O2 terapia VILLA IRIS SETTEMBRE 2016 CPSI Barbara Munaro

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Ossigenoterapia e Ventilazione meccanica non invasiva
Advertisements

Cause di IRC Alterazioni del controllo della ventilazione
Percorsi diagnostico-terapeutici nella BPCO secondo linee guida
INSUFFICIENZA RESPIRATORIA DEFINIZIONE
L’insufficienza respiratoria
L’insufficienza respiratoria
CLASSIFICAZIONE DI GRAVITA’ DELLA BPCO(*)
LE 4 FASI DEL TRATTAMENTO DELLA BPCO
FARMACOECONOMIA E RISULTATI CLINICI DELL’OSSIGENOTERAPIA DOMICILIARE: STUDIO EPIDEMIOLOGICO NELLA ZONA TERRITORIALE N.1 DI PESARO Relatore: Chiar.mo Prof.
Ossigenoterapia Chi? Come? Quando?.
LA RIABILITAZIONE RESPIRATORIA è un programma multidisciplinare e personalizzato di cura per il paziente con un danno respiratorio cronico EFFETTO SULLA.
Urgenze ed Emergenze Respiratorie
Terapia della BPCO : come migliorare l'appropriatezza prescrittiva
1. peso crescente delle classi anziane 2. progressiva riduzione della durata delle degenze ospedaliere 3. radicale mutamento delle strategie sanitarie.
VALUTAZIONE E MONITORAGGIO
CODICE RIENTRO 3 PER INSUFFICIENZA RESPIRATORIA Dr Francesco Stea Dr.essa Rosa Melodia SEZIONE PUGLIA.
PISA 5 Giugno 2009 Medicina di Urgenza Universitaria
Anche le cellule respirano… …. Respirazione La respirazione è il processo che consente gli scambi gassosi e include la respirazione interna ed esterna.
I disordini semplici del metabolismo acido base Acidosi metabolica Acidosi respiratoria Alcalosi metabolica Alcalosi respiratoria.
Cuore Polmonare Definizione Ipertensione polmonare: Epidemiologia
Gestione della ossigenoterapia domiciliare
Moderno approccio alla terapia dell’ipertensione arteriosa essenziale Prof. Francesco Angelico CCLB I Clinica Medica.
Flusso sanguigno e regolazione della pressione arteriosa.
Il fattore genere nel recupero cognitivo Silvia Savazzi Rimini, 8 maggio 2016.
Prove di funzionalità respiratoria viste dal personale non medico Verso un linguaggio comune Riccardo Drigo.
Conoscere i valori di parametri fondamentali (es. pO 2, pCO 2, VFG) sapere le principali definizioni (volumi e capacità polmonari, clearance) conoscere.
1 Dipartimento di Medicina interna Cattedra di Scienze Infermieristiche,Generali e Pediatriche Medicina Riabilitativa e Sport Riccione maggio 2008.
SCAMBIO E TRASPORTO DEI GAS
Equilibrio acido base. Le Acidosi e Alcalosi Respiratorie INTRODUZIONE ACIDOSI RESPIRATORIA -Cause -Sintomi -Terapia ALCALOSI RESPIRATORIA - Cause - Sintomi.
EMOGASANALISI ARTERIOSA INTERPRETAZIONE. A cosa serve? Esame rapido Valutare la ventilazione Valutare il metabolismo Valutare parametri quali: Emoglobina.
Le DIFFICOLTÀ RESPIRATORIE
P O L I T R A U M A GOLDEN HOUR Malattia multisistemica respiratoria
BASIC LIFE SUPPORT (BLS) Al paziente in arresto cardiaco
OSSIGENOTERAPIA Perle e trappole.
Diagnosi e classificazione
Disturbi del ciclo sonno-veglia
DIAGNOSI DI MORTE CEREBRALE
LA NON AUTOSUFFICIENZA E LE DEMENZE NELL’ ANZIANO
TOSSICITA’ SOSTANZE CHIMICHE
PROGRAMMA DEL CORSO ipossica ipossico-ipercapnica Lo scambio dei gas
Crisi Ipertensive.
Capitolo IX. Problemi psicologici dell’anziano
Ipertensione arteriosa
Urgenze mediche e primo soccorso: anemizzazione ed emorragie
INSUFFICIENZA RESPIRATORIA
LE DISPNEE.
E’ IMPORTANTE LA QUANTITA’ ASSOLUTA NON QUELLA RELATIVA
VIVAIO SUD Napoli, 22 Novembre 2014
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PISA U. O
BASIC LIFE SUPPORT (BLS) Al paziente in arresto cardiaco
L’apparato cardiocircolatorio
SUPPORTO VENTILATORIO NON INVASIVO E OSSIGENOTERAPIA
SCOMPENSO CARDIACO 26/05/2018.
(Dr. M.Giusti, Dr.ssa M.Nardi)
Corte di Giustizia Popolare per il Diritto alla Salute
Apparato respiratorio e Cardiocircolatorio-IB sportivo.
RUOLO DELL’ODONTOIATRA NEL PAZIENTE AFFETTO DA OSAS
TRAUMA APPROFONDIMENTI Addetto al Soccorso Sanitario Extraospedaliero
Fisiologia del Respiro in Altura e Patologie Respiratorie Croniche
Corso Aziendale Emergenza Cardiovascolare per Medici
Ossigenoterapia in normobarismo Le Ulcere degli arti inferiori
TEORIA DEL MOVIMENTO UMANO PARTE PRIMA
IL RUOLO DEL MMG NELL’ OSPEDALE DI COMUNITA’
Ossigenoterapia in normobarismo Le Ulcere degli arti inferiori
Test da sforzo cardiopolmonare casi clinici
SIMPATICOLITICI.
LO SHOCK Sofferenza ipossica degli organi vitali, in generale attribuibile o a ridotto trasporto di O2 o ad una complessa alterazione del microcircolo.
Valutazione ABCDE L’approccio è lo stesso per tutti i pazienti in peggioramento o in condizioni critiche.
CASO CLINICO IN DISCUSSIONE: IL PAZIENTE NEUROMUSCOLARE
SCHEDA PROBLEMA PRICIPALE: SINDROME NEUROLOGICA ACUTA
Transcript della presentazione:

O2 terapia VILLA IRIS 16 -17 SETTEMBRE 2016 CPSI Barbara Munaro S.C.D.O. Medicina Fisica e della Riabilitazione AOU “San Luigi Gonzaga” Orbassano (TO) 1

Ipossiemia: segni clinici Iperventilazione e dispnea Cianosi Sudorazione Conseguenze funzionali Circolo sistemico: aumento di frequenza cardiaca e pressione arteriosa da attivazione simpatica Circolo polmonare: vasocostrizione arteriolare, rimodellamento ed evoluzione verso il cuore polmonare cronico SNC: modificazioni del tono dell’umore, riduzione della memoria, cefalea, irritabilità, insonnia 2

Sintomi e segni di ipossia tissutale Dispnea Cianosi Iperventilazione Tachipnea Aritmie Ipotensione da vasodilatazione periferica Turbe neurologiche: incoordinazione motoria, alt. dell’attenzione, alt. umore, insonnia) Cuore polmonare cronico 3

EMOGASANALISI: valori normali SaO2 > 95% PaO2 > 85 mmHg PaCO2 < 40 mmHg pH 7,35 - 7,45 BE 0 - 2 mEq/l HCO3 22 - 28 mM/l

Criteri emogasanalitici di IR PaO2 < 70mm/Hg ipossiemia PaCO2 > 45 mm/Hg ipercapnia pH < 7,35 acidosi respiratoria

OSSIGENOTERAPIA L’ossigenoterapia è il trattamento atto a compensare sia l’insufficienza respiratoria acuta (IRA) che quella cronica (IRC) Scopo della ossigenoterapia è riportare i livelli ematici della PaO2 a valori normali o più vicino possibile alla normalità Bisogna impiegare sempre la più bassa FiO2 possibile (concentrazione o frazione di O2 nell’aria inspirata) L’ossigenoterapia viene calcolata in litri/minuto e viene iniziata ogni qualvolta la PaO2 è < 60 mmHg oppure la SaO2 è < 90%

Indicazioni alla somministrazione dell’ossigeno IR rappresenta l’esito di molte malattie respiratorie croniche, ma è anche condizione che si realizza a seguito di eventi acuti . PRESCRIZIONE TEMPORANEA - Attacco acuto di asma bronchiale - Riacutizzazione di BPCO - Insufficienza cardiaca acuta - Infarto del miocardio - Anemie ipovolemiche PRESCRIZIONE A LUNGO TERMINE - Broncopneumopatie croniche ostruttive,Mucoviscidosi - Interstiziopatie polmonari diffuse - Malattie del torace (Cifoscoliosi,Spondiloartrosi, etc.) - Malattie Neuromuscolari - Cuore polmonare 7

Indicazioni ossigenoterapia PaO2 < 60 o sat. 90-92% in aria; Patologie respiratorie acute e croniche; Accidenti cerebrovascolari; Sanguinamento acuto; Shock; Traumi; Avvelenamenti (CO); Ipossia cronica da cause multiple (anziani). 8

LTOT: Ossigenoterapia a Lungo Termine Domiciliare Definizione: Somministrazione di O2 almeno 15 ore al giorno; Scopo: Correggere l’ipossiemia acuta e cronica e i sintomi correlati; 9

Obiettivi della LTOT Aumentare l’apporto di ossigeno ai tessuti < il lavoro ventilatorio. Ritardare l’insorgenza del cuore polmonare cronico e di altre complicanze della BPCO.  attività quotidiane  numero e durata dei ricoveri  attività di relazione ed attività mentali  Qualità di vita  Sopravvivenza 10

Ossigenoterapia a lungo termine ATS ERS BTS GOLD PaO2 < 55mmHg o 55<PaO2 < 60 mmHg ed almeno uno tra: Htc > 55% Cuore Polmonare Edemi periferici da ICC Compromissione dello stato mentale Ipertensione Polmonare Ipossiemia notturna severa PaO2 < 55mmHg e VEMS 1.5 L\s 55 < PaO2 < 60 mmHg Ipossiemia notturna (o HbO2 < 88%) 55 < PaO2 < 60 mmHg (o HbO2 = 89%) Edemi periferici da ICC La condizione di ipossiemia continua viene considerata stabile, allorchè sia rilevata in almeno in 2-3 determinazioni, su sangue arterioso nell’arco di 1-2 mesi a malattia stabilizzata, in stato di veglia e con paziente a riposo da almeno 1 ora. 11

Ipossiemia intermittente Criteri di prescrivibilità OTLT per pazienti con BPCO (LINEE GUIDA AIPO) Ipossiemia continua PaO2 < 55 mmHg Ipossiemia intermittente Desaturazione notturna SaO2 < 90 % per 30 % della durata totale del sonno Risposta a test con O2 Desaturazione da sforzo SaO2 < 90 % durante sforzo Risposta a test con O2 12

Mezzi di somministrazione di ossigeno Sistema di erogazione Portata % di ossigeno erogato dell’ossigeno Occhialini nasali 1-6 LPM Maschera semplice Da 1-6 LPM fino a 15 LPM 35-60 % Maschera con sistema Venturi 24-40 % (indicata sul commutatore) 4-8 LPM 13

Occhialini nasali 14

Dispositivi di erogazione Cannula nasale: Velocità di flusso 1-6 litri/minuto; Portata 4-6litri/minuto – FiO2 36-44%; Vantaggi: Semplice e comoda; Consente l’espettorazione; Svantaggi: Irritazione locale e secchezza; Controindicate nelle apnee, ipossia severa e scarsa forza dei muscoli respiratori, narici ostruite; Respiro a bocca aperta e frequenza elevata. Basse concentrazioni massimali e imprevedibili specie se respira a bocca aperta. 15

16

Tabella di conversione Litri minuto 1 2 3 4 5 6 FiO2 % 24 28 32 36 40 44 17

Flusso di ossigeno e frazione inspirata (FiO2) 40 30 20 10 Aria ambiente 1 2 3 4 5 Flusso ossigeno l/min FiO2 % 24 28 32 36 21 18

Maschere semplici e con reservoir 19

Dispositivi di erogazione Maschera semplice: Velocità di flusso 1-6 litri/minuto; Portata 6-8 litri/minuto - FiO2 35-60%; Vantaggi: Flussi elevati; Svantaggi: Va tolta durante i pasti e per l’espettorazione. Nella maschera si può accumulare CO2. 20

21

22

Maschere con sistema Venturi L’O2 entrando nella maschera attraverso un getto sottile, induce un flusso costante di aria che entra attraverso i fori circostanti. In questo modo la reinspirazione di gas espirato diventa trascurabile, per cui non si ha accumulo di CO2 23

Dispositivi di erogazione Maschera venturi: Velocità di flusso 1-12 litri/minuto; Portata 4-6litri/minuto – FiO2 24-40%; Vantaggi: Controllo preciso dell’O2 somministrato; Svantaggi: Rischio di tossicità. 24

25

Concentratore di ossigeno

Contenitori di ossigeno gassoso

Contenitore di ossigeno liquido

Metodi di somministrazione di ossigeno a domicilio Sistema di erogazione Vantaggi Svantaggi dell’ossigeno Gas compresso (bombole) È la fonte di ossigeno In caso di erogazione continua meno costosa (2 l/min) occorrono 3-4 bombole la settimana. Il trasporto e la conservazione delle bombole possono dare problemi. Necessità di sostituire le bombole con una certa frequenza Ossigeno liquido Attrezzatura più leggera e Il serbatoio va rifornito con più pulita delle bombole. frequenza bisettimanale. Sistema Massima semplicità d’uso. più costoso rispetto al gas Il sistema portatile più comodo compresso quando è richiesta una erogazione continua di ossigeno Concentratore di ossigeno Economico nell’impiego a lungo Notevole esborso finanziario iniziale. termine. Necessità di allacciamento ad una Nessun problema di consegna o rete elettrica. Sistema non portatile conservazione di bombole o serbatoi. L’attrezzatura si inserisce più gradevolmentenell’ambiente domestico. 29

Stroller per ossigeno liquido

Fonti di Ossigeno O2 gassoso O2 liquido concentratore Costi Purezza Flussi Trasporto Sicurezza Durata Rumore Evaporazione Versatilità Disponibilità Consumi Scorte Elevati Elevata Impossibile Problemi Scarsa Assente Ottima Non altri Necessità elevati Assoluta Facile Sicuro Discreta Presente Non necessità Bassi Ridotta Mediocre Lunghissima Fastidioso Media Buona Costoso 31

Effetti dell’OLT Neuropsicologici Fisiologici Qualità della vita Sopravvivenza 32

Effetti neuropsicologici dell’OLT La BPCO soprattutto nell’anziano si associa a deterioramento cognitivo, ansia e depressione. [Antonelli, Resp med 1998] Miglioramento delle funzioni cognitive; [Lacasse, J Cardiop Rehabil 2001] Miglioramento della capacità lavorativa; [Borak, Monaldi Arch Chest Dis 1998] Miglioramento della memoria a breve termine; [Scalvini, Eur Respir J 1999] Miglioramento delle funzioni neurovegetative; Miglioramento della qualità della vita e della dispnea da sforzo; [Okubadejo, Eur Respir J 1996] 33

Effetti dell’OLT sulla sopravvivenza L’O2 è in grado di aumentare la sopravvivenza dei pazienti con BPCO ipossiemica grave (paO2 < 55 mmHg). [Medical Research Council Working Party, 1981] [NOTTG, Ann Int Med 1998] 34

Monitoraggio della terapia I flussi di O2 devono portare la PaO2  60 mmHg a riposo; Non sospendere il trattamento durante il sonno e l’attività fisica; Eventuale incremento del flusso (almeno 1 litro m) se la PaO2 peggiora di notte o sotto sforzo; L’altitudine può peggiorare l’ipossiemia (volo in aereo), valutare un supplemento della concentrazione. 35

Compliance all’OLT Scarsa aderenza tra il 45 e 84% in diverse casistiche. Cause: Gravità della malattia Sesso Modalità restrittive per il paziente Isolamento Scarsa spiegazione da parte del medico 36

Effetti indesiderati dell’OLT Tossicità dose dipendente Tracheobronchiti Danno alveolare acuto Fibrosi interstiziale Ipercapnia Ustione, incendio o esplosione 37

OSSIGENOTERAPIA Generalmente valori di FiO2 compresi tra 25 e 40% sono in grado di riportare la tensione di ossigeno nel sangue a valori di normalità Quando non si riescono ad ottenere valori di PaO2 > 60 mm/Hg nonostante si somministrino concentrazioni di O2 > al 60% allora bisogna considerare la necessità di intubare e ventilare meccanicamente il paziente