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Transcript della presentazione:

Il contenuto della delega: Schema di decreto legislativo adottato in attuazione della delega conferita al Governo dalla norma di cui all’articolo 1, comma 181, lettera d), della legge n. 107 del 2015 Il contenuto della delega: “ Operare la revisione dei percorsi dell'istruzione professionale, nonché il raccordo con i percorsi dell'istruzione e formazione professionale (IeFP) nel rispetto del riparto di competenze legislative previsto dall’articolo 117 della Costituzione, attraverso: la ridefinizione degli indirizzi, delle articolazioni delle opzioni dell'istruzione professionale; il potenziamento delle attività didattiche laboratoriali anche attraverso una rimodulazione, a parità di tempo scolastico, dei quadri orari degli indirizzi, con particolare riferimento al primo biennio”

LA FINALITA’ DELLA RIFORMA riaffermare l’identità dell’istruzione professionale attraverso una diversa organizzazione e una maggiore articolazione dei percorsi, un’autonomia didattica e gestionale non solo formale, ma anche sostanziale rispondere, con maggiore efficacia, alle esigenze della particolare e composita utenza dell’istruzione professionale, nella quale si riscontra una crescente percentuale di giovani immigrati caratterizzati da etnie, culture e lingue molto diverse e da un elevato numero di studenti con disabilità e con difficoltà di apprendimento ridurre l’alto tasso di abbandoni e di insuccessi tra gli studenti, fenomeno registrato, da anni, in tali istituti, invertendo, nel contempo, la tendenza alla riduzione delle iscrizione rilevata negli ultimi anni

GLI OBIETTIVI PRINCIPALI DEL DECRETO Superare la sovrapposizione tra istruzione professionale e istruzione tecnica, da un lato, e tra istruzione professionale e sistema di I.e FP, dall’altro Prevedere indirizzi di studio ispirati a un moderno concetto di occupabilità, riferito ad ampie aree di attività economiche, e non a singoli mestieri, che le scuole possano declinare nei profili professionali richiesti dal territorio con un’autonomia più ampia rispetto ai vigenti ordinamenti Dare alle scuole la possibilità di ampliare l’offerta formativa anche attraverso la realizzazione di percorsi di qualifica professionale, sempreché previsti dalla programmazione regionale Prevedere la presenza, su tutto il territorio nazionale, di un sistema unitario e articolato di “Scuole professionali” (Istruzione professionale e IeFP), ricomprese in una “Rete nazionale”.

Sintesi dei contenuti della bozza LE “PAROLE CHIAVE” Ridefinizione degli indirizzi di studio Innovazione delle metodologie didattiche e personalizzazione dell’apprendimento Aggregazione delle discipline per assi culturali Potenziamento della didattica laboratoriale Flessibilità dei percorsi Correlazione con i territori e con il mondo del lavoro (scuole territoriali dell’innovazione)

Sintesi dei contenuti della bozza Identità dell’istruzione professionale l’identità culturale, metodologica e organizzativa dell’istruzione professionale è individuabile attraverso uno specifico P.E.C.U.P la personalizzazione dei percorsi si avvale un Progetto formativo individuale, da predisporre a cura dei consigli di classe, che consente alle studentesse e agli studenti di orientare sia le proprie competenze, sia le scelte per la progressiva costruzione del progetto di vita e di lavoro

Sintesi dei contenuti della bozza Indirizzi di studio Vengono individuati undici indirizzi di studio dei percorsi dell’istruzione professionale, validi a partire dalle classi prime attivate nell’anno scolastico 2017/2018, relativi ad attività economiche di rilevanza nazionale, referenziate ai codici statistici ATECO I profili di uscita e i risultati di apprendimento di ciascun profilo vengono demandati ad apposito decreto di natura regolamentare Le scuole possono declinare gli undici indirizzi quali percorsi formativi come richiesti dal territorio, ma sempre nell’ambito della programmazione regionale, attraverso l’utilizzo dei più ampi margini di flessibilità

Sintesi dei contenuti della bozza Indirizzi di studio 1) Servizi per l’agricoltura, lo sviluppo rurale e la silvicoltura 2) Pesca commerciale e produzioni ittiche 3) Artigianato per il made in Italy 4) Manutenzione e assistenza tecnica 5) Gestione delle acque e risanamento ambientale 6) Servizi commerciali 7) Enogastronomia e ospitalità alberghiera 8) Servizi culturali e dello spettacolo 9) Servizi per la sanità e l’assistenza sociale 10) Arti ausiliarie delle professioni sanitarie odontotecnico 11) Arti ausiliarie delle professioni sanitarie: ottico

Sintesi dei contenuti della bozza Assetto organizzativo Nuova strutturazione del percorso quinquennale Un biennio unitario di complessive 2112 ore, articolate in 1188 ore di attività e insegnamenti di istruzione generale e in 924 ore di attività e insegnamenti di indirizzo comprensive del tempo da destinare al potenziamento dei laboratori Un complessivo triennio, articolato in un terzo, quarto e quinto anno e con una forte caratterizzazione laboratoriale e lavorativa in generale. Per ciascun anno del triennio, l’orario scolastico è di 1056 ore, articolate in 462 ore di attività e insegnamenti di istruzione generale e in 594 ore di attività e insegnamenti di indirizzo Tutti le scuole sedi di percorsi di istruzione professionale si dotano di un ufficio tecnico con il compito di sostenere la migliore organizzazione e funzionalità dei laboratori.

Sintesi dei contenuti della bozza Assetto didattico personalizzazione (fino a 264 ore annue per la realizzazione del progetto formativo individuale) aggregazione delle discipline per assi culturali (riduzione del numero delle discipline soprattutto nel biennio) organizzazione didattica basata sulle unità didattiche di apprendimento (UDA) introduzione di metodologie didattiche innovative e possibilità di realizzare i percorsi di alternanza scuola-lavoro a partire dal secondo anno

Sintesi dei contenuti della bozza Strumenti per l’attuazione dell’autonomia Le quote di autonomia (fino al 20% per potenziare gli insegnamenti obbligatori con particolare riferimento alle attività laboratoriali) Gli spazi di flessibilità (fino al 40% per articolare gli indirizzi del triennio in specifici profili formativi) Gli altri strumenti per migliorare la qualità dell’OF (partenariati territoriali, dipartimenti, comitato tecnico scientifico) L’utilizzo gli spazi di autonomia per realizzare connessioni con il sistema IeFP così da poter far conseguire allo studente, alla fine del terzo anno, la qualifica professionale.

Sintesi dei contenuti della bozza Il conseguimento della qualifica triennale Il decreto prevede il superamento del regime di sussidiarietà delineato dal DPR 87/2010. Pur rimanendo il rilascio della qualifica una competenza regionale, gli istituti professionali potranno comunque ampliare la propria offerta formativa, attivando classi terze distinte da quelle in cui proseguono i percorsi quinquennali per il conseguimento di una qualifica professionale, tra quelle previste nei quadri deliberati in Conferenza Stato/Regioni, e purchè ciò sia previsto dalla programmazione delle singole Regioni nell’esercizio delle proprie competenze esclusive in materia. Ciò non toglie che gli studenti, conseguita la qualifica, possano rientrare nel percorso quinquennale, con le modalità previste dal sistema dei passaggi (vedi infra)

Sintesi dei contenuti della bozza Rete nazionale delle scuole professionali e raccordo con il sistema di istruzione e formazione professionale le scuole e le istituzioni formative accreditate IeFP convergono nell’ambito di una “Rete nazionale delle scuole professionali”, raccordandosi in essa in modo stabile e strutturato, per la realizzazione di un’offerta formativa unitaria ed integrata e per realizzare confronti organici e continuativi con altri soggetti pubblici e privati per promuovere l’innovazione e il raccordo stabile con il mondo del lavoro nonché per aggiornare, nel corso del tempo, gli indirizzi e i profili i criteri, i termini e le modalità per la costituzione e l’aggiornamento della rete sono definiti con apposito Decreto

Sintesi dei contenuti della bozza Passaggi tra i sistemi formativi vengono disciplinati i passaggi tra il sistema dell’istruzione professionale e il sistema di I e FP, fissandone criteri e modalità di realizzazione il passaggio non ha carattere di irreversibilità e e prevede, da parte delle Istituzioni Scolastiche e Formative interessate, la progettazione ed attuazione di modalità di accompagnamento e di sostegno e la possibilità di inserimento graduale nel nuovo percorso. lo studente, conseguita la qualifica triennale (IeFP), può proseguire il proprio percorso di studio scegliendo o di passare al quarto anno dei percorsi dell’istruzione professionale o di passare al quarto anno dei percorsi di IeFP presso le istituzioni formative comprese nella Rete delle scuole professionali per conseguire un diploma professionale di tecnico di cui all’articolo 17 del decreto legislativo n. 226/2005.

Sintesi dei contenuti della bozza Dotazioni organiche Le dotazioni organiche sono determinate nell’ambito dell’organico dell’autonomia, previsto dai commi 64 e 65 della legge 107/2015 Si prevede un incremento delle ore di compresenza tra docenti disciplinari e docenti tecnico-pratici per favorire l’attività laboratoriale (in media otto ore alla settimana di compresenza) Si prevede , altresì, una maggiore flessibilità nell’utilizzo dei docenti delle diverse classi di concorso, grazie ad un’impostazione del curricolo basata sull’aggregazione delle discipline negli assi culturali , tenendo conto altresì, della possibilità delle scuole di declinare gli indirizzi in percorsi formativi richiesti dal territorio

Sintesi dei contenuti della bozza Monitoraggio, valutazione di sistema e aggiornamento dei percorsi E’ previsto un sistema di costante monitoraggio dei percorsi dell’istruzione professionale, al fine di valutarne l’efficacia con riferimento alla personalizzazione degli insegnamenti e degli apprendimenti, in relazione alle esigenze delle studentesse e degli studenti che li frequentano. L’obiettivo di tale sistema è soprattutto quello di verificare i risultati dei percorsi di istruzione professionale, sia sotto il profilo della riduzione della dispersione scolastica e degli insuccessi formativi, sia dal punto di vista della migliore l’occupabilità dei giovani Il monitoraggio si avvarrà dell’assistenza tecnica di INVALSI, INDIRE e ISFOL e del confronto con le Regioni, gli Enti locali, le Parti sociali e gli altri Ministeri interessati

Sintesi dei contenuti della bozza Passaggio al nuovo ordinamento l’attivazione del nuovo ordinamento delineato dal decreto si prevede a partire dalla classi prime funzionanti per l’anno scolastico 2017/2018; Del decreto fa parte integrante una tabella di confluenza dei precedenti indirizzi, articolazioni e opzioni disciplinati dal dPR n. 87 del 2010 nei nuovi indirizzi Verranno inoltre definite, con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze e il Ministro del lavoro e delle Politiche sociali, acquisito il parere della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano apposite linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento Verranno altresì previste misure di accompagnamento per l’informazione e la formazione di studenti, famiglie e tutti gli operatori della scuola