dalle aziende sanitarie modenesi per la prevenzione della corruzione

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Transcript della presentazione:

dalle aziende sanitarie modenesi per la prevenzione della corruzione Le azioni intraprese dalle aziende sanitarie modenesi per la prevenzione della corruzione Massimo Brunetti Monica Cagarelli

All'origine dei grandi cambiamenti ci sono sempre singole azioni Edgar Morin  

Definizione di corruzione Definizione ampia, comprensiva di tutte le situazioni in cui si riscontri l'abuso da parte di un soggetto del potere a lui affidato al fine di ottenere vantaggi privati Inclusa la mal-amministrazione Legame con valutazione Performance

Scambi corruttivi Risorse in gioco Frequenza scambi corruttivi Poche Molte Frequenza scambi corruttivi Bassa Corruzione spicciola Corruzione individuale Alta Corruzione strutturale Corruzione sistemica Da Atlante delle Corruzione Alberto Vannucci

Effetti della corruzione Sicurezza di pazienti e operatori Economico Reputazione Equità

Fattori di rischio Asimmetrie informative Conflitti di interesse

Caratteristiche del fenomeno Fenomeno sommerso In sanità sfrutta il bisogno di salute Il paradosso della prevenzione

L’analisi del contesto esterno Regione «solida» e con molte risorse economiche e sociali Infiltrazioni nel territorio regionale della criminalità organizzata, fra cui: Ndrangheta Camorra Spinta a riciclaggio Accentramento dei servizi tecnici-amministrativi (es. appalti) e riorganizzazione delle reti cliniche

L’analisi del contesto Regione «solida» e con molte risorse economiche e sociali Infiltrazioni nel territorio regionale della criminalità organizzata, fra cui: Ndrangheta Camorra Spinta a riciclaggio Accentramento dei servizi tecnici-amministrativi (es. appalti) e riorganizzazione delle reti cliniche

Legge 190/2012 Istituzioni internazionali hanno fatto pressioni affinché anche l’Italia si dotasse di una legge sulla corruzione approvata a dicembre 2012. Di seguito approvati: D. lgs 33/2013: Trasparenza Decreto PR 62/2013: Codice di comportamento Piano Nazionale Prevenzione Corruzione 1. Settembre 2013 2. Dicembre 2015 3. Luglio 2016 D. lgs n. 97/2016 Revisione trasparenza e FOIA

Obiettivi ridurre le opportunità che si manifestino casi di corruzione aumentare la capacità di scoprire casi di corruzione creare un contesto sfavorevole alla corruzione

La normativa Nomina Responsabile per Prevenzione Corruzione e Trasparenza Piani Triennali di Prevenzione Corruzione Trasparenza Rotazione del personale Revolving doors Tutela dipendente che effettua segnalazioni Sensibilizzazione e rapporti con società civile 

Rischi che corriamo Produrre carta inutile Non usare questa come occasione di cambiamento della nostra organizzazione

Processo di gestione del rischio

Aree a rischio nelle aziende sanitarie Direzione strategica Direttore Generale Sanitario Amministrativo Socio-Sanitario Direttori Distretto Area Acquisizioni Acquisti Servizio Tecnico Ingegneria clinica Sistemi informativi Dipartimenti clinici ospedalieri Presidio ospedaliero Area Personale Risorse Umane Direzione Assistenziale Personale Convenzionato Dipartimenti clinici territoriali Cure primarie Sanità Pubblica Salute Mentale Bilancio Supporto a servizi clinici Dipartimento farmaceutico Ricerca e Innovazione Medicina legale Formazione Area controlli centrali Affari generali e legali Controllo gestione Servizio committenza Controllo ispettivo e disciplinare

Whistleblowing Tutela dipendente che effettua segnalazioni Esiste la possibilità, anche se in realtà è poco usata, in termini di denuncia di illeciti. Viene invece maggiormente usata per «anticipare» i problemi

Analisi delle criticità attraverso indagini anonime su professionisti e cittadini Gestione appalti Gestione personale Cittadini Accesso ai servizi e salto di liste attesa con visite private Quasi nessuno include la ricerca scientifica fra le aree a rischio

Approvazione del Piano Triennale per la Prevenzione Corruzione Approvato a fine gennaio il Piano Triennale ed ogni responsabile di struttura ha le proprie misure di prevenzione da applicare Misure legate agli obiettivi annuali Criticità legata alla verifica «reale» dell’applicazione delle misure Introduzione nel 2016 del sistema dei controlli interni

Certificazione di bilancio Momento importante anche per la verifica dell’integrità delle diverse procedure Revisione delle procedure Attenzione alle attività di controllo

Appalti

Appalti Creato un sistema di indicatori, coordinato da AVEN, di tutto il sistema degli appalti Maggiore enfasi alla fase di esecuzione dei contratti e del ruolo dei direttori dell’esecuzione dei singoli contratti Maggiore attenzione al tema del conflitto di interesse, nella scrittura del capitolato, dell’esecuzione del contratto e del collaudo

Appalti Estrema attenzione al tema: Proroghe Esclusive Vademecum su conflitti di interesse elaborato dl Dipartimento Interaziendale include anche chi scrive i capitolati, i direttori dell’esecuzione dei contratti e chi fa i collaudi

Farmaci e Dispositivi Già in essere molte iniziative: Informazione indipendente Reportistiche Nuovo regolamento informazione scientifica regionale Commissione Dispositivi Medici area vasta

Incarichi esterni Maggiore attenzione agli incarichi extraistituzionali Consulenze-eventi finanziati da esterni (es. advisory board) Pubblicazione da parte delle industrie farmaceutiche sui trasferimenti di valore

www.takeda.it

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Percorsi clinici Attività di valutazione multidimensionale Accessi personale esterno Camere mortuarie Liste attesa Libera professione

Donazioni e Partnership Nuove procedure Centralizzazione della gestione Maggiore attenzione ai controlli

Sanità Pubblica Grande attenzione sia in termini formativi degli operatori, sia attenzione al conflitto di interessi Applicazione della rotazione a tutto il settore

Processi di dematerializzazione Della gestione documentale

…. e delle dichiarazioni previste dal codice di comportamento

Sistema delle responsabilità dirigenziali

Controlli Necessità di dedicare maggiore attenzione alla efficacia ed efficienza dei controlli fatti dai singoli servizi e al coordinamento degli stessi Nel 2016 aumento dei controlli fatti dalle due aziende e istituzione di un servizio di Internal Audit (che opera anche sulle strutture condivise dalle due aziende)

Servizio di Internal Audit Il Servizio di Internal Audit coordina e valuta sistematicamente l’efficacia e l’adeguatezza del Sistema dei Controlli Interni. L’attività è garantita attraverso due attività: il coordinamento del Sistema dei Controlli Interni; lo svolgimento di attività di Internal Audit su specifici servizi e dipartimenti aziendali.

Il Sistema di Controllo Interno Coinvolge i processi di ogni struttura aziendale: I livello di controllo svolto dai singoli operatori II livello dal Responsabile del singolo Servizio III livello svolto dal Servizio di Internal Audit

Principi Sistema Controllo Interno Le attività di verifica si basano su 3 principi: ogni azione posta in essere, deve essere veritiera, verificabile, coerente e documentata nessun referente gestisce un intero processo in totale autonomia (c.d. segregazione compiti) documentabilità e tracciabilità dei controlli effettuati

Responsabile anticorruzione Certificazione Bilancio Collaborazioni Responsabile anticorruzione Internal Audit Servizio Qualità Certificazione Bilancio

Approccio collaborativo L’attività di controllo viene svolta attraverso un approccio collaborativo con le singole strutture, in una logica di miglioramento del sistema piuttosto che di sola sanzione Un modello di controllo basato su una chiara responsabilizzazione e valorizzazione delle strutture aziendali, che si fonda sul principio dell’autovalutazione dei processi

Analisi delle cause Elemento cardine che accompagna l’analisi dei rischi dei singoli processi è l’analisi delle cause che possono portare al verificarsi degli eventi negativi per l’azienda, elemento che permette di mettere in campo misure per prevenire i rischi stessi.

Sistema informativo del controllo interno Un ruolo strategico è legato allo sviluppo per il 2017 del sistema informativo del controllo interno, utilizzando e integrando quanto più possibile le risorse informative esistenti e sviluppando modelli di analisi e controllo automatizzati. Sistema degli indicatori di rischio (Red Flags)

L’importanza di fare rete Accanto al lavoro delle aziende sanitarie è necessaria la stessa attenzione da parte degli altri interlocutori: Sindacati Ordini professionali Associazioni di categoria Associazioni di cittadini

dalle aziende sanitarie modenesi per prevenire la corruzione Le azioni intraprese dalle aziende sanitarie modenesi per prevenire la corruzione Massimo Brunetti Monica Cagarelli

Misure di prevenzione legate al personale Rotazione Controlli sulla presenza in servizio Controlli su autocertificazioni Dichiarazioni sul conflitto di interesse Revolving doors Tutela whistleblower

Codice comportamento Nuovo codice unico a livello regionale (entro fine 2016) Applicazione ai medici convenzionati

Trasparenza Fonti normative Legge n. 190/2012 (legge anticorruzione) D. Lgs. n. 33/2013 D. Lgs. 97/2016

DECRETO LEGISLATIVO N. 97/2016 “Revisione delle norme in materia di prevenzione della corruzione, pubblicità e trasparenza ai sensi dell’art. 7 della legge n. 124/2015 di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche” Art. 2 Definizione principio di trasparenza “La trasparenza è intesa come accessibilità totale dei dati e documenti detenuti dalle pubbliche amministrazioni, allo scopo di tutelare i diritti dei cittadini, promuovere la partecipazione degli interessati all’attività amministrativa e favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull’utilizzo delle risorse pubbliche”

Trasparenza come strumento di prevenzione della corruzione La pubblicazione di determinate informazioni pubbliche risulta strumentale alla prevenzione della corruzione Trasparenza come mezzo attraverso cui prevenire e svelare situazioni in cui possano annidarsi forme di illecito e conflitto di interessi. Rilevanza della pubblicazione di alcune tipologie di dati ed introduzione di nuovi obblighi di pubblicazione

Aspetti della trasparenza Statico e dinamico Profilo statico della trasparenza Consiste nella pubblicità di categorie di dati per finalità di controllo sociale Profilo dinamico della trasparenza Consiste nella correlazione ai piani di prevenzione della corruzione e Performance per finalità di miglioramento continuo

Sezione pubblicata nei siti istituzionali

Accessi

I nuovi obblighi di pubblicazione d.lgs. 97/2016   Ammontare complessivo dei debiti e numero delle imprese creditrici Atti di programmazione strategico gestionale Atti degli Organismi Indipendenti di Valutazione (delibere OIV) Atti degli OIV Relazioni del Collegio Sindacale ai bilanci Rilievi Corte dei Conti non recepiti Compensi di qualsiasi natura connessi all’assunzione dell’incarico, compresi gli importi di viaggi di servizio e missioni pagati con fondi pubblici (e compensi da libera professione) Dati relativi ad assunzione di altre cariche, presso enti pubblici o privati, ed i relativi compensi a qualsiasi titolo corrisposti Altri eventuali incarichi con oneri a carico della finanza pubblica e indicazione compensi spettanti Le dichiarazioni di cui all’art. 2 della legge n. 441/1982, ossia le dichiarazioni patrimoniali e di reddito

I nuovi obblighi di pubblicazione d.lgs. 97/2016   Bandi concorso Criteri di valutazione della Commissione Tracce delle prove scritte Provvedimenti di costituzione di società, di acquisto di partecipazioni, di gestione delle partecipazioni Pagamenti: dati relativi a tutte le spese e a tutti i pagamenti effettuati, distinti per tipologia di lavoro, bene o servizio Liste di attesa: oltre ai tempi sono da pubblicare ora i “criteri di formazione delle liste di attesa” (sito regionale) Atti di programmazione di opere pubbliche Informazioni relative ai tempi, costi unitari e indicatori di realizzazione in corso o completate

Le tre tipologie di accesso  1990. accesso alla documentazione amministrativa (l.241/1990) i richiedenti interessati sono tutti i soggetti privati, compresi i portatori di interessi pubblici diffusi, che abbiano un interesse diretto, concreto e attuale, corrispondente ad una situazione giuridicamente tutelata e collegata al documento al quale è chiesto l’accesso 2013. accesso civico (art. 5 decreto n. 33/2013) esercitabile da chiunque, gratuito, non deve essere motivato riguarda documenti, dati, informazioni da pubblicarsi obbligatoriamente in “Amministrazione Trasparente” 2016. accesso civico generalizzato (art. 6 decreto n. 97/2016)  esercitabile da chiunque rispetto a dati e documenti detenuti da PA, ulteriori rispetto a quelli oggetto di pubblicazione obbligatoria, nel rispetto di limiti di tutela di interessi giuridicamente rilevanti.

Limiti alla trasparenza d.lgs. 33/2013 Il decreto n. 33/2013 risolve con un bilanciamento di diritti e tutele la potenziale contrapposizione tra trasparenza e privacy: - dati personali: la privacy cede alla trasparenza - dati sensibili: la trasparenza cede alla privacy - dati giudiziari: la trasparenza cede alla privacy

Limiti all’accesso civico generalizzato: d.lgs 97/2016 segreto di Stato  sicurezza e ordine pubblico sicurezza nazionale difesa e questioni militari relazioni internazionali politica e stabilità finanziaria ed economica dello Stato conduzione di indagini su reati e loro perseguimento regolare svolgimento di attività ispettive la protezione dei dati personali la libertà e la segretezza della corrispondenza gli interessi economici e commerciali di una persona fisica o giuridica, ivi compresa la proprietà intellettuale, il diritto d’autore e i segreti commerciali

Verifiche e monitoraggio - Gli organismi di valutazione (OIV e OAS) sono chiamati, su indicazione di ANAC, a svolgere attività di verifica sulle attività previste nel Programma per la Trasparenza e sugli obblighi di pubblicazione dei dati. - L’ANAC ha poteri diretti di controllo: Verifica del rispetto degli obblighi di pubblicazione Può disporre ispezioni e ordinare l’adozione o rimozione di atti e comportamenti in contrasto con gli obblighi di trasparenza Può segnalare gli inadempimenti all’UPD, agli Organismi di Valutazione e alla Corte dei Conti - Controllo a campione della Guardia di Finanza - Monitoraggio del Responsabile della trasparenza

Grazie Massimo Brunetti Responsabile Prevenzione Corruzione e Trasparenza Servizio Internal Audit e Disciplinare m.brunetti@ausl.mo.it 059/435949 Monica Cagarelli Servizio Unico Amministrazione del Personale cagarelli.monica@policlinico.mo.it 059/435452