ANCA articolazione prossimale dell’arto inferiore

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Transcript della presentazione:

ANCA articolazione prossimale dell’arto inferiore orientare l’arto in tutte le direzioni dello spazio 3 gradi di libertà. enartrosi Rapporto tra testa del femore e acetabolo (cavità articolare dell’anca)

GRADI di LIBERTA’ Piano frontale Piano sagittale Piano orizzontale Asse antero-posteriore Movimenti di abduzione-adduzione Piano sagittale Asse trasversale Movimenti di flesso-estensione Piano orizzontale Asse verticale Movimenti di rotazione esterna ed interna

piano frontale piano sagittale paino trasverso

Articolazaione coxofemorale Grande stabilità Lussazione rara Minore ampiezza di movimento Funzione: Sostegno del peso locomozione

Movimento di Flessione Avvicina la superficie della coscia al torace 2 fattori influenzano l’ampiezza della flessione Movimento attivo/passivo Ginocchio esteso/flesso (mm ischiocrurali) Flessione attiva – ginocchio esteso 90° “ ginocchio flesso 120° Flessione passiva – ginocchio esteso 120° “ ginocchio flesso 145° Flessione passiva e simultanea di anche e ginocchia Contatto del tronco con le cosce x basculamento del bacino posteriormente in seguito a appianamento dell’iperlordosi

Flessione attiva ginocchio flesso 120° Flessione attiva ginocchio esteso 90° Flessione attiva ginocchio flesso 120°

Flessione passiva ginocchio flesso 145° Flessione passiva ginocchio esteso 120° Flessione passiva ginocchio flesso 145°

Flessione passiva e simultanea di anche e ginocchia Contatto del tronco con le cosce x basculamento del bacino posteriormente in seguito a appianamento dell’iperlordosi

Movimento di Estensione Arto inferiore spostato posteriormente al piano frontale L’ampiezza dell’estensione influenzata dal del legamento ileo-femorale 2 fattori influenzano l’ampiezza della flessione Movimento attivo/passivo Ginocchio esteso/flesso (mm ischiocrurali) Estensione attiva – ginocchio esteso 20° “ – ginocchio flesso 10° Estensione passiva – ginocchio esteso 20° “ - ginocchio flesso 30° L’estensione è aumentata per il basculamento in basso ed in avanti del bacino iperlorodsi lombare

estensione attiva ginocchio flesso 10° ginocchio esteso 20° estensione attiva ginocchio flesso 10°

Estensione passiva ginocchio esteso 20° ginocchio flesso 30°

L’estensione è aumentata per il basculamento in basso ed in avanti del bacino iperlorodsi lombare

Movimento di Abduzione Porta l’arto in fuori lo allontana dal piano di simmetria del corpo L’abduzione di un’anca si accompagna sempre all’abduzione dell’anca controlaterale per basculamento del bacino tramite l’inclinazione di una linea ideale passante per le fossette lombari Misura ROM arto abdotto / piano di simmetria del corpo Arto abdotto / arto controlaterale

Arto abdotto / arto controlaterale Misura ROM Arto abdotto / piano di simmetria del corpo Arto abdotto / arto controlaterale

Movimento di Abduzione Movimento massimo di abduzione arto abdotto / piano di simmetria del corpo 45° Arto abdotto / arto controlaterale 90° In appoggio monopodalico l’abduzione dell’arto a 45° provoca un’inclinazione del bacino sul lato portante di 45° ed il rachide compensa l’inclinazione del bacino con una curva convessa sul lato portante

Abduzione negli sportivi L’abduzione è limitata da: Legamento ileo-femorale e pubo-femorale collo femorale contro il ciglio cotiloideo Abduzione estrema negli atleti Attiva 120° - 130°

Nella spaccata frontale Passiva 180° es. spaccata frontale. Non è abduzione pura Basculamento in avanti del bacino Iperlordosi lombare Insieme di abduzione e flessione

Movimento di Adduzione Porta l’arto in dentro e lo avvicina al piano di simmetria del corpo NON ESISTE un movimento puro di adduzione dalla posizione di riferimento Movimento di adduzione relativa Si parte da una posizione di abduzione Movimento di adduzione combinata Combinata alla estensione dell’anca Combinata alla flessione dell’anca

Movimento di Adduzione Movimento di adduzione relativa Si parte da una posizione di abduzione

Movimento di Adduzione Movimento di adduzione combinata Combinata alla estensione dell’anca Combinata alla flessione dell’anca

Movimento di Adduzione Movimento di adduzione combinata Adduzione di un’anca / abduzione della controlaterale Con una inclinazione del bacino Incurvamento del rachide Es. in piedi con gambe divaricate e il peso del corpo su un arto Angolo di abduzione > angolo di adduzione

Movimento di Adduzione Posizione seduta: adduzione flessione extrarotaione Questa è la posizione più instabile dell’anca

Movimento di Rotazione Posizione eretta o supina Extrarotazione punta piede verso fuori Intra “ “ “ “ dentro Posizione prona o seduta (detende i leg. Ileo e pubofemorali) Gamba flessa sulla coscia ad angolo retto Gamba inclinata in fuori intrarotazione “ “ in dentro extrarotazione Intrarotazione 30° - 40° Extrarotazione 60°

Movimento di Rotazione Gamba flessa sulla coscia ad angolo retto PAZIENTE PRONO in fuori intrarotazione in dentro extrarotazione Intrarotazione 30° - 40° Extrarotazione 60°

Movimento di Rotazione Gamba flessa sulla coscia ad angolo retto PAZIENTE SEDUTO in fuori intrarotazione in dentro extrarotazione Intrarotazione 30° - 40° Extrarotazione 60°

Movimento di Rotazione Dipende dall’angolo di antiversione del collo femore Fisiologica nell’infanzia Bambino angolo >> Cammino piede verso l’interno e piede piatto Patologica Bambini con abitudini posturali sbagliate Es. sedersi x terra fra i talloni con ginocchia flesse Grande plasticità bambino esagerata antiversione Correzione con posizione yoga

Movimento di Circonduzione Combinazione di movimenti elementari attorno ai 3 assi Descrive nello spazio un cono con vertice nel centro dell’articolazione Il cono di circonduzione non è regolare Le sue ampiezze non sono uguali in tutte le direzioni dello spazio

Rapporti articolari Enartrosi La testa femorale : 2/3 di una sfera Superifici sferiche La testa femorale : 2/3 di una sfera Al centro si incorciano i 3 assi Orizzontale Verticale Antero-posteiore Cavità glenoidea accoglie la testa femore Semisfera Ricoperta da un cercine cotiloideo

Testa del Femore Anglo di inclinazione: 125° asse del collo del femore (è obliquo- in alto, in dietro, in avanti) Asse diafisario Angolo di declinazione o antiversione: 10° - 30° asse del collo del femore Piano frontale (passante x il centro della testa)

Cavità Cotiloidea Cavità cotiloidea è orientata in fuori in basso in avanti Linea immaginaria dell’orientamento del cotile con l’asse orizzontale forma un angolo di 30° - 40° Angolo di Wiberg 30° (linea passante per il cotile e l’asse antero-posteriore) Parte superiore del cotile deborda dalla testa

Rapporti Superfici Articolari Diverso orientamento dei 2 capi articolari: Testa del femore (in alto, in dentro, in avanti) Cavità glenoide (in fuori, in basso, in avanti) La parte antero-posterire cartilagine rimane scoperta

Rapporti Superfici Articolari Coincidenza superfici articolari Flessione 90° Abduzione leggera Extrarotazione leggera Corrisponde alla posizione quadrupede

Architettura del Femore e del Bacino RISCHIO FRATTURA COLLO Il peso del corpo dalla testa del femore è trasmesso alla diafisi attraverso il collo femorale (braccio di leva) In stazione eretta l’asse meccanico che unisce le 3 articolazione lascia all’esterno l’asse di forza femorale frattura del collo del femore Struttura tipica delle lamelle di osso spongioso

Architettura del Femore LAMELLE OSSO SPONGIOSO 4 fasci Fascio arciforme Corticale esterna della diafisi parte inferiore corticale cefalica Fascio cefalico Corticale interna della diafisi e corticale inferiore collo parte superiore corticale cefalica Fascio trocanterico Corticale interna della diafisi grande trocnatere Fibre corticali parallele al grande trocantere

Rischio fratture - osteoporosi Il fascio arciforme e il fascio cefalico Formano una struttura solida che interessa la testa e la parte inferiore della corticale del collo Il fascio arciforme e il fascio trocanterico Formano una struttura solida che la parte superiore della corticale del collo Fra queste 2 strutture esiste una parte meno solida a rischio di fratture e l’osteoporosi la rende ancora più fragile

Struttra del Bacino Struttura ad anello chiuso trasmette le sollecitazioni verticale del rachide alle 2 articolazioni coxo-femorale Travate sacro-cotiloidee Travate sacro-ischiatiche

Articolazione coxofemorale Il rapporto fra le due superfici è reso idoneo dal labbro che amplia la superficie articolare rendendola idonea ad accogliere la testa del femore e a contenere l’articolazione stessa

Cercine Cotiloideo Anello fibrocartilagineo Inserito sul ciglio cotiloideo Aumenta la profondità della cavità

Articolazione coxofemorale Al centro della cavità glenoidea è presente una depressione chiamata fossa dell’acetabolo che accoglie il legamento rotondo che si inserisce sulla fovea capitis del femore portando una maggiore stabilità all’articolazione

Legamento Rotondo Benderella fibrosa Scarso ruolo meccanico Importatne ruolo nella vacolarizzazione Branca posteriore dell’arteria otturatoria Arteria del legamento rotondo

Capsula Articolare Manicotto cilindrico fra l’osso iliaco e l’estremità sup. femore Rinforzata da potenti legamenti Superficie anteriore: Legamento ileo-femorale Fascio ileo-pertrocanterico Fascio ileo-piccolo trocantere Legamento pubo-femorale Superficie posteriore: Legamento ischio-femorale

Anatomia dell’Anca Strutture Capsulo-Legamentose Capsula Articolare Robusto manicotto cilindrico, è fissata all’acetabolo sul ciglio cotiloideo e sul femore alla linea intertrocanterica. Ha fibre a decorso longitudinale e altre fibre più profonde a decorso circolare. Le fibre circolari formano un collare intorno al collo del femore, detto anello di Weber o zona orbiculare Fibre Longitudinali E’ robusta con aspetto di un manicotto cilindrico. Superiormente, è fissata sul ciglio cotiloideo, inferiormente con il legamento trasverso. Sul femore aderisce anteriormente alla linea intertrocanterica; posteriormente pochi centimetri sopra la cresta intertrocanterica; La maggior parte dedelle sue fibre ha decorso longitudinale portandosi dall’osso coxale al femore, ma altre fibre più profonde presentano un decorso circolare. Le fibre circolari sono più abbondanti nella parte più bassa e posteriore della capsula formando un collare intorno al collo del femore, detta zona orbiculare o anello di Weber Tre legamenti determinano un ulteriore inspessimento della capsula conferendole una maggiore resistenza

Anatomia dell’Anca Strutture Capsulo-Legamentose Capsula Articolare Legamento Ileo-femorale ( a Y di Bigelow) Spina Iliaca Antero-Inferiore Molto robusto, è collegato intimamente con la capsula rinforzandola anteriormente. Ha forma di Y rovesciata. La sua radice è adesa al di sotto della spina iliaca antero-inferiore; i due fasci divergenti si inseriscono alla linea intertrocanterica. il legamento iliofemorale , molto robusto, è collegato intimamente con la capsula rinforzandola anteriormente. Ha forma di Y rovesciata. La sua radice è adesa al di sotto della spina iliaca antero-inferiore; i due fasci divergenti si inseriscono alla linea intertrocanterica.Diviene rigido nella completa estensionedel femore, e in tale situazione, contribuisce a mantenere l apostura eretta, in quanto in questa posizione il peso dddel corpo tende a ruotare la pelvi verso il dietro facendo perno sulle teste dei femori. Linea Intertrocanterica

Anatomia dell’Anca Strutture Capsulo-Legamentose Pubo-femorale Capsula Articolare Ileo-femorale(a Y di Bigelow) Pubo-femorale Cresta otturatoria del ramo superiore del pube - margine inferiore del collo femorale. Il legamento di Pubocapsular -- questo legamento originando dalla cresta di otturatoria del ramo superiore del pube; si porta al margine inferiore del collo femorale e si mescola con la capsula e con il legamento ileofemoral. Tra i leg ileo e pubo –femorali l acapsula è più sottile, ma intale sede è rinforzata dal tendine dell’ileo-psoas. La borsa ileo-pettinea si trova tra tale tendine e la capsula Borsa Ileo-Pettinea

Anatomia dell’Anca Strutture Capsulo-Legamentose Capsula Articolare Ileo-femorale(a Y di Bigelow) Pubo-femorale Ishiofemorale (di Bertin) Forma la maggior parte del margine posteriore della capsula. Origina dalla parte posteriore del ciglio e del cercine cotiloideo e si inserisce sulla faccia interna del gran trocantere. il legamento ischiocapsular forma la maggoparte del margine posteriore della capsula articolare.Origina dalla parte posteriore del ciglio e del ceercine cotiloideo e sulla faccia interna del gran trocantere.

Legamenti e flesso-estensione Ipotesi uomo quadrupede Flessione di anca i legamenti sono detesi Estensione di anca i legamenti si detendono Posizione di riferimento: in piedi i legamenti sono moderatamente tesi

Legamenti e intra-extrarotazione Rotazione esterna: La linea intertrocanterica si allontana dal ciglio cotiloideo leg. Ileo-pertrocanterico teso pubo-femorale teso Lig. Ischio-femorale deteso Rotazione interna: leg. Ileo-pertrocanterico deteso pubo-femorale deteso Lig. Ischio-femorale teso

Legamenti e Adduzione-Abduzione Leg. Ileo-pertrocanterico si tende Leg ischio-femorale lieve tensione Leg ischio-femorale si rilascai Abduzione: Leg. pubofemorale si tende Leg ischio-femorale si tende Gli altri si detendono

Fattori di Coattazione Testa del femore premuta nella cavità glenoidea dalla forza di reazione (direzione ascendente) che si oppone al peso del corpo (direzione discendente) Contatto fra le 2 superfici: 2 fattori Pressione Atmosferica: Positiva all’esterno Negativa all’interno Legamenti e Muscoli Anteriormente predominanza di leg. Robusti Posteriormente predominanza muscoli

Muscoli Flessori dell’Anca Situati davanti al piano frontale passante per il centro dell’articolazione Tutti passano al davanti dell’asse di flesso-estensione Principali: Ileo-psoas Sartorio Retto anteriore Tensore della fascia lata

Muscoli dell’arto inferiore ILEOPSOAS plesso lombare e nervo femorale E’ formato dal grande psoas (facce laterali della XXI T e delle prime 4 L e dal muscolo iliaco (labbro interno cresta iliaca- due spine iliache anteriori- fossa iliaca- ala del sacro) Si uniscono per inserirsi sul femore

ileopsoas AZIONE: 1. Flette la coscia sul bacino adducendola e ruotandola esternamente 2. : flette il tronco e lo inclina dal proprio lato prendendo punto fisso sul femore

Muscoli anteriori della coscia M. SARTORIO nervo femorale AZIONE: Flette la coscia sul bacino Flette la gamba sulla coscia Può abdurre e ruotare all’esterno la coscia

Muscoli anteriori della coscia M. QUADRICIPITE FEMORALE nervo femorale E’ composta da quattro fasci: Retto femorale Vasto laterale Vasto mediale Vasto intermedio

Retto Anteriore Potente flessore: La sua azione dipende dal grado di flessione del ginocchio + efficace a ginocchio flesso Importante nella marcia (fase di avanzamento) Flette l’anca Estende il ginocchio

Muscoli anteriori della coscia TENSORE DELLA FASCIA ALATA AZIONE: Stabilizza il bacino Abduce la coscia Flette coscia

Flessione Anca muscoli accessori Pettineo: >> adduttore Medio adduttore: partecipa alla flessione Retto interno fasci anteriori del piccolo e medio gluteo

Muscoli Flessori dell’Anca Si distinguono in 2 gruppi: Flessori – Abduttori – Intrarotatori Fasci anter. Medio e piccolo gluteo Tensore della fascia lata Flessori – Adduttori – Extrarotatori Ileo-psoas Pettineo Medio Adduttore

Muscoli Estensori dell’Anca Situati dietro al piano frontale passante per il centro dell’articolazione 2 gruppi in base alla sede di inserzione estremità superiore del femore In prossimità del ginocchio Prinicpali: Grande gluteo bicipite Ischiocrurali semitendinoso semimembranoso Terzo adduttore

Muscoli estensori GRANDE GLUTEO Nervo gluteo iinferiore Azione: estende e ruota lateralmente il femore facendo punto fisso sul femore: 2. mantiene la stazione eretta e 3. favorisce la deambulazione

ischiocrurali Sono muscoli biarticolari Efficacia dipende dalla posizione del ginocchio L’estensione ginocchio facilita l’estensione il loro lavoro di estensione dell’anca

MM med. e post. della coscia M. BICIPITE FEMORALE Nervo tibiale e peroniero AZIONE. Estende la coscia Flette la gamba

MM Med. e post. della coscia M. SEMITENDINOSO Nervo tibiale AZIONE: Estende la coscia Flette la gamba Adduce e ruota internamente la gamba

MM med. e post. della coscia M. SEMIMEMBRANOSO Nervo tibiale AZIONE: Estende la coscia Flette la gamba Adduce e ruota intern. la gamba

Muscoli Estensori dell’Anca Azioni secondarie di abduzione / adduzione Asse antero-posteriore YY’ MM passanti al di sopra dell’asse YY’ Fasci più alti del grande gluteo Fasci posteriori del medio e piccolo gluteo Determinano abduzione MM passanti al di sotto dell’asse YY’ Ischiocrurali Grande gluteo Adduttori (al di dietro del piano frontale) Determinano adduzione

Movimento Puro Contrazione antagonista sinergica equilibrata fra i diversi gruppi muscolari che provocano il movimento. Es. estensione senza componente adduttoria o abduttoria tutti i muscoli estensori devono contrarsi Ciò vale per tutti i movimenti

Muscoli Estensori dell’Anca Stabilizzano il bacino sul piano anteroposteriore Il bacino bascula in avanti il CG passa davanti all’articolazione dell’anca e i mm si attivano per raddrizzarlo Nella deambulazione il movimento di estensione dell’arto è dovuto solo agli ischiocrurali. Nella corsa il grande gluteo è in primo paino

Muscoli Abduttori dell’Anca Situati al di fuori del piano sagittale passante per il centro dell’articolazione Mm principali Medio gluteo Piccolo gluteo Tensore della fascia lata piriforme

Muscoli Abduttori dell’Anca Medio gluteo nervo gluteo superiore AZIONE: Abduce il femore e lo ruota esternamente Inclina lateralmente il bacino prendendo punto fisso sul femore

Muscoli Abduttori dell’Anca Piccolo gluteo Nervo gluteo superiore AZIONE: Abduce e ruota il femore Inclina omolateralmente il bacino prendendo punto fisso sul femore

Muscoli Abduttori dell’Anca PIRIFORME collaterale plesso sacrale AZIONE: Ruota lateralmente il femore Stabilizzatore dell’articolazione coxofemorale

Muscoli Abduttori dell’Anca Azione secondaria di flessione – estensione, ciò dipende dalla posizione dei mm rispetto ad un piano frontale Mm situati al davanti – flessione – intrarot Tensore della fascia lata Fasci anteriori del medio gluteo Quasi totalità del piccolo gluteo MM situati al di dietro – estensione - extrarot Fasci posteriori del piccolo e medio gluteo Fasci abduttori del grande gluteo

Equilibrio Trasversale del Bacino Appoggio bilaterale Contrazione simultanea degli adduttori e abduttori. Il bacino è stabile in posizione asimmetrica Appoggio unilaterale L’equilibrio è assicurato solamente dagli abduttori del lato portante

Muscoli Adduttori dell’Anca Situati all’interno del piano sagittale passante per il centro dell’articolazione Visti posteriormente formano un ventaglio lungo tutta la lunghezza del femore Mm responsabili del movimento: Grande adduttore

Muscoli Adduttori dell’Anca GRANDE ADDUTTORE Nervo otturatore e ischiatico AZIONE: Adduce Ruota estern la coscia

Muscoli Adduttori dell’Anca Retto interno Semimebranoso – Semitendinoso – bicipite femorale Grande gluteo (quasi totalità) Quadrato del femore Pettineo Otturatore interno Otturatore estenro

Muscoli Adduttori dell’Anca GRANDE GLUTEO Nervo gluteo iinferiore Azione: estende e ruota lateralmente il femore facendo punto fisso sul femore: 2. mantiene la stazione eretta e 3. favorisce la deambulazione

Muscoli Adduttori dell’Anca QUADRATO DEL FEMORE Ramo collaterale del plesso sacrale AZIONE: Ruota lateralmente il femore Stabilizza l’articolazione dell’anca

Muscoli Adduttori dell’Anca M. PETTINEO Nervo femorale AZIONE Adduce Flette Ruota esternamente la coscia

Muscoli Adduttori dell’Anca OTTURATORIO INTERNO nervo otturatorio interno AZIONE: Ruota lateralmente il femore Stabilizza l’articolazione coxofemorale

Muscoli Adduttori dell’Anca OTTURATORIO ESTERNO nervo otturatorio AZIONE: Ruota lateralmente il femore Stabilizza l’articolazione dell’anca

MM. med. e post. della coscia M. GRACILE nervo otturatorio AZIONE: Adduce la coscia Flette e ruota medialmente la gamba

MM med. e post. della coscia M. ADDUTTORE LUNGO NERVO OTTURATORIO AZIONE: Adduce Ruota estern la coscia

MM med. e post. della coscia M. ADDUTTORE BREVE NERVO OTTURATORIO AZIONE: Adduce Ruota estern la coscia

Muscoli Adduttori dell’Anca Azione secondaria di flessione – estensione. Dipende dalla sede della loro inserzione superiore rispetto al piano frontale Dietro sulla branca ischio-pubica i mm sono estensori Fasci inferiori del grande adduttore Terzo adduttore Mm posteriori della coscia Davanti sono flessori Pettineo Piccolo e medio adduttore Fascio superiore del medio adduttore Retto interno

Muscoli Rotatori dell’Anca Rotatori interni: Tensore della fascia lata Piccolo gluteo Medio gluteo

Muscoli Rotatori dell’Anca GEMELLI Rami collaterali del plesso sacrale AZIONE: Ruotano lateralmente il femore Stabilizzano l’articolazione coxofemorale