ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO «R. LAPORTA»

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ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO «R. LAPORTA» PROGETTO MADE IN ITALY ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO «R. LAPORTA»

SCUOLA PRIMARIA DI FICULLE Classi IV e V LA TERRACOTTA

Dalla scorsa primavera, noi ragazzi della Scuola Primaria di Ficulle, abbiamo iniziato a scoprire come funziona il mondo della pubblicità, come nascono gli spot, quale sono i loro significati e le loro finalità. Abbiamo anche appreso delle nozioni tecniche, sulle modalità di registrazione, e alcuni termini specifici, che avremmo poi utilizzato e messo in pratica alla fine di questo nostro percorso.

Siamo passati, poi, ad uno studio più approfondito di questo argomento, con l’osservazione di alcuni tra gli spot pubblicitari più trasmessi in TV, con la loro riproduzione grafica e l’analisi degli elementi che li caratterizzano.

Quest’anno, invece, abbiamo osservato i prodotti caratteristici del nostro territorio, cercando di individuarne i pregi e le peculiarità. Siamo giunti, così, alla conclusione che le terrecotte sono l’elemento che maggiormente contraddistingue il nostro paese.

Ci siamo, quindi, recati presso il laboratorio di terrecotte “Fattorini” per farci spiegare come avviene tutta la lavorazione e poterla osservare. Infine ci siamo impegnati nella realizzazione di uno spot che sponsorizzi questi bellissimi manufatti artigianali.

Abbiamo fatto una ricerca risalendo fino alle origini del nome del nostro paese, «FIGULUS», che significa «VASAIO», che la dice lunga sulla tradizione secolare della tradizione delle terrecotte a Ficulle.

Abbiamo scoperto che gli antichi «cocciari», aiutati anche dalle donne di famiglia, si recavano nelle campagne circostanti il paese, per raccogliere a mano la creta che avrebbero poi impastato e lavorato al tornio a pedale.

Come in tutte le civiltà di ogni epoca storica, i cocciari ficullesi realizzavano manufatti di uso quotidiano: piatti, bicchieri, pentole, vasi, «panate» (recipienti per servire il vino), brocche, ecc. Per secoli, quindi, in ogni casa si potevano trovare oggetti in terracotta, fin quando, nella seconda metà del ‘900, sono stati via via sostituiti da utensili più leggeri e pratici da usare.

Molti laboratori hanno chiuso sia per la diminuzione di richiesta di prodotti, sia perché non si sono trovati artigiani che continuassero la produzione; quelli rimasti, però, hanno continuato a tramandare le loro conoscenze a figli o apprendisti.

Ancora oggi la realizzazione delle terrecotte avviene come nel passato, eccezion fatta per il tornio elettrico, il forno a gas o elettrico (un tempo veniva scaldato con la legna) e per l’approvvigionamento della creta, che viene comprata già purificata ed imballata in grossi pani.

Pur conoscendo da sempre le terrecotte ficullesi, noi bambini siamo rimasti affascinati dalle varie fasi di lavorazione, soprattutto quelle della colorazione, che avviene dopo l’essiccazione al sole e prima della cottura, il cui risultato è totalmente inaspettato, tanto appare diverso l’aspetto dei manufatti una volta che escono dal forno.

Negli ultimi decenni, con lo sviluppo di diverse strutture agrituristiche nel nostro territorio, c’è stata una riscoperta delle terrecotte, soprattutto da parte dei turisti, molti dei quali stranieri, anche grazie all’inventiva degli artigiani che hanno ampliato la produzione di manufatti con oggetti anche più attuali.

Questa esperienza ci ha fatto intuire quanta passione, dedizione, sacrificio e abilità ci siano dietro la lavorazione della creta, un elemento naturale, così antico e così attuale, come la creta... e quanta fortuna abbiamo noi, ragazzi di Ficulle, a vivere in questo territorio!