IL CINEMA DEI SUPEREROI DALLA CARTA ALLE IMMAGINI IN MOVIMENTO. Corso Monografico a.a. 2016/17 Modulo A
Il pulp nasce nei primi anni Venti negli USA con storie popolari di genere (soprattutto poliziesco, fantascienza) pubblicate a puntate in riviste specializzate. I cosiddetti “Pulp magazine” avevano in genere 128 pagine, sfolgoranti copertine mentre le pagine interne erano stampate su carta non rifilata di pasta di legno (in inglese appunto pulp), quindi di bassa qualità. Negli anni Trenta il pulp conobbe il suo apice con pubblicazioni di fantascienza come «Weird Tales» (qui il numero 1 del marzo del 1932) o «Amazing Stories» (qui il numero 1 , aprile 1926) o poliziesche tipo la celebre «Black Mask». Nel suo celebre film Quentin Tarantino già dal poster fa omaggio a questo genere di pubblicazioni. In questo contesto alla fine degli anni Trenta nascono anche i fumetti dei supereroi.
LA NASCITA DEI SUPEREROI ALLA FINE DEGLI ANNI TRENTA E LE DUE PRINCIPALI CASE DI FUMETTI AMERICANE: LA DC E LA MARVEL COMICS
LA DC COMICS Nel 1934 nasceva la National Allied Publications, casa editrice di fumetti, fondata dal maggiore della cavalleria statunitense Malcom Wheeler Nicholson. Nel febbraio del 1935 esce la sua prima pubblicazione, “New Fun”. La prima grande innovazione consiste nel realizzare una pubblicazione a fumetti contenente del materiale inedito. Fino ad allora le riviste a fumetti contenevano in gran parte ristampe delle strisce pubblicate sui quotidiani. Successivamente arrivono di due nuovi soci Harry Donenfeld e Jack Liebowitz che fondano la Detective Comics Inc. (1937). Sono loro che prendono anche il ruolo di redattori e decidono di lanciare le serie Detective Comics (marzo 1937) e Action Comics (giugno 1938). Il nome ufficiale dell'editore era National Periodical Publications (o anche National Comics) ma a partire dal 1940 sulle serie pubblicate compare il logo DC che da metà degli anni settanta darà alla casa editrice il nome definitivo Dc Comics. Sul numero 1 di Action Comics (giugno 1938) appare il primo supereroe della storia del fumetto: Superman mentre sull’altra serie Detective Comics nasce l’anno dopo Batman (numero 27 del maggio 1939). Nel numero qui riprodotto compare per la prima volta il personaggio dell’antagonista dell’eroe, il supercattivo Joker.
La MARVEL COMICS Conosciuta come "La Casa delle Idee”, Marvel Comics è stata la principale concorrente della DC . Si tratta di una delle massime compagnie d'intrattenimento al mondo fondate su personaggi dei fumetti, la cui biblioteca ne conta oltre 8000, tra cui l'Uomo Ragno, gli X-Men, Capitan America, i Fantastici Quattro, Iron Man, Hulk, Thor, i Vendicatori e Devil. Le origini della Marvel risalgono all’acquisizione da parte di Martin Goodman del materiale di un editore di New York, Frank Torpey, che aveva appena dato alle stampe un fumetto dal nome Motion Picture Funnies Weekly. La rivista, però, non ebbe un grande successo. Goodman rilevò il materiale di Torpey facendo riuscire la rivista sotto il nome di Marvel Comics: era il 31 agosto del 1939 e il marchio sotto cui usciva era Timely Comics. Per molti anni questo fu il marchio dei fumetti di Goodman tra cui Capitan America oltre ad altri personaggi minori. L’Universo Marvel nasce però solo con Stan Lee che prese le redini dell’azienda chiamata dal 1961 Marvel Comics. Fu il periodo in cui, insieme a Jack Kirby, creò la maggior parte dei caratteri che l’hanno reso celebre. L’ascesa di questi personaggi caratterizza la cosiddetta Silver Age (1961-1971), che ha riportato di moda i supereroi, caduti in disgrazia alcuni anni prima a causa della crociata di Fredric Wertham, con cui si conclude la gloriosa Golden Age (1939-1950) degli inizi. L'azienda nel 2009 è stata acquisita dal gruppo Disney .
BREVE SToRIA DEL fumetto (in inglese comics o anche Comic stip/Striscia a Fumetti): nascita e origini
il problema della nascita del fumetto Tradizionalmente si è soliti far risalire la nascita del fumetto al personaggio di Yellow Kid (Bambino Giallo) creato dal disegnatore statunitense Richard Felton Outcault (1863 – 1928) e pubblicato a partire dal 1896 sul supplemento domenicale del New York World (1860-1931), il quotidiano di Joseph Pulitzer (1847 –1911)
Il problema della definizione del fumetto Se si definisce il fumetto una "narrazione per immagini”, esso è sempre esistito a partire dai graffiti della preistoria alla Colonna Traiana (113 DC) al Foro Romano. Oppure nell'arte medievale c’era la consuetudine di scrivere parole uscenti dalla bocche di alcuni personaggi. Un caso esemplare è quello nella basilica inferiore di San Clemente a Roma (vedi foto a destra), o in alcuni dipinti per esempio nell’ “Annunciazione” (1333) di Simone Martini. Oppure un primordiale caso di “Balloon” lo troviamo nella Annunciazione a Sant'anna e San Giacomo (1506) di Bernhard Strigel
La CRITICA A QUESTA IPOTESI Il fumetto è pensato per una fruizione di massa (per altro come il cinema), è figlio in qualche maniera della nascente industria culturale a cavallo tra la fine dell’ottocento e l’inizio del novecento
L’”archeologia del fumetto” e i predecessori di Richard Felton Outcault Alla luce di studi più recenti si è palesato che la nascita dei comics non coincide con il personaggio di “Yellow Kid” , come sostiene il libro The Comics (1947) di Coulton Waugh, probabilmente il primo testo sul fumetto. Il principale precursore o addirittura il vero inventore del fumetto per diversi studiosi è lo svizzero Rodolphe Töpffer (Ginevra,1799 – Ginevra 1846) che vedete in un suo autoritratto. Tra le sue opere: Historie de M.Vieux Bois (Storia del Signor Boscovecchio, 1827/1837) , l'Histoire de M. Jabot (1831/1833), l’Histoire de M.Crèpin (1837), Le Docteur Festus (1846) mentre L’Histoire de M. Vieux Bois nel 1842 venne pubblicata anche negli Stati Uniti con il titolo The adventures of Obadiah Oldbuck. E’ stato anche un teorico con ll Trattato di fisognomica (1845).
Altri fumettisti nell’Europa e negli USA dell’800 In molti altri paesi europei si sono trovato altri precursori di Outcault. In Germania sui «Fliegende Blätter» (Fogli volanti), Wilhelm Busch creò i celebre personaggi di “Max und Moritz” (1865). L'Inghilterra è la patria del personaggio di Ally Sloper (1867), scritto da Charles Henry Ross e disegnato dalla moglie, la francese Isabelle Emilie de Tessier (con lo pseudonimo di Marie Duval). A partire dal 3 maggio 1884, gli fu dedicato un settimanale tutto suo: l'Ally Sloper's Half-Holiday. Era nato così un album dedicato. In Francia operò Georges Coulomb (Christophe), che, tra il 1889 e il 1893, pubblicò una serie di storie illustrate per il settimanale «Le petit français». Anche l'Italia può vantare un precursore: il vercellese Angelo Agostini (1843 –1910), emigrato in Brasile dove, nel 1864, fondò la rivista «Diabo Coxo», ricca di storie illustrate da lui stesso scritte e disegnate. Negli USA il disegnatore James Swinnerton (1875-1974) iniziò la pubblicazione, dal 1892, sul «San Francisco Examiner», di vignette con protagonisti degli orsacchiotti, che dal 2 giugno 1895 furono trasformati in una vera e propria serie dal titolo “Little Bear Tykes”.
Richard Outcault Nascita di Yellow Kid da Hogan's Alley. La strip apparve prima in maniera occasionale sulla rivista «Truth» nel 1894-95, in bianco e nero, ma ottenne un grande successo nel 1895 quando, il 5 maggio, passò sul supplemento a colori del «New York World». William Randolph Hearst (1863 –1951), editore del «New York Journal», strappa Outcault al suo concorrente. Pulitzer, però, contando sul fatto che le leggi del copyright erano molto vaghe, continuò a pubblicare il personaggio, affidandolo al disegnatore George Luks. Yellow Kid è così il primo personaggio della storia del fumetto a non essere più realizzato dal suo autore, caratteristica che in seguito diverrà tipica della grande maggioranza dei personaggi. Il personaggio continuerà ad essere pubblicato nelle sue due differenti versioni fino alla fine del 1898. Abbandonato Yellow Kid, Outcault, a partire 1902, creerà un nuovo e diverso personaggio: Buster Brown
Prime conclusioni provvisorie Malgrado i numerosi precedenti diversi studiosi continuano a considerare convenzionalmente Yellow Kid il primo fumetto moderno . Infatti se è vero che molte storie e personaggi, pubblicati prima, hanno avuto un linguaggio già sviluppato (o più sviluppato), nessuno di questi avrebbe dato origine a quel fenomeno culturale, editoriale, di costume che è il fumetto. Solo con Yellow Kid la stampa statunitense comincerà a puntare su questo nuovo modo di comunicare. In tal senso, Yellow Kid è stato il primo personaggio «a prendere coscienza di sé» (Franco Fossati).
NATURA e LINGUAGGIO DEL FUMETTO Una o più definizioni del fumetto: "letteratura disegnata“ (Hugo Pratt, 1927 –1995) o "arte sequenziale” (Will Eisner, 1917 – 2005). Diversità tra queste due nozioni. Il fumetto è unione di immagine e testo La striscia a fumetti (comic strip) La vignetta La vignetta come l’inquadratura cinematografica? Punto di vista, le luci, i colori. Il balloon
Bibliografia essenziale Saggi sul fumetto come linguaggio Carlo della Corte, I fumetti, Enciclopedia Popolare Mondadori, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1961. Umberto Eco, Apocalittici e integrati, Comunicazione di massa e teorie del linguaggio di massa, Milano, Bompiani, 1964. Romàn Gubern, Il linguaggio dei comics, Milano, Milano Libri, 1975. Pierre Fresnault-Deruelle, Il linguaggio del fumetto, Palermo, Sellerio, 1977. Daniele Barbieri, I linguaggi del fumetto, Milano, Bompiani, 1991. Scott McCloud, Capire il fumetto. L'arte invisibile, Torino, Vittorio Pavesio Production, 1996. Will Eisner, Fumetto & arte sequenziale, Torino, Vittorio Pavesio Production, 1997. Marco Pellitteri, Sense of Comics, Roma, Castelvecchi, 1998. Benoît Peeters, Leggere il fumetto, Torino, Vittorio Pavesio Productions, 2000. Claudio Masciopinto, Il fumetto tra i banchi di scuola, Buccino, Booksprint Edizioni, 2011.
BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE Opere a carattere generale sulla storia del fumetto Gaetano Strazzulla, I fumetti, 2 voll, Sansoni, Firenze, 1970. Carlo Bordoni-Franco Fossati, Dal feilleuton al fumetto. Generi e scrittori della letteratura popolare, Roma, Editori Riuniti, 1985. Franco Fossati, I fumetti in 100 personaggi, Milano, Longanesi, 1977. Ferruccio Giromini (a cura di), Gulp!100 anni di fumetti. Un secolo di disegni, avventure, fantasie, Milano, Electa, 1996. Luca Raffaelli, Il fumetto, Milano, Il Saggiatore, 1997 Franco Restaino, Storia del fumetto. Da Yellow Kid ai manga, Torino, UTET, 2004. Giulio C. Cuccolini, Un'avventura a fumetti lunga un secolo e più, Comune e Circolo filatelico numismatico e del collezionismo di Fiorenzuola d'Arda, 2006. Daniele Barbieri, Breve storia della letteratura a fumetti, Roma, Carocci, 2009.
Inizi del rapporto tra cinema e fumetto: il serial cinematografico Esempi di serial cinematografici in Europa: - in Italia I topi grigi (1916-18) di Emilio Ghione (1879 -1930); in Francia: Fantômas (5 film, 1913-14) e Les Vampires (10 episodi, 1915), entrambi di Louis Feuillade (1873 – 1925); in Germania Homunculus (6 episodi, 1916) di Otto Rippert (1869 – 1940). 2) Negli Usa il primo serial è What Happened to Mary? (1912) di Charles Brabin ma molto più importante è il successivo The Adventures of Kathlyn (13 episodi, 1913) diretto da Francis J. Grandon con la supervisione di Thomas Persons e di William Nicholas Selig dove per la prima volta troviamo il cosiddetto cliffhanger .
IL CLIFFHANGER Letteralmente, l'espressione significa chi "rimane appeso a un precipizio", una situazione che rappresenta uno stereotipo della suspense nei film e telefilm d'azione. Il cliffhanger è un espediente narrativo usato in letteratura, nel cinema, nelle serie televisive e in altre forme di fiction, in cui la narrazione si conclude con una interruzione brusca in corrispondenza di un colpo di scena o di un altro momento culminante caratterizzato da una forte suspense. Dunque è un finale aperto, in sospeso. Il cliffhanger divenne sistematico nei serial del sonoro: essi in pratica costituivano un film molto esteso solitamente costituito da 15 episodi, ognuno dei quali veniva proiettato per una settimana nella stessa sala cinematografica. La conclusione di ogni episodio era caratterizzata dal cliffhanger, per invitare il pubblico a tornare al cinema la settimana successiva all’episodio successivo. Talvolta avveniva che venissero riproposti nelle sale dei film (di lunghezza normale) che rappresentavano il succo dei serial. Agli inizi degli anni cinquanta i serial cinematografici erano stati così numerosi che cominciarono a tramontare. L'aumento dei costi di produzione, la diffusione sempre più estesa della televisione, nel periodo 1949-52, ne sancirono l’inevitabile declino. Poi a partire dagli anni Cinquanta con l'avvento dell’era televisiva negli States, i serial vennero proposti dai network tv e la loro popolarità crebbe di nuovo in maniera esponenziale.
Due (o tre) periodi nella storia del cine-fumetto Tra la metà degli anni trenta circa e il 1977 sono stati realizzati quasi solo prodotti seriali a basso costo, prima per il cinema e poi per la televisione. Dal 1978 invece si realizzano dei film ad alto costo di ambizioni diverse ispirati ai personaggi del fumetto. A partire circa dal 2000 il cosiddetto cine-fumetto costituisce uno dei business più frequentati e sicuri di Hollywood. Il film limite tra le due (o tre) ere è Superman (1978) di Richard Donner con Christopher Reeve (1952- 2004).
Primi esempi di cine-fumetto seriale nella sf Buck Rogers appare per la 1 volta nel 1928, con il nome di Anthony Rogers, in Armageddon 2419 A.D. di Philip Francis Nowlan pubblicato a puntate su “Amazing Stories” e poi poco dopo diventato un fumetto disegnato da Dick Calkins (1895 – 1962). Oltre ad una trasmissione radiofonica a dal 1932, il personaggio è l’eroe dell’omonimo della Universal in 12 puntate, interpretato da Larry Crabbe (1908-1983). Poi dopo una prima serie tv negli anni Cinquanta, la sua figura è stata ripresa in Capitan Rogers nel 25° secolo (Buck Rogers in the 25th Century, 1979) diretto da Daniel Haller. Nato nel 1934 per contrastare la popolarità di Buck Rogers, Flash Gordon è il protagonista della striscia a fumetti di sf, ideata da Alex Raymond (1909- 1956). Il personaggio ha avuto più fortuna del rivale nei media con tre cine-serial: Flash Gordon (1936, 13 episodi), Flash Gordon alla conquista di Marte (Flash Gordon's Trip to Mars, 1938, 15 ep.) e infine Flash Gordon - Il conquistatore dell'universo (Flash Gordon Conquers the Universe, 1940,12 ep.), sempre interpretati da Buster Crabbe. Poi a distanza di anni, prodotto da Dino De Laurentis, nel 1980, abbiamo il film di Mike Hodges con Sam J. Jones, Max von Sydow, Topol, Ornella Muti, Timothy Dalton e Mariangela Melato che però non ottiene il successo sperato. Flash Gordon ha conosciuto 5 serial tv di fiction e animazione dal 1954 all’ultima nel 2007.
I precursori dei supereroi: The Shadow (L’uomo ombra) The Shadow (L'uomo ombra) nasce alla radio ed è stata fonte di ispirazione per i successivi personaggi di "giustiziere mascherato", in primis Batman. Non è da confondere con de Thin Man nato dalla fantasia di Dashiell Hammett e tradotto nella stessa maniera in Italia. Walter B. Gibson (1897-1985 con lo pseudonimo di Maxwell Grant ) ha scritto quasi 300 storie ispirate al personaggio. Il maggiore illustratore di The Shadow è stato Edward Daniel Cartier (1914 – 2008). Il cinema se n’è appropriato prima con tre corti prodotti dalla Universal (1931-2) e poi con tre b- movie realizzati nel 1937-1946 + un serial in quindici puntate del 1940. Del 1994 è invece un film interpretato da Alec Baldwin e diretto Russell Mulcahy: The Shadow (L'uomo ombra).
I precursori dei supereroi: The Phantom (L’Uomo mascherato) Creato dal Lee Falk (1911-1999), The Phantom (L’Uomo mascherato) inizia ad apparire sul “New York American Journal” in b&n il 17 febbraio 1936 e poi dal maggio 1939 sul supplemento a colori. Il personaggio è particolarmente importante in quanto è stato il primo "supereroe in calzamaglia“. Tuttavia ha avuto scarsa fortuna al cinema: solo un serial cinematografico omonimo in 15 puntate nel 1943. Un seguito venne girato nel 1955 con John Hart, ma a seguito di problemi di copyright fu parzialmente rigirato e ribattezzato Captain Africa. Nel 1996 è uscito The Phantom di Simon Wincer interpretato da Billy Zane, Kristy Swanson e Catherine Zeta-Jones. Ma è stato un flop.
IL DETECTIVE DICK TRACY Un caso particolare e (relativamente) fortunato di rapporto con il il cinema, è quello di Dick Tracy, il personaggio creato da Chester Gould (1900-1985) . Il detective “con la mascella quadrata” appare per la 1 volta il 4 ottobre 1931 sotto forma di striscia di quotidiano per divenire rapidamente una icona della cultura popolare americana . Tracy è presentato come il classico poliziotto incorruttibile, fedele alla fidanzata e alla legalità, ma al tempo stesso spietato fino all'eccesso contro i criminali. Tra il 1937 e il 1941 ben quattro serial vengono prodotti dalla Republic Pictures : Dick Tracy (1937), Dick Tracy Returns (1938), Dick Tracy's G-Men (1939), Dick Tracy vs. Crime, Inc. (1941), tutti in 15 episodi e tutti interpretati dall’attore Ralph Byrd (1909-1952). Poi è la volta della la RKO con 4 film: Dick Tracy (1945), Dick Tracy contro Cueball (Dick Tracy vs. Cueball, 1946), Il dilemma di Dick Tracy (Dick Tracy's Dilemma, 1947), Dick Tracy e il gas misterioso (Dick Tracy Meets Gruesome, 1947), tutti, a parte il primo, con Ralph Byrd nella parte del protagonista. Segue poi un serial tv in 33 episodi tra il 1950-1953, sempre interprete Byrd e dieci anni dopo una versione a cartoni animati: The Dick Tracy Show (1961). Infine Warren Beatty ha diretto e interpretato (con Madonna e Al Pacino) la sua bella versione del celebre personaggio nel 1990.
REPETITA JUVANT: LE DUE PRINCIPALI CASE DI FUMETTI AMERICANE. NOTIZIE ESSENZIALI SULLA DC E LA MARVEL COMICS
La DC COMICS - Oltre ad essere per molti anni la più potente, è stata la prima casa che pubblicava materiale originale: sino al 1935 le riviste a fumetti contenevano le ristampe delle strisce pubblicate sui quotidiani. -Con l’arrivo di Herry Donenfeld e Jack Liebowitz nasce la Detective Comics Inc. (1937). Sono loro che decidono di lanciare le serie Detective Comics (marzo 1937) e Action Comics (giugno 1938). - Il nome ufficiale era National Periodical Publications (o solo National Comics) ma a partire dal 1940 sulle serie pubblicate compare il logo DC che da metà degli anni settanta diventerà quello ufficiale della casa. - Sul numero 1 di Action Comics (giugno 1938) appare il primo supereroe della storia del fumetto: Superman mentre sull’altra serie Detective Comics nasce l’anno dopo Batman (numero 27 del maggio 1939).
I DUE PRINCIPALI SUPEROI DELLA DC COMICS Nata nel 1934 come National Allied Publications, e poi con nuovi soci diventata National Periodical Publications (o National Comics), la principale editrice di fumetti degli anni Trenta lancia alla fine del decennio gli album “Detective Comics “ (marzo 1937) e “Action Comics”. Creato da Jerry Siegel (1914 – 1996) e Joe Shuster (1914 – 1992), sul numero 1 di Action Comics (giugno 1938) appare Superman mentre sull’altra serie nasce Batman (sul numero 27 maggio 1939) creato da Bob Kane (1915-1998) e Bill Finger (1914-1974). Come Superman con Clark Kent, anche Batman che non possiede superpoteri ma supergadget, ha un alter ego il miliardario Bruce Wayne. Oltre a Robin (dal 1941), altri personaggi importanti: il maggiordomo Alfred Pennyworth e l'eccentrico Commissario di polizia James Gordon. Il fumetto è stato accusato di omosessualità dallo psicologo Fredric Wertham (1895 – 1981) in Seduction of the Innocent (1954). Frank Miller (1957) ha ricreato il mito di Batman, influenzando le successive trascrizioni cinematografiche da Burton a Nolan.
La MARVEL COMICS Conosciuta anche come "La Casa delle Idee”, Marvel Comics è stata la principale concorrente della DC . Si tratta di una delle massime compagnie d'intrattenimento al mondo fondate su personaggi dei fumetti, la cui biblioteca ne conta oltre 8000, tra cui l'Uomo Ragno, gli X-Men, Capitan America, I Fantastici Quattro, Iron Man, Hulk, Thor, i Vendicatori e Devil. Inizialmente la Marvel si chiamava Timely Comics sotto il fondatore Martin Goodman . L’Universo Marvel nasce solo con Stan Lee, lontano parente di Goodman, che prese le redini dell’azienda che dal 1961 si chiamerà Marvel Comics. Fu il periodo in cui, insieme a Jack Kirby, creò la maggior parte dei caratteri che l’hanno reso celebre. L’ascesa di questi personaggi caratterizza la cosiddetta Silver Age (1961-1971), che ha riportato di moda i supereroi, caduti in disgrazia alcuni anni prima a causa della crociata di Fredric Wertham, con cui si conclude la gloriosa Golden Age (1939-1950) degli inizi. L'azienda nel 2009 è stata acquisita dal gruppo Disney .
DAL SUPERMAN (1941) DI MAX FLEISCHER A SUPERMAN RETURNS DI BRIAN SYNGER (2006)
La saga di Superman (1) nel secolo scorso: i cartoni animati (1941-43) - Superman è una serie di 17 cortometraggi animati in Technicolor basati sull'omonimo personaggio dei comic book. Verso la metà del 1941, la Paramount era molto interessata a guadagnare sulla fenomenale popolarità dei nuovi fumetti di Superman. I fratelli Max e Dave Fleischer (ebrei di lingua tedesca e origine polacca) si impegnarono nel progetto dopo una contrattazione economica. - Il primo episodio, intitolato semplicemente Superman, distribuito fine settembre del 1941, ricevette una nomination per l'Oscar nel 1942. - I Fleischer produssero dunque 9 cortometraggi prima che la Paramount li rimuovesse chiamando l'organizzazione Famous Studios. Il look elegante della serie continuò, ma ci fu un notevole cambiamento nelle trame. I primi 9 episodi avevano un aspetto più fantascientifico, i successivi invece trattarono più storie di propaganda sulla II° guerra mondiale.
La saga di Superman nel secolo scorso (1) La saga di Superman consiste sino ad oggi nei seguenti capitoli: 1) Il primo film capostipite (1978) di Richard Donner (1930). 2) Superman II (1980) diretto da Richard Lester (1932) e R. Donner (non accreditato). 3) Superman III (1983) sempre diretto da Richard Lester. 4) Superman IV (1987) di Sidney J. Furie sinora il peggior film del franchise. Tutti questi episodi sono stati interpretati da Christopher Reeve (1952- 2004) nelle vesti del supereroe/Clark Kent.
La saga di Superman nel terzo millennio (2) 1) Superman Returns (2006) di Bryan Singer (1965), un ideale seguito di Superman II, è interpretato da Brandon Routh. 2) Nel 2006 esce in dvd anche Superman II - The Richard Donner Cut. Poi il riavvio (reboot) della serie e il DC Extended Universe che ha sinora prodotto: 3) Man of Steel (L'uomo d'acciaio) 2013 e 4) Batman v Superman: Dawn of Justice (2016) entrambi diretto da Zack Snyder (1966)
La lunga gestazione dei primi due Superman (1978 e 1980) La lavorazione di Superman è stata molto lunga e complessa: nel 1974 il produttore Ilya Salkind acquista i diritti del personaggio dell’Uomo d'acciaio dalla DC. Alla sceneggiatura hanno lavorato tra gli altri: Mario Puzo, David Newman, Leslie Newman, Robert Benton, Tom Mankiewicz (non accreditato). La regia è passata da Guy Hamilton a Richard Donner (e Richard Lester). Dopo una lunga lavorazione (le riprese sono iniziate alla fine di marzo 1977 x 19 mesi con delle interruzioni e i due film era stati pensati e girati insieme) il film è uscito in tempo a dicembre 1978 per il quarantennale del personaggio. Le musiche sono di John Williams, (Guerre stellari e Incontri ravvicinati del terzo tipo); la scenografia di John Barry (Arancia meccanica e Guerre stellari); la fotografia è di Geoffrey Unsworth (2001 Odissea nello spazio) morto durante la lavorazione del film Il film ha contribuito a un notevole sviluppo degli effetti speciali dell’epoca come potete leggere nell’articolo di Giovanni Mongini in http://www.lazonamorta.it/lazonamorta2/?p=16809
Superman (1978) Alla fine il cast ha compreso i nomi di: Christopher Reeve (Superman / Clark Kent), Marlon Brando (Jor-El), Susannah York (Lara Lor-Van), Gene Hackman (Lex Luthor), Margot Kidder (Lois Lane), Glenn Ford e Phyllis Thaxter (i genitori adottivi) e Jeff East (Clark Kent a 18 anni). La storia è dunque ripartita in tre distinti momenti: la distruzione di Krypton, l'adolescenza di Clark Kent in campagna (che ricorda quella di Guerre stellari), la lotta contro il nemico Lex Luthor. Si passa dalle scenografie immaginifiche del pianeta morente, alla serena ambientazione in campagna, per finire, poi, nell'episodio di azione, dove modellini ed effetti speciali fanno da padrone. Delle tre parti, a detta di alcuni la migliore sarebbe la seconda dove il grande mestiere di Glenn Ford dà l'impronta ad un ritratto affettuoso della provincia americana e dove il giovane Superman, non ancora investito del ruolo di difensore della "democrazia", ha modo di divertirsi a scagliare nel cielo palloni da rugby o a correre più veloce dei treni. Malgrado la lunghezza, si è riusciti nel complesso a cogliere l'atmosfera delle avventure straordinarie del super-eroe come soltanto i cortometraggi animati di Richard Fleischer erano riusciti a fare prima. Qualcuno ha scritto che sembrerebbe essere un kolossal mancato, in particolare i maggiori difetti vanno addebitati al tono della sceneggiatura più che all’interpretazione (da alcuni criticata). L'impianto della sceneggiatura è stato elaborato da troppe persone e a molti è sembrato eccessivamente "serioso": manca quell’ humour che sarebbe stato necessario, mentre in definitiva ha prevalso la scrittura iniziale di Mario Puzo.
Superman II(1980) (1) Superman II è nato in gran parte insieme al primo film diretto da Donner che ne aveva girato circa l’80%. Trama: Il film inizia con un gruppo di terroristi che piazza una bomba all’idrogeno sulla Torre Eiffel ma Superman riescae a scagliarla nello spazio. L’ordigno esplode nella "Phantom Zone" dove erano rinchiusi il Generale Zod (Terence Stamp), Ursa (Sarah Douglas) e None (Jack O'Halloran), i tre criminali di Krypton condannati da Jor-El. I tre scendono sulla Terra per prendersi una rivincita contro il figlio di chi li aveva condannati mentre Superman nelle vesti di Clark Kent è impegnato nelle schermaglie amorose con Lois Lane. Vinto dai sentimenti, il timido reporter rivela alla ragazza la sua vera identità e decide, nella Fortezza della Solitudine, di avviare il processo che lo priva dei superpoteri per essere restituito alla vita dei comuni mortali. I tre criminali che sulla Terra acquisiscono gli stessi superpoteri del protagonista e che sono affiancati da Lex Luthor ,evaso dal carcere in cui era detenuto, sono liberi di spadroneggiare, ma dato che il pericolo è troppo grande ,l'uomo d'acciaio riprende il ruolo di difensore della Giustizia. Per il quartetto di malviventi che ha occupato la Casa Bianca e preso in ostaggio il presidente degli Stati Uniti, la resa dei conti è vicina e sicura.
Superman II - gli elementi salienti - In Superman II° il ruolo dei cattivi viene assunto dai personaggi condannati da Jor-El mentre Lex Luthor risulta meno centrale e importante. - La regia di Richard Lester accentua i toni ironici e leggeri della sceneggiatura Le musiche sono di Ken Thorne; la fotografia è oltre a Geoffrey Unsworth di Robert Paynter. Nel cast (rimasto quasi identico) manca Marlon Brando (sostituito nella parte da Susannah York). Nel 2006 Richard Donner ha fatto uscire una propria versione in dvd con il materiale originale ripristinato dal produttore-montatore Michael Thau abbastanza diversa per intenzioni e particolari.
Superman III (1983) e IV (1987) Sempre per la regia di Lester nel 1983 compare il nuovo episodio del franchise: Superman III che ancor più accentua il lato ironico-demenziale della storia. Il cast è cambiato, il cattivo è un genio del computer August Gorman (interpretato da Richard Pryor) ma il film ebbe scarso successo. Prodotto dalla Cannon (che poi fallì), Superman IV: The Quest for Peace (Superman IV, 1987) di Sidney J. Furie (nato nel 1933) è quasi un b- movie, abbastanza invedibile. Christopher Reeve (1952- 2004) è stato il protagonista di tutta questa serie.
Sino a Superman Returns (2006) - Diversi sono stati i tentativi sino al 2006 di riportate l’uomo d’acciaio sugli schermi: un Superman V (della Cannon), un Superman Reborn, un Superman Lives (1998), un Batman vs. Superman (che non ha niente a che fare con quello successivo di Zac Snyder) e infine un Superman: Flyby (2002) sceneggiato da J.J. Abrams, tutti progetti molto costosi ma per varie ragioni abortiti. Finalmente arriverà Bryan Singer (1965) che re-inizia la storia con Superman Returns (2006) un ideale seguito del primo Superman. Il cast comprende Brandon Routh (Superman/Clark Kent), Kate Bosworth (Lois Lane), Kevin Spacey (Lex Luthor), Frank Langella (Perry White) e Eva Marie Saint (Martha Kent). Michael Dougherty e Dan Harris hanno firmato la sceneggiatura.
Superman Returns (2006) La trama: Tornato dalla ricerca delle tracce del natio pianeta Krypton, Superman dopo 5 anni di assenza trova Lois Lane che ha vinto il Premio Pulitzer per l’editoriale “Perché il mondo non ha bisogno di Superman”, con un figlio e un nuovo compagno. Ma anche Lex Luthor è tornato con un folle piano per distruggere il mondo usando proprio uno dei cristalli provenienti da Krypton e i segreti tecnologici scoperti penetrando la Fortezza della Solitudine. Nel cercare di fermare il supercattivo, il nostro supereroe rischia la vita ma ovviamente non morirà. E Lois Lane potrà scrivere un nuovo editoriale: “Perché il mondo ha bisogno di Superman”. Piaciuto soprattutto alla critica – al botteghino è stato un mezzo flop - il film di Singer, costato 260 milioni di dollari, prosegue sulla strada di un’interpretazione messianica e cristologica del personaggio, eliminando ogni traccia di umorismo dal film. Abbiamo però un vero colpo di scena: Superman è padre di un figlio anche se non lo si dice mai in modo esplicito.
Batman e le sue varie incarnazioni
La saga di Batman dal 1943 alla fine del XX° secolo 1943: Batman, serial cinema in 15 puntate di Lambert Hillyer 1949: Batman and Robin, serial cinema in 15 puntate di Spencer Gordon Bennet 1966: Batman – The Movie, spin-off dell’omonima serie tv, di Leslie H. Martinson con Adam West 1989: Batman di Tim Burton con Michael Keaton (Batman), Jack Nicholson (Joker), Kim Basinger (Vicki Vale) 1992: Batman Returns (Batman - Il ritorno) di Tim Burton con Michael Keaton (Batman), Michelle Pfeiffer (Catwoman), Danny DeVito (il Pinguino), Christopher Walken (Max Shreck) 1993: Batman: Mask of the Phantasm (Batman: La maschera del Fantasma), film d’animazione 1995: Batman Forever di Joel Schumacher con Val Kilmer (Batman), Chris O'Donnell (Robin), Nicole Kidman (Chase Meridian), Tommy Lee Jones (Due Facce), Jim Carrey (L’enigmista) 1997: Batman & Robin di Joel Schumacher con George Clooney (Batman), Chris O'Donnell (Robin), Alicia Silverstone (Batgirl), Arnold Schwarzenegger (Dott. Victor Fries/Mr. Freeze), Uma Thurman (Dott.ssa Pamela Isley/Poison Ivy)
Risultati al box-office di Batman The Dark Knight Rises ha incassato circa 1.081 mill. di dollari Risultati al box-office di Batman The Dark Knight Rises ha incassato circa 1.081 millioni di dollari
Budget Film di Batman Batman $ 35,000,000 Batman Returns $ 80,000,000 Batman Forever $ 100,000,000 Batman & Robin $ 125,000,000 Batman Begins $ 150,000,000 The Dark Knight $ 185,000,000 The Dark Knight Rises $ 250,000,000
TIM BURTON Timothy William (Tim) Burton nasce nel 1958 a Burbank (Hollywood ), una zona molto wasp (White Anglo-Saxon Protestant), dove inizierà a lavorare alla Disney. Burton prosegue un po’ il cammino di François Truffaut (1932) o Steven Spielberg (1946). Più che i comics , Burton predilige la fiabe e le leggende popolari, così come alle più moderne tecniche dell’animazione preferisce la più tradizionale tecnica dello stop motion. L’amore per l’horror e i primi due corti realizzati alla Disney: Vincent (1982, premioo Oscar) già dal titolo omaggio al suo attore preferito Vincent Price (1911 - 1993), e poi Frankenweenie (1984). Lascia la Disney e alla Warner debutta grazie al comico Paul Reubens con Pee-Wee’s Big Adventure (Id., 1985), prima collaborazione con Danny Elfman. Dopo il successo del suo primo film importante Beetlejuice (1988), intriso di atmosfere New Age e interpretato da Michael Keaton, la Warner gli affida una superproduzione come Batman (1989) Prima di realizzare il sequel, Burton gira il suo primo capolavoro: Edward Scissorhands (Edward mano di forbice, 1990) dove per la prima volta usa il “suo” alter ego Johnny Depp.
I DUE BATMAN DI TIM BURTON - Sceneggiato da Sam Hamm e Warren Skaaren, interpretato da Michael Keaton (Batman), Jack Nicholson (Joker) e Kim Basinger (Vicki Vale), il primo Batman (1989) è ispirato a Il ritorno del cavaliere oscuro (1986) di Frank Miller (1957). Alcune caratteristiche: eliminazione di Robin e spostamento di interesse sull’avversario, il Joker. Citazionismo e lotta tra due mutuanti. - Sceneggiato da Daniel Waters, Batman Returns (Batman – Il ritorno, 1992) è stato interpretato da Michael Keaton (Batman), Michelle Pfeiffer (Catwoman), Danny DeVito (il Pinguino), Christopher Walken (Max Shreck). Molto più personale, poca azione, accentuazione del discorso antropomorfo e delle caratteristiche del primo episodio.
I BATMAN “ANIMATI” E QUELLI DI JOEL SCHUMACHER Dal “franchise” sono state tratte due serie tv: Batman: The Animated Series (Batman) dal 1992 al 1995 (85 epis.). Seguono poi due stagioni di The New Batman Adventures (Batman - Cavaliere della notte, 1997-99) con 24 ep. Dalle due serie sono stati tratti 3 film “direct-to-video” : Batman: Mask of the Phantasm (Batman: La maschera del Fantasma, 1993); Batman & Mr. Freeze: SubZero (1998) ed infine Batman: Mystery of the Batwoman (Batman: Il mistero di Batwoman, 2003). Scritto da Akiva Goldsman (1962), Batman Forever (1995), diretto da Joel Schumacher e interpretato da Val Kilmer (Batman), Chris O'Donnell (Robin), Nicole Kidman (Chase Meridian), Tommy Lee Jones (Due Facce), Jim Carrey (L’enigmista), cambia del tutto registro e stile nelle scenografie e nella storia. Abbonda di effetti speciali e di una approfondimento rudimentale dei personaggi. Sempre scritto da Goldsman e sempre diretto da Schumacher, Batman & Robin (1997) con George Clooney (Batman), Chris O'Donnell (Robin), Alicia Silverstone (Batgirl), Arnold Schwarzenegger (Dott. Victor Fries/Mr. Freeze), Uma Thurman (Dott.ssa Pamela Isley/Poison Ivy) aggrava i difetti del film precedente. Era stato pensato come un omaggio alla serie tv degli anni 60 e al lavoro del fumettista Richard (Dick) Sprang (1915 – 2000).
Christopher Nolan Nasce a Londra nel 1970 da padre inglese e madre americana. Dopo tre cortometraggi realizzati tra il 1989 e il 1997, conosce la produttrice Emma Thomas, che diventerà la sua futura moglie. Insieme a quest'ultima fonda la compagnia di produzione cinematografica Syncopy Films e nel 1998 dirige, scrive, fotografa e monta in Inghilterra il suo primo film a bassissimo costo: Following, un poliziesco in bianco e nero. Il successo di stima ai Festival gli consente di realizzare il suo primo lavoro professionale negli States il thriller psicologico Memento da una sua idea e del fratello (minore) Jonathan. Segue nel 2002 Insomnia, remake hollywoodiano di un film norvegese, con Al Pacino, Robin Williams e Hilary Swank. Il primo grande successo internazionale arriva con Batman Begins (2005). Nei periodi tra i due seguiti che lo proiettano nell’Olimpo dello star system registico di Hollywood, realizza nel 2006 The Prestige e poi Inception (2010).
IL Batman di Christopher Nolan 2005: Batman Begins di Christopher Nolan con Christian Bale (Batman), Michael Caine (Alfred Pennyworth), Gary Oldman (James Gordon), Katie Holmes (Rachel Dawes ), Liam Neeson (Henri Ducard/Ra's al Ghul) e Morgan Freeman (Lucius Fox). 2008: The Dark Knight (Il cavaliere oscuro) di Christopher Nolan con Christian Bale, Michael Caine, Gary Oldman, Maggie Gyllenhaal (Rachel Dawes), Heath Ledger (Joker) e Morgan Freeman. 2012: The Dark Knight Rises (Il cavaliere oscuro - Il ritorno) di Christopher Nolan con Christian Bale (Batman), Michael Caine, Gary Oldman, Anne Hathaway (Selina Kyle), Joseph Gordon-Levitt (il giovane poliziotto John "Robin" Blake), Marion Cotillard (Miranda Tate) e Morgan Freeman.