Il Mediterraneo, luogo di confronto fra culture e religioni

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Transcript della presentazione:

Il Mediterraneo, luogo di confronto fra culture e religioni

Circa cinque milioni di anni fa, il Mar Mediterraneo era una vallata profonda e secca, e divideva tre continenti: Europa, Africa e Asia. In un processo durato secoli, una gigantesca cascata di acqua proveniente da ovest ha incominciato a inondare l’intero bacino mediterraneo, facendo nascere un nuovo mare interno. Il continente africano da sempre si spinge lentamente verso il continente europeo, causando l’innalzamento delle Alpi. La conseguente frattura nella crosta terrestre ha formato le aree vulcaniche ed è la causa dell’attività sismica.

Si sono formate così le basi delle popolazioni odierne. L’uomo è arrivato tardi sulla scena del Mediterraneo. Vi sono tracce dell’uomo di Neanderthal nelle caverne del Circeo, nella costa ligure, a Gibilterra, in Francia e altrove. L’arrivo dell’“Homo Sapiens”,si può datare intorno a 100.000 anni fa; egli ha avuto un ruolo nel processo di estinzione dell’uomo di Neanderthal circa 30.000 anni fa. L’uomo primitivo non si è fermato per molto davanti alle distese d’acqua. La curiosità e la sete d’avventura lo spinsero a costruire zattere primitive, raggiungendo isole come Cipro e Malta 5.000 anni fa. Si sono formate così le basi delle popolazioni odierne. Lentamente poi l’uomo ha popolato tutto il bacino del Mediterraneo, prosperando in un ambiente favorevole. Oggi, il Mar Mediterraneo è il crocevia della civiltà occidentale, a sua volta nutrita da molte e diverse culture.

Quando si cominciò a coltivare la terra (forse nell’area curda dell’attuale Turchia), si popolarono le coste alte del Mediterraneo. Coloro che decisero di rimanere nelle terre più in alto per poter sopravvivere dovettero combattere contro la natura. Le coste orientali e del Nord Africa erano aride, mentre le terre fertili si trovavano nel bacino dei fiumi Tigri ed Eufrate, in Mesopotamia (“tra i fiumi”), in Persia e lungo il delta del Nilo in Egitto. Queste aree hanno avuto un maggior sviluppo dopo l’avvento dell’agricoltura; sono questi i luoghi che hanno visto la vera nascita dell’uomo moderno.

Gli Egizi. L’allagamento, due volte all’anno, del vasto delta del Nilo, era. per gli Egizi, un regalo divino. Portava acqua preziosa, concime per i campi e quindi abbondanti raccolti. Il cibo costante permise al popolo egizio di prosperare e la loro civiltà, in costante crescita, diventò una delle civiltà più durature di tutto il Mediterraneo. La loro fiorente civiltà, sviluppatasi 5.000 anni fa, durò ben 3.000 anni. I Mesopotamici. Le città-stato sviluppatesi in civiltà in Mesopotamia - Sumeri (Ur), Babilonesi (Babilonia) e Assiri (Ninive) –commercializzarono merci e cibo, sia a valle lungo il fiume verso l’oceano Indiano, sia attraverso il deserto fino alle sponde del Mediterraneo, dove incontrarono Fenici.

Le rotte del Mediterraneo antico Le rotte del Mediterraneo antico. I Fenici, che erano ben forniti di foreste di magnifici cedri, utilizzando questo legno, costruirono barche abbastanza potenti per affrontare con sicurezza il mare. Con queste barche viaggiarono verso ovest, colonizzando nuove terre. Le loro barche erano dotate sia di vele, sia di uomini che remavano, e mano a mano diventarono sempre più grandi.

Da est a ovest. I Greci, in competizione con i Persiani, esaltavano ogni confronto fisico con loro. I Persiani, che conquistarono Babilonia e l’Egitto, crearono un nuovo impero minacciando gli stessi Greci. I Greci si mossero da oriente verso occidente, colonizzando la Sicilia e il sud dell’Italia. La cultura della antica Grecia ha dominato il mondo antico. Le magnifiche sculture greche erano fonte di ispirazione per gli scultori romani. Con il tempo l’architettura di influenza greca sarebbe stata usata in molte nazioni. Oggi le colonne doriche e ioniche, di ispirazione greca, dominano moltissimi palazzi governativi sparsi nel mondo.

Heinrich Bünting, Mappa del mondo. A stampa (1581), Magdeburg.

Pisa, Genova, Amalfi e Venezia divennero le dominanti potenze marinare, accumulando molta ricchezza. Queste ricchezze si riflettono nei bellissimi edifici, nelle chiese e nei tesori artistici in essi conservati.

Ignoto del XVI secolo, La battaglia di Lepanto. Olio su tela (1572), National Maritime Museum, Greenwich, London.

Paolo Forlani, Mappa del mondo. A stampa (1565 ca), Venezia. 

Assedio di Vienna, 1529

Józef Brandt, La battaglia di Vienna del 1683. Olio su tela (1873, Muzeum Wojska Polskiego, Warsaw.

F I N E