Educazione Continua in Medicina I DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE: DIAGNOSI PRECOCE, TRATTAMENTO E COMORBILITÀ CON LE SINDROMI AFFETTIVE Aspetti farmacologici, psicoterapeutici e nutrizionali nel trattamento dei disturbi del comportamento alimentare: il ruolo del Medico di Medicina Generale Brambilla F.1, Mucci A.2 1 Ospedale L. Sacco, Milano 2 Università degli Studi di Napoli S.U.N. ASPETTI FARMACOLOGICI, PSICOTERAPEUTICI E NUTRIZIONALI NEL TRATTAMENTO DEI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE: IL RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE 1
Tipi di terapie praticate nei disordini del comportamento alimentare Terapie nutrizionali Psicoterapie Farmacoterapie ASPETTI FARMACOLOGICI, PSICOTERAPEUTICI E NUTRIZIONALI NEL TRATTAMENTO DEI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE: IL RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE 2
Sedi del trattamento dei disordini del comportamento alimentare Ambulatoriale Day Hospital Ricovero in reparto ospedaliero specializzato per il trattamento dei Disordini del Comportamento Alimentare Ricovero in reparto ospedaliero di medicina generale ASPETTI FARMACOLOGICI, PSICOTERAPEUTICI E NUTRIZIONALI NEL TRATTAMENTO DEI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE: IL RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE 3
Trattamento integrato dei disturbi del comportamento alimentare Se vi sono emergenze mediche ricovero presso un reparto specializzato per la stabilizzazione clinica. Correzione degli squilibri idroelettrolitici e rinutrizione se necessaria (34-45 cal/Kg di peso desiderabile per le anoressiche; 25-35 cal/Kg nelle bulimiche) Il personale paramedico deve essere istruito alla corretta gestione del problema (attraverso un training ad hoc e l’invito ad attenersi a norme comportamentali, quali evitare di persuadere l’utente a mangiare, chiudere i bagni per due ore dopo i pasti, osservare senza atteggiamenti inquisitori) ASPETTI FARMACOLOGICI, PSICOTERAPEUTICI E NUTRIZIONALI NEL TRATTAMENTO DEI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE: IL RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE 4
Trattamento integrato dei disturbi del comportamento alimentare Se non vi sono emergenze mediche La prima fase di trattamento consiste in un counselling nutrizionale e psicologico che si propone di correggere le convinzioni erronee relative all’alimentazione, al peso e all’aspetto fisico. Vengono fornite indicazioni su una corretta alimentazione, spiegando i rischi connessi alla restrizione alimentare ed alle condotte compensative Viene sempre associato un counselling familiare, che ha l’obiettivo di dare ai genitori informazioni sul disturbo alimentare e sull’andamento della terapia La durata media di questa fase del trattamento è di tre mesi, con incontri settimanali della durata di 40 minuti Tale schema viene seguito quando il disturbo ha un esordio recente e in assenza di comorbilità psichiatrica significativa. Inoltre, se la sintomatologia alimentare ha una marcata gravità, tanto da bloccare la paziente, bisogna valutare dal primo momento la possibilità di un trattamento integrato con farmacoterapia e tecniche di aumento della motivazione al trattamento. ASPETTI FARMACOLOGICI, PSICOTERAPEUTICI E NUTRIZIONALI NEL TRATTAMENTO DEI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE: IL RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE 5
Il trattamento dell’Anoressia Nervosa Terapie nutrizionali Rialimentazione Spontanea Enterale Parenterale Counselling nutrizionale La rialimentazione può essere effettuata a seconda del contesto terapeutico Il counselling nutrizionale, una tecnica di psicoterapia comportamentale per programmare e concordare con la paziente la rialimentazione e renderle più accettabile l’incremento ponderale, è efficace nel promuovere l’incremento di peso e nel migliorare lo stato nutrizionale nel breve periodo in tutti i contesti. ASPETTI FARMACOLOGICI, PSICOTERAPEUTICI E NUTRIZIONALI NEL TRATTAMENTO DEI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE: IL RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE 6
Terapia Nutrizionale dell’Anoressia Nervosa In sede ambulatoriale: nutrizione programmata e concordata con la paziente Fase I: aumento lentamente crescente di calorie aspecifiche fino a 1.200 calorie Fase II: aumento di calorie specifiche fino a 2.500 calorie Non è importante cosa o quanto mangi da subito ma solo che accetti di mangiare spontaneamente e di programmare un incremento graduale delle calorie, nonché la reintroduzione molto graduale e sempre concordata di alimenti rifiutati. Nella seconda fase sarà poi gradualmente attuata una rialimentazione più ricca. ASPETTI FARMACOLOGICI, PSICOTERAPEUTICI E NUTRIZIONALI NEL TRATTAMENTO DEI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE: IL RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE 7
Terapia Nutrizionale dell’Anoressia Nervosa In sede di Day Hospital nutrizione completa fin dall’inizio sia come quantità (2.000 calorie) che come tipo di calorie In reparto ospedaliero specializzato per i DCA come per la terapia ambulatoriale In reparto ospedaliero di medicina generale nutrizione parenterale o enterale: mediante sacche nutritizie standardizzate iniziando con 500 calorie per i primi due giorni, poi gradualmente aumentando fino a 3.000 calorie La rialimentazione e l’incremento di peso quando vi sono emergenze mediche e stati nutrizionali critici viene forzata ma sempre con molta gradualità, in relazione alle esigenze di un organismo cronicamente denutrito. ASPETTI FARMACOLOGICI, PSICOTERAPEUTICI E NUTRIZIONALI NEL TRATTAMENTO DEI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE: IL RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE 8
Trattamento integrato dei disturbi del comportamento alimentare Condizioni per la nutrizione con sondino nasogastrico o sacca parenterale BMI < 14 per l’anoressia restrittiva BMI < 15 per l’anoressia nervosa con abbuffate e purging Frequenza cardiaca < 45-50 bpm a riposo Ipotensione grave Grave riduzione di K, Na, Ca Ipoglicemia severa (40-45 mg/dl) Alterazione della funzionalità renale, epatica o pancreatica ASPETTI FARMACOLOGICI, PSICOTERAPEUTICI E NUTRIZIONALI NEL TRATTAMENTO DEI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE: IL RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE 9
Il trattamento dell’Anoressia Nervosa Psicoterapie Familiare Cognitivo-comportamentale Interpersonale Tecniche per aumentare la motivazione Per l'anoressia nervosa (AN), sono pochi gli studi che forniscono un'adeguata evidenza di efficacia dei trattamenti, ad eccezione della terapia familiare nei casi di AN adolescenziale con esordio recente. La psicoterapia cognitivo-comportamentale è superiore al counselling nel prevenire le ricadute e migliorare gli aspetti psicopatologici e medici della sindrome. La terapia interpersonale può essere utilizzata per migliorare le competenze interpersonali e ridurre lo stress. La percentuale di drop-out (35% in media) e la ridotta numerosità del campione limitano la generalizzabilità dei risultati. Oggi è opinione diffusa che una fase specifica del trattamento sia psicologico che farmacologico dell’AN debba incentrarsi su tecniche utili ad aumentare la motivazione al trattamento. Diversi gruppi hanno proposto varie tecniche sia di gruppo che individuali. Sono in corso studi sulla loro efficacia. ASPETTI FARMACOLOGICI, PSICOTERAPEUTICI E NUTRIZIONALI NEL TRATTAMENTO DEI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE: IL RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE 10
Percentuali di guarigione con psicoterapie troppo basse Motivazioni cliniche per una terapia farmacologica nei disturbi del comportamento alimentare Percentuali di guarigione con psicoterapie troppo basse Tempo di latenza nell’efficacia di psicoterapie troppo elevato Mancanza di motivazione alla psicoterapia, in particolare nelle pazienti con Anoressia Nervosa ASPETTI FARMACOLOGICI, PSICOTERAPEUTICI E NUTRIZIONALI NEL TRATTAMENTO DEI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE: IL RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE 11
Quando somministrarla Per quanto tempo In quali dosi Caratteristiche della farmacoterapia dei disordini del comportamento alimentare Quando somministrarla Per quanto tempo In quali dosi In quale contesto terapeutico I punti sopra riportati sono in relazione con il tipo di disturbo del comportamento alimentare; in generale 1) è sempre opportuno trattare farmacologicamente le comorbilità psichiatriche; 2) nella bulimia gli SSRI hanno una dimostrata efficacia nella fase acuta; 3) nell’anoressia è sempre necessario valutare le condizioni fisiche, nutrizionali e la terapia farmacologica deve sempre essere associata alla psicoterapia. Le dosi utilizzabili nell’anoressia sono più basse di quelle utilizzabili nel soggetto non denutrito. Nella bulimia e nel disturbo da abbuffata compulsiva bisogna utilizzare i range terapeutici alti. La farmacoterapia va sempre associata alla psicoterapia. Ovviamente se la sintomatologia è talmente grave che la paziente è bloccata dai sintomi e non coopera, la farmacoterapia è una risorsa per cercare di ridurre la frequenza dei sintomi e permettere un intervento integrato di tipo farmacoterapico e e psicoterapico. ASPETTI FARMACOLOGICI, PSICOTERAPEUTICI E NUTRIZIONALI NEL TRATTAMENTO DEI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE: IL RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE 12
Durata del trattamento Caratteristiche della farmacoterapia dei disordini del comportamento alimentare Quando iniziarla Durata del trattamento Continuo Alternato Associata a Psicoterapie Farmaci internistici Tali punti dipendono dal contesto terapeutico, dalla gravità della sintomatologia e dalla cooperazione della paziente. Quasi sempre la farmacoterapia viene associata alla psicoterapia e alla terapia nutrizionale. ASPETTI FARMACOLOGICI, PSICOTERAPEUTICI E NUTRIZIONALI NEL TRATTAMENTO DEI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE: IL RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE 13
Farmaci usati nel trattamento dell’Anoressia Nervosa Antidepressivi Neurolettici Antiepilettici Antagonisti oppioidi ASPETTI FARMACOLOGICI, PSICOTERAPEUTICI E NUTRIZIONALI NEL TRATTAMENTO DEI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE: IL RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE 14
Farmaci antidepressivi classici nel trattamento dell’Anoressia Nervosa Studi in aperto Imipramina Clorimipramina Amitriptilina Desimipramina Amineptina Studi in cieco I triciclici furono tra i primi antidepressivi utilizzati, insieme agli anti-MAO, per sfruttare l’attività oressizzante (per l’attività alfa-adrenergica stimolante sul nucleo paraventricolare dell’ipotalamo). Non ci sono evidenze di superiorità, rispetto al placebo, sul peso e sulla distorsione dell’immagine corporea. Il rischio di aritmie cardiache in particolare in soggetti sottopeso o con squilibri elettrolitici rappresenta un motivo ulteriore per evitare questi farmaci. ASPETTI FARMACOLOGICI, PSICOTERAPEUTICI E NUTRIZIONALI NEL TRATTAMENTO DEI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE: IL RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE 15
Farmaci inibitori del reuptake della serotonina (SSRI) nel trattamento dell’Anoressia Nervosa Studi in aperto Fluoxetina Fluvoxamina Paroxetina Sertralina Citalopram Studi in cieco Sebbene alcuni studi abbiano mostrato qualche beneficio ma con percentuali di drop-out molto elevate; l’unico studio in cieco non ha riscontrato superiorità del farmaco rispetto al placebo. Non sono stati condotti studi adeguati sull’utilizzazione di questi farmaci per prevenire le ricadute dopo il recupero ponderale. ASPETTI FARMACOLOGICI, PSICOTERAPEUTICI E NUTRIZIONALI NEL TRATTAMENTO DEI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE: IL RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE 16
Farmaci antidepressivi usati nel trattamento dell’Anoressia Nervosa Studi in aperto Farmaci Anti-MAO Sali di Litio Gli Anti-MAO sono stati tra i primi antidepressivi utilizzati, insieme ai triciclici, con l’ipotesi di un effetto specifico sull’appetito, tuttavia, non ci sono evidenze della loro utilità clinica nell’AN. L’unico studio in cieco sul litio è stato condotto in un campione molto esiguo di pazienti e con una breve durata dell’osservazione. Considerata l’elevata tossicità del farmaco bisogna utilizzarlo con prudenza in particolare in soggetti defedati o con alterazioni elettrolitiche. ASPETTI FARMACOLOGICI, PSICOTERAPEUTICI E NUTRIZIONALI NEL TRATTAMENTO DEI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE: IL RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE 17
Farmaci neurolettici classici nel trattamento dell’Anoressia Nervosa Studi in aperto Clorpromazina Flupentixolo Aloperidolo Studi in cieco Pimozide Sulpiride L’uso dei neurolettici ha avuto come razionale l’ipotesi che l’iperattività fisica e il ridotto introito alimentare fossero in relazione ad un aumento del tono dopaminergico. Gli unici due studi in cieco non hanno mostrato alcuna utilità dei neurolettici classici nel ridurre la sintomatologia specifica del disturbo alimentare. In relazione al rischio di effetti collaterali gravi, in particolare nei soggetti sottopeso, non si ritiene oggi utile l’uso di questi farmaci nella terapia dell’AN. ASPETTI FARMACOLOGICI, PSICOTERAPEUTICI E NUTRIZIONALI NEL TRATTAMENTO DEI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE: IL RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE 18
Farmaci neurolettici atipici nel trattamento dell’Anoressia Nervosa Studi in aperto Olanzapina Risperidone Amisulpride Quetiapina Studi in cieco Gli antipsicotici di seconda generazione sono considerati utili per ridurre l’alterazione dell’immagine corporea e permettere alle pazienti di accettare l’aumento ponderale ottenuto con la terapia integrata di tipo nutrizionale. Diversi studi in aperto hanno dimostrato una riduzione della resistenza al trattamento e dell’ossessività riguardo al cibo. I pochi studi in cieco, tra cui quello condotto dai nostri centri, hanno mostrato una riduzione dell’ossessività, dell’ostilità e della depressione. Tali farmaci potrebbero essere impiegati per attenuare alcuni aspetti della psicopatologia e non come farmaci per la cura del disturbo. ASPETTI FARMACOLOGICI, PSICOTERAPEUTICI E NUTRIZIONALI NEL TRATTAMENTO DEI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE: IL RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE 19
Farmaci miscellanei nel trattamento dell’Anoressia Nervosa In aperto ciproeptadina zinco naltrexone tetraidrocannabinolo valproato Per tutti questi farmaci vi sono evidenze troppo esigue di efficacia per assegnar loro un ruolo nel trattamento dell’anoressia. ASPETTI FARMACOLOGICI, PSICOTERAPEUTICI E NUTRIZIONALI NEL TRATTAMENTO DEI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE: IL RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE 20
Terapia ormonica nell’Anoressia Nervosa In aperto estrogeni estrogeni + progesterone ormone somatotropo tiroxina-triiodotironina La terapia con estro-progestinici può mascherare l’amenorrea e quella con gli ormoni tiroidei non ha alcun razionale poiché l’ipotiroidismo è di tipo compensativo (la riduzione del consumo energetico è secondaria alla denutrizione) e non va corretto. Per quel che concerne l’ormone somatotropo diversi studi hanno documentato che in queste pazienti i livelli di ormone sono elevati e risulta contemporaneamente bloccato il recettore. Pertanto, non risulta avere un razionale la terapia con tale ormone. ASPETTI FARMACOLOGICI, PSICOTERAPEUTICI E NUTRIZIONALI NEL TRATTAMENTO DEI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE: IL RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE 21
In sede ambulatoriale: Terapia nutrizionale della Bulimia Nervosa, del Disordine Compulsivo da Abbuffata, della Sindrome da Abbuffata Notturna In sede ambulatoriale: Riorganizzazione dei 3 pasti principali (eliminazione degli spuntini) sia come calorie (1.800) che come tipo di cibi Day Hospital e ricoveri ospedalieri: vedi punto a. La riorganizzazione dei pasti va sempre concordata e programmata con le pazienti con tecniche psicoterapiche. Il counselling nutrizionale è efficace nel migliorare il pattern alimentare. ASPETTI FARMACOLOGICI, PSICOTERAPEUTICI E NUTRIZIONALI NEL TRATTAMENTO DEI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE: IL RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE 22
Il trattamento della Bulimia Nervosa Psicoterapie Cognitivo-comportamentale Interpersonale Molti studi hanno dimostrato la superiorità della psicoterapia cognitivo-comportamentale rispetto al trattamento farmacologico e ad altre forme di psicoterapia. Tuttavia, viene riportata un'elevata percentuale di drop-out (25-40%) e i soggetti con BN che normalizzano il pattern alimentare rappresentano il 50% di coloro che completano il trattamento e il 29% di tutti i pazienti reclutati La terapia interpersonale viene utilizzata per migliorare le competenze interpersonali e ridurre lo stress e il rischio di ricadute dopo normalizzazione del comportamento alimentare. ASPETTI FARMACOLOGICI, PSICOTERAPEUTICI E NUTRIZIONALI NEL TRATTAMENTO DEI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE: IL RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE 23
Farmaci usati nel trattamento della Bulimia Nervosa Farmaci antidepressivi Farmaci neurolettici Farmaci antiepilettici Farmaci oppioidiantagonisti Farmaci antifame ASPETTI FARMACOLOGICI, PSICOTERAPEUTICI E NUTRIZIONALI NEL TRATTAMENTO DEI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE: IL RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE 24
Farmaci antidepressivi classici nel trattamento della Bulimia Nervosa Studi in aperto Amitriptilina Imipramina Desimipramina Mianserina Nomifensina Trazodone I dati provenienti da studi in aperto avevano mostrato una qualche utilità di questi farmaci; tuttavia, la numerosità dei campioni e la percentuale di drop out è stata molto elevata, rendendo poco generalizzabili i risultati. ASPETTI FARMACOLOGICI, PSICOTERAPEUTICI E NUTRIZIONALI NEL TRATTAMENTO DEI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE: IL RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE 25
Farmaci antidepressivi classici nel trattamento della Bulimia Nervosa In cieco Imipramina Amitriptilina Desimipramina Trazodone Fenelzina Isocarboxazide Diversi studi hanno mostrato un effetto positivo sui sintomi bulimici, tuttavia si è osservata un’elevata frequenza di drop out e la percentuale di responders è risultata bassa. ASPETTI FARMACOLOGICI, PSICOTERAPEUTICI E NUTRIZIONALI NEL TRATTAMENTO DEI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE: IL RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE 26
Farmaci SSRI nel trattamento della Bulimia Nervosa Studi in aperto Fluoxetina Fluvoxamina Sertralina Paroxetina Citalopram Studi in cieco Le evidenze a favore degli SSRI, in particolare della fluoxetina, a dosi di 60-80 mg/die, sono incoraggianti. Molto importante il ruolo del farmaco quando ci sia gravità estrema della sintomatologia, nella fase acuta, per ridurre i sintomi e sbloccare la paziente. A lungo termine con la sola terapia farmacologica la percentuale di risposta favorevole resta ridotta, il tasso di drop out elevato e la frequenza di ricadute, anche quando viene continuato il trattamento, rimane troppo alta. Tali considerazioni spingono all’utilizzazione di terapie integrate. ASPETTI FARMACOLOGICI, PSICOTERAPEUTICI E NUTRIZIONALI NEL TRATTAMENTO DEI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE: IL RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE 27
Farmaci antidepressivi nel trattamento della Bulimia Nervosa In aperto Reboxetina Milnacipram Ipsapirone Solo studi in aperto hanno mostrato un qualche beneficio di altri antidepressivi in campioni poco numerosi di soggetti. ASPETTI FARMACOLOGICI, PSICOTERAPEUTICI E NUTRIZIONALI NEL TRATTAMENTO DEI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE: IL RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE 28
Farmaci miscellanei nel trattamento della Bulimia Nervosa In aperto Neurolettici Sulpiride Oppioidiantagonisti Naltrexone Anoressizzanti Fenfluramina Sibutramina Metilanfetamina Topiramato La sulpiride non ha dato risultati incoraggianti. Gli antagonisti degli oppiodi sono stati utilizzati per l’intervento di tale sistema negli aspetti edonici della nutrizione. I risultati non sono stati incoraggianti. Possono essere utili nel caso di elevata frequenza delle condotte eliminative con vomito, determinando a breve termine un abbattimento significativo di questo sintomo. Va tenuto presente che tale effetto terapeutico si attenua rapidamente nelle prime settimane. Per quel che riguarda gli anoressizzanti i risultati sono stati del tutto deludenti. ASPETTI FARMACOLOGICI, PSICOTERAPEUTICI E NUTRIZIONALI NEL TRATTAMENTO DEI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE: IL RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE 29
Il trattamento del disordine compulsivo da abbuffate e della sindrome da abbuffate notturne Terapia nutrizionale Normalizzazione del pattern alimentare alterato ASPETTI FARMACOLOGICI, PSICOTERAPEUTICI E NUTRIZIONALI NEL TRATTAMENTO DEI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE: IL RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE 30
Psicoterapia cognitivo- comportamentale, individuale o di gruppo Il trattamento del disordine compulsivo da abbuffate e della sindrome da abbuffate notturne Psicoterapia cognitivo- comportamentale, individuale o di gruppo Psicoterapia interpersonale Correzione delle distorsioni cognitive relative al peso, all’aspetto fisico, ai cibi consentiti e alle modalità di alimentazione; identificazione delle situazioni a rischio di scatenare le abbuffate e delle strategie per evitarle Individuazione e gestione delle relazioni interpersonali che causano stati d’animo negativi capaci di scatenare le abbuffate ASPETTI FARMACOLOGICI, PSICOTERAPEUTICI E NUTRIZIONALI NEL TRATTAMENTO DEI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE: IL RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE 31
Farmaci usati nel trattamento del Disordine Compulsivo da Abbuffata Farmaci antidepressivi Farmaci antifame ASPETTI FARMACOLOGICI, PSICOTERAPEUTICI E NUTRIZIONALI NEL TRATTAMENTO DEI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE: IL RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE 32
Farmaci antidepressivi classici nel trattamento del Disordine Compulsivo da Abbuffata In aperto e in cieco Desimipramina Imipramina I pochi studi non hanno trovato un effetto sul peso corporeo anche se le abbuffate risultavano ridotte. ASPETTI FARMACOLOGICI, PSICOTERAPEUTICI E NUTRIZIONALI NEL TRATTAMENTO DEI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE: IL RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE 33
Farmaci antidepressivi SSRI nel trattamento del Disordine Compulsivo da Abbuffata In aperto Fluoxetina Fluvoxamina In cieco Sertralina Gli studi (poco numerosi e su campioni ristretti) hanno suggerito una certa efficacia sulle abbuffate e sul peso corporeo. Tuttavia, sono necessari studi a più lungo termine per valutare l’efficacia nel tempo. La discontinuazione del trattamento si accompagna a elevatissime percentuali di ricaduta. ASPETTI FARMACOLOGICI, PSICOTERAPEUTICI E NUTRIZIONALI NEL TRATTAMENTO DEI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE: IL RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE 34
Farmaci antifame nel trattamento del disordine compulsivo da abbuffata In aperto Fenfluramina Fenfluramina + Fenitoina Sibutramina Topiramato Gli studi sull’uso dei farmaci anoressizzanti hanno dato risultati incoraggianti sul peso e sulla frequenza ed intensità delle abbuffate. Tuttavia, i limiti metodologici degli stessi studi impediscono conclusioni definitive. ASPETTI FARMACOLOGICI, PSICOTERAPEUTICI E NUTRIZIONALI NEL TRATTAMENTO DEI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE: IL RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE 35
Il trattamento integrato dei Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA) La necessità di integrare diverse tecniche d’intervento terapeutico nel trattamento dei DCA ha ricevuto crescente attenzione nella letteratura internazionale ASPETTI FARMACOLOGICI, PSICOTERAPEUTICI E NUTRIZIONALI NEL TRATTAMENTO DEI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE: IL RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE 36
Articolazione e integrazione degli interventi Non semplice somma degli interventi L’intervento ospedaliero, il counselling nutrizionale, la farmacoterapia e la psicoterapia devono essere articolati come fasi di un piano unico Gli operatori devono discutere e rendere compatibili gli interventi (formazione dell’équipe terapeutica) per: stabilizzare le condizioni fisiche dei soggetti consentire una riformulazione psicologica del problema ASPETTI FARMACOLOGICI, PSICOTERAPEUTICI E NUTRIZIONALI NEL TRATTAMENTO DEI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE: IL RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE 37