Lezione di politica sociale I modelli di welfare Dopo Esping-andersen
Critiche alla tipologia di Esping-Andersen Troppo statica, fotografa la situazione degli anni Ottanta. Non tiene conto dei mutamenti o della formazione di nuovi modelli. Tratta i differenti mondi come “frozen landscape” (Wils Arts 2013: 13) Nel calcolare l’indice di demercificazione considera solo le politiche di trasferimento del reddito (vecchiaia, disoccupazione, malattia). Includendo altre voci di spesa come per esempio le pensioni di invalidità o le prestazioni per l’ assistenza sanitaria e l’edilizia pubblica la comparazione tra paesi ne risulterebbe modificata. Sottovalutazione del ruolo della famiglia. Non tiene conto del dualismo insider-outsider
Resilienza della tipologia Resilienza della tipologia (regge grosso modo alla prova del tempo) La tipologia è “un mezzo per un fine- la spiegazione- e non un fine in sé” (Arts e Gellissen 2002: 149). Serve a spiegare la varietà di welfare capitalism
Da un numero ridotto di tipi Esping-Andersen include nella sua analisi i 20 paesi che negli anni 60 aderirono all’OECD (escludendo Lussemburgo e Irlanda perché troppo piccoli). Totale: 18 paesi. Da allora altri paesi hanno aderito all’OECD tra i quali Grecia, Portogallo, Spagna e i paesi dell’ area ex comunista. Per E. A. non possiamo rischiare di avere tanti tipi quanti sono i casi. Per questo motivo egli considera i paesi mediterranei e dell’est asiatico come varianti del regime conservatore e Australia e Nuova Zelanda come parte del regime liberale
a una varietà di modelli Modello residuale-liberale Modello meritocratico-occupazionale-conservatore Modello universalistico-socialdemocratico Modello mediterraneo Modello degli antipodi Modello est-asiatico Modello latino-americano Modello paesi ex comunisti/in transizione
Modello mediterraneo (Spagna, Italia, Grecia e Portogallo) Forte polarizzazione degli schemi di garanzia del reddito Assenza di forme di RMG Particolarismo e clientelismo (sia sul piano delle prestazioni che sul piano del finanziamento) Diffusa evasione contributiva e fiscale Ruolo centrale della famiglia e della rete parentale Forte frammentazione e categorizzazione Scasa offerta di servizi alle famiglie, alle persone anziane e ai disabili Servizi sanitari pubblici nazionali Soprattutto tra pensioni e indennità di disoccupazione; Insiders e outsiders Assenza di una rete di protezione di ultima istanza
Modello degli antipodi (Australia e Nuova Zelanda) Un modello liberale con maggiore garanzie (già nel 1907 fu introdotto il family wage). Nella Nuova Zelanda già nel 1938 esisteva un Servizio Sanitario Nazionale
Regime est-asiatico (Singapore, Taiwan, Malesia, Filippine, Indonesia, Corea del Sud, Tailandia Quota ridotta di spesa sociale su spesa pubblica (dal 5% dell’Indonesia al 24% di Taiwan) Tuttavia Taiwan, Corea del Sud e Tailandia hanno aumentato il grado di copertura. Tutti i paesi si sono dotati di schemi previdenziali nazionali su base locale (in Corea del Sud e Tailandia su base nazionale) Corea del Sud e Taiwan dispongono di un sistema nazionale di assistenza sanitaria Sono carenti sul piano delle politiche contro la disoccupazione e la tutela del lavoro (ad eccezione di Corea del Sud e Taiwan) Esteso settore informale Ruolo della famiglia (basso t.o. f.; 2/3 degli anziani vivono in famiglia
Modello latino-americano (Brasile, Argentina, Cile, Colombia) Basso livello di copertura Elevata presenza del settore informale Ricorso alle assicurazioni sociali private ma con un forte intervento dello stato Non sono allo stato nascente come quelli asiatici ma hanno una lunga tradizione (prima metà del 900) Elevata tutela dei lavoratori dipendenti (vicino al modello occupazionale meritocratico) Processo involutivo
Paesi ex comunisti dell’Europa centro-orientale Est Europa (Ungheria, Slovacchia, Slovenia, Polonia, Repubblica Ceca, Bulgaria e Romania) Paesi balcanici e stati baltici (Lituania, Estonia, Lettonia) Paesi euroasiatici (Russia, Bielorussia, Uzbekistan, Georgia e Moldavia) Ruolo della famiglia Passaggio a schemi pensionistici e assistenza sanitaria privata In rosso i paesi entrati a far parte dell’Unione Europea