIPRESA (PIL; camb. percent. med. mob. di 3 trim.) Francia Fonte: Oxford Economics. Prev. nov Prev. nov RECESSIONE E RIPRESA (PIL; camb. percent. med. mob. di 3 trim.) Spagna Fonte: Oxford Economics. Prev. nov Prev. nov. 2015

FRANCIA GLI EFFETTI DEL L'attaco terroristico di Parigi, per quanto traumatizzante, non dovrebbe avere delle conseguenze macroeconomiche importanti Stime degli effetti del 11/9 negli USA: al massimo -0,5 per cento del PIL Francia: quasi certamente molto meno: Turismo: ci sarà, magari, qualche turista in meno a Parigi per Capodanno (Spagna calo di forse 2000 visitatori) (Inghilterra effetto impercettibile) Consumi: un po' meno quest'anno, un po' più l'anno prossimo, ma l'effetto netto dovrebbe essere minimo o quasi Spesa pubblica: aumento di spese per la sicurezza senza un corrispondente aumento delle tasse; quindi un (molto) piccolo effetto positivo sulla crescita

RECESSIONE E RIPRESA (PIL; camb. percent. med. mob. di 3 trim.) Fonte: Oxford Economics. Italia Prev. nov Prev. nov. 2015

RECESSIONE E RIPRESA (PIL; camb. percent. med. mob. di 3 trim.) Fonte: Oxford Economics. Svizzera Prev. nov Prev. nov Italia

PREVISIONI A BREVE PER L'EUROPA (PIL; cambiamenti percentuali) Zona euro Germania Francia Italia Spagna Regno Unito Fonte: Oxford Economics – update of November 23, 2015

LA RIPRESA EUROPEA I principali motivi: Politiche di bilancio un po' meno austere Il "quantitative easing" della Banca centrale europea Il deprezzamento dell'euro Il calo del prezzo del greggio

BASE MONETARIA (gennaio 2007 = 100) Stati Uniti U.K. Zona euro Giappone

4.0 QE - CANALI DI TRASMISSIONE La BCE compra buoni del Tesoro "stampando" moneta (anche se meno, probabilmente, che in America e Inghilterra) I tassi d'interesse calano, quindi I tassi all'inizio della manovra erano più attività economica già molto bassi (non in US e UK) Le banche, che ora hanno meno Spesso è la mancanza di domanda, BoT, sono incoraggiate ad piuttosto che la reticenza bancaria aumentare i prestiti a frenare il credito nella Zona euro Gli investitori privati modificano I mercati azionistici hanno ben minor i loro portafogli, smistando peso nella Zona euro rispetto a US averi da obbligazioni ad azioni e UK il che dovrebbe incoraggiare gli investimenti Una manovra credibile aumenta Forse sta succedendo ? la fiducia Il tasso di cambio si deprezza

LA PROBABILE DIMENSIONE DEL "QUANTITATIVE EASING" Stima (maggio 2015) della percentuale di Buoni del Tesoro esistenti acquistata (o da acquistare) dalla Banca centrale Stati Uniti 20 Regno Unito 35 Giappone 32 Zona euro 15 Stima (novembre 2015) del totale delle attività detenute dalla Banca centrale in percentuale del PIL Stati Uniti 25 Regno Unito 22 Zona euro 22 Fonti: Financial Times; The Economist; Oxford Economics.

ZONA EURO - INDAGINE SULLE CONDIZIONI DEL CREDITO BANCARIO (medie mobili di tre trimestri) Fonte: BCE. Crescita prestiti alle aziende, t+4 (sc. di des.) % delle banche che hanno inasprito le condiz. di credito (sc. di sin.)

EURO - TASSO DI CAMBIO (gennaio 2014 = 100) Gen 2014AprileLuglioOttobreGen 2015AprileLuglioOttobre Tasso di cambio euro-dollaro Tasso di cambio effettivo Fonte: Bank of England.

SALARI REALI (livelli; o trim. = 100) Zona euro U.K. Fonte: Oxford Economics. Italia Germania

I PRINCIPALI RISCHI Un "hard landing" dell'economia cinese ? Una rinnovata crisi dell'Eurozona in seguito a una "Grexit" ?

CINA - UN "HARD LANDING" ? Una frenata brutale dell'economia cinese non puo essere esclusa Il settore immobiliare, in particolare, sembrerebbe essere molto fragile e c'è capacita eccedentaria in numerose industrie Ci potrebbe anche essere un conflitto tra esponenti conservatori ed esponenti liberali nella condotta delle politiche economiche Questo detto, anche un "hard landing" non risulterebbe in tassi di crescita negativi

CINA - RALLENTAMENTO (PIL; camb. percent. med. mob. di 3 anni) Fonte: Oxford Economics. Ipotesi di crisi PIL , , ,4 MERCATI EMERGENTI (PIL; camb. percent. med. mob. di 3 trim.) Fonte: Oxford Economics. A esclusione della Cina Ipotesi di crisi cinese

ESPORTAZIONI VERSO CINA E MERCATI EMERGENTI Cina Stati Uniti U.K Zona euro Germania Francia Italia Spagna (percentuali sul totale, 2014) Mercati emergenti

ZONA EURO - DUE RISCHI ? (PIL; camb. percent. med. mob. di 3 trim.) Crisi cinese Fonte: Oxford Economics. Grxt-1 Grxt-2

GREXIT Potrà il governo greco imporre delle riforme difficili e impopolari, ripagare il suo enorme debito e, in più, ritrovare la crescita ? Il problema di un'eventuale uscita dall'euro ritornerà quasi certamente alla ribalta Per la Grecia, la speranza sarebbe quella di ripetere l'esperienza argentina ma la Grecia non è l'Argentina e i rischi per il paese sarebbero enormi Per gli altri paesi della Zona euro tutto o quasi dipenderà dalle condizioni dell'uscita e dalle reazioni dei mercati (e di Draghi)

GRECIA E ARGENTINA Principali differenze: L'Argentina aveva il peso, la Grecia non ha la drachma Crescita totale dei salari reali prima della svalutazione/uscita dall'euro: Argentina , ,3 Grecia ,6 Crescita annuale delle esportazioni dopo la svalutazione: Argentina in vol. 7,7 in val. 11,4

GRECIA E ARGENTINA (PIL; livelli; 2008 Tr.1 o 1998 Tr.1 = 100) Argentina ( ) Grecia ( ) * * Svalutazione dell'Argentina: gennaio 2002.

DUE ALTERNATIVE PER LA GREXIT La Grecia lascia l'euro ma ottiene La Grecia è costretta a lasciare l'euro, delle concessioni favorevoli e c'è caos bancario e forte inflazione, adotta delle politiche credibili una maggiore austerità è inevitabile Altrove il contagio finanziario Il contagio divampa, i differenziali di aumenta i tassi e deprime le rischio per i paesi "deboli" vanno borse, ma tutto questo non su, il comportamento dei mercati dura troppo a lungo finanziari è simile a quello che fece seguito al collasso di Lehm. Broth. In tempi abbastanza brevi, le cose La Zona euro è seriamente colpita, ma ritornano alla normalità il deprezzamento dell'euro migliora la competitività "Ordinata" o ottimistica "Disordinata" o pessimistica

"GREXIT" E ITALIA Un'eventuale uscita della Grecia dalla moneta unica avrebbe alcune ricadute negative sull'Italia Le esportazioni verso la Grecia sarebbero penalizzate, ma queste rappresentano a pena l'1 per cento delle esportazioni di beni italiane La Grecia andrebbe quasi certamente in "default" sul suo debito pubblico, con conseguenze negative per i crediti italiani Più preoccupante potrebbe essere la maggiore competitività greca nel settore del turismo E quasi certamente l'Italia (come anche Spagna e Portogallo) soffrirebbe(ro) di un aumento degli "spread"

"HARD LANDING" CINESE Crescita del PIL Scen. centr. Crisi cin. Z. euro ,8 0, ,8 1, ,6 1,2 Italia , ,2 0, ,1 0,7

E L'ITALIA IN TUTTO QUESTO ? Chiaramente vincolata da alti debiti (sopratutto pubblici) e da un profilo demografico penalizzante Egualmente penalizzata dai mali di sempre (infrastrutture carenti, spesa pubblica eccessiva, sistema legale borbonico, ecc., ecc.) Ma sopratutto frenata dalla stagnazione della produttività del lavoro, dal crollo degli investimenti e dalla bassa competitività Questo detto, dopo otto anni di recessione, crescita e fiducia stanno tornando

LIVELLI DI POPOLAZIONE (1990 = 100) Francia German. Fonte : UNPD. Regno Unito Italia Spagna Giappone L'INVECCHIAMENTO (percentuale della popolazione con 65 anni o più) U.K. Fonte :: UNPD. Francia Spagna Germ. Italia Giappone

RANGO DELL'ITALIA NELL'INDICATORE DELLA BANCA MONDIALE "EASE OF DOING BUSINESS" Francia Germania Regno Unito Fonte: Banca mondiale. Spagna Italia Grecia

EVOLUZIONE DELL'OCCUPAZIONE (livelli; o trim. = 100) Fonte: Oxford Economics. Prev. nov Prev. nov. 2015

UN'ULTERIORE SPINTA ? La politica di bilancio, per quanto criticabile sia, dovrebbe anch'essa contribuire qualcosa alla crescita nel 2016 Peccato che, invece di diminuire la tassazione sugli immobili (tassa efficiente e progressiva), non siano state tagliate le tasse sul lavoro (svalutazione interna) e sui profitti che, sul lungo, avrebbero potuto creare più occupazione, più investimenti e maggiore competitività