A cura della Prof.ssa Maria Isaura Piredda LA CONTRORIFORMA A cura della Prof.ssa Maria Isaura Piredda
La Controriforma è un movimento avviato dal papato per rinnovare la chiesa e soprattutto per frenare la diffusione delle teorie protestanti, nella convinzione che esse potessero essere sconfitte con un severo controllo e non attraverso il dialogo o la comprensione.
Il papa Paolo III nel 1545 riunì a Trento (città scelta perché al confine tra mondo cattolico e mondo protestante) un Concilio che durò (attraverso varie interruzioni e riprese) per diciotto anni fino al 1563. I protestanti però non accettarono l’invito a prender parte al Concilio. Durante il Concilio di Trento furono trattati i più importanti problemi dottrinali posti dalla Riforma ma vennero respinte tutte le tesi contrarie alla tradizione cattolica.
Furono riaffermati tutti i principi dottrinali, in particolare venne: ribadito il valore dei sette sacramenti, riconosciuta l'unica versione della Bibbia nella Vulgata di San Girolamo, ribadito che le buone azioni concorrono per la salvezza eterna, riaffermata l'autorità e la supremazia del papa come vicario di Cristo e successore di Pietro, riconfermato il carattere divino del sacerdozio, confermato l'obbligo del celibato per i sacerdoti,
sancito l'obbligo per vescovi e sacerdoti di risiedere nella propria diocesi, formulato il divieto di accumulare cariche e benefici materiali, imposto l'uso del latino nelle celebrazioni liturgiche, confermato il culto alla Madonna e ai Santi, redatto e pubblicato il Catechismo romano
istituita una commissione di cardinali (Congregazione dell’Indice) con il compito di compilare e tenere aggiornato l'Indice dei libri proibiti (di cui era vietato il possesso e la lettura) sottoposto a rigido controllo il pensiero filosofico e scientifico (Bruno, Campanella, Galilei) e la pittura sacra.
Vennero anche adottati severi provvedimenti contro la corruzione del clero, le inadempienze dei vescovi e l’ignoranza teologica degli ecclesiastici.