Ing. Marco D’Angelantonio

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Transcript della presentazione:

Ing. Marco D’Angelantonio Relatore La tutela del territorio, esperienze e procedure operative ROMA 09.01.2017 Gronda di Genova - Interferenze con la Carta di suscettività al dissesto del Piano di Bacino

Contenuti della presentazione Riferimento Normativo Propensione al dissesto: alcuni aspetti del territorio della regione Liguria Metodologia di lavoro Contenuti delle schede redatte: Inquadramento geologico e geomorfologico Aspetti geotecnici ed ingegneristici

Il riferimento normativo La prescrizione A16 del Decreto di compatibilità ambientale del progetto “Nodo stradale e autostradale di Genova – Adeguamento del sistema A7 – A10 – A12” (Dec VIA 28/2014) la cui verifica è in capo alla Regione Liguria la prescrizione recita testualmente: “relativamente al rispetto della normativa dei relativi piani di bacino, a seguito del recente aggiornamento dei criteri di riferimento di cui alla DGR n.1208 del 12/10/2012, attualmente in fase di recepimento da parte della Provincia, si richiama che, nel caso di interferenza delle opere in progetto con le aree classificate a suscettività al dissesto molto elevata Pg4 (frana attiva), le infrastrutture pubbliche viarie di valenza strategica sono ammesse purché venga acquisito preventivamente un apposito parere del Comitato tecnico di bacino ai sensi dell’art. 11 c. 4 lett.b) della l.r. n.58/2009 espresso in merito alle opere di consolidamento finalizzate alla stabilizzazione del dissesto; mentre, qualora le opere in progetto interagissero con aree classificate ad elevata suscettività al dissesto Pg3a (frana quiescente) o Pg3b è richiesto uno specifico parere vincolante della Provincia. Si richiama che le misure di attenzione per la prevenzione del rischio idrogeologico, definite nell’ambito dei criteri soprarichiamati, prevedono che gli elaborati geologici e geotecnici a corredo dei progetti si diano carico di considerare e valutare se sussistano pericoli di possibili interferenze per eventuali fenomeni di arretramento o di espansione di corpi o di cigli di frana presenti nell’intorno di una fascia di rispetto di almeno 100 m e, comunque, considerando un’area di estensione significativa in merito al contesto in esame.”. il richiamato articolo 11, comma 4 lettera b) della Legge Regionale n.58/2009 le “Misure di attenzione per la prevenzione del rischio idrogeologico” contenute nelle norme di attuazione dei Piani di Bacino stralcio per la tutela dal rischio idrogeologico degli ambiti 12e13, 14, 15, 16, 17, 18, modificate con D.G.P. n. 124 del 22/09/2014 (art. 16 ter)

Individuazione delle interferenze tra Il riferimento normativo Al fine di ottemperare ai citati pareri sono state condotte le seguenti attività Individuazione delle interferenze tra il tracciato e le aree: a suscettività al dissesto molto elevata Pg4 a suscettività elevata Pg3a, Pg3b Predisposizione di una serie di schede descrittive contenenti inquadramento geologico-geomorfologico dell’area descrizione degli interventi in progetto descrizione degli accorgimenti presi al fine di contribuire alla mitigazione del rischio «frana»

Il riferimento normativo Nello specifico: per ogni area (Pg4) o (Pg3a)  1 scheda Area a suscettività al dissesto elevata – Frana quiescente Area a suscettività al dissesto molto elevata – Frana attiva le aree (Pg3b) vengono invece accorpate per aree omogenee (dal punto di vista morfologico e progettuale)  1 scheda Area a suscettività al dissesto elevata

Carta di suscettibilità al dissesto Interconnessione di Bolzaneto (A7/A10/A10bis) Varenna Interconnessione di Voltri (A10/A10bis/A26) Interconnessione «Torbella» (A7/A12) Adeguamento svincolo Genova est Interconnessione Genova ovest (Gronda/A7) Interconnessione di Vesima (A10/A10bis)

Aspetti del territorio della regione Liguria Alcuni aspetti del territorio ligure: Acclività marcata (circa il 95% è composto da rilievi) Bacini idrografici caratterizzati da aste non particolarmente estese, forti portate in occasione di eventi pluviometrici intensi Caratteristiche meccaniche scadenti delle coltri/depositi superficiali FRAGILITÀ DEL TERRITORIO (propensione al dissesto)

Fragilità del territorio ottobre novembre 2014 A10 – km 9+800 carr. ovest

A7/A10 - Svincolo di Bolzaneto Fragilità del territorio ottobre novembre 2014 A7/A10 - Svincolo di Bolzaneto

A26 km 4+800 viadotto Cabinino Fragilità del territorio ottobre novembre 2014 A26 km 4+800 viadotto Cabinino

A26 km 7+055 viadotto Bric del Ronco Fragilità del territorio ottobre novembre 2014 A26 km 7+055 viadotto Bric del Ronco

A12 km 4+000 galleria Monte Sperone imbocco lato Sestri Levante Fragilità del territorio ottobre novembre 2014 A12 km 4+000 galleria Monte Sperone imbocco lato Sestri Levante

A26 km 31+300 viadotto San Francesco Fragilità del territorio ottobre novembre 2014 A26 km 31+300 viadotto San Francesco

Schema generale

Individuazione delle interferenze tra il tracciato e le aree: a suscettività al dissesto molto elevata Pg4 a suscettività elevata Pg3a, Pg3b Le opere in progetto possono essere suddivise in due macro categorie: OPERA ALL’APERTO imbocchi delle gallerie; viabilità (di cantiere e di servizio); opere d’arte (viadotti, opere di sostegno); GALLERIE

Fattori che hanno guidato l’individuazione delle interferenze Opere all’aperto: vicinanza dei dissesti alle opere in progetto; caratteristiche geologiche/geomorfologiche dei terreni interessati (formazioni; spessori frane; ecc.); caratteristiche delle opere previste (dimensioni scavi; tipologie intervento; Gallerie: vicinanza dei dissesti all’asse della galleria; caratteristiche geologiche/geomorfologiche dei terreni interessati (formazioni; spessori frane; ecc.); Presenza di edifici e/o infrastrutture; Copertura presente; Stima dei massimi cedimenti attesi in superficie (entità e forma del bacino di subsidenza);

Quadro riassuntivo delle schede redatte Opere all’aperto 6 9 23 schede tra (Pg4) (Pg3a) (Pg3b) 8

Quadro riassuntivo delle schede redatte Gallerie 2 3 5 schede tra (Pg4) (Pg3a)

Ambito territoriale delle aree (Pg4) e (Pg3a) (Pg4 ) Codice 836 994 (Pg3a ) Codice 725 727 (Pg4 ) Codice 03044 (Pg4 ) Codice LEI109 CER001 CER054 (Pg3a ) Codice LEI038 LEI039 LEI067 LEI110 ANZ016 (Pg3a ) Codice ANZ035 ANZ040 ANZ054 ANZ062 ARZ039 (Pg4 ) Codice ANZ046 (Pg4 ) Codice 802 Codice dal Piano di Bacino della Regione Liguria In verde interferenza con Opere all’aperto In BLU interferenza con Gallerie

Ambito territoriale delle aree (Pg3b)

Contenuto della scheda dissesti (1/3) Parte Geologica e Geomorfologica gli aspetti geologici e geomorfologici dell’area del dissesto, fornendo una sintesi degli elementi cartografici pubblicati dagli Enti con i relativi interventi previsti e degli elementi rilevabili in sito utilizzabili per verificare il grado di interferenza tra elementi di progetto ed elementi di dissesto. Parte Geotecnico-ingegneristica gli aspetti geotecnico-ingegneristici delle opere di progetto, fornendo una sintesi delle azioni intraprese dal progettista al fine di verificare il grado di interferenza tra elementi di progetto ed elementi di dissesto, evidenziando gli effetti positivi sull’area in frana derivanti dalle misure messe in atto per impedirli, ridurli o compensarli.

Contenuto della scheda dissesti (2/3)

Contenuto della scheda dissesti (3/3)

Redazione della cartografia Inquadramento geologico e geomorfologico (1/5) I Fase - bibliografica reperimento dati II Fase - studio analisi conoscitive III Fase Redazione della cartografia

I Fase (bibliografica) Inquadramento geologico e geomorfologico (2/5) I Fase (bibliografica) reperimento dati Università degli Studi di Genova: Provincia di Genova: •Atlante degli acquiferi della Liguria. Volume III: le acque dei complessi ofiolitici (bacini: Arrestra, Branega, Cassinelle, Cerusa, Erro, Gorzente, Leira, Lemme, Lerone, Orba, Piota, Polcevera, Rumaro, Sansobbia, Stura, Teiro, Varenna, Visone). •Piani di Bacino Stralcio sul Rischio Idrogeologico: cartografia relativa a tematismi geologici, geomorfologici, idraulici e valutazioni di rischio e pericolosità degli ambiti regionali di bacino 12-13, 14, Branega, Chiaravagna, Varenna, S.Pietro, Polcevera, Bisagno; Comune di Genova: •Database relativo alle concessioni per la derivazione di acque di sorgente e pozzi censimento di pozzi e sorgenti. •Atlante cartografico geologico del territorio del Comune di Genova consistente in cartografia geologica, geomorfologica ed idrogeologica in scala 1:10.000 del territorio comunale; Regione Liguria: •Sondaggi geognostici archiviati da progetti pubblici e privati. •Carte geologiche in scala 1:25.000 Foglio 213230 “Genova” sezioni 213-2 Genova e 213-3 Pegli (Progetto CARG); •Database relativo ai dissesti IFFI da http://www.ambienteinliguria.it

Inquadramento geologico e geomorfologico (3/5) II Fase (studio) analisi conoscitiva Rilevamento geologico strutturale Rilevamento geomorfologico

Inquadramento geologico e geomorfologico (4/5) II Fase (studio) analisi conoscitiva Analisi ed interpretazione delle indagini geognostiche eseguite Analisi ed interpretazione dei dati del monitoraggio geotecnico (inclinometri e piezometri) ed interferometrico Analisi aerofotogrammetrica delle aree interessate

Redazione della cartografia Inquadramento geologico e geomorfologico (5/5) III Fase Redazione della cartografia Stralcio Carta Suscettività (piano di Bacino) Carta Geologica Sezione Geologica Carta Geomorfologica Ubicazione Indagini eseguite ed integrative MODELLO GEOLOGICO

Aspetti geotecnico-ingegneristici I Fase caratterizzazione geotecnica II Fase Modello geotecnico III Fase progettazione delle opere

I Fase caratterizzazione geotecnica Aspetti geotecnico-ingegneristici I Fase caratterizzazione geotecnica (1/6) Modello geologico/geomorfologico Caratterizzazione geotecnica del progetto Bacini idrografici Back-analyses delle aree individuate Indagini geognostiche e prove di laboratorio 488 (dato stratigrafico) 77 (progetto definitivo) 21 100 (progetto definitivo) 18 (progetto preliminare) 23 (progetto preliminare) 31 (progetto preliminare) 6 (anno 2002) 5 (anno 1968) 11 (anni 2007) 3 (anni 2007) 284

I Fase caratterizzazione geotecnica Aspetti geotecnico-ingegneristici I Fase caratterizzazione geotecnica (2/6) Modello geologico/geomorfologico Caratterizzazione geotecnica del progetto Bacini idrografici Back-analyses delle aree individuate

I Fase caratterizzazione geotecnica Aspetti geotecnico-ingegneristici bacino torrente Cerusa bacino torrente Leira bacino del torrente Branega bacino del torrente San Pietro bacino del torrente Varenna bacino del Torrente Chiaravagna bacino del Torrente Polcevera I Fase caratterizzazione geotecnica (3/6) Modello geologico/geomorfologico Caratterizzazione geotecnica del progetto Bacini idrografici Back-analyses delle aree individuate Per tutti i corsi d’acqua superficiali interessati da un’opera in progetto è stato individuato il corrispondente bacino imbrifero sotteso a partire dalle seguenti cartografie di base disponibili: rilievo fotogrammetrico in scala 1:5.000 per i bacini più piccoli; CTR in scala 1:10.000 per i bacini maggiori.

Aspetti geotecnico-ingegneristici I Fase caratterizzazione geotecnica (4/6) CER054 (elab. SGT110) SPALLA E PILA VIADOTTO CERUSA IMBOCCO GALLERIA BORGONUOVO LATO GE IMBOCCO GALLERIA BRIC DEL CARMO Modello geologico/geomorfologico Caratterizzazione geotecnica del progetto Bacini idrografici Back-analyses delle aree individuate Le aree instabili/potenzialmente instabili da analizzare con processo di back-analysis sono state individuate facendo riferimento alle zone indicate come critiche nelle carte geomorfologiche. In aggiunta ai risultati dell’analisi geomorfologica tradizionale, sono state eseguite back-analyses anche su alcune sezioni singolari e significative. Sondaggio di riferimento (VV19)

I Fase caratterizzazione geotecnica Aspetti geotecnico-ingegneristici I Fase caratterizzazione geotecnica (5/6) Modello geologico/geomorfologico Caratterizzazione geotecnica del progetto Bacini idrografici Back-analyses delle aree individuate Con l’ausilio del software di calcolo SLOPE/W, si è ricercato il valore del parametro res (con c=0 kPa) in grado di determinare coefficienti di sicurezza unitari nelle back-analyses eseguite. Gli spessori del corpo di frana sono stati stimati sulla base delle stratigrafie dei sondaggi eseguiti nelle immediate vicinanze e/o ricercando le superfici per le quali i valori di res fossero prossimi ai valori ottenuti dalla caratterizzazione geotecnica generale delle formazioni coinvolte.

CONFERMA CON LA CARATTERIZZAZIONE GEOTECNICA Aspetti geotecnico-ingegneristici I Fase caratterizzazione geotecnica (6/6) Modello geologico/geomorfologico Caratterizzazione geotecnica del progetto Bacini idrografici Back-analyses delle aree individuate CONFERMA CON LA CARATTERIZZAZIONE GEOTECNICA da back analysis res= 22° da caratterizzazione res= 22°÷34° La parametrizzazione geotecnica del progetto «Gronda» [’res] [22÷24]

Aspetti geotecnico-ingegneristici II Fase Modello geotecnico

progettazione delle opere Aspetti geotecnico-ingegneristici La soluzione progettuale adottata consiste in berlinesi di micropali multitirantate. Per quanto possibile, si è cercato di limitare le ampiezze dei fronti di scavo tenendo ovviamente presenti le necessità funzionali relative all'impiantistica e, dove necessario, garantendo le ampiezze di piazzali antistanti gli imbocchi nelle misure tali da garantire il transito della fresa. In particolare, il progetto delle opere è stato sviluppato contemplando l’analisi dei seguenti aspetti: topografia; tracciato stradale; geologia; geomorfologia; geotecnica; tunnelling; scavi meccanizzati; impianti; idraulica; strutture; cantierizzazione; inserimento finale delle opere nell’ambiente; computi e stima dei lavori. In ogni caso si è dovuta garantire la copertura minima, al di sopra della calotta della galleria, dell’ordine di 4-5 m per le gallerie scavate “in tradizionale” e dell’ordine di 7-8 m per le gallerie con scavo meccanizzato (la “fresa”). III Fase progettazione delle opere (1/5) non ci siano ripercussioni negative sulle aree circostanti ed escludere ampliamenti o arretramenti del corpo di frana.

progettazione delle opere Aspetti geotecnico-ingegneristici III Fase progettazione delle opere (2/5) accorgimenti costruttivi adottati (paratie multitirantate, materiali alleggeriti,...) e le fasi realizzative sono tali da garantire, nei confronti della stabilità dei versanti, il rispetto dei fattori di sicurezza sia durante le attività di cantiere che nell’assetto definitivo; limitazione dei pre-scavi e realizzazione di paratie di micropali multitirantate ha permesso di prevenire i fenomeni di arretramento e/o espansione delle aree di dissesto contenendo le deformazioni indotte, al fine di evitare il degrado delle caratteristiche meccaniche di resistenza delle coltri potenzialmente instabili; utilizzo di materiali alleggeriti per le opere in rilevato che gravano su pendii in frana, in modo da limitare i sovraccarichi indotti, e opere di presidio a garanzia della stabilità delle opere, o comunque opere di sostegno su fondazione profonda; ingegneria naturalisitica per la sistemazione finale degli imbocchi; sistema di raccolta e smaltimento delle acque di versante, in modo tale da controllare ed allontanare le acque dal corpo di frana. Accorgimenti adottati

progettazione delle opere Aspetti geotecnico-ingegneristici III Fase progettazione delle opere (3/5) PACO adozione, immediatamente a valle della paratia frontale, di un arco di contrasto in c.a. su pali (in accordo alla tecnica “PACO”) adozione di contrafforti di alleggerimento per “spezzare” l’estensione delle aree di aperture degli scavi adozione paratie di alleggerimento per “spezzare” le altezze di scavo su più livelli

progettazione delle opere Aspetti geotecnico-ingegneristici III Fase progettazione delle opere (4/5) utilizzo di materiale alleggerito terre rinforzate e/o armate per contenere l’estensione dei riempimenti Ingegneria naturalistica per la sistemazione finale degli imbocchi con grande attenzione al ripristino del verde

progettazione delle opere Aspetti geotecnico-ingegneristici III Fase progettazione delle opere (5/5) sistema di raccolta e smaltimento delle acque di versante, in modo tale da controllare ed allontanare le acque dal corpo di frana.