IL LEGNO - Rossi Francesco - Brambilla Giacomo

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Transcript della presentazione:

IL LEGNO - Rossi Francesco - Brambilla Giacomo Presentazione eseguita da: - Rossi Francesco - Brambilla Giacomo Classe 1^ sez. A

Difetti ed alterazioni Tecnologia del legno Difetti ed alterazioni Struttura interna Tipi di legno Proprietà ( caratteristiche) Fisiche Meccaniche Tecnologiche

Tecnologia del legno Il legno è la materia prima fornita naturalmente dagli alberi e che, nel linguaggio corrente, prende il nome di legna se fornisce combustione, legname da costruzione, da lavoro, da industria, quando viene utilizzato per impieghi specifici. Le operazioni necessarie per trasformare le piante in legname iniziano con l’abbattimento. Il tronco viene tagliato alla base, generalmente per mezzo di motoseghe, scegliendo la direzione di caduta. Agli alberi abbattuti vengono tolti rami e corteccia per essere poi trasportati. Il trasporto dei tronchi può avvenire su veicoli (autocarri), per ferrovia, mediante teleferiche o corsi d’acqua (fluitazione). Giunti in segheria, i tronchi vengono tagliati in travi o tavole e sottoposte all’essiccazione, che ha il compito di ridurre il contenuto di umidità dei legnami a livelli ambientali. L’essiccazione può essere naturale o artificiale.

Struttura interna Sezionando trasversalmente un tronco, possiamo osservare 4 zone diverse. Procedendo dall’esterno si ha: La corteccia, il rivestimento più o meno spesso che ha la funzione di proteggere il tronco dagli agenti atmosferici e dagli attacchi degli insetti. 2) Il libro, uno strato sottile, formato di fibre lunghe e flessibili, attraverso il quale scorre la linfa. 3) La parte legnosa, uno strato molto ampio che giunge quasi sino al centro della pianta. In questo modo si ha: - verso l’esterno, una zona comprendente sia cellule viventi sia morte, in cui passa la linfa (alburno); - verso l’interno, una zona di sole cellule morte in cui non si ha più scorrimento della linfa (durame). 4) Il midollo, la parte centrale del tronco.

Difetti ed alterazioni I legni, quali resti di esseri viventi, possono presentare dei difetti nella forma e nella costituzione del fusto, causati dall’azione della neve, del vento e del gelo; altri difetti sono dovuti alla cipollatura, quando si ha un distacco tra due anelli annuali, dai nodi marci o cadenti. Anche gli organismi viventi, come funghi, batteri e insetti, possono alterare la composizione del legno fino a farlo marcire, o scavano delle gallerie per depositarvi le larve e per procurarsi il nutrimento. Tra gli insetti, ricordiamo la camola rossa, che attacca i pioppi; il cervo volante, che attacca le querce, il castagno, il salice, il faggio ed il pioppo. La termite attacca in genere le costruzioni in legno, iniziando la sua opera distruttrice dall’interno. I tarli del legno, molto noti, attaccano il legno delle sculture, dei mobili e dei rivestimenti.

Tipi di legno I legnami possono essere variamente classificati. Innanzitutto si distinguono i legnami resinosi (larice, abete, pino, ecc.) da quelli di latifoglie (pioppo, betulla, castagno, noce, faggio, frassino, ecc.); abbiamo poi i legnami esotici, che provengono dalle regioni tropicali o equatoriali (mogano, tek, palissandro, ebano, ecc). In base alla durezza (la proprietà di resistere alla penetrazione di un corpo) i legnami si classificano in legni duri o forti (quercia, noce, olmo, ciliegio, ecc.), e legni dolci o teneri (abete, betulla, pioppo, tiglio, ecc.). Secondo l’impiego al quale sono destinati abbiamo i legnami di pregio, che per la bellezza del disegno sono destinati ad essere lasciati “a vista” (noce, acero, mansonia, mogano, ecc.), e quelli da opera, utilizzati soltanto per le loro caratteristiche tecniche. Si hanno poi legnami adatti all’industria del compensato (pioppo, betulla, faggio) e per ricavare sottili trance usate per ricoprire le superfici di mobili o di altri elementi di arredamento.

Caratteristiche dei legnami I legnami si distinguono tra loro per le diverse proprietà fisiche, meccaniche e tecnologiche che ne indirizzano gli impieghi.   Proprietà fisiche : odore, colore, disegno, peso specifico, ritiro e dilatazione. Proprietà meccaniche : resistenza alla compressione, resistenza alla trazione, resistenza a flessione, elasticità, durezza. Proprietà tecnologiche : fendibilità, flessibilità o curvabilità, attitudine al taglio, attitudine al pulimento.

Proprietà fisiche Odore. Tutti i legnami hanno un odore caratteristico, che dipende dai composti volatili presenti nei succhi, nelle resine o negli olii. Colore. Il colore più comune nei legnami è il colore bruno, più o meno scuro: hanno questa tinta la quercia, il noce, il castano e molti altri. Disegno. Il disegno di un legname deriva dal complesso di vari elementi, quali la lucentezza, la grana, la tessitura, la velatura. Peso specifico. E’ il peso dell’unità di volume. Viene comunemente misurato in Kg/dm³. Varia a seconda della specie legnosa e della quantità d’acqua contenuta nel legno (grado di umidità). Ritiro e dilatazione. Il legno è sempre soggetto ad un ritiro o contrazione per perdita di umidità e, viceversa, ad una dilatazione o rigonfiamento, per assorbimento di umidità.

Proprietà meccaniche Indicano la resistenza di un legname sottoposto alle varie sollecitazioni (trazione, compressione, flessione, ecc.). Tale resistenza varia a seconda della direzione in cui si esercitano gli sforzi: direzione assiale (lungo le fibre), direzione radiale (perpendicolare agli anelli annuali), direzione tangenziale (tangente agli anelli annuali). Resistenza alla compressione. Sottoponendo dei provini di legno ad una prova di compressione secondo le tre diverse direzioni, fino a provocare la rottura, si può notare come il provino sollecitato in direzione assiale resista ad un carico molto superiore a quello degli altri due (circa 5 volte più grande) .

Resistenza alla trazione Resistenza alla trazione. Il legno resiste ottimamente alla trazione, purché sollecitato in direzione assiale (lungo le fibre) Resistenza a flessione. E la sollecitazione tipica a cui sono sottoposte le travi. Le fibre superiori della tavola si accorciano Elasticità. E’ la proprietà che hanno alcuni legnami di potersi incurvare sotto l’azione di una forza esterna e di riprendere la forma primitiva al cessare della forza stessa. Durezza. E’ la proprietà di un legname di resistere alla penetrazione di un altro corpo. In base a questa proprietà, i legnami si classificano in : legni duri o forti ( quercia, noce, olmo, ecc.); legni dolci o teneri (abete, betulla, pioppo, ecc.) Compressione Flessione

Proprietà tecnologiche Fendibilità. E’ la proprietà che ha un legname di fendersi, cioè di spaccarsi nel senso delle fibre, sotto l’azione di un cuneo.  Flessibilità o curvabilità. E’ la proprietà che hanno alcuni legni di lasciarsi incurvare sotto l’azione di una forza gradualmente crescente e di mantenere tale curvatura anche al cessare della forza. La curabilità è maggiore se il legno è verde o bagnato. Attitudine al taglio. E’ la proprietà di un legname di lasciarsi recidere con un utensile, che asporta materiale sotto forma di truciolo (sega, scalpello, pialla, ecc.)  Attitudine al pulimento. E’ la proprietà per la quale i legnami, sottoposti a levigatura, presentano una superficie liscia. Tutti i legni duri, in genere, hanno questa proprietà.

Schema struttura interna Annelli d’accrescimento. Osservando il disegno che rappresenta la sezione trasversale del tronco, si può notare una serie di anelli concentrici. Essi derivano dall’accrescimento annuale del fusto e sono costituiti di tessuto meno compatto formatosi durante la primavera, e di tessuto più compatto formatosi nella stagione estivo-autunnale.

Tipi di legno Parassiti del legno Tarlo del legno Rovere Faggio Frassino Tarlo del legno Nodi aderenti nodi cadenti