Intervento introduttivo a cura di Lavoro flessibile, formativo e discontinuo in edilizia. Gestire i rapporti lavorativi, superare i controlli ispettivi, evitare le sanzioni Intervento introduttivo a cura di Prof. Rosario Faraci Catania, 26 marzo 2010 1
Un modello interpretativo IMPRESE EDILI DELLA PROVINCIA DI CATANIA VALUTAZIONE DEL LORO GRADO DI COMPETITIVITA’ UN FATTORE DI COMPETITIVITA’: IL LAVORO contrattualizz. IL CONTRATTO PSICOLOGICO DI LAVORO
EDILIZIA: Le imprese
L’edilizia in provincia di Catania: le imprese in totale (2000-2009) 10.504 imprese attive L’edilizia in provincia di Catania: le imprese in totale (2000-2009) Movimprese, 2010
56,62 % artigiane L’edilizia in provincia di Catania: le imprese artigiane edili (2000-2009) Movimprese, 2010
L’edilizia in provincia di Catania: la distribuzione per Comune (al 2009) Paternò: 5% Acireale: 5% Misterbianco: 5% Catania: 25% Movimprese, 2010
Media 568,7 nate 408,4 cessate L’edilizia in provincia di Catania: la natimortalità delle imprese (2000-2009) Registro delle Imprese, 2010
L’edilizia in provincia di Catania: i flussi di iscrizioni, variazioni e cessazioni (2000-2009) Movimprese, 2010
Media 472 nate 310 cessate L’edilizia in provincia di Catania: i flussi di iscrizioni e cessazioni delle imprese artigiane (2000-2009) Movimprese, 2010
EDILIZIA: Il lavoro (Sicilia: 136 mila occupati) (Ance Sicilia) Andamento degli occupati del settore costruzione nel periodo 2004-2009 Fonte: Conistat (2010)
EDILIZIA: Il costo del lavoro per unità di lavoro equivalente (2000-2009) Fonte: Conistat (2010)
2005-2009
2009
2009 26,7 : SI 65,6 : NO 7,8 : SI, ma
EDILIZIA: Propensione ad investimenti ed innovazioni
2009
2009
EDILIZIA: Il contributo all’economia della provincia di Catania Il settore delle costruzioni vale all’incirca 1 miliardo di euro Contribuisce nella misura del 5,8% al valore aggiunto della provincia di Catania e poco meno del 12% sul totale del numero di imprese
EDILIZIA: Le grandi imprese delle costruzioni nella provincia di Catania
Indicatori 2001-2008 (fonte: Aida-Bureau Van Djik, 2010) 45 imprese con fatturato superiore a 5 milioni di € Debiti v/banche su fatturato: media 19,81% EBITDA/vendite: media 7,42% Debt/EBITDA: media 3,65% Indice di indebitamento a breve: media 0,82% Costo denaro preso a prestito: media 9,24% Debt/Equity Ratio: media 1,24 Ricavi pro-capite: 139.375 € (media) Valore aggiunto pro-capite: 44.625 € (media) Costo del lavoro pro-capite: 34.000 € (media)
Alcuni dati più recenti: Impregilo leader in Italia con >2 mld di fatturato In Italia, secondo quanto emerge dalla settima edizione della classifica European Powers of Construction 2009, ''il mercato delle costruzioni ha subito nel 2008 una contrazione, coerente con il contributo del settore alla composizione del Pil''. In particolare, il settore dell'edilizia residenziale ''ha registrato una flessione che, presumibilmente, si protrarra' nei prossimi anni, mentre per l'edilizia non residenziale e' attesa una ripresa durante il triennio 2010-2013''. ''Per sostenere la competizione internazionale le societa' di costruzioni dovranno focalizzarsi sulla gestione dei rischi, non soltanto durante l'esecuzione del progetto ma anche durante la fase di partecipazione alle gare di appalto, senza dimenticare di curare attentamente la gestione del capitale circolante e il contenimento dei costi operativi'' (commenta Elena Vistarini, partner di Deloitte e Responsabile del settore Real Estate & Costruction)
IL TEMA ODIERNO Collegato Lavoro alla Finanziaria del 2010 Temi più rilevanti Revisione del sistema sanzionatorio contro il lavoro sommerso Modifica delle sanzioni relative alle violazioni della disciplina dell’orario di lavoro Nuovi termini di impugnazione del licenziamento Nuove procedure di conciliazione e arbitrato Novità in materia di accesso ispettivo, potere di diffida e verbalizzazione unica Disciplina in materia di permessa per i diversabili Novità in materia di certificazione dei contratti di lavoro Delega al governo per il riordino in materia di congedi, aspettative e permessi Delega per la revisione della disciplina in tema di lavori usuranti
IL CONTRATTO PSICOLOGICO Si focalizza sui contenuti della relazione fra lavoratore ed azienda e sulla loro reciprocità Nell’attuale contesto, le aziende non possono più garantire ai lavoratori la relazione di impiego che si basava sullo scambio di un posto sicuro ed una carriera lineare, a fronte della prestazione lavorativa, della fedeltà e della partecipazione del dipendente.
IL CONTRATTO PSICOLOGICO Il contratto psicologico è un insieme di reciproche aspettative e determina fiducia, soddisfazione e commitment. Il contratto psicologico può essere transazionale o relazionale Il contratto psicologico cambia in seguito alla naturale evoluzione della relazione lavorativa (es. tagli del personale, processi di re-ingegnerizzazione, di ristrutturazione) Il contratto psicologico risente del senso di precarietà e di sovraccarico La rottura (breach) e la violazione (violation) del contratto psicologico (implicito) ha effetti devastanti su fiducia, soddisfazione e commitment.
Conclusioni E’ un settore che, per trovare una regolarità nelle commesse, ha bisogno di una diffusa cultura dell’investimento e di sostegni a tale cultura Investimento pubblico e dei privati (indirettamente sostenuto dal pubblico e dal sistema finanziario) E’ un settore che necessita di una nuova “etica del lavoro” con una maggiore attenzione al contratto psicologico fra imprenditori e lavoratori