Lezione 2 (25.02.2015 e 02.03.2015).

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Lezione 2 (25.02.2015 e 02.03.2015)

ECOSISTEMI TERRESTRI AGROECOSISTEMI

L’Italia è al sesto posto nella classifica dei paesi europei con la maggiore estensione forestale, insieme a Svezia, Finlandia, Spagna, Francia e Germania (escludendo la Russia). La superficie forestale italiana è in graduale espansione, ad un ritmo di circa 100.000 ettari l’anno (FRA 2005). Questa graduale espansione della superficie forestale è da attribuirsi al progressivo abbandono dell’agricoltura, soprattutto nelle zone di montagna, e alla conversione naturale di pascoli e terreni coltivati in foresta. Le utilizzazioni legnose ammontano a circa 10 milioni di m3 e di esse più del 60% è rappresentato dalla legna da ardere, proveniente in gran parte da boschi cedui*. Un’altra parte consistente del nostro territorio è occupato dal bosco e da altre formazioni naturali (macchia mediterranea)

DEFORESTAZIONE

AGRO-ECOSISTEMA = Ecosistema gestito dall’uomo a scopi agricoli = Azienda mezzo fisico mezzi tecnici produttori colture consumatori allevamenti detritivori detritivori Ecosistema gestito dall’uomo a scopi agrari = Azienda 1 – Azienda come insieme di attività organizzate per lo sfruttamento delle risorse naturali e gratuite che “trasforma” la ricchezza naturale della terra in prodotti mercantili. Produttività proporzionale alla disponibilità delle risorse, l’omeostasi si raggiunge spontaneamente attraverso la riduzione progressiva della produttività primaria lorda. Agricoltura tipica delle zone neo-colonizzate e dei PVS condizionati da risorse limitate e scarse conoscenze. 2 – Azienda come insieme di attività organizzate per lo sfruttamento intensivo delle risorse naturali attraverso un impiego via via crescente di energia sussidiaria. Produttività elevata ma non necessariamente proporzionale alla risorse impiegate, l’omeostasi si raggiunge difficilmente per l’instabilità dell’energia apportata al sistema non proporzionale alla effettiva capacità del sistema stesso. Agricoltura tipica dei paesi industrializzati. Le interazioni tra la componente autotrofa ed eterotrofa di ogni ecosistema sono strette e sempre presenti (catene alimentari – sistema) da Caporali (1991)

FUNZIONAMENTO DELL’AGROECOSISTEMA RADIAZIONE SOLARE + INPUT COLTURALI BIOMASSA DELLE COLTURE RACCOLTO DELLE COLTURE residui delle colture SUOLO [SOSTANZA ORGANICA] BIOMASSA ANIMALE

PRODUZIONI AGRICOLE & MEZZI TECNICI Ma l’agricoltura non è sempre stata quella che ho descritto …………………..

Rivoluzione agricola del ‘900 Cambiamenti socio - economici Scienza della nutrizione vegetale Meccanizzazione agricola Genetica agraria Protezione colture Sviluppo industriale Sviluppo del credito Incremento dei consumi Sviluppo del riduzionismo P. A. C. Rivoluzione verde = SISTEMI AGRICOLI INTENSIVI

Aziende Intensive - Sistemi Agricoli Intensivi L’Azienda come sede di singole iniziative mercantili, riunite dai rapporti di impresa e di gestione finalizzate alla massimizzazione delle produzioni e del reddito: Sistemi agricoli “intensivi”: forgiati quasi esclusivamente dalle forze del mercato e della PAC guidati dalle scelte tecniche dei mezzi di produzione supportati da energia sussidiaria non rinnovabile (diretta ed indiretta) basati su significative anticipazioni di capitale caratterizzati da: - separazione tra allevamento animale e vegetale - monocoltura o avvicendamenti molto semplificati - elevata produttività - risoluzione dei problemi interni all’azienda con mezzi esterni

caratteristiche delle azienda intensive effetti sull’agroecosistema conseguenze separazione allevamento vegetale ed animale interruzione della catena del pascolo e del detrito > impiego mangimi > impiego concimi rinuncia alle colture foraggere poliennali < ciclizzazione > erosione > impiego concimi, lavorazioni irrigazione semplificazione avvicendamenti colturali, monosuccessione < biodiversità, > specializzazione infestanti parassiti e malattie > impiego concimi, insetticidi, fungicidi, introduzione OGM rinuncia a consociazioni e sovesci < biodiversità e ciclizzazione < uso delle risorse native > impiego concimi, insetticidi, fungicidi semplificazione delle sistemazioni idr.-agr. apertura cicli bio-geochimici > erosione > impiego concimi > irrigazione rielaborato da Caporali, 1991

Impatto dei sistemi intensivi sull’ambiente - erosione - lisciviazione - perdita di fertilità dei suoli - eutrofizzazione (accumulo di nutrienti e sedimenti) - riduzione della biodiversità - riduzione delle riserve finite (rocce fosfatiche) - incremento dei fenomeni di resistenza - impiego massiccio di energia non rinnovabile - alterazione del bilancio globale del C

Effetti economici dei sistemi agricoli intensivi - incremento dei costi dei mezzi tecnici - riduzione del n° di aziende (familiari in particolare) - rarefazione dei mercati locali e dei sistemi di vendita diretti Effetti sociali dei sistemi agricoli intensivi - incremento dei rischi per la salute dell’uomo e degli animali - difficoltà di trasferimento delle tecnologie nei PVS - riduzione della qualità dei prodotti alimentari Cambiamento del modo di alimentarsi, del modo di vendere e confezionare i prodotti agricoli, cambiamento dei gusti del consumatore = prodotti globali; richiesta di elevati standard igienici = cibo morto

Caratteristiche dei prodotti “globali”   - composizione e gusto costante del prodotto durante l’intero arco dell’anno - alto livello di lavorazione del prodotto - standard igienici estremamente elevati - possibilità di essere trasportato a lunga distanza - elevata conservabilità in negozio - disponibilità durante l’intero arco dell’anno e reperibilità in ogni località

Ruolo e responsabilità dei tecnici e degli agricoltori: garantire il corretto funzionamento dell’agroecosistema fornire alimenti, fibre ed energia in quantità sufficiente alla popolazione fornire alimenti di qualità contribuire a livello locale alla soluzione dei problemi globali di carattere ambientale e sociale

Il vero oggetto di studio delle “Scienze Agrarie” è l’Azienda agraria, allontanandolo dalla insufficienza ed inadeguatezza biologica dello studio delle singole coltivazioni o delle singole tecniche. Il compito della Scienza Agronomica è pertanto quello di insegnare come si plasma e come si normalizza un organismo così importante come l’Azienda agraria, suggerendo la via maestra delle tecniche di lavorazione del terreno, degli avvicendamenti, delle concimazioni e degli allevamenti, affinchè le anticipazioni onerose divengano fertilità agronomica, la più efficiente e duratura (Draghetti, 1960).