Il XVI secolo Dalla Riforma protestante al mito di Faust Le 95 tesi di Lutero (1517) Ein feste Burg ist unser Gott (1521) La Lutherbibel (1534) La Historia von Johann Fausten (1587)
I paesi di lingua tedesca oggi
1517 La Riforma
Ritratto di Martin Lutero di Lucas Cranach (1529) Martin Luther (1483-1546) pubblica le 95 tesi a Wittenberg nel 1517 Ritratto di Martin Lutero di Lucas Cranach (1529)
Tesi intese alla determinazione dell'efficacia delle indulgenze Tesi intese alla determinazione dell'efficacia delle indulgenze. Le tesi che seguono, il cui fine è quello di chiarire la verità, formeranno oggetto di un dibattito a Wittenberg, condotto dal R. P. Martin Lutero, Maestro di Arti e di sacra Teologia, nonché lettore ordinario di questa stessa disciplina in questa città. Egli invita tutti coloro che si troveranno nell'impossibilità di parteciparvi, di inviare le loro osservazioni per iscritto. Nel nome del nostro Signore Gesù Cristo. Amen.
1. Quando il Signore e maestro nostro Gesù Cristo, ha detto: Fate penitenza, ha inteso chiedere ai fedeli di conformare tutta la loro vita allo spirito di sacrificio. 2. Usando quella espressione, Egli non ha inteso riferirsi alla penitenza sacramentale (ossia alla confessione e alla riparazione che si compie attraverso il ministero del sacerdote). 3. Egli non ha inteso riferirsi alla sola penitenza interiore, che non vale nulla se non è seguita dalla mortificazione della carne. 4. Di conseguenza, la pena dura finché permane l'odio per la propria persona (che costituisce la vera penitenza interiore), cioè fino all'ingresso nel regno dei cieli. 5. Il papa può rimettere soltanto quelle colpe che egli stesso ha imposte in base alla sua volontà o in base al diritto canonico. 6. Il papa non ha il potere di condonare i peccati; qualora pertanto, egli non si limiti a perdonare quelli di sua pertinenza, egli deve dichiarare e assicurare che il perdono avviene per opera di Dio, altrimenti la colpa non verrebbe cancellata.
86. Così ancora: perché mai il papa, le cui ricchezze sono oggi più consistenti di quelle dei più ricchi Crassi non costruisce la basilica di San Pietro utilizzando il suo danaro, invece di quello dei poveri fedeli?
Biblia, das ist, die gantze Heilige Sch- Lutherbibel (1534) Biblia, das ist, die gantze Heilige Sch- rifft Deudsch. Mart. Luth. Wittemberg.
1530 a cura di Emilio Bonfatti Venezia, Marsilio, 1998
Una parola fa la differenza… warum ich »An die Römer« im dritten Kapitel (28) die Worte Sankt Pauli:»Arbitramur hominem iustificari ex fide absque operibus« also verdeutscht habe: »Wir halten, daß der Mensch gerecht werde ohn des Gesetzes Werke, allein durch den Glauben« – und daneben anzeigt, wie die Papisten sich über die Maßen ereifern, weil im Text Pauli nicht stehet das Wort »sola« (allein) und man dürfe solchen Zusatz bei Gottes Worten von mir nicht dulden usw.
Le guerre dei contadini 1524-25 Le guerre dei contadini
Der Bauernkrieg: la fallita rivoluzione tedesca Nel 1524 i contadini si rivoltano contro i principi dell’Impero per lo sfruttamento a cui sono sottoposti. Il teologo Thomas Müntzer, di origini contadine, appoggia la rivolta, mentre Lutero, di origini borghesi, la avversa, schierandosi con i principi. Nel 1525 vengono pubblicati in 25.000 copie i 12 artitoli di Memmingen, la prima rivendicazione scritta di diritti e libertà dell’Europa moderna. Nel 1525 i contadini vengono sconfitti a Frankenhausen, e Thomas Müntzer decapitato. La guerra fa in tutto 100.000 vittime, e non porta alcun cambiamento nelle condizioni dei contadini.
Bauernkrieg in Deutschland 1524-1525
Art. 3 Se finora siamo stati considerati servi della gleba, questo deve cessare, perché Cristo ha riscattato col suo sangue tutti gli uomini: la scrittura dice che siamo e vogliamo essere liberi (dass wir frei sind und sein wollen).
Art. 4 e 5 Non solo i ricchi (die Herrschaften) ma anche i poveri (der arme Mann) devono poter cacciare e pescare liberamente, e così fare legna nei boschi, perché secondo la scrittura gli animali e le piante sono a disposizione di tutti gli uomini.
Art. 8 Il canone d’affitto dei terreni deve essere ricalcolato secondo quanto essi rendono davvero, affinché il contadino non debba lavorare per niente: perché chiunque lavori deve avere la sua paga (denn ein jeglicher Tagwerker ist seines Lohnes würdig).
Gli altri punti Ogni comunità ha il diritto di nominare e far decadere il suo parroco, che deve predicare solo il vangelo, senza aggiungere altro. Le corvées per i signori non possono essere aumentate arbitrariamente, anzi devono essere ridotte a quali erano al tempo dei nostri padri. La giustizia deve essere amministrata non arbitrariamente, ma secondo la legge scritta. I campi e i boschi che sono stati sottratti alla comunità devono esserle restituiti. La tassa di successione deve essere abolita e le vedove e gli orfani cessare di essere vergognosamente derubati. Se alcuni di questi articoli non fossero conformi alla parola di Dio, vi rinunceremo.
Thomas Müntzer (1489-1525) «I potenti, i superbi, gli increduli devono essere tirati giù dal trono perché impediscono a sé e al mondo intero la santa e vera fede cristiana» (Esplicita messa a nudo della falsa fede, 1524) Incisione del 1608 di Christoph van Sichem
Müntzer contro Lutero, il „Doktor Lügner“ Guarda, i signori e i prìncipi sono l'origine di ogni usura, d'ogni ladrocinio e rapina; essi si appropriano di tutte le creature: dei pesci dell'acqua, degli uccelli dell'aria, degli alberi della terra (Isaia 5, 8). E poi fanno divulgare tra i poveri il comandamento di Dio: "Non rubare". Ma questo non vale per loro. Riducono in miseria tutti gli uomini, pelano e scorticano contadini e artigiani e ogni essere vivente (Michea, 3, 2–4); ma per costoro, alla più piccola mancanza, c'è la forca. (Confutazione ben fondata [contro Lutero], 1524)
La guerra dei contadini in Germania (1850) Friedrich Engels: La guerra dei contadini in Germania (1850) La mia esposizione, pur dando solo uno schizzo del corso storico della lotta, ha cercato di spiegare l’origine della guerra dei contadini, la posizione dei diversi partiti che scesero in lotta, le teorie politiche e religiose con le quali questi partiti cercarono di chiarire la loro posizione, e, finalmente il risultato della lotta stessa, come fatti derivanti, necessariamente dalle condizioni sociali storicamente determinate dalle condizioni in cui vivevano queste classi. Con ciò la mia esposizione ha cercato di mostrare che la costituzione politica tedesca di allora, le sollevazioni contro di essa, le teorie politiche e religiose dell’epoca, non sono le cause, ma il risultato del grado di sviluppo in cui si trovavano in Germania l’agricoltura, l’industria, le vie di comunicazione terrestri, marittime e fluviali, il commercio delle merci e del denaro. Questa è l’unica concezione materialistica della storia, non è opera mia, ma di Marx e si trova nelle sue opere sulla rivoluzione francese del 1848-49, pubblicate nella stessa rivista e nel 18 brumaio di Luigi Bonaparte.
Teologia e giustizia sociale: il Münzer di Ernst Bloch (1921) Il libro di Bloch analizza la forma teologica della predica di Münzer nella sua ‟volontà spirituale di rivoluzione” che congiunge il piano dell'azione politica al rovesciamento di quei valori terreni che puntavano al consolidamento della religione di Lutero con il nuovo ordine dello stato dei principi. Il Thomas Münzer di Bloch eredita la giustizia apocalittica delle profezie e il cammino storico dell'uomo nel suo processo di emancipazione sociale; è storia ed è il sogno più antico, è volontà impaziente e ribelle di stabilire il paradiso: il comunismo diventa per il cristiano un dovere morale, è diritto naturale assoluto, è la giustizia sociale che il cristiano deve saper affermare sulla terra.
«Omnia sunt communia»: il mito politico dei Wu Ming (1999) La città ribelle piú fortificata, che è stata l'epicentro dell'incendio, Mühlhausen, si è arresa già da alcuni giorni all'esercito dei principi e la testa del suo capopopolo Heinrich Pfeiffer è caduta ieri sulla piazza di Görmar, insieme a quella di Thomas Müntzer. Le voci riportano che nelle sue ultime ore il predicatore, sottoposto alla tortura, abbia taciuto senza un lamento in attesa del boia e che solo una volta, nell'ultimo istante di vita, abbia fatto risuonare la voce per la quale si è reso famoso presso il volgo: «Omnia sunt communia», dicono sia stato il suo unico grido, lo stesso motto che ha animato il furore popolare di questi mesi. Luther Blissett Q Einaudi, 1999
Per chi vuole saperne di più…
Ein feste Burg ist unser Gott Testo e musica sono probabilmente di Lutero, che l’avrebbe composta intorno al 1521 È diventato l’inno della chiesa protestante: Heine lo definì „la Marsigliese della Riforma“ Ma Engels lo definiì anche „la Marsigliese della Guerra dei contadini“ Lo ascoltiamo nella versione della Capella Fidiciana di Lipsia diretta da Hans Grüß
Ein feste Burg ist unser Gott, ein gute Wehr und Waffen Ein feste Burg ist unser Gott, ein gute Wehr und Waffen. Er hilft uns frei aus aller Not, die uns jetzt hat betroffen. Der alt böse Feind mit Ernst er’s jetzt meint, groß Macht und viel List sein grausam Rüstung ist, auf Erd ist nicht seinsgleichen. Mit unsrer Macht ist nichts getan, wir sind gar bald verloren; es streit’ für uns der rechte Mann, den Gott hat selbst erkoren. Fragst du, wer der ist? Er heißt Jesus Christ, der Herr Zabaoth, und ist kein andrer Gott, das Feld muss er behalten. Und wenn die Welt voll Teufel wär und wollt uns gar verschlingen, so fürchten wir uns nicht so sehr, es soll uns doch gelingen. Der Fürst dieser Welt, wie sau’r er sich stellt, tut er uns doch nicht; das macht, er ist gericht’: ein Wörtlein kann ihn fällen. Das Wort sie sollen lassen stahn und kein’ Dank dazu haben; er ist bei uns wohl auf dem Plan mit seinem Geist und Gaben. Nehmen sie den Leib, Gut, Ehr, Kind und Weib: lass fahren dahin, sie haben’s kein’ Gewinn, das Reich muss uns doch bleiben.
Martin Luther rockt (su Spotify la versione dei Deine Ludder, 2016)
Hans Kohlhase (ca. 1500-1540) Fra il 1532 e il 1540, al tempo della Riforma e della Guerra dei contadini, si svolge la vicenda storica del mercante di cavalli Hans Kohlhase, a cui si ispirò Heinrich von Kleist per il racconto Michael Kohlhaas (1808-1810).
Gottfried „Götz“ von Berlichingen zu Hornberg, „mit der eisernen Hand “ (1480-1562) Negli stessi anni si svolge anche la vicenda di Götz von Berlichingen, a cui si ispirò Goethe per il suo primo dramma, del 1773.
Johann Georg Faust (ca. 1480-1541) Negli stessi anni vive e opera il dottor Faust, mago e indovino, le cui vicende furono raccontate in un Volksbuch, un romanzo popolare, dando origine al mito dell’umanista moderno che rinnega Dio e fa un patto col diavolo per appagare i suoi piaceri, ma anche e soprattutto il suo smisurato desiderio di conoscenza.
Il Volksbuch antenato del romanzo Petrarca, Griseldis (Augsburg, 1471) Melusine, übersetzt (1456) Dil Ulenspiegel (Straßburg: Johannes Grieninger, 1515) Die Erzählung vom Kaiser Oktavianus (1535) Historia von D. Johann Fausten (Frankfurt: Johann Spies, 1587). Das Lalebuch (1597) Ahasverus (Wien: Chrysostomus Creutzer, 1602)
pubblicata da Johann Spies (1540-1623) Historia von D. Johann Fausten dem weitbeschreiten Zauberer und Schwartzkuenstler pubblicata da Johann Spies (1540-1623) 1587
Storia del dottor Faust Johann Spies Storia del dottor Faust a cura di Elena Giobbio Crea Milano, Garzanti, 1980
La voce di Faust: il patto col diavolo (cap. VI) ICH, Doktor Johann Faustus, bekenne mit meiner eigenen Hand öffentlich und zu einer Bestätigung und kraft dieses Briefs, nachdem ich mich (wiewohl zu sagen, mir die Gaben von Oben herab und gnädig mitgeteilt wurden) solcher Geschicklichkeit in meinem Kopf nicht mit einer will genügsam befinden, sondern Lust habe, dem weiter nachzugründen, habe ich ins Werk gesetzt die Elemente, zu spekulieren, welches man von den Menschen nicht bekommen kann, warum ich gegenwärtigen gesandten Geist angefordert habe, der sich Mephostophiles nennt, einen Diener des Höllischen Prinzen im Orient (dem übergeben ist, mir solches zu berichten und zu lehren)
Dagegen soll ich ihm ein Versprechen eines Instruments übergeben und er dagegen auch versprochen hat, mir in allem untertänig und gehorsam zu sein. Hinwieder ich mich gegen ihn verspreche, dass, wenn ich dessen, so ich von ihm begehre, genugsam gesättigt bin und vierundzwanzig Jahre verlaufen, beendet und gekommen sind, er alsdann mit mir nach seiner ihm gefälligen Art oder Weise schalten, walten, regieren und führen mag, mit allem was es sei, Leib, Gut, Fleisch, Blut etc. Und das sei in Ewigkeit verknüpft, versiegelt und ich gebe dieses zu einer Bestätigung mit meiner eigenen Handschrift und mit meinem eigenen Blut und Gewalt und kraft dieses Briefes, meines Sinns, Kopfs, Gedankens, Blutes und Willen. Hierauf sage ich ab allen denen, die da leben, allem Himmlischen Höheren und allen Menschen - und das muss sein. Dessen zur Bekräftigung und Urkund' habe ich statt eines Sigels mein eigenes Blut aufgedrückt und es damit bezeugt. Doktor Faustus, der Erfahrene der Elemente und Geistlichen Lehre
Il mito di Faust nella letteratura tedesca Goethe Urfaust (1775) Faust I (1808) Faust II (1832) 1947