I crimini contro l’umanità dello stato nazista (2) L’ eutanasia di Stato (l’eliminazione dei “disabili”) La riduzione in schiavitù nei lager La Shoah e il Porrajmos (gli stermini degli ebrei, dei Rom e dei Sinti) La persecuzione degli omosessuali, dei Testimoni di Geova e degli oppositori politici
Endlösung 20 gennaio 1942, a Wannsee (sobborgo di Berlino) è decisa l’ Endlösung, la soluzione finale del problema ebraico in Europa: rastrellamenti e reclutamenti Einsatzgruppen campi “specializzati” per l’eliminazione Con una seduta di non più di un’ora e mezza, Himmler, Heydrich e gli altri esponenti delle alte sfere del partito nazista si assicurarono la piena collaborazione dei funzionari dei servizi civili (segretari ed esperti dei vari ministeri) nell’attuazione del processo di sterminio La conferenza si concluse con un brindisi e tutti andarono a cena (cfr. Hannah Arendt, op. cit., capitolo 7).
La conferenza di Wannsee Eichmann vi partecipa come “esperto in questioni ebraiche” e sarà il principale esecutore delle decisioni La villa, nella periferia berlinese, sede della conferenza Reinhard Heydrich discute con una quindicina di importanti esponenti della gerarchia nazista per definire i dettagli organizzativi della “soluzione finale del problema ebraico”. .
La “coscienza” dei funzionari tedeschi «Per Eichmann, che non si era mai trovato in mezzo a tanti “grandi personaggi”, fu un evento memorabile […] Benché egli avesse fatto del suo meglio per contribuire alla soluzione finale, fino ad allora aveva sempre nutrito qualche dubbio su “una soluzione così violenta e cruenta”. Ora questi dubbi furono fugati. “Qui, a questa conferenza, avevano parlato i personaggi più illustri, i papi del Terzo Reich”. Ora egli vide con i propri occhi e udì con le proprie orecchie che non soltanto Hitler, non soltanto Heydrich […] non soltanto le SS o il partito, ma i più qualificati esponenti dei buoni vecchi servizi civili si disputavano l’onore di dirigere questa “crudele” operazione. “In quel momento mi sentii una specie di Ponzio Pilato, mi sentii libero da ogni colpa”. Chi era lui, Eichmann, per ergersi a giudice? Chi era lui per permettersi di avere idee proprie? Orbene: egli non fu né il primo né l’ultimo ad essere rovinato dalla modestia.» (Hannah Arendt, La banalità del male. Eichmann a Gerusalemme, capitolo settimo, “La conferenza di Wannsee, ovvero Ponzio Pilato”).
La contabilità di Eichmann Il verbale della riunione, stilato da Eichmann, stima 11 milioni gli ebrei che dovranno essere “evacuati” verso appositi campi nelle regioni orientali.
I reclutamenti per il lavoro coatto “In vista della soluzione finale, gli ebrei dovranno venire mandati in oriente come truppe di lavoro. Divisi per sesso e incolonnati, gli ebrei abili al lavoro verranno condotti in questi territori in modo da costruire delle strade lungo il percorso, per cui senza dubbio una gran parte verrà eliminata per morte naturale …” “In vista della soluzione finale l’Europa verrà setacciata da ovest verso est” (Protocollo di Wannsee, 20 gennaio 1942)
I campi di sterminio I forni crematori di Birkenau Belzec, Sobibor, Treblinka, Chelmno, Majdanek, Auschwitz-Birkenau “… la parte restante, trattandosi di coloro che, senza dubbio, sono i più resistenti dovrà venir adeguatamente trattata poiché rappresenterà una élite naturalmente prodottasi che, ove fosse lasciata libera, sarà da ritenersi il nucleo di un nuovo organismo ebreo” (Protocollo di Wannsee, cit.) I forni crematori di Birkenau
Mappa dei campi in Europa e in Italia
Il viaggio
L’ingresso al campo di Birkenau
La selezione sulla “rampa”
La selezione per il lavoro coatto Giugno 1944: ebrei ungheresi selezionati per il lavoro forzato
Una volta avviata la “soluzione finale”, il duro lavoro (per lo meno ad Auschwitz) era poco più che un’altra modalità di annientamento di massa
Giugno 1944: ebrei ungheresi verso le camere a gas di Birkenau Gli anziani e i malati, i bambini e le loro madri vengono selezionati e avviati alle camere a gas Giugno 1944: ebrei ungheresi verso le camere a gas di Birkenau
I Sonderkommandos Coloro che erano selezionati per lo sterminio, venivano presi in consegna da un gruppo speciale di detenuti ebrei che li dovevano accompagnare alle camere a gas. Lo stesso gruppo si doveva occupare poi della distruzione dei cadaveri. Dopo qualche mese anche i membri del Sonderkommando venivano uccisi e sostituiti
Il Sonderkommando di Belzec (prigionieri impiegati dalle SS come aiutanti)
Forni crematori a Mauthausen
La stima dei morti nel campo di sterminio di Belzec è stata calcolata attorno a 600.000 ebrei e 12.000 rom. Nel complesso di Auschwitz Birkenau – il centro di sterminio più grande e più efficiente – sono morte circa un milione e mezzo di persone. Quando il 27 gennaio 1945 il campo fu liberato dalle truppe sovietiche, vennero trovati circa 7.000 prigionieri ancora in vita. Vennero trovati (e sono conservati ancora oggi) mucchi di oggetti che i prigionieri possedevano prima di entrare nel lager: scarpe, indumenti, occhiali, valige – pronti per essere spediti in Germania. Furono trovate anche circa 7 tonnellate di capelli umani, imballati e pronti per il trasporto (i capelli venivano venduti a prezzi molto bassi ad industrie che li utilizzavano per confezionare parrucche o per produrre stoffe).