L0 STUPORE DELLE STELLE
INDICE DEGLI ARGOMENTI Introduzione Big Bang Le galassie La Via Lattea Le stelle Le costellazioni Come nasce una stella? Come muore una stella? I colori delle stelle Le dimensioni delle stelle Le nebulose Gli ammassi I modelli del Sistema Solare Il Sole Il Sistema Solare I pianeti I satelliti La Luna Altri corpi celesti Asteroidi Meteoriti Comete Le eclissi La forza di gravità Gli strumenti di misurazione
“Lo stupore delle stelle” non è solo il titolo del presente percorso ma è proprio il punto di partenza per ogni tipo di conoscenza: lo stupore di fronte alla grandezza , alla bellezza e alla perfezione dell’Universo. Le immagini e i contenuti ci condurranno in un viaggio immaginario che parte dal momento in cui tutto ebbe origine per immergerci nello spazio infinito delle galassie e delle innumerevoli stelle che affollano la volta celeste fino a giungere al Sole e al Sistema Solare. A poco a poco, quasi seguendo il cammino che l’uomo ha compiuto nel tempo, attraverso lo sguardo ammirato del cielo, sorgeranno spontanee le stesse domande che l’umanità si pose migliaia di anni fa:“ Cosa sono le stelle? Come nascono? Quale è il loro destino?” Tali domande avviarono l’umanità alla ricerca delle risposte che ancora oggi non sono esaurite e proprio perché l’uomo è mosso da tale curiosità continua incessantemente la sua ricerca nel tentativo di sedare il desiderio di conoscenza dei misteri dell’Universo.
Il Sole e il Sistema Solare
I MODELLI DEL SISTEMA SOLARE Diverse furono le cosmologie elaborate dalle antiche civiltà, ma in genere erano interpretazioni mitologiche. Fu il greco Talete il primo ad indagare sulla natura dell'universo e a cercare di spiegare alcuni fenomeni; ad esempio, comprese il meccanismo delle eclissi. Comunque, per molti secoli fu generalmente condiviso il sistema elaborato da Tolomeo (I-II sec. d.C.) che poneva la Terra al centro mentre Sole e pianeti (Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno) vi ruotavano intorno. Copernico (XV-XVI sec. d.C.) introdusse un fondamentale cambiamento: era il Sole ad occupare il centro del sistema solare e non più la Terra. Nel 1610 Galileo Galileo nel "Sidereus nuncius" scrisse tra l'altro dei satelliti di Giove e delle macchie solari; nel 1781 Herschel scoprì Urano; nel 1846 Galle individuò Nettuno e nel 1930 Tombaugh scoprì Plutone.
LA STRUTTURA DEL SOLE IL SOLE Il Sole è una stella ed è il centro attorno al quale gravita tutto il Sistema Solare formato da pianeti, satelliti, asteroidi e comete. Ogni pianeta ruota attorno al Sole seguendo un cammino definito a forma di ovale più o meno allungato, detto “orbita”. La forza che impedisce ai pianeti di cadere l’uno sull’altro, reggendoli in equilibrio, è la forza di gravità, che fu scoperta dal grande fisico inglese Newton verso la fine del 1600. LA STRUTTURA DEL SOLE Fotosfera E’ uno strato di gas molto sottile (dello spessore di circa 200 Km), che circonda la zona interna. Può essere considerato la superficie del Sole, anche se in realtà il Sole non possiede una superficie fisica ben definita, perché gassoso. La temperatura della fotosfera è da 4700 a 5700 K. Cromosfera E’ uno strato di gas che circonda la fotosfera, spesso alcune migliaia di chilometri. Può essere considerata la parte inferiore dell’atmosfera solare. La corona solare è lo strato più esterno dell’atmosfera solare.
LA STRUTTURA DEL SOLE Galileo Galilei,nel lontano 1610, osservando il Sole con il suo cannocchiale, notò delle zone più scure sulla superficie incandescente: delle “macchie”. Macchie solari Sono fenomeni che compaiono sulla fotosfera. Le macchie risultano più scure rispetto alla fotosfera perché la loro temperatura è più bassa (circa 3800°C). Il loro numero sembra variare secondo un ciclo di 11 anni. Possono avere forma e dimensioni molto differenti. Facole Sono aree brillanti visibili intorno alle macchie solari. Esse sono prodotte da gas convogliato dall'interno lungo le linee del campo magnetico. Protuberanze Sono enormi getti di gas che si innalzano dalla cromosfera e appaiono come gigantesche lingue di fuoco. Quando le protuberanze non si stagliano sullo sfondo del cielo, ma vengono proiettate all’interno del disco solare, si parla di filamenti. Flares o brillamenti Sono esplosioni con una durata dell’ordine di decine di minuti durante le quali dalla cromosfera (nelle vicinanze delle macchie) vengono emesse radiazioni e getti di gas a temperature elevatissime; la frequenza di questo fenomeno è legata all'attività solare, in particolare a quella magnetica.
IL SOLE I brillamenti proiettano con violenza flussi di particelle, che possono arrivare alla Terra e colpire l’atmosfera, la quale per fortuna ci protegge come uno scudo. L’urto delle particelle produce delle luci colorate, nell’atmosfera della Terra, in prossimità dei Poli, che si muovono nel cielo, le “aurore”. Il vento solare, espansione della corona solare, è un flusso di particelle costituito essenzialmente da elettroni e protoni. La velocità del vento solare e' supersonica, circa 300-600 km/secondo.
IL SISTEMA SOLARE Il Sistema Solare si trova in uno dei bracci di spirale della Via Lattea, la nostra galassia, la quale a sua volta fa parte di un ammasso di una trentina di galassie, chiamato Gruppo Locale. L’immagine è la galassia M31 di Andromeda che non è quella in cui ci troviamo, ma è utilizzata come esempio per rappresentare la nostra posizione all’interno della Via Lattea. Il Sistema Solare comprende il Sole e otto pianeti che, in ordine di distanza dalla nostra stella, sono: Mercurio, Venere, Terra, Marte, Giove, Saturno, Urano e Nettuno. Inoltre, vi sono i pianeti nani , tra i quali il più noto è Plutone. I pianeti ruotano su se stessi ( moto di rotazione ) ed intorno al Sole ( moto di rivoluzione ) descrivendo una ellisse di cui il Sole occupa uno dei due fuochi.
I PIANETI I pianeti sono corpi rocciosi o fluidi molto grandi, di forma quasi sferica. Il termine pianeta deriva dal greco e significa "errante" proprio perché, nel cielo di notte, i pianeti sembrano vagare tra le stelle. I pianeti si possono suddividere in due modi. La prima suddivisione riguarda la loro distanza dal Sole. Si distinguono in: PIANETI ESTERNI, più lontani dal Sole, come il gigante Giove, Saturno, Urano, Nettuno. PIANETI INTERNI ,cioè più vicini al Sole, come Mercurio, Venere, la Terra e Marte. L'altro modo in cui di solito i pianeti vengono suddivisi riguarda la loro struttura: Gli altri pianeti, i più grandi, sono costituiti da un piccolo nucleo solido centrale, ricoperto da uno strato fluido molto spesso, il quale a sua volta è circondato da un involucro di gas. Questi pianeti vengono detti quindi pianeti gassosi o giganti e non possiedono una superficie come la Terra. Soltanto i pianeti interni sono solidi e quindi possiedono una superficie ben definita. Per questo motivo si chiamano anche pianeti rocciosi. I pianeti rocciosi sono anche molto più piccoli e densi degli altri.
I PIANETI Molti pianeti possiedono a loro volta dei satelliti, corpi rocciosi più piccoli che vi orbitano intorno. Il satellite più famoso è quello della Terra: la Luna. Alcuni pianeti hanno anche degli anelli; il più maestoso insieme di anelli è quello che circonda Saturno.
MERCURIO Mercurio è il più piccolo dei pianeti. E’ privo di atmosfera e ciò crea dei forti sbalzi di temperatura: 600°C tra la parte illuminata dal Sole e quella in ombra. E’ molto vicino al Sole e orbita attorno ad esso molto velocemente. Mercurio si può vedere dalla Terra solo poco prima dell’alba oppure poco dopo il tramonto, ma mai durante la notte. La superficie di Mercurio presenta moltissimi crateri, formati dalla caduta di numerosi meteoriti e asteroidi.
VENERE Venere viene chiamato ”stella della sera”, poiché brilla nel cielo e ci appare di un bel colore bianco- azzurro. La sua temperatura superficiale è molto elevata (oltre 400°C). Venere è ricoperto da uno strato di nubi molto spesse, che ruotano rapidamente e che riflettono la luce solare: per questo motivo è così luminoso. Questo pianeta ha una caratteristica: ruota in direzione opposta agli altri pianeti mentre orbita attorno al Sole (anche Urano ha lo stesso tipo di rotazione). Trattandosi di un pianeta interno, quando viene osservato da Terra esso presenta delle fasi: la superficie del pianeta appare illuminata totalmente o parzialmente oppure del tutto oscura, a seconda della posizione relativa Terra- Sole-Venere. L'osservazione delle fasi di Venere al telescopio da parte di Galilei contribuì a convalidare la teoria Copernicana del Sistema Solare. Osservato al telescopio, Venere mostra un ciclo di fasi simili a quelle della Luna, che si ripetono con un periodo sinodico di 1,6 anni. Raggiunge la sua massima brillantezza durante la fase crescente.
TERRA La Terra è il terzo pianeta più vicino al Sole. La sua atmosfera è composta da diversi tipi di gas, ma soprattutto da azoto e ossigeno. La Terra è l’unico pianeta del Sistema solare che possiede acqua liquida sulla propria superficie: tra oceani, fiumi, laghi le acque ricoprono ben il 70%. L’atmosfera e le acque hanno permesso la nascita e lo sviluppo della VITA! La Terra ruota attorno ad un asse immaginario, inclinato di un angolo di 23,5° rispetto al piano dell’orbita terrestre attorno al Sole. Il movimento di rotazione della Terra causa l’alternarsi del giorno e della notte. Il moto di rivoluzione è il movimento che compie la Terra ruotando attorno al Sole e descrivendo una orbita ellittica lunga 930 milioni di km in cui il Sole occupa uno dei due fuochi. Quando la Terra si trova nel punto più distante dal Sole si dice che é in afelio, mentre quando si trova nel punto più vicino ad esso si dice in perielio. Questo moto avviene in un tempo di 365 giorni, 6h , 9' e 10" chiamato anno sidereo.
MARTE Marte è il quarto pianeta del Sistema Solare ed è visibile ad occhio nudo. Esso deve il suo nome al dio romano della guerra, forse a causa del suo colore rosso. Il suolo roccioso e sabbioso di Marte è infatti ricco di ossidi di ferro, che gli danno il caratteristico colore. Marte è detto anche "pianeta rosso". Sulla superficie marziana sono presenti dei canali, cioè delle scanalature molto lunghe e larghe, come il letto asciutto di un fiume. Questo fa pensare che l'acqua sia davvero esistita in passato sul pianeta. Gli astronomi del secolo scorso pensarono che i canali fossero dei fiumi e le macchie attorno ad essi fossero zone ricoperte di vegetazione. Forse il pianeta ospitava la vita ! Questa credenza si diffuse molto rapidamente e diede origine al mito della vita su Marte. In realtà oggi sappiamo che le macchie sono depositi di sabbia, spostati dai fortissimi venti che soffiano sul pianeta. Marte è uno dei pianeti più piccoli del sistema solare: il suo diametro misura 6.840 Km (poco più di metà di quello terrestre). Esso percorre la sua orbita attorno al Sole in 687 giorni terrestri, mentre ruota attorno al proprio asse in 24 ore e 37 minuti.
GIOVE Giove è il quinto pianeta del Sistema Solare ed è il più grande. La sua massa è 318 volte quella terrestre. Il suo volume è così grande che potrebbe contenere 1.300 pianeti come il nostro. La sua forza di gravità, inoltre, è tale che un uomo di 70 Kg su Giove ne peserebbe 185. Essa influenza perfino le orbite dei pianeti vicini. Giove è composto per i tre quarti da un enorme corpo di idrogeno allo stato liquido, circondato da un'atmosfera spessa e densa di idrogeno, elio e metano. Probabilmente all'interno c'è anche un nucleo centrale roccioso. Giove è il quarto oggetto più luminoso del cielo, dopo il Sole, la Luna e Venere. È un pianeta gassoso. Il pianeta possiede un campo magnetico molto forte, ma con i poli invertiti rispetto a quello terrestre. Se tu potessi portare una bussola su Giove, l'ago segnerebbe il Sud al posto del Nord. Giove è ricoperto di nubi di cristalli di ammoniaca ghiacciata e composti del fosforo, del carbonio e dello zolfo. Le nubi si dispongono in fasce orizzontali alternate di vari colori, che si muovono in senso opposto l'una all'altra. Esse vengono spinte da venti fortissimi che raggiungono velocità maggiori di 600 Km all'ora! L'attrito tra le diverse fasce produce dei vortici, che appaiono come macchie di forma ovale.
SATURNO Saturno è il secondo pianeta più grande del Sistema Solare dopo Giove. E’ un pianeta gassoso, cioè la sua superficie non è solida come quella della Terra. I bellissimi anelli di Saturno sono fatti da innumerevoli particelle di ghiaccio, gas e polveri, le cui dimensioni variano da pochi centimetri a molti metri. Lo spessore degli anelli è di circa un chilometro; mentre la distanza tra l’anello più interno e quello più esterno è di 65.000 Km ! Intorno a Saturno orbitano moltissimi satelliti, più di trenta. Il più grande, Titano, è l’unico satellite che ha una densa atmosfera. I cinque satelliti maggiori (Mimas, Encelado, Tethys, Dione e Rhea) hanno forma approssimativamente sferica e sono composti in gran parte di ghiaccio. Le superfici di questi satelliti sono fortemente craterizzate per l'impatto di meteoriti.
URANO Urano è il settimo pianeta del Sistema Solare. È stato il primo pianeta ad essere scoperto con l'aiuto di un telescopio: fu William Herschel a osservarlo per primo, nel 1781. Analogamente agli altri giganti gassosi Giove, Saturno e Nettuno, l'atmosfera di Urano contiene prevalentemente idrogeno ed elio, ma è presente anche il metano, condensato in sottili nubi che conferiscono al pianeta la caratteristica colorazione blu- verde. La rapida rotazione, che avviene in poco più di 17 ore, provoca sulla sua superficie venti che soffiano anche a 600 chilometri all'ora. Il pianeta compie una rivoluzione intorno al Sole in 84 anni. La particolarità di Urano è che il suo asse di rotazione è estremamente inclinato sul piano dell'orbita, tanto che il pianeta ruota quasi coricato su un fianco: mentre compie la sua rivoluzione, rivolge quindi al Sole prima un polo e poi l'altro. Urano possiede ventuno lune, alcune delle quali molto piccole, di appena un centinaio di chilometri di diametro ed ha anche un sistema di anelli molto sottili.
NETTUNO Nettuno è l’ultimo pianeta del Sistema Solare. Nettuno è il pianeta "gemello" di Urano, al quale assomiglia molto nella struttura e nell'aspetto. Anche Nettuno, infatti, ha lo stesso colore azzurro dovuto all'abbondanza di metano nella sua atmosfera. L'atmosfera è molto densa e ricca di nubi, percorsa dai venti più forti di tutto il Sistema Solare: essi soffiano a ben 2.000 Km l'ora! Nettuno ha un diametro leggermente più piccolo di Urano: la sua massa è 17 volte quella della Terra. Come Urano, possiede un nucleo roccioso, ricoperto da materiale ghiacciato: la temperatura su Nettuno infatti raggiunge i 220 gradi sotto zero. Nettuno possiede 8 satelliti: tutti, tranne Tritone e Nereide, erano sconosciuti fino a pochi anni fa essendo stati scoperti nel 1989 dalla Sonda Voyager. Quattro di essi orbitano all'interno degli anelli. Il maggiore dei satelliti di Nettuno è Tritone; esso possiede, come Titano, un'atmosfera contenente metano e azoto, ma più tenue.
Plutone possiede un unico satellite: Caronte. A seguito della XXVI General Assembly (GA) della International Astronomical Union (IAU) (14/25 Agosto 2006) i pianeti del Sistema Solare risultano solamente 8 anziché i 9 che conoscevamo. Plutone viene definito mini-pianeta o pianeta nano, capostipite di una nuova categoria di oggetti trans-nettuniani. Plutone è un pianeta molto piccolo e di tipo roccioso, come i pianeti interni del Sistema Solare. Si muove attorno al Sole lungo un'orbita molto ellittica. Quando si trova alla massima distanza dal Sole, dista da esso ben 52 volte più della Terra; mentre nel punto più vicino, si trova a 30 volte la distanza Terra-Sole: Plutone è quindi molto freddo e oscuro. Plutone possiede un unico satellite: Caronte.
I SATELLITI La parola satellite indica un corpo celeste che ruota attorno ad un altro di maggiore importanza. La Terra ne ha uno: la Luna, che riflette la luce del Sole e ci illumina le notti. Io Europa Galileo Galilei, nel 1610, notò quattro lune che ruotavano attorno al grande pianeta Giove, e li chiamò “astri medicei”, mentre oggi sono denominati “satelliti galileiani”. Callisto Ganimede
LA LUNA La Luna, unico satellite naturale della Terra, ha diametro di 3476 km, poco più un quarto di quello della Terra. La Luna non possiede atmosfera e sulla sua superficie non vi è traccia di acqua allo stato liquido. La Luna ha un aspetto desolato ed è un mondo assai più inospitale del più arido deserto terrestre. Il suo paesaggio presenta un suolo grigio e polveroso, cosparso di rocce e crateri sparsi fra scure pianure vulcaniche. Sulla superficie lunare si notano due strutture principali: i mari, vaste pianure ricoperte da polvere scura, e le terre, di colore più chiaro, rappresentate da altipiani e montagne altissime, isolate o riunite in veri e propri sistemi. Sia i mari che le terre presentano numerosi crateri, grandi aree circolari dal fondo piatto e dai bordi rilevati. Alla maggior parte dei crateri lunari, provocati dall’impatto di grandi meteoriti, sono stati assegnati nomi di astronomi: ad esempio Keplero, Thyco e Copernico. I mari, che occupano il 20% della superficie lunare, hanno invece nomi di fantasia: mare delle Piogge, mare delle Serenità. I sistemi di montagne hanno nomi di catene montuose terrestri: Alpi, Appennini.
LA LUNA mare della tranquillità mare della serenità mare delle crisi mare delle piogge mare della fecondità oceano delle tempeste mare degli umori mare delle nuvole
LA LUNA Nel corso di un mese il nostro satellite mostra un ciclo di fasi dovute alla posizione che esso occupa sia rispetto alla Terra, dalla quale viene osservato, sia rispetto al Sole, che lo illumina rendendolo visibile. Nella cosiddetta fase di novilunio (o di Luna nuova), la Luna si trova tra la Terra e il Sole e la faccia che essa rivolge verso la superficie terrestre, non essendo illuminata dai raggi del Sole, ci appare oscura. Durante la fase di primo quarto, circa una settimana dopo, la Luna, il Sole e la Terra sono situati ai vertici di un triangolo rettangolo ideale e solo metà della superficie illuminata dai raggi solari è rivolta verso il nostro pianeta: vediamo allora solo un semicerchio luminoso. Nella fase di plenilunio o di Luna piena, la Luna si trova dalla parte opposta del Sole, rispetto alla Terra, e ci rivolge l'intero emisfero illuminato. Nell’ultima fase, l'ultimo quarto, si vede nuovamente solo metà del disco lunare. La Luna è crescente nella prima metà del ciclo, quando passa da nuova a piena, e calante nella seconda metà.
LE FASI DELLA LUNA
ALTRI CORPI CELESTI Attorno al Sole orbita anche un gran numero di altri corpi più piccoli: si chiamano asteroidi, meteoriti e comete, e ce ne sono milioni e milioni nel Sistema Solare. Gli asteroidi sono i resti della formazione dei pianeti del Sistema Solare e molti di essi ruotano attorno al Sole, fra le orbite di Marte e di Giove, in una regione detta ” fascia degli asteroidi". Asteroide Ida La maggior parte di essi viene attirata dalla forza di gravità del pianeta gigante, Giove, che così protegge i pianeti interni del Sistema Solare ( tra cui la Terra ) da molti scontri con questi oggetti. Una meteorite è un pezzo di roccia o di metallo che, dopo un lungo viaggio nello spazio, è caduto sulla Terra. Le meteoriti hanno dimensioni molto varie: da enormi massi a piccoli sassolini o granelli di sabbia. Una meteorite a contatto con l'atmosfera terrestre, comincia a riscaldarsi per l'attrito con l'aria e diventa luminosa. Questo fenomeno viene detto meteora.
Meteor Crater in Arizona Hai mai visto una "stella cadente" ? In realtà stavi vedendo una meteora, non una vera stella. Gran parte della meteorite brucia nell'atmosfera prima di colpire la superficie della Terra. Quello che ne rimane, se arriva al suolo, può produrre un buco, detto cratere. Più grossa è la meteorite, più grande è il cratere.
COMETE Le comete vengono spesso chiamate "stelle comete", ma non sono stelle ! Sono pezzi di roccia e di ghiaccio mescolati fra loro, che si muovono attorno al Sole. Le comete hanno origine in una regione all’estremità più esterna del Sistema Solare, circa mille volte la distanza di Plutone, detta Nube di Oort. Una cometa è fatta di un nucleo di ghiaccio, roccia, polvere e gas: normalmente questo nucleo è scuro, non emette luce ed è opaco, perciò non riflette nemmeno la luce del Sole. Soltanto quando la cometa si avvicina al Sole, entrando nella regione dei pianeti, una parte del ghiaccio comincia a sciogliersi per il calore del Sole e diventa vapore, formando una specie di nuvola di gas attorno alla cometa, la "chioma”. Essa viene soffiata via dal vento solare, producendo la “coda” della cometa . Le orbite delle comete possono essere chiuse, formando delle ellissi molto eccentriche;oppure aperte, formando parabole o iperboli.
LE ECLISSI Le eclissi sono la parziale o totale occultazione di un corpo celeste da parte di un altro. Quando riguardano il Sole o la Luna vengono chiamate eclissi solari od eclissi lunari. Le eclissi di Luna si verificano quando la Terra si interpone tra il Sole e la Luna e questo può verificarsi solo quando la Luna (nella fase di luna piena) è nelle vicinanze di uno dei due nodi orbitali (cioè i punti in cui l'orbita della Luna interseca il piano dell’orbita della Terra). La durata massima di una eclisse di Luna è di circa 3,5 ore. In un anno si verificano in media da 1 a 2 eclissi di Luna.
LE ECLISSI Le eclissi di Sole si verificano quando la Luna si interpone tra la Terra ed il Sole, e questo può verificarsi solo quando la Luna (nella fase di luna nuova) è nelle vicinanze di uno dei due nodi orbitali (cioè i punti in cui l'orbita della Luna interseca il piano dell’orbita della Terra). La durata massima è di circa 8 minuti. In un anno si verificano in media da 2 a 3 eclissi di Sole.
LA FORZA DI GRAVITA' Un oggetto, lasciato libero, cade verso la superficie della Terra: è la più evidente manifestazione della forza di gravità. Tale forza non si esercita solo sulla Terra, ma giunge fino a distanze enormi, ben oltre la distanza della Luna. Per questo Newton introdusse il termine di gravitazione universale. Newton immaginando di sparare con un cannone, posto su un'alta montagna, dei proiettili con velocità iniziali via via maggiori, giunse alla convinzione che, ad un certo punto, il proiettile sarebbe riuscito a cadere tanto lontano da compiere un giro completo intorno alla Terra, senza mai toccare il suolo! In altre parole, il proiettile avrebbe cominciato a orbitare intorno alla Terra. Terra
Forza di attrazione della Luna sulla Terra LA FORZA DI GRAVITA' Ogni corpo esercita sui corpi vicini una forza attrattiva detta forza di gravità che dipende dalla loro massa e dalla reciproca distanza. La Luna, di massa inferiore rispetto alla Terra, viene attratta verso quest'ultima con notevole forza, ma, a sua volta, la Luna esercita un'attrazione sulla Terra, che si manifesta con il fenomeno delle maree. Forza di attrazione della Luna sulla Terra Immaginiamo che in tempi remoti (milioni e milioni di anni fa) la Luna si sia trovata a viaggiare in linea retta nello spazio nelle vicinanze della Terra con una certa velocità; l'attrazione gravitazionale avrebbe cosi' incurvato la traiettoria della Luna dalla propria rotta originaria in direzione della Terra.
STRUMENTI DI MISURAZIONE Sin dai tempi antichi, lo strumento principale di cui si è avvalso l'uomo per l'osservazione celeste, è stato l'occhio ed è proprio grazie ad esso che sono state poste le fondamenta dello studio del cielo e dei relativi fenomeni astronomici con le osservazioni operate dai grandi astronomi dell'antichità. Il primo strumento usato dagli antichi astronomi per osservare il Sole fu un vetro affumicato, per proteggere gli occhi dai raggi accecanti. Verso il 1600 fu inventato il cannocchiale, ma era molto rudimentale: due lenti montate all’estremità di un tubo. Galileo Galilei, basandosi sulla scoperta di un ottico olandese costruì il primo modello, con il quale scoprì i satelliti maggiori del pianeta Giove, il fenomeno delle macchie solari e si dedicò all'osservazione lunare e a quella del pianeta Venere.
STRUMENTI DI MISURAZIONE Il cannocchiale , perfezionato e reso adatto a osservare lo spazio, si trasformò in cannocchiale astronomico capace di captare e ingrandire le immagini dei corpi celesti. Successivamente divenne telescopio. Con il telescopio,l’astronomo può vedere bene l’immagine di un oggetto anche a grandissima distanza. Osservatorio del Paranal (Cile) Oggi ci sono anche strumenti spaziali che, lanciati a migliaia di chilometri oltre la Terra, captano le radiazioni emesse dai corpi celesti e le trasformano in dati e immagini che vengono trasmesse sulla Terra. Osservatorio Astrofisico (Etna) Il Telescopio spaziale HUBBLE è stato portato in orbita con la navetta spaziale. Lungo 13,1 m, con un diametro di 4,3 m, dal 1990 permette di studiare con accuratezza lo spazio. Molti corpi celesti non emettono solo luce, ma anche onde-radio. Il radiotelescopio è uno strumento utilizzato per ricevere e analizzare le onde radio emesse dai corpi celesti. Radiotelescopio di Noto (SR)
“ L’occhio guarda. Per questo è fondamentale. E’ l’unico che può accorgersi della bellezza.” Pier Paolo Pasolini
“ LO STUPORE DELLE STELLE” Si ringraziano per la collaborazione scientifica: Giuseppe Cutispoto, astronomo associato INAF- Osservatorio Astrofisico di Catania Antonino Francesco Lanza, astronomo associato INAF- Osservatorio Astrofisico di Catania Francesco Riggi, ordinario di Fisica Sperimentale, Dipartimento di Fisica e Astronomia - Università di Catania Ringrazio in modo particolare tutti gli alunni delle classi terze, quarte e quinte del Circolo Didattico “G. Capponi” di Catania che hanno partecipato alle attività educativo - didattiche del Progetto MIUR per la diffusione della cultura scientifica “Lo stupore delle stelle”. Il loro entusiasmo, la curiosità e lo stupore dinanzi alla bellezza dell’Universo siano lo sprone per tutti noi educatori per comunicare, attraverso il nostro lavoro, la passione per la conoscenza. Maria Letizia Torrisi Responsabile del Progetto