BIOETICA INTERCULTURALE Importante declinare la riflessione bioetica a seconda dei diversi contesti etnici e culturali. La società globalizzata e multiculturale mette accanto operatori e pazienti che hanno radici culturali diverse ed emerge una posizione relativista che giustifica qualsiasi orientamento. L’esigenza di elaborare principi bioetici universali ha portato ad estendere alcuni diritti tipici degli ordinamenti giuridici occidentali, caratterizzati da un maggiore sviluppo biotecnologico e da una riflessione bioetica più avanzata. 1
BIOETICA ANIMALE Ryder nel 1972 parla di “specismo”, per indicare il primato ontologico della specie umana rispetto alle altre. La bioetica animalista ritiene che la differenza tra uomo ed animale sia di potenza, ma non di valore. In ottica creazionista, si possono amare gli animali, senza per questo riconoscerne la parità ontologica rispetto all’uomo (S. Tommaso, S.Francesco, Papa Francesco). Ingiustificata ed immorale la sofferenza inutile degli animali. Tuttavia gli animali non hanno diritti in senso proprio, ma sono gli uomini ad avere doveri nei loro confronti, senza poterli trattare come cose. 2
BIOETICA AMBIENTALE L’ambiente non è soltanto l’insieme delle condizioni entro cui si svolge la vita degli organismi, perché l’uomo può intervenire per modificarlo. Natura ed ambiente vanno inseriti in un orizzonte di senso, in quanto unità ordinata e non coacervo di elementi. In questo senso, il potere dell’uomo non può alterare l’ordine naturale e deve incontrare limiti elaborati dalla bioetica, perché l’ambiente non ci accoglie, ma ci costituisce (parzialmente). 3
BIOETICA E GENERAZIONI FUTURE Preservare la vita sul pianeta e garantire un lascito materiale e culturale alle nuove generazioni. Le generazioni future sono difficilmente tutelabili perché non hanno diritti né rappresentanza. Jonas ritiene allora che siamo già responsabili che un’umanità esista in futuro, indipendentemente dal fatto che essa non sia in grado di fare rivendicazioni. 4
BIOETICA DELLA RESPONSABILITA’ Presa di coscienza del tema della sopravvivenza della vita sul nostro pianeta. Allargare l’orizzonte dell’etica oltre il momento presente. Esigenza di valutare le conseguenza dell’agire umano sulla natura. Dilatazione dell’etica tradizionale. Avendo la libertà, l’uomo è investito da una maggiore responsabilità. L’essere comporta la capacità di avere scopi e, in quanto tale, rappresenta un valore rispetto al non essere e alla mancanza di scopi. 5
BIOETICA DELLA RESPONSABILITA’ Fondamento ontologico della responsabilità: preservare le condizioni di esistenza della vita sulla terra. Salvaguardia della vita e dell’identità dell’uomo. Archetipi: responsabilità dei genitori verso i figli e dell’uomo politico verso la comunità. Imperativo categorico che guarda però alle conseguenze. L’incertezza della scienza impone cautela: “euristica della paura”. Tale atteggiamento può comportare delle criticità (es. trapianti). 6