Le donne nel periodo fascista

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Transcript della presentazione:

Le donne nel periodo fascista 1922 - 1943

Casalinga, madre e compagna del guerriero

L’educazione del maschio e della femmina

La donna prima del fascismo le classi borghesi Nella società italiana prefascista le donne occupavano una posizione inferiore ai maschi, anche quando appartenevano agli strati privilegiati

La donna prima del fascismo in fabbrica durante la guerra 1915-1918

…. e nelle campagne durante la Grande Guerra

in Italia c ‘erano stati movimenti che rivendicavano il voto alle donne Si erano levate voci di donne a rivendicare diritti civili e politici Anna Maria Mozzoni, Maria Montessori, Anna Kuliscioff

Mussolini concede il voto amministrativo Congresso internazionale pro suffragio 1923

La donna fascista è Madre

Il fascismo vuole famiglie numerose Istituisce la tassa sui celibi (1927) Premia le famiglie numerose

Nel 1939 istituisce la medaglia per le famiglie numerose

Incoraggiare la maternità Mussolini rende visita alle madri prolifiche

Pregiudizi sul lavoro femminile Le donne lavorano per il superfluo Le donne rubano il posto ai maschi Le donne sono fisicamente inadatte al lavoro Tali argomenti erano palesemente contraddetti dall’evoluzione sociale e dalle effettive condizioni di vita della popolazione italiana

Avvocatesse: anche lei ha ottenuto una vittoria Avvocatesse: anche lei ha ottenuto una vittoria. Il marito le ha comprato l’ermellino

La politica demografica ha come obiettivo la potenza nazionale L’ostilità propria del fascismo al lavoro della donna è conseguenza del ruolo di madre la dichiarazione di Mussolini (1927) chiarisce come politica demografica e scelte belliche siano strettamente legate

Lo Stato totalitario Il fascismo ambisce a conquistare l’adesione intima dei cittadini ai suoi valori. Tale è il senso delle organizzazioni di massa e dei riti coreografici con cui celebra le sue cerimonie Anche le donne vengo perciò inquadrate in organizzazioni a loro specificamente dedicate

Organizzazioni giovanili L’inquadramento della gioventù è necessario per la conquista totalitaria della società 1926: Opera Nazionale Balilla in cui le femmine erano divise in Figlie della lupa (6-8 anni) Piccole italiane (8-14 anni) Giovani italiane (14-18 anni) Dopo i 18 anni le donne sono inquadrate nelle Giovani fasciste e nei Gruppi Universitari Fascisti - GUF

Organizzazioni femminili fasciste Fasci Femminili. Vi erano inquadrate le donne adulte con compiti di propaganda politica e di assistenza alle famiglie bisognose, Massaie rurali. Nei comuni rurali curavano l’indottrinamento e l’acculturazione delle donne

Opera Nazionale Maternità e infanzia Creata nel 1925 per guidare le iniziative a favore della maternità e della prole, incentivò una moderna puericultura. La sua azione si accompagnò al bando di ogni pratica di controllo delle nascite Nel 1933 venne istituita la Giornata della madre e del fanciullo e nel 1935 premi di nuzialità natalità e di buon allevamento del bambino. Ci fu infine uno sforzo per migliorare la condizione degli illegittimi

Opera Nazionale Dopolavoro

I vari compiti del dopolavoro fascista I compiti dell’OND sono principalmente di intrattenimento Ci sono iniziative culturali come il teatro di Tespi, proiezioni cinematografiche oppure balli, sagre e feste popolari, tradizionali o di nuova invenzione

Lo sport è l’attività principale dell’Oper nazionale dopolavoro Anche le donne sono ampiamente coinvolte

La guerra L’Italia soffrì non solo per i bombardamenti, relativamente ridotti fino al 1942 … … non meno gravi furono le carenze alimentari, già gravi anche in tempi di pace, e di ogni altro genere di prima necessità

Le donne incentivano la protesta Perché restano sole a provvedere alle famiglie Sono le prime a conoscere chi è morto o disperso Sono le più esposte alle offese Devono anche lavorare in sostituzione dei maschi

1940- 43 : Donne e guerra Nel corso della guerra 1940-1945 le donne accrebbero quindi il loro ruolo di tutrici della famiglia Perciò le donne avvertirono più precocemente e acutamente la crisi del paese e spesso furono protagoniste delle prime manifestazioni di piazza e le prime iniziatrici degli scioperi.

8 settembre 1943 All’8 settembre furono in prima file per aiutare i militari italiani e i prigionieri Alleati