La Francia ha una superficie di kmq.

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Transcript della presentazione:

La Francia ha una superficie di 543.965 kmq. Il suo territorio è bagnato a nord-ovest dal canale della Manica, a sud dal Mar Mediterraneo, a ovest dall’Oceano Atlantico. Confina a nord-est con il Belgio e il Lussemburgo, a est con la Germania, la Svizzera e l’Italia, a sud con la Spagna e Andorra. L’isola della Corsica appartiene al territorio francese.

Lungo le coste meridionali si trovano il Rodano e la Camargue. TERRITORIO La parte settentrionale e occidentale della Francia è pianeggiante, mossa da piccole colline. Al confine con il Belgio si sollevano le Ardenne. Al confine con Germania e Svizzera si trovano i Vosgi e il Giura. Al centro-sud incontriamo il Massiccio Centrale e le Cevenne. Le cime elevate si trovano però nelle Alpi e nei Pirenei. A nord delle coste sono contraddistinte dalle Falesie. In questa regione sfocia il Senna. A ovest si trova la penisola Bretagna, con coste alte e aspre, mentre il litorale atlantico è quasi ovunque segnato da coste sabbiose, basse e paludose. In questo tratto sfociano la Loira, Garonna, Dordogna e la Gironda. Lungo le coste meridionali si trovano il Rodano e la Camargue.

Les règions en France La région est le premier niveau de découpage du territoire français. Elle est administrée par le préfet de la région et gérée par un conseil régional élu pour six ans, au suffrage universel direct.

La france d’outre-mer: Les DOM-ROM: Les départemente est une division administrative de la France. On compte 100 département dont quatre d’outre-mer. La Guadeloupe et la Martinique appartiennent à l’archipel des Antilles dans la mer des Caraibes. La Guyane est le plus boisè: 95% du territoire est recouvert par la foret. La flore est exubérante et on compte plus de 400000 insects. La réunin est une ile volcanique située dans l’océan Indien. C’est le DOM le plus récent.

Les COM: Ce sont les Collectivités d’outre-mer Les COM: Ce sont les Collectivités d’outre-mer. La Polynésie francaise a la dénomination particulière de pays d’outre-mer. On peut faire du surf et de la plongée. Tahiti est surnommée «L’ile vanille» en raison de la précieuse orchidée qui donne l’épice vanille. Sant-Pierre-et-Miquelon se trouve au large du Canada. Wallis-et-Futuna se situe dans le Pacifique. Saint-Martin e Saint-Barthélemy sont deux autres iles des Caraibes.

CLIMA Nella Francia giungono dall’Atlantico masse di aria umida che portando precipitazione abbondanti mitigano le temperature invernali. Le regioni orientali presentano condizioni ambientali semicontinentale, con clima temperato freddo ed estati calde. Le fasce alpina e pirenaica hanno caratteristiche tipicamente montano. Lungo la fascia mediterranea e in Corsica, il clima è mediterraneo.

La guerra dei cent’anni Edoardo III, con l’intenzione di impossessarsi del territorio delle Fiandre, sbarca in Francia nel 1337 occupando il porto di Calais, dimostrando così di essere deciso a rivendicare quelli che secondo lui erano i suoi diritti di successione al trono francese. Le ostilità divennero definitivamente guerra nel 1346 con la battaglia di Crecy, dove prevalsero gli inglesi che confermano la loro supremazia militare anche nella battaglia di Poitiers del 1356 dove vnene catturato il re francese Giovanni II, detto il Buono. La supremazia militare inglese consisteva nel loro esercito di arcieri del Galles. Questo corpo di fanteria scelto in battaglia grazie alla velocità di esecuzione decimava la cavalleria francese. In questo modo si superava anche la fase di scontri cavallereschi fra nobili che contava sull’impeto eroico e non sull’ordine tattico e sullo schieramento di fanti ben addestrati e ben disposti sul terreno. La prima fase della guerra si concluse nel 1360 con la pace di Bretigny, con cui gli inglesi ottennero i territori dell’Aquitania, la città di Calais e il riscatto per la libertà del re francese e in cambio il re d’Inghilterra accettava di non rivendicare i diritti sul trono.

Dopo la vittoria degli inglese nella prima fase della guerra salì al trono francese Carlo V che recuperò alcuni territori. Nel 1380 gli succedette Carlo VI, un re debole che soffriva di turbe mentali e scoppiò una crisi dinastica. Dal 1407 si scatenò una vera e propria guerra civile dallo scontro fra le due fazioni nobiliari degli Armagnocchi, a favore di una successione per il fratello del re, e dei Borgognoni, che sostenevano l’ascesa al trono del Duca di Borgogna, zio di Carlo VI. Lo scontro porta i Borgognoni ad allearsi con il re d’Inghilterra e nella battaglia di Azincourt del 1415 insieme, guidati da Enrico V Lancaster, sconfissero i francesi e invasero la Normandia, giungendo fino a Parigi. Il re Carlo VI sottoscrisse il trattato di Troyes nel 1420 con il quale diseredò il figlio Carlo VII a favore dell’ascesa al trono di Enrico V. Nel 1422 però entrambi i sovrani morirono, per cui successe al trono Enrico VII che assunse il controllo di entrambe le Corone fino al 1429. In questo periodo si affermò la figura di Giovanna d’Arco che sosteneva di essere stata ispirata dall’arcangelo Michele, e incoraggiava a sua volta i francesi al riscatto nazionale, facendo crescere in loro il sentimento dell’appartenenza nazionale. La donna divenne perciò la guida dell’esercito francese di Carlo VII che riuscì a riconquistare Orléans e lo stesso Carlo VII fu incoronato come legittimo sovrano. Vi fu perciò il riscatto della dinastia francese e, con la riconquista dei territori, nel 1435 anche i Borgognoni abbandonarono gli inglesi. Giovanna d’Arco era intanto stata catturata da Giovanni di Lussemburgo e venduta agli inglesi che nel 1430 la arsero come eretica. La riconquista francese si concluse nel 1453 quando gli inglesi lasciarono la Francia ad eccezione del porto di Calais. Edoardo III, con l’intenzione di impossessarsi del territorio delle Fiandre, sbarca in Francia nel 1337 occupando il porto di Calais, dimostrando così di essere deciso a rivendicare quelli che secondo lui erano i suoi diritti di successione al trono francese. Le ostilità divennero definitivamente guerra nel 1346 con la battaglia di Crecy, dove prevalsero gli inglesi che confermano la loro supremazia militare anche nella battaglia di Poitiers del 1356 dove vnene catturato il re francese Giovanni II, detto il Buono. La supremazia militare inglese consisteva nel loro esercito di arcieri del Galles. Questo corpo di fanteria scelto in battaglia grazie alla velocità di esecuzione decimava la cavalleria francese. In questo modo si superava anche la fase di scontri cavallereschi fra nobili che contava sull’impeto eroico e non sull’ordine tattico e sullo schieramento di fanti ben addestrati e ben disposti sul terreno. La prima fase della guerra si concluse nel 1360 con la pace di Bretigny, con cui gli inglesi ottennero i territori dell’Aquitania, la città di Calais e il riscatto per la libertà del re francese e in cambio il re d’Inghilterra accettava di non rivendicare i diritti sul trono.

GIOVANNA D’ARCO Analfabeta, figlia di contadini, a tredici anni si persuase di essere stata scelta da Dio per salvare la Francia piagata dalla guerra dei Cent'anni. Nel 1429 si presentò alla corte di Carlo VII e ottenne di poter cavalcare - senza nessun comando - alla testa dell'esercito che andava a soccorrere Orléans, stretta d'assedio dall'esercito di Enrico VI. Con la sua fede e il suo entusiasmo infiammò l'animo dei Francesi che tra maggio e luglio ruppero l'assedio e liberarono la città, presero Jargeau, batterono i nemici a Patay. L'armata di Giovanna cacciò così gli Inglesi dalla valle della Loira, costringendoli a lasciare Troyes, Chalon e Reims dove Carlo VII fu consacrato in luglio. Ma alla mirabile epopea non seguì un'azione militare risolutiva. Il re e la corte, diffidenti e incerti, lasciarono pressoché sola Giovanna che invano combatté sotto le mura di Parigi rimanendo ferita. Nella primavera del 1430 volle marciare su Compiègne per difenderla dagli anglo-borgognoni. Caduta nelle mani di Giovanni di Lussemburgo, venne ceduta come bottino di guerra agli Inglesi. Re Carlo non tentò neppure di liberarla. Tradotta a Rouen davanti a un tribunale di ecclesiastici, nel 1431 fu condannata come eretica e arsa viva. Simbolo dell'amore patriottico e dell'unità della Francia, Giovanna d'Arco ha ispirato scrittori come Shakespeare, Schiller e Shaw e musicisti come Verdi, Listz, Cajkovskij. Giovanna d'Arco fu canonizzata nel 1920.

LIRICA PROVENZALE IN FRANCIA Il terzo ed ultimo genere della Francia del XII secolo è la Lirica Provenzale che si differenzia innanzitutto per la localizzazione: mentre, infatti, epica e romanzo si sviluppano al nord, la lirica ha origine in Provenza in lingua d’Oc. Come l’epica viene cantata, diffusa dai giullari di corte per questo il temine lirica, differente dall’attuale poesia lirica al cui centro si sviluppa il tema soggettivo dell’io del poeta. Tale lirica è anche conosciuta sotto il nome di lirica TROBADORICA degli autori TROVATORI o TROPATORI, intesi come creatori di Tropi (versi accompagnati dalla musica). I trovatori sono i creatori di versi. Nel XII secolo anche la Francia settentrionale conosce la produzione lirica in lingua d’Oil grazie ai Trovieri, Trovatori della Francia del nord. Il tema centrale è ancora una volta l’amore cortese o fino che genera gioia ma ancor più spesso sofferenza perché adultero. È un amore che si affianca alla cortesia, poiché solo chi è cortese può raggiungere un punto di perfezione. Dall’utilizzo di questi temi sono state elaborate diverse ipotesi: in primo luogo si fa riferimento ad un aspetto politico: come la donna sale sull’uomo in quanto ella e difficile da raggiungere, così il feudatario si dimostra superiore rispetto al vassallo. Un altro elemento su cui insiste Kuhler riguarda la difficoltà che la piccola nobiltà vede all’ascesa della borghesia, stessa problematicità che l’uomo ha nel raggiungere la donna.

CLAUDE MONET Claude Monet (1840-1926), tra tutti i pittori dell’impressionismo, può essere considerato il più impressionista di tutti. La sua personale ricerca pittorica non uscirà mai dai confini di questo stile, benché egli sopravviva molto più a lungo dell’impressionismo. La sua formazione avvenne in maniera composita, trovando insegnamento ed ispirazione in numerosi artisti del tempo. A diciotto anni iniziò a dipingere, sotto la direzione di Boudin, che lo indirizzò al paesaggio en plain air. Recatosi a Parigi, ebbe modo di conoscere Pissarro, Sisley, Renoir, Bazille. In questo periodo agisce su di lui soprattutto l’influenza di Courbet e della Scuola di Barbizon. Nel 1863 si entusiasmò per «La Colazione sull’erba» di Manet e cercò di apprenderne il segreto. Nel 1870 conobbe la pittura di Constable e Turner. In questo periodo si definisce sempre più il suo stile impressionistico, fatto di tocchi di colore a rappresentare autonomi effetti di luce senza preoccupazione per le forme. Nel 1872 dipinse il quadro che poi diede il nome al gruppo: «Impression. Soleil levant». Questo quadro fu esposto nella prima mostra tenuta dagli impressionisti nel 1874. In questo periodo lo stile di Monet raggiunge una maturazione che si conserva inalterata per tutta la sua attività posteriore. Partecipa a tutte le otto mostre di pittura impressionista, tenute fino al 1886. I suoi soggetti sono sempre ripetuti infinite volte per esplorarne tutte le varianti coloristiche e luministiche. Tra le sue serie più famose vi è quella che raffigura la cattedrale di Rouen. La facciata di questa cattedrale viene replicata in ore e condizioni di luminosità diverse. Ogni quadro risulta così diverso dall’altro, anche se ne rimane riconoscibile la forma di base pur come traccia evanescente e vaporizzata. Dal 1909 al 1926, anno della sua morte, esegue una serie di quadri aventi a soggetto «Le ninfee». In questi fiori acquatici sono sintetizzati i suoi interessi di pittore, che rimane impressionista anche quando le avanguardie storiche hanno già totalmente demolito la precedente pittura ottocentesca.

IL PARLAMENTO EUROPEO LA STAZIONE DI SAINT-LAZARE CATTEDRALE DI ROUEN