Anna Vagnozzi, Ines Di Paolo (INEA)

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Transcript della presentazione:

Anna Vagnozzi, Ines Di Paolo (INEA) Il contributo delle Regioni nel sistema di ricerca ed innovazione agro-alimentare italiano Anna Vagnozzi, Ines Di Paolo (INEA) Convegno Agriregionieuropa La ricerca pubblica agro-alimentare in Italia: il ruolo delle Regioni Roma, 25 ottobre 2010

Le riflessioni che proponiamo: Il contributo delle regioni nel sistema di ricerca ed innovazione agroalimentare italiano Roma, 25 ottobre 2010 Le riflessioni che proponiamo: gli aspetti peculiari del contributo regionale i punti di forza e i punti di debolezza una esemplificazione: quale coerenza fra la ricerca promossa dalle regioni e le politiche di sviluppo rurale? 2

Un ruolo operativo attivo e non di semplice governo del sistema Il contributo delle regioni nel sistema di ricerca ed innovazione agroalimentare italiano Roma, 25 ottobre 2010 Quale la finalità generale dell’impegno regionale per la promozione della ricerca e dell’innovazione degli ultimi 10 anni? promozione di una ricerca applicata strettamente interrelata alle politiche regionali di sviluppo dell’agricoltura e alle specifiche esigenze di territori e imprese, sviluppo di contenuti di scarso interesse per i soggetti privati, obiettivo operativo è il “controllo del risultato” . Un ruolo operativo attivo e non di semplice governo del sistema 3

caratteristiche della ricerca e contenuti Il contributo delle regioni nel sistema di ricerca ed innovazione agroalimentare italiano Roma, 25 ottobre 2010 Quale contributo ? in termini di: risorse regole caratteristiche della ricerca e contenuti 4

Il contributo delle regioni nel sistema di ricerca ed innovazione agroalimentare italiano Roma, 25 ottobre 2010 …le risorse Le Regioni negli ultimi 20 anni hanno progressivamente incrementato le risorse finanziarie dedicate alla ricerca e all’innovazione (2004/2008: 140 Meuro 12 regioni, 227 Meuro Stato con una media di spesa per regione pressochè analoga*). L’intervento sulle risorse umane non è alla portata delle Regioni in quanto il 90% delle strutture sono di valenza nazionale, tuttavia sono stati sostenuti tramite i progetti i processi di formazione (borse di studio, assegni di ricerca ecc.) del personale Anche le strutture residenziali e tecnologiche delle istituzioni di ricerca non sono un costo regionale se non per quanto concerne le strutture di emanazione e le quote d’uso addebitate ai progetti *Annuario INEA 2010 5

Il contributo delle regioni nel sistema di ricerca ed innovazione agroalimentare italiano Roma, 25 ottobre 2010 …le regole L’attenzione ai processi di governance ha contraddistinto l’impegno regionale: ricognizione della domanda utilizzo del bando pubblico promozione dei partenariati misti interregionalità 6

…le caratteristiche delle ricerche e i contenuti Il contributo delle regioni nel sistema di ricerca ed innovazione agroalimentare italiano Roma, 25 ottobre 2010 …le caratteristiche delle ricerche e i contenuti 7

Punti di forza Punti di debolezza Importante peso finanziario Il contributo delle regioni nel sistema di ricerca ed innovazione agroalimentare italiano Roma, 25 ottobre 2010 Punti di forza Importante peso finanziario Riferimento ai bisogni Particolare attenzione nella scelta delle ricerche Approccio problem solving Intensa attività di coordinamento interregionale Punti di debolezza Scarso peso nella governance del sistema Eccessivo appiattimento sulla realtà Scarsa attenzione alla verifica dei risultati Insufficiente massa critica Ridotta partnership con il livello nazionale 8

Un prodotto del coordinamento interregionale utile all’analisi e al “governo” della ricerca agricola regionale La: sistema informativo tra le Regioni sulla ricerca agricola, agroalimentare e agroambientale e sulle innovazioni disponibili : Obiettivi: - orientare le scelte di politica e consentire una migliore allocazione delle risorse rendere più efficace l’incontro fra domanda e offerta della ricerca - favorire lo scambio di informazioni, la coprogrammazione e la cogestione di interventi su tematiche di interesse multiregionale - promuovere la partecipazione attiva delle istituzioni di ricerca

Un’applicazione concreta: analisi dei contenuti delle ricerche regionali in termini di coerenza con i fabbisogni delle politiche di sviluppo rurale Quale utilità? la valutazione dei contenuti della ricerca promossa in riferimento agli obiettivi di sviluppo agricolo-rurali appare particolarmente utile non solo per ri-orientare, se necessario, le politiche a sostegno della ricerca, ma anche per qualificare nell’immediato gli interventi previsti dalle misure dei PSR 2007-2013 (es. 121, 122, 123, 124, 125, 214, ecc.), soprattutto considerando che la conoscenza e l’innovazione rappresentano un ambito di intervento ulteriormente esaltato a seguito della recente verifica dell’“Health check” della PAC e dell’adozione del Recovery Plan dell’UE, con cui si sono rese disponibili risorse aggiuntive per inserire/potenziare specifiche azioni (tra cui il sostegno all’adozione di innovazioni rispondenti alle cosiddette “nuove sfide”).

Regioni Anni di riferimento Numero ricerche Contributo (euro) BANCA DATI INEA 15 Regioni aderenti, circa 1.600 ricerche rilevate, per un investimento tot. di oltre 200 Meuro (con quasi 160 Meuro di contrib. pubblico) Regioni Anni di riferimento Numero ricerche Contributo (euro) “Promotrici” “Di recente adesione” - Abruzzo 2005 – 2010 78 5.946.675 - Basilicata 1995 – 2010 79 4.039.891 - Campania 2002 – 2009 80 5.410.527 - Emilia 2000 – 2004 245 29.820.243 - Friuli 1999 – 2007 66 6.825.344 - Lombardia 1999 – 2003 106 10.902.162 - Piemonte 2002 – 2010 372 20.376.656 - Puglia 1997 – 2008 11.781.681 - Sicilia 1999 – 2010 241 41.569.497 - Toscana 1997 – 2009 126 11.680.817 - Veneto 2000 – 2008 95 8.252.366 - Umbria 2005 3 765.000 - Lazio - Liguria - Sardegna – 11

Coerenza tra ricerca agricola regionale e obiettivi Assi dei PSR Tematiche N. ric. Regioni in evidenza per tematica Coerenza con obiettivi Asse 1 Asse 2 Asse 3 Tematiche ambientali 333 Ven, Tosc, Friuli, Sic, Piem √ Tematiche economiche-gestionali 234 Sic, Piem, Tosc   Materiali genetici (sopr. veget.) 225 Piem, Sic, Bas, Ven Modelli produttivi ecosostenibili (tra cui quelli bio) 178 Piem, Abr, Sic, Lomb Prodotti tipici/tradizionali 149 E. Rom, Piem, Sic Sistemi qualità e sicur. alimentare 92 Camp, E. Rom Strutt., impianti, macchine 78 Sic, E. Rom, Tosc Protez., sanità e ben. animale 53 E. Rom, Lomb Sistema conoscenza (sopr. cons.) 29 Piem, E. Rom Patrimonio agricolo-rurale e promozione territoriale 28 Tosc, Sic, Piem Trasformaz.prodotti e gest. residui 25 Camp Prodotti biologici 18 Gestione reflui zootecnici 13

Più in dettaglio…(1) (ricerche con obiettivi ambientali: n. 333) Tematiche N. ric. Regioni in evidenza per tematica Coerenza con obiettivi Asse 1 Asse 2 Asse 3 biodiversità 116 Ven, Piem, Puglia, Tosc   √ risorse idriche 49 E. Rom, Tosc suolo 44 Sic, Piem energia e produzioni agro-energetiche 35 Abr alberi, foreste e sistemi vegetazionali 20 Lomb, Puglia, Tosc aria e modificazioni climatiche 12 E. Rom tutela territorio/paesaggio 10 Lomb, Ven, Tosc altri temi ambientali 47 Varie Regioni

Regioni in evidenza per tematica Coerenza con obiettivi Più in dettaglio…(2) (ricerche con obiettivi economico-gestionali: n. 234) Tematiche N. ric. Regioni in evidenza per tematica Coerenza con obiettivi Asse 1 Asse 2 Asse 3 aspetti "micro" (aziendali) 91 Piem, Sic, Tosc √   commerc., marketing e sviluppo mercati 77 Sic, Piem aspetti "macro" (sistemi produttivi/di mercato) 41 Tosc, Piem, Sic altri temi economico-gestionali 25 Varie Regioni

Coerenza tra ricerca agricola regionale e sfide HC della PAC Tematiche N. ric. Regioni in evidenza per tematica Rispondenza a sfide "Health Check" della PAC 1 2 3 4 5 6 valutaz. materiali genetici  225 Piem, Sic, Bas, Ven   √ biodiversità 116 Ven, Piem, Puglia, Tosc agricoltura bio, di cui: 79 Piem, E. Rom, Ven coltivaz. 65 Piem, E. Rom allevamento 14 Veneto risorse idriche 49 E. Rom, Tosc suolo 44 Sic, Piem bioEn. e prod. agro-ener. 35 Abruzzo foreste e sistemi vegetaz. 20 Lomb, Puglia, Tosc aria e modificaz. climat. 12 E. Rom settore lattiero-caseario  97 E. Rom, Lomb prodotti biologici  18 Camp, E. Rom 1 = Cambiamenti climatici 2 = Energie rinnovabili 3 = Risorse idriche 4 = Biodiversità 5 = Settore lattiero-caseario 7= Banda larga

Coerenza tra ricerca agricola regionale e obiettivi di sviluppo rurale Informazioni di sintesi (dati stimati) % ricerche per Asse PSR % ricerche per sfida HC della PAC Asse 1: in prevalenza tematiche di carattere economico, materiali genetici vegetali (e, in misura minore, animali), prodotti tipici/tradizionali Asse 2: in prevalenza modelli produttivi ecosostenibili (tra cui agric. bio), biodiversità, risorse idriche e suolo Asse 3: in prevalenza prodotti tipici/tradizionali, patrimonio agricolo-rurale e marketing territoriale

Per concludere sulla ricerca regionale… ….con uno sguardo al futuro… 1. Coerenza con gli obiettivi “competitività” (Asse 1) e “ambiente” (Asse 2), anche se in ambiti più tradizionali (agricolo, aziendale, ecc.): risultano per es. poco indagati strumenti di ingegneria finanziaria, agricoltura di precisione, metodi di raccolta e smaltimento o valorizzazione rifiuti e residui colturali, studi su filiere/sistemi economici agricoli, ecosistemi agricoli 2. Ancora pochi gli studi per gli ambiti extra-agricoli e territoriali (Asse 3): es. multifunzionalità (es. agricoltura sociale), modelli di sviluppo locale integrato, rapporto città - campagna e modelli di sviluppo agricoltura periurbana, servizi per le aree rurali, soluzioni infrastrutturali e logistiche, sistema della conoscenza per le aree rurali 3. In vista della PAC post-2013 (mercato come forza dominante e aiuti concentrati sulla produzione dei cosiddetti public goods), utile studiare rigorosi metodi di stima del valore economico dei servizi ambientali, sociali e ricreativi, per poter stabilire l’ammontare dei contributi, costruendo nel frattempo un ponte tra ricerca e società 4. Ancora vuoti sulle “grandi ma inevitabili sfide” (es. cambiamenti climatici, risorse energetiche, crisi alimentare), per le quali appare importante non disperdere le scarse risorse in tanti microprogetti dalle dubbie ricadute pratiche, ma unirsi a scala interregionale (o anche internazionale) per sostenere grandi progetti affrontati da gruppi interdisciplinari. Peraltro molti dei temi ancora poco studiati, sono stati indicati - dal Comitato permanente della ricerca agricola (SCAR) - come prioritari per la ricerca europea per poter fronteggiare gli scenari “agricoli” dei prossimi 20 anni (The 2° SCAR Foresight Exercice, december 2008)

Grazie per l’attenzione Il contributo delle regioni nel sistema di ricerca ed innovazione agroalimentare italiano Roma, 25 ottobre 2010 Grazie per l’attenzione