PROGETTO DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO ITIS Majorana –Da Vinci

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PROGETTO DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO ITIS Majorana –Da Vinci La sicurezza sul lavoro

IL LAVORO Concetto di lavoro in senso ampio : ogni attività o funzione diretta al progresso materiale e spirituale della società (art.4 ,2^comma Costituzione) ovvero ogni attività di impiego di energie fisiche ed intellettuali dell’uomo per la produzione e/o lo scambio di beni e servizi - aspetto economico - aspetto giuridico - aspetto “simbolico” (psicologico,culturale, status etc)

DIRITTO DEL LAVORO 1) Diritto Internazionale e Diritto Comunitario 2) Costituzione (Art.1 e 4 “Fondata sul Lavoro “ “Diritto al Lavoro a tutti i cittadini”. Art. 36 Retribuzione, Durata Giornata, Riposo Settimanale, Ferie. Art. 37 Parità Lavoratrice e Minori. Art. 39 Sindacato ) 3)Codice Civile(Art.2082-2129 Imprenditore.Rapporto di Lavoro.Diritti e Obblighi .Previdenza e Assistenza.Estinzione del Rapporto etc. Vari altri articoli )

DIRITTO DEL LAVORO Il diritto del lavoro è il complesso di norme che disciplinano il rapporto di lavoro e che tutelano oltre l’interesse economico,anche la libertà, la dignità e la personalità del lavoratore . Si compone di : 1) Norme di Diritto Privato 2) Norme di Diritto Sindacale 3) Norme di Diritto Pubblico - Legislazione sociale

DIRITTO DEL LAVORO 4) Leggi statali (300/70 Statuto Lavoratori, 223/91 CIG e Collocamento, 1204/71 Lavoratrici Madri, 903/77 Pari Opportunità,604/66 Licenziamenti, 626/94 ,d.lgs 81/2008, d.lgs.106/09 Sicurezza e Prevenz., DLgs 276/03 Mercato del Lavoro,etc….) 5) Leggi Regionali (formazione professionale,collocamento etc) 6) Contratti Collettivi/Aziendali (Accordo tra Aziende e Sindacato per stabilire il trattamento minimo garantito e le condizioni di lavoro valide per tutti ) 7) Contratti Individuali (marginali,deroghe migliorative) 8) Consuetudine /uso

La sicurezza sul lavoro E’ un settore particolare del diritto del lavoro quello della sicurezza nel luogo di lavoro, divenuto sempre più importante nel corso del secolo scorso, per effetto del processo di industrializzazione del nostro paese che ha modificato i metodi di produzione e ha aumentato il rischio di incidenti sul lavoro. Si pensi alle tante morti bianche che ancora ci affliggono. Esaminiamo le norme che la tutelano facendo una doverosa ….

Premessa La cultura della sicurezza, come concetto trasversale a tutti i settori di vita e lavoro, deve diventare patrimonio di tutti i cittadini. La scuola, agenzia formativa per eccellenza,deve quindi promuovere la cultura della sicurezza e della prevenzione, la diffusione di buone prassi lavorative e di comportamenti sicuri sul luogo di vita e di lavoro. Il D. Lgs 81/2008, (art. 11), invita le scuole ad inserire percorsi formativi interdisciplinari in materia di sicurezza.

Motivi Perché è importante sensibilizzare i lavoratori sulla sicurezza ? Motivo Etico Motivo Economico

MOTIVO ETICO INAIL: dati infortuni del 27 aprile 2012 Continuano a calare nel 2011 gli infortuni sul lavoro in Italia, (726.000) con una flessione del 6,4% Si mantiene sotto quota mille il numero di lavoratori che hanno perso la vita: le vittime sono 930 (40 in meno in confronto al 2010). In aumento del 9,6% le malattie professionali … Nel 2015 ci sono state 632.000 denuncie di infortunio cioè il 3,9 in meno rispetto al 2014 ,mentre sono cresciuti del 16,9% quelli MORTALI 930 ,500…o 400 … troppe, anche una sola lo è!

MOTIVO ECONOMICO L’ analisi delle spese e dei costi degli infortuni operato da organi di ricerca (quali Eurispes nel "Rapporto Italia 2010) ha evidenziato un costo di 40 miliardi di euro per la collettività Nell`ipotesi di diminuzione dell’1% del numero di infortuni si avrebbe risparmio economico pari a 438 milioni di euro, o per una diminuzione del solo 5% un risparmio economico pari a 438 milioni di euro, o per una diminuzione del solo 5% un risparmio economico pari a 2,2 miliardi di euro

Aspetti giuridici, NELLA COSTITUZIONE: Art.32 (diritto alla salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività) Art.41sec.comma(libertà di iniziativa economica privata non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo tale da recare danno alla sicurezza ,libertà e dignità umana.

NEL CODICE CIVILE Articolo 2087: L’imprenditore è tenuto ad adottare nell’esercizio dell’impresa le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l’integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro. Il datore di lavoro quindi ha l’obbligo di protezione della salute psicofisica del lavoratore al quale corrisponde un vero e proprio diritto soggettivo del prestatore di lavoro

Le leggi speciali: Decreto lgsl.1994/626 Principi fondamentali introdotti : -la prevenzione ( vd.slide succ.) attraverso la eliminazione o riduzione dei fattori di rischio che causano danni alla salute dei lavoratori -la suddivisione dei compiti e delle responsabilità in base alle funzioni svolte all’interno dell’impresa tra i tanti soggetti tra cui i lavoratori stessi -procedimentalizzazione degli obblighi da rispettare per la tutela dei lavoratori -l’informazione preventiva 8 (vd. slide succ.)dei lavoratori da parte del datore -consultazione e partecipazione dei lavoratori nelle decisioni inerenti la loro sicurezza

Decreti legislativi 81/2008 e 106/2009 La recente normativa per la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, nota come Testo Unico, ha riunito, aggiornato ed armonizzato, le innumerevoli disposizioni di Legge, succedutesi nell’arco di più di mezzo secolo, al fine di adeguare la sicurezza sul lavoro e la prevenzione all’evoluzione tecnologia ed organizzativa. AMBITO DI APPLICAZIONE: Il Testo Unico si applica a tutti i settori di attività, privati e pubblici, quindi anche nelle scuole di ogni ordine e grado, al terzo settore e a tutti i tipi di rischio (ART.1 e 2) Per le scuole, le università,le strutture giudiziarie ecc..le disposizioni possono essere derogate e adattate alle esigenze particolari connesse al servizio svolto e alle caratteristiche del soggetto che lo eroga. Il t.u. (art.3) si applica a tutti i lavoratori e lavoratrici , subordinati e autonomi nonché ai soggetti ad essi equiparati fatta eccezione dei lavoratori domestici , cioè dei soggetti addetti ai servizi domestici e familiari ( coll. domestiche,badanti)

Decreto Legislativo n. 81/2008 TITOLO I - principi comuni- CAPO I disposizioni generali ART. 2 Definizioni LAVORATORE: persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge un'attività lavorativa nell'ambito dell'organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato, con o senza retribuzione, anche al solo fine di apprendere un mestiere, un'arte o una professione, esclusi gli addetti ai servizi domestici e familiari. Al lavoratore così definito è equiparato: il socio lavoratore di cooperativa o di società, anche di fatto, che presta la sua attività per conto delle società e dell'ente stesso; l'associato in partecipazione di cui all'articolo 2549, e seguenti del codice civile; il soggetto beneficiario delle iniziative di tirocini formativi e di orientamento di cui all'articolo 18 della legge 24 giugno 1997, n. 196, e di cui a specifiche disposizioni delle leggi regionali promosse al fine di realizzare momenti di alternanza tra studio e lavoro o di agevolare le scelte professionali mediante la conoscenza diretta del mondo del lavoro; l'allievo degli istituti di istruzione ed universitari e il partecipante ai corsi di formazione professionale nei quali si faccia uso di laboratori, attrezzature di lavoro in genere, agenti chimici, fisici e biologici, ivi comprese le apparecchiature fornite di videoterminali limitatamente ai periodi in cui l'allievo sia effettivamente applicato alla strumentazioni o ai laboratori in questione; il volontario, come definito dalla legge 1° agosto 1991, n. 266; i volontari del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e della protezione civile; il volontario che effettua il servizio civile; il lavoratore di cui al decreto legislativo 1° dicembre 1997, n. 468, e successive modificazioni;

STUDENTI E LAVORATORI L’articolo 2 comma 1.a del Dlgs 81/2008 definisce lavoratore….l’allievo degli istituti di istruzione e il partecipante a corsi di formazione professionale nei quali si faccia uso di laboratori, attrezzature di lavoro in genere, agenti chimici, fisici e biologici ivi comprese le apparecchiature munite di videoterminali, limitatamente ai periodi in cui l’allievo sia effettivamente applicato alla strumentazione o ai laboratori in questione. E’ anche equiparato al lavoratore il soggetto beneficiario di tirocini formativi e partecipante a forme di alternanza studio - lavoro

LO STUDENTE… Lo studente quindi, come ogni altro soggetto presente in Istituto, è titolare di diritti, doveri e responsabilità in relazione al proprio operato ed alla sicurezza nell’ambiente scolastico.

ART. 2 Definizioni Datore di lavoro: il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, il soggetto che, secondo il tipo e l'assetto dell'organizzazione nel cui ambito il lavoratore presta la propria attività, ha la responsabilità dell'organizzazione stessa o dell'unità produttiva in quanto esercita i poteri decisionali e di spesa. Nelle pubbliche amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, per datore di lavoro si intende il dirigente al quale spettano i poteri di gestione, ovvero il funzionario non avente qualifica dirigenziale, nei soli casi in cui quest'ultimo sia preposto ad un ufficio avente autonomia gestionale, individuato dall'organo di vertice delle singole amministrazioni tenendo conto dell'ubicazione e dell'ambito funzionale degli uffici nei quali viene svolta l'attività, e dotato di autonomi poteri decisionali e di spesa. In caso di omessa individuazione, o di individuazione non conforme ai criteri sopra indicati, il datore di lavoro coincide con l'organo di vertice medesimo;

ART.2 DEFINIZIONI d) «dirigente»: persona che, in ragione delle competenze professionali e di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell'incarico conferitogli, attua le direttive del datore di lavoro organizzando l'attività lavorativa e vigilando su di essa e) «preposto»: persona che, in ragione delle competenze professionali e nei limiti di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell'incarico conferitogli, sovrintende alla attività lavorativa e garantisce l'attuazione delle direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori ed esercitando un funzionale potere di iniziativa;

ESEMPI DI LAVORATORI a cui si applica il t.u. DAL T.U. SONO ESCLUSI I LAVORATORI DOMESTICI; VIGONO REGOLE PARTICOLARI NEI CONTRATTI DI SOMMINISTRAZIONE DI LAVORO IN CUI GLI ADEMPIMENTI DI PREVENZIONE SONO A CARICO DELL’UTILIZZATORE CIOE’ DEL DATORE CHE “AFFITTA” LA FORZA LAVORO; NEL CASO DI DISTACCO DEL LAVORATORE PRESSO ALTRE AZIENDE L’OBBLIGO INFORMATIVO E’ A CARICO DEL DISTACCATARIO NEL LAVORO A PROGETTO LE NORME SI APPLICANO AL LAVORATORE SOLO SE QUESTI VIENE INSERITO NEI LUOGHI DI LAVORO DEL COMMITTENTE NEL LAVORO A DOMICILIO SI APPLICANO GLI OBBLIGHI DI INFORMAZIONE E FORMAZIONE DEI LAVORATORI SOLTATO PER I dpi (DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI) NEL LAVORO AUTONOMO (ANCHE IMPRESA FAMILIARE,ARTIGIANI,PICCOLI COMMERCIANTI..) I LAVORATORI DEVONO UTILIZZARE ATTREZZATURE DI LAVORO CHE SIANO CONFORMI ALLE NORME ED ESSERE DOTATI DI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALIE SE OPERANO IN APPALTO O SUBAPPALTO ESSERE DOTATI DI DOCUMENTO DI RICONOSCIMENTO CON FOTO

PRIMA DI SAPER COSA E’ IL Documento Valutazione Rischi, PARLEREMO DI ……. PERICOLO: caratteristica intrinseca di una situazione, lavorazione, macchinario o attrezzatura tale per cui l’esposizione del lavoratore può portare a conseguenze negative. DANNO: tutto ciò che rappresenta una perdita, non solo di tipo monetario. RISCHIO: è causato dalla esposizione al pericolo e consiste nell’eventualità di subire un danno più o meno grave. INFORTUNIO: è un incidente che provoca un danno più o meno grave

PERICOLI E RISCHI NELLA SCUOLA INCENDIO SPAZI E STRUTTURA IN GENERE PALESTRA RISCHIO COMPORTAMENTALE RISCHIO BIOLOGICO

TUTTI I PERICOLI COMPORTANO RISCHI ?

NO! pericolo : Elettricità folgorazione Monossido di carbonio asfissia Elementi meccanici in movimento taglio, cesoiamento rischio : in assenza di contatto con la fonte di pericolo la probabilità di danno = zero

INFORMAZIONE FORMAZIONE ADDESTRAMENTO (principio fondamentale introdotto dalle norme speciali 626/94) I concetti di informazione (articolo 36 TUSL informazione dei lavoratori), formazione ed addestramento specifico (articolo 37 TUSL formazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti) sono considerati punti cardine nell’attività di prevenzione. Per tale ragione sono attività che devono essere svolte durante tutto l’arco del rapporto di lavoro con programmazione e periodicità

PREVENZIONE (principio fondamentale introdotto dalla 626/94) La prevenzione è l’insieme di tutte le azioni, disposizioni e interventi atti a evitare o ridurre quanto più possibile l’accadere di eventi dannosi. Le misure di prevenzione hanno sempre la priorità rispetto ad altre soluzioni. Fare informazione è una importante ed obbligatoria misura di prevenzione!

PROTEZIONE (altro principio cardine introdotto dalle leggi speciali) Le misure di protezione non impediscono che accada un evento sfavorevole ma ne riducono le conseguenze. Tipico esempio di misura protettiva è l’utilizzo dei DPI (Dispositivi di Protezione Individuale). Le misure di protezione, talvolta indispensabili, sono seconde per importanza all’attività di prevenzione.

INFORMAZIONE L’informazione riguarda le misure generali di prevenzione e protezione dai rischi connessi alle attività svolte dai lavoratori; è destinata a tutti i lavoratori e non prevede verifiche dell’apprendimento. Si supporta l’intervento di informazione con semplici documenti divulgativi quali opuscoli, visione di filmati e presentazioni.

Prevede test e verifiche dell’apprendimento. FORMAZIONE La formazione consiste in una attività didattica progettata e strutturata,composta da lezioni frontali ed esercitazioni, basata su programmi con parti generali e parti specifiche sui rischi strettamente correlati alle singole attività lavorative. Prevede test e verifiche dell’apprendimento.

ADDESTRAMENTO L’addestramento completa il percorso formativo, integrando le nozioni apprese durante i momenti di informazione e formazione, con la valutazione di aspetti e procedure pratiche ed operative, direttamente presso la postazione di lavoro e sotto la guida di personale esperto.

I rischi che possiamo individuare sui luoghi di lavoro : il DVR La centralità del concetto normativo di prevenzione è attribuita alla valutazione, in capo al datore di lavoro, dei rischi presenti in azienda e la conseguente programmazione degli interventi migliorativi. Anche la nostra Scuola, quindi, ha un documento di valutazione del rischio (DVR).

La Valutazione dei Rischi e il DVR: INCENDIO (rischio generale) L’attività scolastica, per tipologia e dimensioni, è soggetta a particolari prescrizioni che riguardano il rischio incendio che assume quindi notevole importanza per le conseguenze in termini di perdita di vite umane e danni economici.

SPAZI E STRUTTURE SCOLASTICHE Il rischio all’interno degli spazi scolastici può essere rappresentato da arredi, scale, pavimentazioni bagnate o scivolose, porte e finestre, spigoli, ecc. Comportamenti deliberatamente imprudenti o mancanza di attenzione possono portare a conseguenze negative per infortunio.

PALESTRA (Rischio particolare) L’attività in palestra è quella statisticamente più rappresentativa per infortuni occorsi agli studenti. Il rischi sono di natura meccanica in conseguenza a cadute, colpi, urti,…. L’infortunio può accadere per cause involontarie o in seguito a disattenzione, imprudenza o peggio ancora per comportamenti deliberatamente dolosi.

RISCHIO COMPORTAMENTALE Una fetta statisticamente rilevante di infortuni a studenti è causata da errati comportamenti propri o dei compagni, sia in buona fede che dolosi e volontari. Per talune circostanze imprevedibili quello che può apparire un semplice gioco si può trasformare in tragedia. L’infortunio può accadere per cause involontarie o in seguito a disattenzione, imprudenza o peggio ancora per comportamenti deliberatamente dolosi.

RISCHIO BIOLOGICO ED IGIENE Il rischio biologico è dovuto alla esposizione ad agenti quali microrganismi, ad esempio virus e batteri, che potrebbero provocare infezioni, allergie, intossicazioni. Nell’Istituto non vi è una esposizione professionale a tali agenti ed il rischio è confinato nella possibile propagazione di virus/batteri tipica dei normali rapporti di relazione tra persone in una comunità.

REGOLE DA SEGUIRE E’ indispensabile mettere in atto misure igieniche e comportamentali personali e collettive tali da ridurre il rischio di propagazione di virus/batteri dovuta a normali rapporti di relazione quali: curare particolarmente la propria igiene personale adottare comportamenti e stili di vita rispettosi della propria salute e di quella altrui aerare frequentemente l’aula, possibilmente ad ogni cambio di ora/lezione e sempre all’intervallo fare riferimento al docente in servizio ed al personale di primo soccorso scolastico per eventuali stati di malessere segnalare prontamente al personale in servizio anche la presenza di piccole ferite, abrasioni, ustioni, per le cure del caso.

Tipo di emergenza e norme comportamentali Emergenza terremoto NON USARE L’ASCENSORE • NON FARSI PRENDERE DAL PANICO • RIPARARSI SOTTO UNA TRAVE PORTANTE • NON PRECIPITARSI DURANTE LA SCOSSA LUNGO LE SCALE (SONO LA PARTE PIU’ DEBOLE DELL’EDIFICIO) • ALLONTANARSI DALLE FINESTRE (POTREBBERO ROMPERSI E PROIETTARE FRAMMENTI PERICOLOSI) • ATTENDERE LA FINE DELLA SCOSSA E ALLONTANARSI DALL’EDIFICIO METTENDOSI IN SICUREZZA • NON CAMMINARE A PIEDI NUDI PER LE STRADE

(Tel. 118) Emergenza infortunio PRIMO ESAME Le emergenze più ricorrenti possono essere: 1) la folgorazione 2) le ferite 3) l’emorragia 4) la frattura 5) l’ustione 6) l’incidente stradale 7) il morso di vipera 8) le punture di insetti 9) l’insolazione Comportamento da adottare in caso di infortunio CHIAMARE I SOCCORSI (Tel. 118) PRIMO ESAME • PRIMO SOCCORSO (solo se addestrati a farlo) Verificare se l’infortunato è cosciente, se respira, se il cuore batte.

essere addestrato a farlo e conoscere i movimenti da eseguire. Primo esame Se cosciente, il paziente indica dove sente dolore o, se non riesce a parlare, lo indica con la mano. Se non risponde, va considerato lo stato di shock. Dal sollevarsi del petto o appoggiando leggermente una mano sul torace ci si accerta che il paziente respira. Per verificare le pulsazioni del cuore si può prendere in esame il polso, la carotide al collo o l’arteria femorale all’inguine. Primo soccorso Per primo soccorso si intende l’aiuto che si dà immediatamente ai feriti o a chi si sente improvvisamente male prima che intervenga un esperto (medico o infermiere). Lo scopo del primo soccorso è: • Salvare la vita. • Prevenire il peggioramento delle ferite o dei malori. • Aiutare la ripresa del paziente. Poiché il soccorritore in questa fase deve sostituirsi al medico, egli deve essere addestrato a farlo e conoscere i movimenti da eseguire.

In presenza di un infortunato grave bisogna accertare nell’ordine: • Se respira. • Se perde sangue. • Se è sotto shock. A seconda dell’esigenza: • Aiutare la respirazione. • Arrestare l’emorragia. • Prevenire lo shock. In attesa dei soccorsi non rimuovere l’infortunato a meno che non sia strettamente necessario.

COSA FARE IN CASO DI 1) Folgorazione 2) Ferite • Staccare immediatamente l’interruttore generale. • Chiamare i soccorsi (tel. 118). • Non toccare mai con le mani l’infortunato se è ancora in contatto con la fonte di energia. • Controllare la respirazione, se necessario praticare la respirazione bocca a bocca. 2) Ferite • Lavarsi accuratamente le mani prima di medicare una ferita. • Pulire la pelle con garza sterile, acqua corrente e sapone, procedendo sempre dalla ferita verso l’esterno. Lavare più volte la ferita con acqua e sapone, usando garza sterile e rinnovandola frequentemente. • Disinfettare con comune disinfettante. • Coprire la ferita con garza sterile, fissandola con cerotto o con una benda. Ricordarsi che in ogni ferita si annida il pericolo di tetano: se il ferito non è vaccinato contro il tetano o lo è stato da molto tempo (oltre 7 anni) deve recarsi dal medico per la profilassi antitetanica.

3) Emorragia L’emorragia è la perdita abbondante di sangue. • Chiamare i soccorsi (tel. 118). • Calmare l’infortunato, poichè la perdita abbondante di sangue provoca shock. • Adagiare l’infortunato in modo che la ferita sia più in alto del cuore. • Effettuare una compressione manuale direttamente sulla ferita. • Fasciare la ferita senza stringere troppo. 4) Frattura • Non muovere la parte interessata (le ossa fratturate possono causare ulteriori danni ai tessuti). • In caso di frattura al braccio o alla mano, immobilizzare l’arto e appenderlo al collo con un fazzoletto o con una sciarpa. • Se la frattura è aperta, arrestare l’emorragia con una garza.

5) Ustione Per ustioni gravi Le ustioni possono essere di: 1° grado: arrossamento e gonfiore della cute. 2° grado: arrossamento con vescicole contenenti siero. 3° grado: distruzione della cute e dei tessuti sottostanti. Per ustioni lievi (1° e 2° grado con estensione inferiore al 5%) • Versare abbondantemente acqua fredda sulla parte fino all’attenuazione del dolore. • Applicare sull’ustione della garza sterile ed eventualmente pomata antiustione. • Fasciare o fissare con cerotto, senza comprimere. • Non rompere o bucare le eventuali bolle. Per ustioni gravi • Chiamare i soccorsi (tel. 118). • Non spogliare l’infortunato. • Non toccare la parte ustionata. • Ricoprire l’ustione con garza sterile. • Se l’infortunato è cosciente e non ha sintomi di nausea o di vomito, dare da bere, a piccoli sorsi, una soluzione di acqua e sale (un cucchiaino di sale da cucina in un litro d’acqua). N.B.: evitare di farlo in caso di shock, perdita di sensi o ustioni alla faccia. • Controllare la respirazione e i battiti cardiaci.

8) Punture di insetti 9) Rischio insolazione Le punture di api e vespe sono dolorose ma raramente pericolose, fatta eccezione per coloro che sono allergici al veleno di tali insetti. • Estrarre il pungiglione con uno spillo o con un coltellino disinfettato o sterile. • Bagnare la puntura con leggero disinfettante. • Tenere sotto osservazione l’infortunato per circa un’ora, per vedere se insorgono sintomi di allergia. • Se il gonfiore è molto esteso e permane a lungo, fare ricorso a cure mediche. 9) Rischio insolazione • Gli addetti al primo soccorso chiameranno i soccorsi (tel. 118). • Adagiare l’infortunato all’ombra. • Nella perdita di sensi, controllare il respiro; se il respiro è presente, posizionare in sicurezza l’infortunato in decubito laterale. • Se il respiro è assente, praticare la respirazione a bocca a bocca. • Se l’infortunato ha i brividi, coprirlo. • Se cosciente, far bere dell’acqua, possibilmente con del sale.

RIASSUMENDO… EVITARE COMPORTAMENTI CHE METTONO A RISCHIO LA PROPRIA INCOLUMITA’ E SALUTE, QUELLA DEI COMPAGNI E DI TUTTO IL PERSONALE SCOLASTICO RISPETTARE PUNTUALMENTE IL REGOLAMENTO DI ISTITUTO SEGUIRE PUNTUALMENTE LE INDICAZIONI FORNITE DAI DOCENTI, DAL PERSONALE SCOLASTICO IN GENERE E DALLE SEGNALAZIONI/AVVISI ESPOSTI RIASSUMENDO: RESPONSABILITA’, PRUDENZA, ATTENZIONE, RISPETTO DEGLI ALTRI, DELLA LEGGE E DEI REGOLAMENTI…..

Obblighi del datore di lavoro (art.28T.U.) Il datore di lavoro ha l’obbligo di valutare tutti i rischi per la salute del lavoratore : 1) Generali (terremoto,incendio) 2)Particolari (solo per lavoratrici madri ad es. o per stress lavori speciali) redigendo DOCUMENTO DI VALUTAZIONE RISCHI SUI LUOGHI DI LAVORO (DVR)

IL DVR Si tratta di una relazione in cui si compie una valutazione dei rischi. Essi sono indicati in modo specifico Sono inoltre indicate le misure di prevenzione e protezione (DPI) , il responsabile dei lavoratori per la sicurezza ed il il medico competente. Il documento deve avere data certa, viene sottoscritto dal datore di lavoro e scritto in modo comprensibile e va elaborato entro 90 giorni dall’inizio della attività e rielaborato entro 30 giorni da verificasi di una causa che lo rende revisionabile.

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE COLLETTIVA E INDIVIDUALE

L’ORGANIZZAZIONE (MISURE GENERALI DI TUTUELA DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA) Il datore di lavoro (nella scuola il Dirigente Scolastico), anche attraverso uno o più delegati a cui tale potere è concesso con atto scritto, ha una struttura organizzativa ed un sistema di gestione della sicurezza attraverso cui compiere: -La valutazione dei rischi -Programmare la prevenzione -Ridurre o eliminare i rischi -Sostituire oggetti ormai diventati pericolosi o eliminarli -Evitare al minimo i numero di lavoratori eposti al rischio -Dare la priorità alle misure di protezione collettiva rispetto a quelle di protezione individuale -Sottoporre a controllo sanitario i lavoratori -Uso della segnaletica in materia di salute e sicurezza -La manutenzione dell’ambiente e degli strumenti di lavoro -attuare misure di emergenza in caso di primo soccorso

DELEGA DI FUNZIONI La delega non esonera il datore di lavoro dall’obbligo di vigilare sul corretto svolgimento dell’attività da parte del delegato che deve possedere requisiti di professionalità ed esperienza in materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro (culpa in vigilando). Egli è anche responsabile in caso scelga la persona sbagliata (culpa in eligendo) Il datore non può mai delegare(art.17 Testo unico) 1) la valutazione dei rischi 2)l’elaborazione del DPR 3) La scelta del responsabile del servizio di prevenzione e protezione

SOGGETTI RESPONSABILI DELLA SICUREZZA L’organizzazione della sicurezza ha i seguenti soggetti oltre al datore di lavoro: I dirigenti(soggetti incaricati di organizz. E vigilanza sull’attività lavorativa dotati di ampi poteri gerarchici e funzionali hanno una responsabilità solo sui compiti affidatigli all’interno dell’impresa es. direttore amministrativo di un ospedale) I preposti( addetti al controllo della attività lavorativa on limitati poteri gerarchici e funzionali strettamente connessi all’incarico ricevuto. Es. capocantiere) I lavoratori

NELLA NOSTRA SCUOLA… SPP: Servizio di prevenzione e protezione istituito dal D.S. con compiti di coorinamento in materia di rischi sicurezza SPI Servizio prevenzione incendi SPS Servizio primo soccorso SGE servizio gestione dell’evacuazione Oltre ad una serie di adempimenti e la pedissequa indicazione di tutti i rischi relativi alla attività scolastica e alle misure di prevenzione e protezione reputate necessarie. Le informazioni comuni sui rischi e sulla sicurezza nella scuola sono contenute in un apposito opuscolo a disposizione di tutti gli utenti.