Le imprese che vogliamo: il compito di Confindustria

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Transcript della presentazione:

Le imprese che vogliamo: il compito di Confindustria Incontri preparatori Assise 2011 Le imprese che vogliamo: il compito di Confindustria

Le imprese che vogliamo: il compito di Confindustria Incontri preparatori Assise 2011 Milano, 4 aprile 2011 Le imprese che vogliamo: il compito di Confindustria Hanno detto: “Vorremmo un’Associazione più forte, efficace, diretta” “Le imprese che vogliamo sono quelle premiate dal mercato” “Le Federazioni non devono diventare sovrastrutture ma essere integrazione delle territoriali” “Dobbiamo essere capaci di dare una spallata per abolire un po’ di sedie” “Vogliamo politiche per la crescita e il rafforzamento competitivo, in contrapposizione a quelle protezionistiche” “Il metodo dell’ascolto è la chiave di volta per aumentare la partecipazione degli Associati” “Dobbiamo ridurre i costi del nostro sistema, dando l’esempio, alla politica e alle altre parti sociali” “Dobbiamo puntare su pochi temi, comunicandoli in modo che i media li diffondano nel paese” “Dobbiamo essere più efficienti, moderni e veloci” “Le imprese che vorremmo devono essere trasparenti” “Non vogliamo sussidi dallo Stato ma libertà e rispetto delle regole, per combattere ad armi pari con la concorrenza” “L’etica del rispetto di tempi brevi nei pagamenti è indispensabile per sopravvivere” “La Piccola Industria sta crescendo con una propria identità nel Sistema Confindustria” “Essere più grandi, come imprese, aiuta nell’internazionalizzazione”

Incontri preparatori Assise 2011 i Segue – hanno detto “ Così com’è l’ICE va eliminato” “Puntiamo sulla comunità degli imprenditori, creiamo un tessuto formidabile per il business, miglioriamo l’habitat per l’impresa” “Noi crediamo nella forza dell’aggregazione” “La Confindustria aiuti di più i più bravi” “Nessuno di noi assuma incarichi pubblici che creano conflitti di interesse” “Ricordiamoci sempre che siamo il 5° paese manifatturiero e lì dobbiamo rimanere forti” “Le imprese cercano vicinanza, ascolto, supporto, convenienza” “Per essere competitive le imprese devono far leva sulla qualità, a cominciare dal capitale umano impiegato” “Il kit di sopravvivenza delle Piccole Imprese è ormai leggero” “La gravità della situazione è tale da imporre rimedi estremi per rilanciare la competitività del paese” “Concentriamoci sui servizi di alta qualità e aggreghiamo i servizi tra le diverse associazioni” “Rafforziamo la nostra rappresentanza sul territorio ed eliminiamo le Confindustrie regionali” “Nelle Associazioni territoriali è ormai superata la logica delle sezioni merceologiche” “Diventiamo il vessillo delle persone fattive” “Occorre sensibilizzare le imprese a essere più patrimonializzate”

Incontri preparatori Assise 2011 i LE ISSUE EMERSE Semplificazione e ristrutturazione/razionalizzazione Aggregare i servizi delle Associazioni laddove creano inutili duplicazioni Centralizzare i servizi e i centri studi per risparmiare costi e fare efficienza Eliminare le sezioni merceologiche, non più attuali Rafforzare i comitati tecnici e razionalizzare le assemblee Comunicazione e rappresentanza Concentrarsi su poche priorità e spiegarle bene, al paese e agli interlocutori politici Incoraggiare la partecipazione degli associati con l’ascolto e la comunicazione interna Concentrarsi sui valori comuni e condivisi Ridurre i conflitti per essere più efficaci, forti e compatti Chiedere politiche per la crescita e la competitività e la riduzione delle protezioni Servizi Concentrarsi sui servizi di alta qualità, innovativi, anche a pagamento Sviluppare servizi personalizzati Internazionalizzazione Promuovere la riorganizzazione degli enti che si occupano di internazionalizzazione (per esempio l’ICE) “Fare rete” all’interno di Confindustria per agevolare l’internazionalizzazione Promuovere sempre più missioni settoriali mirate Aiutare concretamente le imprese a posizionarsi sui mercati in forte crescita Ripensare il modo di dialogare con la politica sempre meno attenta alla crescita

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