Lo stato di salute degli anziani. Cosa è cambiato negli ultimi 30 anni

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Lo stato di salute degli anziani. Cosa è cambiato negli ultimi 30 anni Simona Giampaoli | Iss Lidia Gargiulo | Istat Laura Iannucci | Istat SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA 25-26 NOVEMBRE 2016 CONVEGNO SCIENTIFICO LA SOCIETÀ ITALIANA E LE GRANDI CRISI ECONOMICHE 1929-2016

Qualche informazione iniziale….. 25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA Lo stato di salute degli anziani Cosa è cambiato negli ultimi 30 anni Qualche informazione iniziale….. Piramidi della distribuzione per età della popolazione residente in Italia. Anni 1976 e 2016 (valori percentuali) Fonte: Istat, Rapporto annuale 2016 (a) Stima

Indice di vecchiaia = (over65/under14)*100 25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA Lo stato di salute degli anziani Cosa è cambiato negli ultimi 30 anni INVECCHIAMENTO Indice di vecchiaia = (over65/under14)*100 [Fonte: http://noi-italia.istat.it/, ultimo accesso Nov 2015]  Invecchiamento sempre meno «sostenibile»

Indicatori dello stato di salute 25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA Lo stato di salute degli anziani Cosa è cambiato negli ultimi 30 anni Indicatori dello stato di salute

Obiettivo UE: per il 2020 due anni in più in buona salute 25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA Lo stato di salute degli anziani Cosa è cambiato negli ultimi 30 anni Tassi di mortalità, attesa di vita, attesa in buona salute in Paesi con simili livelli di reddito Global Burdern of Disease, WHO 2010, Country profile Obiettivo UE: per il 2020 due anni in più in buona salute

25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA Lo stato di salute degli anziani Cosa è cambiato negli ultimi 30 anni ISTAT - Andamento temporale della speranza di vita e della speranza di vita libera da disabilità a 65 anni. Uomini e donne

IHME-Institute for Health Metrics and Evaluation (Seattle, WA, USA); www.healthdata.org

Healthy Aging WHO – Global Action Plan for the Prevention and Control of Noncommunicable Diseases (NCD), 2013-2020

TECNICA DI SOMMINISTRAZIONE 25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA Lo stato di salute degli anziani Cosa è cambiato negli ultimi 30 anni FONTI ISTAT La prima ricerca tematica sulla salute e ricorso ai servizi sanitari è stata realizzata dall'Istat nel 1980; altre indagini successive sono state condotte nel 1983, nel 1986/87, nel 1990/91, nel 1994, nel 1999/2000, nel 2005 e nel 2013. Ogni anno, a partire dal 1993, viene condotta l’indagine “Aspetti della vita quotidiana (AVQ)” che contiene un core di informazioni sulla salute. TECNICA DI SOMMINISTRAZIONE Intervista faccia a faccia a tutti i componenti della famiglia di fatto con questionario individuale presso l’abitazione della famiglia, tramite la rete di rilevazione coordinata dagli Uffici Regionali dell Istat. Autocompilazione di un questionario individuale per tutti i componenti. Periodo di rilevazione: trimestrale (Dicembre, Marzo, Giugno e Settembre) per indagine Salute, marzo per AVQ DISEGNO CAMPIONARIO Campione a due stadi (comuni / famiglie). Numerosità: (circa 60.000 famiglie nelle ultime tre edizioni), triplicata rispetto alle consuete indagini Multiscopo AVQ (24.000 famiglie ogni anno) Popolazione obiettivo: popolazione residente in Italia al netto dei membri permanenti delle convivenze Unità di rilevazione: famiglia di fatto (persone coabitanti e legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela o affetto) Base campionaria: liste anagrafiche presso i Comuni Tasso di risposta: oltre 80%

MULTISCOPO ISTAT: Indicatori di invecchiamento attivo stimato sulla popolazione 65 anni + INDICATORI DI INVECCHIAMENTO ATTIVO STIMATO NELLAPOPOLAZIONE 65 ANNI + PARTECIPAZIONE AD ATTIVITA’ POLITICHE E SOCIALI VOLONTARIATO IN ORGANIZZAZIONI SOCIALI E ATTIVITA’ POLITICA IN UN PARTITO O IN GRUPPI IMPEGNATI POLITICAMENTE NEGLI ULTIMI 12 MESI PARTECIPAZIONE AD ATTIVITA’ CULTURALI 3 O PIU’ ATTIVITA’ NEGLI ULTIMI 12 MESI: CINEMA, TEATRO, MOSTRE , MUSEI, SITI ARCHEOLOGICI, VISITE A MONUMENTI, CONCERTI, LETTURA DEL GIORNALE ALMENO 3 VOLTE A SETTIMANA , LETTURA DI ALMENO 4 LIBRI PARTECIPAZIONE A FUNZIONI RELIGIOSE VISITA AD UN LUOGO RELIGIOSO ALMENO UNA VOLTA A SETTIMANA RELAZIONI CON AMICI INCONTRO ALMENO UNA VOLTA A SETTIMANA ICT UTILIZZO DI TECNOLOGIE ALMENO UNA VOLTA A SETTIMANA ESERCIZIO FISICO COINVOLGIMENTO IN ATTIVITA’ FISICA E SPORT ALMENO UNA VOLTA A SETTIMANA OCCUPAZIONE TEMPO NELLA OCCUPAZIONE A 65-74 ANNI SODDISFAZIONE SODDISFAZIONE NEL RAPPORTO CON AMICI, PARENTI, NEL TEMPO LIBERO, NELLA SALUTE, NELLA CONDIZIONE ECONOMICA

Health Examination Survey 2008-2012 Esame della popolazione Pressione arteriosa (3 misurazioni) Prelievo di sangue a digiuno per esami ematochimici (trigliceridemia, colesterolemia totale e HDL, glicemia, creatininemia, emocromo) Questionario (attività fisica, abitudine al fumo, alimentazione, anamnesi patologica, trattamento farmacologico, familiarità) Questionario alimentare – food frequency (EPIC) Misure antropometriche (peso, altezza, circonferenza vita e fianchi) ECG, densitometria ossea, spirometria, monossido di carbonio Mini Mental State Examination - > 65 anni Raccolta delle urine 24 h (sodio, potassio, iodio, albumina, creatinina) 11

Partecipazione 53% Osservatorio Epidemiologico Cardiovascolare/Health Examination Survey 2008-2012 68.8 Campionamento: 220 uomini e donne ogni 1.5 milioni di abitanti, estratti dalle liste dei residenti e stratificati per età e sesso 44.5 85.3 64.5 59.9 58.1 73.6 60.5 60.4 52.9 48.9 9111 persone esaminate, età 35-79 anni 2760 persone esaminate, età 65-79 anni 53.1 43.8 40.3 52.2 42.9 71.2 50.1 52.4 12 12 12 12

Indicatori di invecchiamento attivo stimato sulla popolazione 65 anni +

25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA Lo stato di salute degli anziani Cosa è cambiato negli ultii 30 anni MULTISCOPO ISTAT: ABITUDINE AL FUMO, CONSUMO DI OLTRE MEZZOLITRO DI VINO AL GIORNO, OBESITA’ E SEDENTARIETA’, %

OSSERVATORIO EPIDEMIOLOGICO CARDIOVASCOLARE/HEALTH EXAMINATION SURVEY 2008-2012 65-79 anni Sovrappeso: indice di massa corporea 25 -29kg/m2 Obesità: indice di massa corporea ≥30kg/m2

25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA Lo stato di salute degli anziani Cosa è cambiato negli ultii 30 anni MULTISCOPO ISTAT: Prevalenza di alcune principali patologie cronico degenerative, uomini e donne 65 anni e oltre, tassi std Le patologie selezionate sono: Diabete Ipertensione Eventi cardiovascolari Tumore Bronchite cronica, enfisema, insufficienza respiratoria Fonte: Istat, Indagine Aspetti della vita quotidiana. Anni 1993-2015

COMORBIDITA’ Persone di 65 anni e oltre, che 25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA Lo stato di salute degli anziani Cosa è cambiato negli ultii 30 anni COMORBIDITA’ Persone di 65 anni e oltre, che dichiarano almeno una delle seguenti patologie croniche (diabete, ipertensione, eventi cardiovascolari, tumore, bronchite cronica/enfisema/insufficienza respiratoria) tassi std per 100 persone. Fonte: Istat, Indagine Aspetti della vita quotidiana. Anni 1993-2015

Limitazioni funzionali nelle attività quotidiane 25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA Lo stato di salute degli anziani Cosa è cambiato negli ultimi 30 anni Limitazioni funzionali nelle attività quotidiane Tassi standardizzati Persone di 65 anni e oltre (tassi std) , con limitazioni funzionali (prima definite persone con disabilità) per evidenziare che la nuova classificazione ICF definisce la disabilità come risultato negativo dell’interazione tra individuo e ambiente. Il tasso standardizzato evidenzia una riduzione del tempo. Il fenomeno delle limitazioni funzionali diventa rilevante all’aumentare dell’età (tra gli ultrasettantacinquenni è presente in un anziano su tre). Fonte: Istat, Indagine Condizioni di salute e ricorso ai servizi sanitari. Anni 2000, 2005, 2013

Variazioni percentuali DALY per causa 25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA Lo stato di salute degli anziani Cosa è cambiato negli ultimi 30 anni Variazioni percentuali DALY per causa

OSSERVATORIO EPIDEMIOLOGICO CARDIOVASCOLARE/HEALTH EXAMINATION SURVEY 2008-2012 65-79 anni Diabete: glicemia>=126 mg/dl o in trattamento specifico o pregressa diagnosi di diabete

OSSERVATORIO EPIDEMIOLOGICO CARDIOVASCOLARE/HEALTH EXAMINATION SURVEY 2008-2012 65-79 anni Ipertensione: pressione arteriosa sistolica >=140 mmHg o pressione arteriosa diastolica>=90 mmHg o in trattamento specifico

} Sana alimentazione nella popolazione EU-EFSA 2010 Alimento Consumo desiderabile Verdura > 200 g (pari a 2-3 porzioni) Frutta 200-500 g (pari a 2-3 porzioni) Pesce > 2 volte a settimana (circa 150 g per porzione Formaggi < 3 volte a settimana (circa 75 g per porzione) Salumi e altri insaccati < 2 volte a settimana (circa 50 g per porzione) Dolci < 2 volte a settimana (circa 100 g per porzione) Bibite zuccherate < 1 volta a settimana (circa 330 ml, ovvero una lattina) Alcool < 20 g al giorno per gli uomini e non più di 10 g per le donne, corrispondenti alla somma del consumo di vino, birra e superalcoolici zuccheri semplici < 10% saturi ≤ 7% poli-insaturi < di 10% proteine 20 % mono-insaturi circa 13% carboidrati (amidi) circa 45% } grassi totali < 30% colesterolo alimentare < 300 mg/die Fibra > 25 g al dì Sale < 5 g al dì

OSSERVATORIO EPIDEMIOLOGICO CARDIOVASCOLARE/HEALTH EXAMINATION SURVEY 2008-2012 Prevalenza della popolazione che segue le raccomandazioni della sana alimentazione, uomini e donne 65-79 anni

OSSERVATORIO EPIDEMIOLOGICO CARDIOVASCOLARE/HEALTH EXAMINATION SURVEY 2008-2012 Consumo medio di sale e potassio stimato attraverso l’escrezione nelle urine delle 24h Esclusione dei soggetti con urine delle 24 ore < 500 ml o con creatinina corretta per peso esterna all’intervallo: media ± 2 deviazioni standard

Alimenti consumati a Nicotera (Calabria) 1960 Alimenti consumati a Nicotera (Calabria) 1960* e nell’indagine OEC/HES nel 2008-2012** espressi in g/giorno (età 40-59 anni) *De Lorenzo A, Fidanza F. Dieta mediterranea Italiana di Riferimento. ENSI, Roma 2006 **Giampaoli S, et al. Epidemiologia e Prevenzione. In press

Alimentazione Mediterranea negli anni ‘60 “…..la alimentazione di tutti i giorni della gente comune di Napoli: minestrone fatto in casa; pasta di qualsiasi tipo, sempre appena scolata, servita con salsa di pomodoro e una spolverata di parmigiano, solo occasionalmente arricchita con qualche pezzettino di carne, o pesce, in questo caso senza formaggio; …… un piatto di pasta e fagioli; molto pane, mai con l’aggiunta di burro; grandi quantità di verdura fresca; una piccola porzione di carne o di pesce non più di due volte a settimana; vino….; sempre frutta fresca come dolce. Per la prevenzione delle malattie cardiovascolari, sarebbe difficile pensare a qualcosa migliore della cucina popolare degli anni ‘50 a Napoli ….” Ancel and Margaret Keys, 1975, How to eat well and stay well: the Mediterranean way 28

(tutte le seguenti condizioni) (anche solo una delle seguenti) 25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA Lo stato di salute degli anziani Cosa è cambiato negli ultimi 30 anni Definizione dei profili di rischio favorevole, sfavorevole ed alto rischio Studi ARIC, MRFIT, CHICAGO, CUORE BASSO RISCHIO (tutte le seguenti condizioni) RISCHIO SFAVOREVOLE (ma non alto) ALTO RISCHIO (anche solo una delle seguenti) PAS <= 120 mmHg & PAD <= 80 mmHg & COL TOT < 200 mg/dl & IMC < 25kg/m2 & Fumo = no & Tratt. antipertensivo = no & Diabete = no 120 < PAS < 140 mmHg 80 < PAD < 90 mmHg 200 <= COL TOT < 240mg/dl 25 <= IMC < 30kg/m2 & Fumo = no & Tratt. antipertensivo = no & Diabete = no PAS >= 140 mmHg PAD >= 90 mmHg COL TOT >= 240 mg/dl IMC >= 30kg/m2 Smoking = si Tratt. antipertensivo = si Diabete = si Prevalenza del basso rischio 5-10% a seconda dell’età e del genere

Tassi di incidenza per eventi coronarici e cerebrovascolari 35-69 anni Tassi di incidenza per eventi coronarici e cerebrovascolari   MEN WOMEN Risk status N Strokes Rate (x 1,000) * Low Risk (A) 104 0.0 439 Unfavourable (B) 1,016 7 8.8 2,250 9 7.1 Low + Unfavourable (C) 1,120 8.4 2,689 6.5 High Risk (D) 6,318 193 29.3 10,320 144 16.2 (C) / (D) - 0.29 0.4 (D) / (C) 3.49 2.49 * Aggiustamento per età (popolazione europea 1995) ** Tasso grezzo Giampaoli S. et al. Am J Epidemiol 2006 Palmieri L. et al. Eur J Cardiovasc Prev Rehabil. 2006

Studio CARDIA (Coronary Artery Risk Development in Adults), 3154 persone 18-30 anni alla linea base seguite per 20 anni Prevalenza del profilo di rischio favorevole (low risk) al 20° anno di follow-up per la presenza/assenza di 4 o più stili di vita misurati all’anno 0, 7 e 20 Healthy lifestyle factors: body mass index <25 kg/m2, no or moderate alcohol intake, higher healthy diet score, higher physical activity score, and never smoking + indica la presenza di 4 o più stili di vita sani all’esame - indica l’assenza di 4 stili di vita sani all’esame K Liu et al, Circulation 2012

Age-Race-Adjusted Prevalence (%) of Favorable Outcomes in 1996 for Health Perception* and Physical Functioning,^ CHA Men† *Health Perception: excellent or very good self-rated health. ^Physical functioning: no limitation in lifting/carrying groceries, climbing several flights of stairs; and walking several blocks. †Persons with DM, MI, or ECG abnormalities at baseline were excluded. Cohort of 2,692 women and 3,650 men; baseline ages: 36-64 years Daviglus Ml, Liu K et al. Arch Intern Med 2003;163:2460-68

25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA Lo stato di salute degli anziani Cosa è cambiato negli ultimi 30 anni Conclusioni La piramide della distribuzione per età è modificata, l’indice di invecchiamento notevolmente aumentato L’aspettativa di vita continua ad essere fra le più alte dei paesi industrializzati Abbiamo acquistato qualche anno in più anche in buona salute, e alcuni indicatori mostrano un invecchiamento più attivo Le limitazioni funzionali aumentano dopo i 75 anni Fra le patologie croniche le malattie cardiovascolari, il diabete, i tumori e la BPCO sono quelle a maggior frequenza; l’ipertensione arteriosa è il fattore di rischio che si riscontra con maggior frequenza; la sedentarietà è molto diffusa e accompagna l’obesità e il sovrappeso Gran parte di queste patologie e limitazioni funzionali possono essere notevolmente ritardate attraverso l’adozione di sani stili di vita, i quali anche se iniziati in età avanzata, portano beneficio alla qualità di vita in età avanzata

OGNI UOMO VORREBBE VIVERE A LUNGO, MA NESSUNO DESIDERA INVECCHIARE 25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA Lo stato di salute degli anziani Cosa è cambiato negli ultimi 30 anni OGNI UOMO VORREBBE VIVERE A LUNGO, MA NESSUNO DESIDERA INVECCHIARE JONATHAN SWIFT (scrittore e poeta irlandese 1667-1745) www.cuore.iss.it www.istat.it