Presentazione Tavolo Africa 29 luglio 2008

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Transcript della presentazione:

Presentazione Tavolo Africa 29 luglio 2008 Enti locali toscani e sudafricani assieme per il decentramento e lo sviluppo locale in Sudafrica Presentazione Tavolo Africa 29 luglio 2008

Percorso realizzato luglio 2007 – luglio 2008 Visita dell’allora Ministro Massimo D’Alema in Sud Africa (9-11 luglio 2007) e richiesta del Ministro Sudafricano di un sostegno italiano per il rafforzamento delle politiche di decentramento in Sud Africa. La Regione Toscana è stata individuata come possibile estensore di questa proposta, visto il successo dell’esperienza Seenet. 12-16 novembre 2007 la DGCS Mae e la Regione Toscana, con la partecipazione dietro richiesta della DGCS MAE di Ucodep, hanno realizzato una missione di identificazione in Sud Africa. Con il coordinamento dell’Ambasciata italiana a Pretoria e del Ministero per le Province e i Governi Locali (DPLG) sono state individuate le province destinatarie dell’intervento: Gauteng e Eastern Cape. A seguito della missione, il DPLG ha formalizzato la richiesta di assistenza al Governo Italiano e alla Regione Toscana (20 dicembre 2007). Nel gennaio 2008 è stata presentato, e successivamente approvato, il documento di progetto al Ministero degli Affari Esteri. A metà luglio 2008 è stata firmata la Convenzione tra Regione Toscana e Ministero degli Affari Esteri che diventerà operativa a settembre 2008.

La partnership Sud Africa Department of Provincial and Local Government (DPLG) Provincia del Gauteng e dell’Eastern Cape Italia Il partenariato toscano sarà costruito sulla base delle priorità e dei bisogni dei partners locali individuati nella fase di avvio progetto e attraverso un processo incrementale nei primi due anni del progetto.

Il contesto Il quadro istituzionale in Sud Africa è stato stabilito nel 1996 con l’adozione della prima costituzione democratica. Tre sono i livelli di governo su base elettiva: nazionale, provinciale e locale. Ad oggi sono state create 9 amministrazioni provinciali, 283 municipalità e 6 aree metropolitane. Le municipalità si raggruppano a loro volta in 46 distretti. All’istituzione delle Province non ha fatto seguito alcun quadro legislativo specifico. Per quanto riguarda i governi municipali, invece, è stato elaborato un Libro Bianco nel 1998 che ne ha specificato funzioni e modalità operative, cui hanno fatto seguito regolamenti e norme. Attualmente è in corso un processo di riforma del percorso di decentramento che prevede la formulazione del Libro Bianco per gli enti Provinciali e la revisione di quello per i governi locali. Il percorso che condurrà alla revisione finale dei suddetti documenti sarà realizzato attraverso un processo partecipato che coinvolgerà diversi stakeholders.

Gli obiettivi Generale Specifico Favorire il processo di decentramento amministrativo della Repubblica Sudafricana, consolidando il ruolo delle istituzioni locali nel processo di democratizzazione e di pacificazione, nonché nella realizzazione di efficaci politiche e servizi contro la lotta alla povertà e per l’accesso ai servizi essenziali. Specifico Migliorare le capacità del DPLG nel sostenere il percorso di rafforzamento delle istituzioni locali alla luce della nuova riforma del sistema di governo locale, anche attraverso la sperimentazione di partenariati territoriali tra istituzioni locali toscane e sudafricane; Migliorare le capacità delle istituzioni provinciali del Gauteng e dell’Eastern Cape e di 4-5 articolazioni distrettuali/municipali delle stesse province nella formulazione di politiche e servizi contro la lotta alla povertà e per l’accesso ai servizi essenziali.

Elementi della Strategia (I) Livelli di intervento: Nazionale: attraverso il sostegno al DPLG, nella prima fase di implementazione del Libro Bianco sulle province e degli enti locali; Provinciale: attraverso il sostegno ad interventi a supporto dei distretti e delle municipalità, in almeno due province, Gauteng e Eastern Cape; Distrettuale-municipale: attraverso la sperimentazione di iniziative innovative a livello locale .

Elementi della strategia (II) il collegamento diretto di esperienze tra partner, facilitando l’incontro e il lavoro comune sullo sviluppo di politiche e servizi locali tra i diversi livelli di enti locali e organismi di sviluppo territoriale; una modalità progressiva di coinvolgimento del partenariato nelle diverse fasi del Programma (scambio di esperienze e formazione, accompagnamento nelle fasi di programmazione e realizzazione congiunta delle iniziative prioritarie); la flessibilità della programmazione, prevedendo la pianificazione operativa delle iniziative prioritarie con diretta ricaduta sui territori identificati, a seguito di un lavoro congiunto tra i partner; il collegamento tra attività di analisi, programmazione e implementazione, offrendo l’opportunità agli stakeholder locali di sperimentare percorsi di concertazione per impostare scenari di sviluppo di medio periodo insieme alla realizzazione concreta di alcune iniziative.

Le principali attività Le principali attività del programma: Assistenza tecnica sullo sviluppo e implementazione del Libro Bianco sui governi provinciali e locali; Assistenza tecnica per il confronto di good practices su politiche e servizi nazionali, provinciali e locali; Scambi di esperienza sulla programmazione locale e sulla realizzazione di iniziative prioritarie; Sensibilizzazione e informazione sul territorio toscano e sudafricano; Sostegno alla programmazione nazionale e locale; Identificazione e realizzazione delle iniziative prioritarie su base locale; Institutional building per la nuova progettazione locale; Monitoraggio e valutazione del Programma.

Principali interessi tematici dei partner sudafricani Principali temi di interesse della programmazione e delle azioni a livello locale (da selezionare ulteriormente nel II e III anno di attività): Sviluppo Economico Locale/Lotta alla povertà Servizi a sostegno della sicurezza alimentare Pianificazione rurale e valorizzazione dei prodotti locali; Valorizzazione del patrimonio turistico e culturale locale; Sviluppo di piccole e medie imprese nel settore produttivo e dei servizi Sviluppo dell’associazionismo produttivo e del cooperativismo locale Accesso ai servizi essenziali Studi di fattibilità e progettazioni esecutive per la realizzazione di impianti innovativi per l’acqua e i rifiuti; Sperimentazione di elementi innovativi di gestione delle aziende pubbliche locali; Pianificazione e governance locale in ambito sociale, sanitario e/o educativo Servizi innovativi in ambito sociale, sanitario e/o educativo Pianificazione e governance ambientale

Durata e costo del Programma 36 mesi di attività. Circa 4 milioni di Euro su 3 anni di attività dei quali il 70% del costo totale a carico della DGCS-MAE, il restante 30% a carico della Regione Toscana La Regione Toscana anticiperà, con propri fondi, la quota ministeriale.

Impianto gestione Programma Garantire il coinvolgimento di tutti i partner nelle diverse azioni, sia a livello politico che tecnico. Garantire un’efficace interfaccia con i territori del Sud Africa coinvolti e le loro esigenze. Si prevede la seguente struttura organizzativa: Comitato di Direzione Comitato Esecutivo Nucleo Tripartito Direttore Segretario Operativo gestito da UCODEP

Direttore del Programma Segretariato Operativo Struttura organizzativa del Programma Comitato di Direzione Comitato Esecutivo Nucleo Tripartito Implementazione azioni territorio partner 1 … Implementazione azioni territorio partner n Direttore del Programma Segretariato Operativo Staff Italia Staff Sudafrica

Futuri impegni per l’avvio del Programma Settembre 2008 selezione e formazione del personale del programma Ottobre 2008 missione congiunta in Sudafrica della Regione Toscana, di Ucodep e del Ministero degli Affari Esteri. Ottobre-Novembre 2008 apertura dei focal points del programma nel Gauteng e nell’Eastern Cape Novembre-Dicembre 2008 la Regione Toscana riporterà i risultati della missione di avvio al Tavolo Africa ed inizierà il lavoro di attivazione del partenariato toscano che sarà coinvolto nelle diverse attività di formazione e nelle altre attività del programma.