LA FILIERA DEL LEGNO E GLI ASPETTI SOCIO ECONOMICI

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Transcript della presentazione:

LA FILIERA DEL LEGNO E GLI ASPETTI SOCIO ECONOMICI Convegno SELVA - Roma, 21 giugno 2012 Sabina Di Franco - Valentina De Santis

La provincia di Rieti 2.749 kmq di superficie 73 comuni Densità demografica più bassa del Lazio Territorio montuoso per l’80% Collinare per il restante 20% Densità demografica n. ab/km2 Classificazione derivata dalla “Carta delle unità fitoclimatiche” Mappe modificate da: Carta della montagna del Lazio – Regione Lazio

Superficie boscata Rieti in ha 100.601 Superficie boscata totale Lazio 382.492 Comuni Privati Demanio 45.538 ha 38.000 ha 17.063 ha

Corine Land Cover 2006 - selezione area della Provincia di Rieti Aree a vegetazione boschiva e arbustiva in evoluzione Boschi di conifere Boschi di latifoglie Boschi misti Uliveti Aree a vegetazione boschiva e arbustiva in evoluzione: circa 15.000 ettari Boschi di conifere: circa 2.500 ettari Boschi di latifoglie: circa 129.000 ettari Boschi misti: circa 2.500 ettari Uliveti: circa 15.100 ettari

N° di aziende che si occupano di attività connesse alla gestione del bosco nella provincia (dati Camera di commercio di RI 2010) 180 205 N° di dipendenti dichiarati

Le foreste, caratterizzate da una elevata multifunzionalità, possono essere un sistema economico interessante per le popolazioni residenti sul territorio montano e rappresentare un vettore di integrazione e valorizzazione dell’intera economia montana, come primo anello di una filiera completa e ben organizzata.

La filiera legno energia Filiera: insieme articolato, 'rete' o 'sistema', delle attività (compresi i flussi materiali e informativi), delle tecnologie, delle risorse e delle organizzazioni che concorrono alla creazione, trasformazione, distribuzione, commercializzazione e fornitura di un prodotto finito Ogni anno un ettaro di bosco produce un quantitativo di legno equivalente a 8-25 Mwh di calore rinnovabile, sufficienti a riscaldare un’abitazione.

La filiera legno energia Cippato “legno sminuzzato” usato come combustibile umidità tra il 40 e il 60% potere calorifico inferiore tra 2.000 e 3.500 kcal/kg (a seconda del grado di umidità della specie legnosa) E’ prodotto a livello di filiera locale da: interventi di produzione legname e manutenzione del patrimonio boschivo (gestione e forestazione) scarti dalle segherie nella lavorazione del legno (industria del legno) potature del verde urbano potature dei frutteti e vigneti e sottoprodotti agricoli interventi di piantumazione di biomassa (pioppeti a rapido accrescimento - Short Rotation Forestry- SRF)

La filiera legno energia Gli impianti a biomassa trasformano il cippato in energia elettrica e termica che vengono distribuiti alle utenze finali, quali: case, uffici, aziende, scuole, ospedali (teleriscaldamento). Vantaggi  ambientali e sociali : comuni conseguono l’autonomia energetica uso della risorsa locale rinnovabile favorisce la coesione sociale coinvolgimento dei produttori locali di legno cippato assicura un extra reddito nascono nuove opportunità occupazionali nell’indotto di filiera diminuisce la dipendenza dall’estero di combustibili fossili e del legname stesso diminuisce il trasporto delle biomasse (filiera corta <70 Km) bilancio di CO2 è nullo

Fattori di contesto per la filiera Selezione delle tecnologie Scelta delle localizzazioni Collegamento a reti termiche Filiere locali Territorio Superficie forestale estesa Territori marginali prossimi ad aree più industriali Normativa Leggi UE POR/PSR Leggi forestali regionali Sviluppo tecnologico Incremento rendimenti elettrici Riduzione residui ed emissioni

Fattori incentivanti per la filiera Territorio Piani approvvigionamento biomassa Finanziamento progetti e soggetti pubblici facilitatori Filiera legno-energia Sviluppo tecnologico Normativa Selezione tecnologie e monitoraggio

Gli attori Soggetti facilitatori Finanza di progetto Regione Lazio Provincia di Rieti Soggetti facilitatori Comunità Montane Comuni Banche Finanza di progetto Fondi Fondazioni Enti di ricerca (CNR IIA) Sviluppo, selezione e monitoraggio tecnologie Università Studi di progettazione Consorzi forestali (proprietà pubbliche e private) Approvvigionamento della biomassa Cooperative e piccole imprese di gestione forestale

Le azioni Soggetti facilitatori Scelta sito Studi fattibilità Knowhow Output Scelta sito Studi fattibilità Approvvigionamento della biomassa Output Piani assestamento/approvvigionamento forestale Finanza di progetto Sviluppo, selezione e monitoraggio tecnologie Output Progetto esecutivo impianto

Una possibile filiera Ente locale Proprietà pubbliche Costituisce Aderiscono Proprietà pubbliche Consorzio proprietari forestali Proprietà private Associazione in partecipazione Società produzione energia Piano di assestamento forestale Ditte / coop. gestione forestale Fornitura legna Piattaforma logistica / impianto

Una possibile filiera - dinamiche Mercato Consorzio proprietari / Società produzione energia Produzione cippato Km. 0 Teleriscaldamento (reti termiche) Calore Impianto a biomassa (es. cogeneratore) Ditte / coop. gestione forestale Piattaforma logistica Gestori rete elettrica Energia elettrica Stoccaggio Selezione Taglio Vagliatura Cippatura Altri prodotti filiera legno Abbattimento Esbosco Trasporto Mercato Lavorazione: Tronchetti Paleria Pannelli Bioedilizia

Un po’ di conti… Superficie boschi latifoglie nella provincia di Rieti - circa 130.000 ha Percentuale potenziale di bosco servito da viabilità 30% - 39.000 ha Considerando un intervento di 15 anni di durata con tagli a rotazione…: Superficie annua di bosco da gestire – 2.600 ha Superficie annua gestibile - 520.000 m3 (2.600 ha x 200 m3/ha) La disponibilità annua del legname al taglio, pari a circa il 40% del totale – 208.000 m3 di cui il 45% destinato alla triturazione per energia pari a – 93.600 m3

Bilancio annuo produzione cippato Un po’ di conti… Convertendo da volumi in peso dopo la "maturazione" e conseguente perdita di umidità del cippato, potremmo ipotizzare una disponibilità in tonn/anno pari a: 75.000 tonn. Bilancio annuo produzione cippato Se si considera un valore medio del cippato pari a 80 € a tonnellata si avrà un valore potenziale della produzione annua totale di € 6.000.000 che equivale a circa 2.300 €/ha Costo interventi (abbattimento, allestimento, concentrazione, esbosco, triturazione, trasporto) a 60€ la tonnellata – € 4.500.000 Bilancio – € 1.500.000

Un po’ di conti… Potenzialità occupazionali filiera provinciale Considerando la produzione non solo del cippato, ma anche di tronchetti, palerie e legno da opera, approssimata in 167.000 tonn/annue potrebbero essere impiegati circa 205 addetti nelle attività relative alla gestione del bosco e del legname: abbattimento, concentramento (movimentazione legname dal luogo di caduta alla via di esbosco), esbosco, cippatura, trasporto

Un esempio… Considerando l’approvvigionamento di un impianto di circa 200 KW: bisogno annuale di biomassa da triturazione circa 2.200 tonn/annue Assortimento Tonn. €/tonn Valore alla produzione € Cippato 2.200 (45%) 80,00 176.000 Opera 735 (15%) 120,00 88.200 Paleria 490 (10%) 100,00 49.000 Tronchetti 1.470 (30%) 90,00 132.300 totali 4.900 445.500 Costo intervento = 4.900 tonn x 60 €/tonn = € 294.000 Bilancio annuale = 445.500 – 294.00 = € 151.500 Personale impiegato nella filiera per la gestione dell’impianto: 4 – 5 persone a tempo pieno

Conclusioni Boschi ricchi di massa legnosa (200 mc/ha) Punti di forza Elevata potenzialità per produzione energia Accessibilità boschi Punti di debolezza Assortimenti di pregio Costi di produzione in alcuni casi elevati Opportunità Valorizzazione biomassa da triturazione Sviluppo filiera legno

Sostenibilità economica della filiera Strutturazione filiera Conclusioni Bilancio positivo margine investimenti Sostenibilità economica della filiera Sviluppo occupazione Organizzazione proprietari terreni (consorzio, associazione, ..) Pianificazione interventi (PAF) Strutturazione filiera Coordinamento delle imprese nell’esecuzione degli interventi Commercializzazione dei prodotti di filiera