La tassazione dei redditi di capitale e delle plusvalenze finanziarie Università degli studi LUMSA Corso di laurea in economia aziendale e bancaria La tassazione dei redditi di capitale e delle plusvalenze finanziarie Alessandra Sanelli Banca d’Italia – Servizio Assistenza e Consulenza Fiscale alessandra.sanelli@bancaditalia.it
Gli investimenti finanziari delle famiglie Fonte: Banca d’Italia, Relazioni Annuali
I redditi finanziari: un quadro d’insieme REDDITI DI CAPITALE Dividendi da azioni e quote di SRL Interessi da depositi, c/c e titoli Proventi da fondi comuni di investimento Altri proventi da impiego di capitale REDDITI DIVERSI DI NATURA FINANZIARIA Plusvalenze/Minusvalenze su azioni e obbligazioni Proventi su derivati Altri differenziali positivi/negativi
Come vengono tassati i redditi finanziari? Non nella dichiarazione annuale dei redditi (aliquote progressive 23%-43%, oltre alle addizionali comunali e regionali), ma… …direttamente a cura della banca pagatrice (salvo eccezioni), con ritenute alla fonte a titolo d’imposta o imposte sostitutive ad aliquote proporzionali (12,5% o 26%)
Quanto valgono le imposte sui redditi finanziari nel sistema tributario italiano? Fonte: Ministero dell’Economia e Finanze, dati 2016
I redditi finanziari nel TUIR Redditi di capitale (art. 44): corrispondono alla nozione economica di “reddito prodotto” ed a quella giuridica di “frutti”, ossia di “proventi derivanti da rapporti aventi ad oggetto l’impiego del capitale”. Sono certi nell’an, ma non sempre nel quantum. Tassati al lordo di spese e perdite Redditi diversi di natura finanziaria (art. 67, c. 1, lett. c-c quinquies): corrispondono alla nozione economica di “reddito entrata” ed a quella giuridica di “guadagni di capitale”, ossia di proventi che, pur derivando dal capitale, sono incerti sia nell’an che nel quantum. Tassati al netto di spese e perdite
I redditi finanziari: qualche esempio (1) Deposito bancario vincolato a 1 anno e remunerato al tasso d’interesse dell’1,5% Interessi Redditi di capitale (art. 44) “proventi derivanti da rapporti aventi ad oggetto l’impiego del capitale”.
I redditi finanziari: qualche esempio (2) BTP decennale remunerato al tasso del 2% annuo Cedola semestrale di interesse: Interessi Redditi di capitale (art. 44): “proventi derivanti da rapporti aventi ad oggetto l’impiego del capitale” Differenza tra prezzo di vendita (110) e di acquisto (100): Plusvalenza o minusvalenza Redditi diversi di natura finanziaria (art. 67): proventi incerti sia nell’an che nel quantum
I redditi finanziari: qualche esempio (3) Azione società ALFA Dividendo annuale (non predeterminato): Dividendi Redditi di capitale (art. 44): “proventi derivanti da rapporti aventi ad oggetto l’impiego del capitale” Differenza tra prezzo di vendita (90) e di acquisto (100): Plusvalenza o minusvalenza Redditi diversi di natura finanziaria (art. 67): proventi incerti sia nell’an che nel quantum
I redditi di capitale (art. 44 TUIR) Interessi e altri proventi derivanti da rapporti aventi per oggetto l’impiego del capitale, esclusi i rapporti attraverso cui possono essere realizzati differenziali positivi e negativi in dipendenza di un evento incerto (c. 1, lett. h) Interessi Dividendi e altri utili da partecipazione Altri proventi mutui, depositi e c/c obbligazioni e titoli similari cambiali finanziarie accettazioni bancarie certificati di massa (titoli atipici) azioni e titoli similari altre partecipazioni associazioni in partecipazione* fondi comuni riporti, pronti/termine, prestito titoli polizze vita forme di previdenza complementare rendite perpetue fidejussioni e altre garanzie trust * escluse quelle con solo apporto di opere e servizi, se non incorporate in strumenti finanziari
La determinazione dei redditi di capitale: criteri generali (art La determinazione dei redditi di capitale: criteri generali (art. 45 TUIR) Criterio di “cassa”: interessi, utili o altri proventi percepiti nel periodo d’imposta, ma: Pro-rata temporis per gli interessi sui mutui (ex c. 2 art. 45) e per gli interessi su obbligazioni, depositi e c/c (per modalità di tassazione o previsioni contrattuali) Tassazione “al lordo”: indeducibilità di spese e perdite Redditi in natura o in valuta estera: valore normale o cambio del giorno in cui sono percepiti (art. 9, comma 2, TUIR) Sono redditi di capitale anche i proventi derivanti dalle variazioni del cambio
La tassazione dei redditi di capitale: interessi Esclusi dall’imposta personale progressiva (Irpef) Tassati con ritenute alla fonte a titolo definitivo o imposte proporzionali applicate dalle banche: 26% 12,5% depositi, conti correnti e certificati di deposito titoli di Stato (Bot, BTP, ecc.) obbligazioni di banche e società commerciali buoni fruttiferi postali
La tassazione dei redditi di capitale: dividendi Dividendi su partecipazioni qualificate Inclusione nell’imponibile Irpef per il 49,72% dell’ammontare Es.: dividendo = 50, quota tassata in Irpef = 50 x 49,72% = 24,86 La tassazione parziale in Irpef mira ad attenuare la doppia imposizione (in capo al socio e in capo alla società) Partecipazioni qualificate Società quotate Società non quotate >= 2% dei diritti di voto >= 20% dei diritti di voto >= 5% del capitale >= 25% del capitale Dividendi su partecipazioni non qualificate Esclusione dall’imponibile Irpef Ritenuta del 26%, applicata dal soggetto che paga i dividendi
Il trattamento fiscale di interessi e dividendi in capo alla società erogante e ai percettori Deducibili Indeducibili = Tassati in Ires (24%) e IRAP (3,9-4,9%) persona fisica non imprenditore, società semplice Tassazione proporzionale (26%) PNQ: tassazione proporzionale (26%) PQ: Irpef sul 49,72% dell’ammontare Beneficiario 14
Le plusvalenze nel TUIR: redditi diversi di natura finanziaria (art Le plusvalenze nel TUIR: redditi diversi di natura finanziaria (art. 67, c. 1, lett. c)-c-quinquies) Proventi da cessione a titolo oneroso/chiusura di rapporti produttivi di redditi di capitale, da cessione a titolo oneroso o rimborso di crediti pecuniari o di strumenti finanziari, nonche' da rapporti attraverso cui possono essere conseguiti differenziali positivi e negativi in dipendenza di un evento incerto Plusvalenze/ minusvalenze Proventi su derivati Altri proventi azioni e altre partecipazioni obbligazioni e titoli similari valute metalli preziosi futures swap option … vendita o rimborso di crediti o strumenti finanziari altri proventi finanziari
La tassazione delle plusvalenze su strumenti finanziari per le persone fisiche Plusvalenze su azioni che rappresentano partecipazioni qualificate in società Inclusione nell’imponibile Irpef per il 49,72% dell’ammontare La tassazione parziale in Irpef mira ad attenuare la doppia imposizione (in capo al socio e in capo alla società) Plusvalenze su azioni che rappresentano partecipazioni societarie non qualificate e su altri titoli (obbligazioni, titoli di Stato, ecc.) Esclusione dall’imponibile Irpef Tassazione proporzionale al 26% o al 12,5%, sostitutiva dell’Irpef L’imposta può essere applicata dalle banche o direttamente dal contribuente in sede di dichiarazione annuale dei redditi
Le plusvalenze e gli altri redditi diversi di natura finanziaria: due categorie distinte Plusvalenze su partecipazioni qualificate (art. 67, lett. c, TUIR) Altri guadagni di capitale (art. 67, lett. cbis-cquinquies, TUIR) Compensazione con tutte le minusvalenze e perdite di capitale, ad eccezione di quelle su partecipazioni qualificate Compensazione solo con minusvalenze e perdite su partecipazioni qualificate Imposta sostitutiva proporzionale Tre regimi di tassazione, a scelta dell’investitore Tassazione progressiva sul 49,72% dell’ammontare 17
Risparmio amministrato Plusvalenze e altri redditi diversi di natura finanziaria: i tre regimi di tassazione Dichiarazione Risparmio amministrato Risparmio gestito Art. 5 D.lgs. 461/97 Art. 6 D.lgs. 461/97 Art. 7 D.lgs. 461/97 Si applica in assenza di opzione per gli altri regimi Attività finanziarie affidate in deposito agli intermediari Attività finanziarie affidate in gestione agli intermediari Tassazione sul maturato Tassazione al realizzo
Un confronto fra i tre regimi Dichiarazione Risparmio Amministrato Risparmio Gestito Tassazione al: Realizzo Maturato Applicazione del prelievo Investitore (quadro RT Unico) Intermediari (banche, ecc.) Imponibile Differenza tra plus e minus dell’anno, al netto di minus ultimi 4 anni Singole plus al netto di minus ultimi 4 anni Risultato netto della gestione Minusvalenze e perdite possono essere compensate con: Plusvalenze e altri redditi diversi di natura finanziaria realizzati dal contribuente nel periodo di imposta Plusvalenze e altri redditi diversi di natura finanziaria realizzate successivamente su attività detenute presso lo stesso intermediario Plusvalenze e altri redditi diversi di natura finanziaria anche solo maturati e interessi e dividendi affluiti alla gestione nel periodo d’imposta Riporto minus 4 anni Segnalazioni all’AF/Certificaz. al contribuente SI NO
Come si assicura la confrontabilità fra redditi tassati ad aliquote diverse (26% e 12,5%) Redditi diversi di natura finanziaria (plus/minusvalenze) Redditi di capitale e redditi diversi di natura finanziaria conseguiti nell’ambito di gestioni individuali di portafoglio Redditi di capitale e redditi diversi di natura finanziaria conseguiti tramite fondi comuni e polizze vita I redditi tassati al 12,5% sono inclusi nell’imponibile per una quota pari al 48,08% del loro ammontare. Infatti: 26%x48,08% = 12,5%
Imposte ordinarie sui redditi finanziari, oltre a interessi Le novità della legge di bilancio 2017: i piani individuali di risparmio a lungo termine (PIR) Vantaggi fiscali Esenzione da tassazione dei redditi finanziari generati dagli investimenti detenuti nel piano Esenzione dall’imposta di successione Condizioni Vincoli relativi alla composizione del piano Periodo minimo di 5 anni di detenzione degli strumenti finanziari Limite all’investimento annuale (30.000 euro) e complessivo (150.000 euro) Limite di concentrazione: non è possibile investire più del 10% del PIR in strumenti finanziari di uno stesso emittente o in depositi e c/c Mancato rispetto: Imposte ordinarie sui redditi finanziari, oltre a interessi
I piani individuali di risparmio a lungo termine (PIR) Chi può sottoscrivere un PIR: persone fisiche residenti in Italia Un PIR si costituisce attraverso: un rapporto di custodia o amministrazione titoli un contratto di gestione di portafogli un contratto di assicurazione sulla vita o di capitalizzazione Un PIR può essere investito: per il 30% in qualsiasi strumento finanziario, inclusi depositi e c/c per il 70% in: strumenti finanziari (azioni, obbligazioni, ecc.) emessi da imprese italiane o residenti in Stati UE/SEE, ma con stabile organizzazione in Italia, che svolgono attività diverse da quella immobiliare. Almeno il 30% di questi strumenti finanziari deve essere emesso da imprese non quotate nei principali mercati di borsa quote di OICR che investono per almeno il 70% negli strumenti finanziari di cui alla lett. a) Con opzione per regime risparmio amministrato
La tassazione dei redditi di capitale di fonte estera Ritenuta d’ingresso (26%-12.5%) a cura dell’intermediario residente che interviene nella riscossione* Tassazione sostitutiva (26%-12.5%) in dichiarazione (art. 18 TUIR, Quadro RM) per i proventi percepiti direttamente all’estero* Ritenute estere dedotte dall’imponibile (nessun credito d’imposta) Monitoraggio fiscale + presunzioni di redditività e di evasione Scambio automatico di informazioni con le amministrazioni fiscali degli altri paesi secondo lo standard OCSE * Irpef su 49,72% dell’ammontare per dividendi e plusvalenze su partecipazioni qualificate; Irpef su 100% dell’ammontare per dividendi e plusvalenze su partecipazioni in societa’ non quotate residenti in paradisi fiscali.
La tassazione dei redditi finanziari: Italia: un quadro riepilogativo Dividendi Ritenuta alla fonte a titolo definitivo del 26%. Tassazione progressiva parziale sui dividendi da partecipazioni qualificate. ITALIA Interessi Ritenuta alla fonte a titolo definitivo o imposta sostitutiva del 26% o 12,5% (titoli di Stato) Aliquote tassazione personale progressiva (Irpef) : 23%-43% (> 75.000€), cui si aggiungono le addizionali comunale e regionale, fino a 4 p.ti percentuali; contributo di solidarietà del 3% per redditi > 300.000€ Plusvalenze Tassazione separata proporzionale del 26% o del 12,5%. Tassazione progressiva parziale per le plusvalenze su partecipazioni qualificate
La tassazione dei redditi finanziari negli altri paesi Dividendi Tassazione progressiva con ritenuta alla fonte a titolo d’acconto del 36,5% (21% + contributi sociali del 15,5%) FRANCIA Interessi Tassazione progressiva con ritenuta alla fonte a titolo d’acconto del 39,5% (24% + contributi sociali del 15,5%) Plusvalenze Tassazione progressiva, con riduzione della base imponibile (al 50% per le attività detenute da almeno 2 anni e al 35% per quelle detenute da più di 8 anni). Aliquote tassazione perso-nale progressiva: 14%-45% (> 151.956€); contributo di solidarietà del 3%-4% per i redditi > 250.000/500.000€
La tassazione dei redditi finanziari negli altri paesi Dividendi Ritenuta a titolo definitivo del 26,38%, con possibilità di optare per la tassazione progressiva se inferiore. Franchigia di 801€ GERMANIA Interessi Ritenuta a titolo definitivo del 26,38%, con possibilità di optare per la tassazione progressiva se inferiore. Franchigia di 801€ Aliquote tassazione perso-nale progressiva: 14%-45% (> 250.730€) + sovrattassa di solidarietà del 5,5% Plusvalenze Tassazione proporzionale del 26,38%
La tassazione dei redditi finanziari negli altri paesi Dividendi E’ prevista un’esenzione fino a 5.000 sterline. Oltre tale soglia i dividendi sono soggetti a tassazione progressiva con aliquote speciali. REGNO UNITO Interessi Tassazione progressiva; le banche applicano una ritenuta alla fonte a titolo d’acconto del 20%. Sono previste numerose esenzioni. Aliquote tassazione perso-nale progressiva: 20%-45% (> 150.000£); per i dividendi si applicano aliquote progressive dal 7,5% al 38,1%; per le plusvalenze dal 10% al 20% Plusvalenze Tassazione separata con aliquote progressive speciali; è prevista una soglia annuale di esenzione pari a 11.100£ per il 2016/17.
La tassazione dei redditi finanziari negli altri paesi Dividendi Ritenuta alla fonte a titolo d’acconto del 19% e tassazione separata con aliquote progressive speciali. SPAGNA Interessi Ritenuta alla fonte a titolo d’acconto del 19% e tassazione separata con aliquote progressive speciali. Sono esenti gli interessi dei titoli del tesoro a breve termine. Aliquote tassazione perso-nale progressiva: 19%-45% (>60.000€); per i redditi finanziari si applicano aliquote progressive del 19%-21%-23% Plusvalenze Tassazione separata con aliquote progressive speciali.
La tassazione dei redditi finanziari negli altri paesi Dividendi Tassazione separata con aliquote progressive speciali STATI UNITI Interessi Tassazione progressiva con aliquote ordinarie. Sono esenti gli interessi dei titoli emessi dagli Stati federali. Plusvalenze A breve termine (<1anno): tassazione progressiva con aliquote ordinarie A lungo termine (>=1anno): tassazione separata con aliquote progressive speciali Aliquote tassazione perso-nale progressiva: 10%-39,6% (>418.400$). Per dividendi e plusvalenze a lungo termine si applicano aliquote progres-sive speciali pari a 0%-15%-20%
Il confronto internazionale: una sintesi ITALIA: Tassazione proporzionale per interessi, dividendi e plusvalenze, salvo eccezioni Tassazione progressiva parziale solo per dividendi e plusvalenze su partecipazioni qualificate, per attenuare la doppia imposizione Non sono previste esenzioni Aliquota ridotta (12,5%) per i titoli di Stato ALTRI PAESI (Francia, Germania, Regno Unito, Spagna, USA): Prevale la tassazione progressiva, spesso applicata con aliquote speciali, più basse di quelle ordinarie dell’imposta personale; quando la tassazione è proporzionale (Germania) è comunque prevista la possibilità di optare per la tassazione progressiva, se più favorevole Frequente previsione di aliquote più basse o altre forme di riduzione della tassazione per dividendi e plusvalenze (soprattutto a lungo termine) Esenzioni per particolari strumenti finanziari o soglie di reddito esente
L’imposizione sui valori patrimoniali (cenni) Le imposte generali sul patrimonio Ordinarie Finalità principale: redistribuzione della ricchezza, in genere più concentrata rispetto ai redditi Aliquote: generalmente basse (<1%) Esempio: Italia (1940-1947); Francia (in vigore: 0,55%-1,5%) Straordinarie Finalità principale: aumentare le entrate pubbliche in momenti di particolare necessità (es. guerre, calamità, disavanzi pubblici eccessivi) Esempio: Italia (1992), imposta straordinaria dello 0,6% sui depositi bancari Le imposte patrimoniali su beni specifici Esempio: Italia (dal 2012)
La tassazione “patrimoniale” sulle attività finanziarie in Italia Imposta di bollo su depositi, conti correnti e libretti di risparmio 34,2 €; esenzione se giacenza media annua < = 5000 € Imposta di bollo sulle attività finanziarie (detenute in Italia o all’estero) 2 per mille (dal 2014) base imponibile: valore di mercato delle attività alla fine dell’anno o del periodo di rendicontazione (in mancanza: valore nominale o di rimborso)