Analfabetismo nel 800 L’Italia era un Paese di analfabeti, il 68% della popolazione non sapeva leggere scrivere
L’italiano era la lingua ufficiale ma in realtà tutti parlavano il proprio dialetto regionale.
Anche il Re Vittorio Emanuele parlava dialetto coi propri ministri e conosceva meglio il francese dell’italiano.
Il giovane Regno d’Italia stabilisce per legge l’obbligo scolastico di due anni e la gratuità della scuola
In realtà le scuole non erano sufficienti e le famiglie più povere, cioè la maggioranza, avevano bisogno del sostegno economico del lavoro dei bambini.
A scuola si imparava il minimo indispensabile,Le materie di insegnamento erano: religione, lettura e scrittura, lingua italiana, aritmetica elementare, nozioni del sistema metrico
Al maestro potevano essere affidati fino a 70 allievi Al maestro potevano essere affidati fino a 70 allievi. Se il numero era superiore si nominava un "sottomaestro"
Ecco cosa scrisse il ministro dell’istruzione: "bisogna insegnare solo leggere e scrivere, bisogna istruire il popolo quanto basta,e mettere da parte l'educazione al dubbio e alla critica, insomma far solo leggere e scrivere. Non devono pensare, altrimenti sono guai!"
In fondo la cultura veniva guardata con sospetto, sia Re Vittorio Emanuele che il successivo Re Umberto si vantavano di non aver mai letto un libro!