LA STORIA E IL RACCONTO Una storia si può distinguere in fabula e intreccio. La fabula è costituita dagli avvenimenti nel loro ordine naturale, mentre.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
La struttura del testo narrativo
Advertisements

Corso Sirio I.T.C. “E. Montale” di Rutigliano (Bari)
Elementi di narratologia
Gli elementi fondamentali
Il testo narrativo.
Il Romanzo struttura tecniche stile. Il Romanzo struttura tecniche stile.
Analisi del testo narrativo
LA STRUTTURA DEL RACCONTO
Avete studiato durante le vacanze??????
La novella e il racconto
1 Cominciare l’opera Giunti a questo punto, disponiamo di tutti gli elementi teorici e pratici per cominciare a scrivere un romanzo (o un racconto). Prima,
Sono quei testi che ci raccontano qualcosa e rispondono tutti alle
IL TESTO NARRATIVO I testi narrativi si distinguono dagli altri testi in quanto raccontano una storia.
STRUMENTI PER L'ANALISI
Elementi di narratologia
IL FANTASY. Il fantasy è imparentato con i generi antichi come il mito, la leggenda e la fiaba.
LA FIABA. FIABAFIABA è Un’ antica forma di testo narrativo. Un racconto fantastico.
Benvenuti nel Mondo delle Fiabe!
4.1. Qual’è la differenza tra tempo della storia e tempo del discorso?
Il testo narrativo . DEFINIZIONE MAPPA STRUTTURA PERSONAGGI SPAZIO
La Favola.
Istituto B.Pascal Liceo delle Scienze Umane Tecnico dei servizi socio-sanitari classe prima ITALIANO.
Il testo narrativo.
Percorso di scrittura creativa per bambini
Fedro e il genere della favola
COS’E’ UN TESTO ? I VARI TIPI DI TESTI.
Il Romanzo di formazione e psicologico
ELEMENTI DELLA CARATTERIZZAZIONE DEL PERSONAGGIO (pp )
Narratologia: storia e discorso
CHIAVI DI LETTURA ESSENZIALI
Il romanzo storico e sociale
Le caratteristiche della FAVOLA
Racconti di AVVENTURA Incontro con il genere.
La favola come testo narrativo
IL TEMA.
IL DIARIO.
Lavoro svolto da: Allevi, Denova, Sabadini e Valsecchi
CLASSE PRIMA ITALIANO.
La struttura di un racconto
I testi narrativi CHE COSA SONO E COME SONO FATTI.
La struttura del testo narrativo
© 2011 De Agostini Scuola Spa – Novara
Capire la scrittura creativa
La presentazione dei personaggi
IL RACCONTO D’AVVENTURA
UA1 LA STRUTTURA DEL RACCONTO
IL TESTO NARRATIVO Prof.ssa Nanci PP
Elementi di narratologia
La voce narrante.
LE FORME DEL DISCORSO PAG
La costruzione del testo narrativo
LA LINGUA E LO STILE PAG. 125 – 136.
«cronòtopo» Michail Bachtin PAG 66-77
IL NARRATORE E LA FOCALIZZAZIONE
Il testo narrativo.
I personaggi.
I PERSONAGGI PAG
LESSICO E SINTASSI NEL TESTO POETICO
VUOI SAPERE COME FARE UN RIASSUNTO?
UA3 LO SPAZIO E IL TEMPO LEZIONE 2
UA1 LA STRUTTURA DEL RACCONTO
IL Racconto storico I n un racconto storico vi possono essere elementi reali e immaginari. Sono reali: l’epoca storica L’ambiente geografico Alcuni personaggi.
Miti, fiabe, favole e leggende
LEZIONE 4 Tipi e individui
Analisi del testo narrativo
La fantascienza UNITÀ 3 Navigando
Il Tempo da: A. Bernardelli-R
La costruzione del testo narrativo
Benvenuti nel mondo delle fiabe…
IL NARRATORE E LA FOCALIZZAZIONE
Transcript della presentazione:

LA STORIA E IL RACCONTO Una storia si può distinguere in fabula e intreccio. La fabula è costituita dagli avvenimenti nel loro ordine naturale, mentre l’intreccio è l’ordine in cui vengono raccontati gli stessi avvenimenti, e può seguire, alterare o sovvertire la successione logica e cronologica degli avvenimenti. L’autore ricorre a tecniche narrative fondamentali per modificare l’ordine cronologico e causale: - Analessi (flashback) interrompe la narrazione per raccontare qualcosa che è accaduto prima dell’inizio della storia; - prolessi anticipazione di fatti che avverranno in futuro. Le sequenze sono suddivisioni del testo in unità più piccole. Esistono vari tipi di sequenze: narrativa: raccontano i fatti e forniscono informazioni indispensabili per la comprensione della vicenda; descrittive: delineano le caratteristiche dei luoghi, degli ambienti e dei personaggi; dialogate: riferiscono le parole dei personaggi; riflessive: riportano le riflessioni o le emozioni dei personaggi o della voce narrata.

inoltre esistono delle sequenze miste: - le sequenze descrittivo-narrative(nelle quali sono fusi elementi dell’ambiente con azioni); - sequenze riflessivo-dialogate(dove saranno riportati sia i pensieri di un personaggio sia i dialoghi). Esistono delle grandi unità narrative contenenti più sequenze legate tra loro da rapporti logici, temporali e di senso: si chiamano macrosequenze. Ogni testo narrativo presenta caratteristiche proprie sia per i contenuti sia per il modo in cui sono raccontati. Il testo si divide in fasi narrative: Situazione iniziale: presenta i personaggi e la situazione dai cui ha inizio la vicenda; Esordio: è l’avvenimento che, modificando la situazione iniziale dà il via alla vicenda; Peripezie: sono gli avvenimenti che modificano la situazione in cui il protagonista agisce introducendo per il lettore la tensione; Scioglimento: è il momento conclusivo della storia.

IL TEMPO E LO SPAZIO La storia può svilupparsi in diverse epoche: nel passato, nella contemporaneità, nel futuro. Inoltre l’autore può usare delle tecniche narrative come l’ellissi che serve a creare dei salti temporali, oppure creare sommari per sintetizzare degli avvenimenti . È fondamentale il ritmo della narrazione: Quando riscontriamo un’ellissi il ritmo della storia è velocissimo. Quando troviamo un sommario il ritmo è veloce. In sequenze dialogate troviamo un ritmo moderato o addirittura lento. I luoghi di una storia possono essere reali, realistici o immaginari.

I PERSONAGGI I ruoli principali dei personaggi di una vicenda sono: - I protagonisti: personaggi attorno a cui si sviluppa l’azione; - gli antagonisti: si oppongono all’azione del personaggio protagonista; - l’oggetto del desiderio: può essere qualcosa di materiale, un bene astratto, una persona o semplicemente un obiettivo da raggiungere; - gli aiutati: sono coloro che si schierano con uno dei due contendenti: può essere positivo, quando aiuta il protagonista o negativo, quando aiuta l’antagonista. Inoltre ogni personaggio ha la propria determinata importanza: i personaggi principali hanno ruoli centrali (protagonista, antagonista); i personaggi secondari hanno un ruolo in secondo piano (aiutanti); le comparse hanno un ruolo marginale e poco significativo.

IL NARRATORE E IL PUNTO DI VISTA Il narratore di una storia può essere: - Interno cioè quando coincide con uno dei personaggi della vicenda; - Esterno quando non partecipa alla vicenda e la racconta solitamente in terza persona. I punti di vista possono essere di tre tipi: - Focalizzazione zero quando il narratore è onnisciente; - Focalizzazione interna quando il punto di vista è quello di un personaggio; - Focalizzazione esterna quando il punto di vista è quello di un narratore esterno.

LO STILE Esistono modi di esprimersi di ogni personaggio attraverso i discorsi. Il discorso diretto si divide in: -Discorso diretto legato, quando il narratore riporta in forma di dialogo le parole dei personaggi; -Discorso diretto libero, quando le parole dei personaggi non sono introdotte da verbi dichiarativi e le battute sono disposte una di seguito all’altra. il discorso indiretto si divide in: - discorso indiretto quando la voce narrante non lascia la parola ai personaggi, ma riferisce i loro discorsi introducendoli con verbi dichiarativi e senza virgolette; - discorso indiretto libero, simile al discorso indiretto ma senza l’uso dei verbi dichiarativi. Il monologo interiore riporta i pensieri e le riflessioni del personaggio, mantenendo il disordine con cui si affacciano alla mente.

La scelta di utilizzare alcune parole piuttosto che atre definisce il lessico di una narrazione. I tipi di lessico sono quattro: Lessico aulico: è costituito dall’utilizzo di termini arcaici; Lessico popolare: è costituito dall’uso di termini dialettali; Lessico colloquiale: è dato dall’utilizzo di termini di uso comune; derivati dalla parlata quotidiana; Lessico misto: è costituito da espressioni colloquiali, accostate ad un lessico letterario o a parole specialistiche, che conferiscono al testo un carattere ironico-umoristico e riflettono una realtà disordinata e distorta. Differenza da paratassi e ipotassi: la paratassi è quando all’interno di un periodo troviamo frasi semplici, mentre l’ipotassi è quando all’interno di un periodo si rovano frasi articolate e più complesse.

Le figure retoriche sono espressioni letterarie usate sia in racconti che in poesie. Le più importanti figure retoriche sono: Metafora: sostituzione di un termine con un altro in base a un rapporto di somiglianza fra i due termini; Similitudine: molto simile alla metafora, mette in paragone due oggetti, persone, immagini e situazioni. Sineddoche: sostituzione di un termine con un altro che abbia con il primo un rapporto di contiguità. Metonimia: sostituzione di un termine con un altro con il quale c’è contiguità.

LA CLASSIFICAZIONE DEI GENERI LETTERALI i generi letterali si dividono in: testi in prosa che narrano storie (narrativa); testi in versi che esprimono sentimenti e moti dell’animo (poesia); testi destinati a rappresentazioni teatrali di una vicenda (drammaturgia). I testi narrativi si dividono in tipologie brevi (mito, favola, fiaba, novella o racconto) e tipologie più estese, cioè i romanzi. Il mito è un’antichissima forma di narrazione che cerca di attribuire la creazione del mondo agli dei. La favola è una narrazione in cui i personaggi sono animali con caratteristiche e animo umano. La fiaba è simile alla favola ma a differenza di quest’ultima ha un lieto fine. La novella è una narrazione immaginaria ma verosimile. Nell’800’ si creò un sinonimo di novella, racconto. Il romanzo è un’estesa narrazione che può essere verosimile o inverosimile, ambientata in uno spazio e tempo fantastico o realistico. Molto importanti sono i romanzi medioevali i cui temi principali sono l’avventura e l’amore. Nel 900’ erano caratteristici invece i temi del realismo e della psicologia nei romanzi.