GENERAZIONI DI GIOVANI

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Transcript della presentazione:

GENERAZIONI DI GIOVANI Cinzia Conti | Istat Antonella Guarneri | Istat SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA 25-26 NOVEMBRE 2016 CONVEGNO SCIENTIFICO LA SOCIETÀ ITALIANA E LE GRANDI CRISI ECONOMICHE 1929-2016

25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA GENERAZIONI DI GIOVANI Le generazioni Il Rapporto annuale Istat del 2016 ha affrontato il tema delle generazioni di persone che formano la nostra società, allargando lo sguardo dagli individui ai soggetti sociali e agli stessi attori economici. Il tema delle generazioni, in un 2016 in cui l’Istat compie 90 anni, si è prestato anche a confronti retrospettivi. In particolare, un capitolo è stato dedicato alle trasformazioni demografiche e sociali sempre con un’ottica per generazione.

Le generazioni nel Rapporto annuale dell’Istat 2016 25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA GENERAZIONI DI GIOVANI Le generazioni nel Rapporto annuale dell’Istat 2016

Generazione della ricostruzione 25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA GENERAZIONI DI GIOVANI Generazione della ricostruzione 19.754 nati tra il 1926 e il 1945 Avevano vent’anni tra il 1946 e il 1965 Le donne nate nel 1926 si sono sposate nell’85,7 dei casi e hanno avuto in media 2,24 figli entro i quarant’anni.

Le Generazioni del baby boom 25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA GENERAZIONI DI GIOVANI Le Generazioni del baby boom Anticipano l’età all’uscita dalla famiglia di origine, alla prima unione e anche alla nascita del primo figlio. Beneficiando di condizioni economiche favorevoli, con crescenti tassi di occupazione e un sistema di welfare più generoso, hanno potuto accelerare la transizione al primo figlio. Le donne nate nel 1952 hanno avuto in media 1,83 figli entro i quarant’anni con un’età mediana di 23 anni. Generazione dell’identità Generazione dell’impegno 9.280 nati tra il 1946 e il 1955 Avevano vent’anni tra il 1966 e il 1975 9.385 nati tra il 1956 e il 1965 Avevano vent’anni tra il 1976 e il 1985

Generazione di transizione (Generazione X) 25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA GENERAZIONI DI GIOVANI Generazione di transizione (Generazione X) Completano gli studi più tardi raggiungendo un titolo di studio più elevato rispetto ai propri genitori, ritardano l’ingresso nel mercato del lavoro e si caratterizzano per una crescente flessibilità (e insicurezza) dell’occupazione. Escono più tardi da casa, posticipano l’ingresso in unione e alla genitorialità. Altri tratti caratteristici: quota importante di donne senza figli (24,1 per cento per la generazione del 1976 a 40 anni), diversificazione dei percorsi di vita con unioni libere feconde, anche senza sposarsi successivamente (circa 4 per cento per le nate nel 1970-74). 12.817 nati tra il 1966 e il 1980 Avevano vent’anni tra il 1986 e il 2000

Generazione del millennio (Millennial) 25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA GENERAZIONI DI GIOVANI Generazione del millennio (Millennial) 8.658 nati tra il 1981 e il 1995 Avevano vent’anni tra il 2001 e il 2015 Si sposano poco, sempre più tardi e aumenta la scelta per il rito civile. Nel 2015 l’età media al primo matrimonio delle donne è di 32 anni. La recente diminuzione della fecondità è attribuibile proprio a questa generazione.

Generazione delle reti (I- generation) 25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA GENERAZIONI DI GIOVANI Generazione delle reti (I- generation) 10.353 nati tra il 1996 e il 2015 Avranno vent’anni tra il 2016 e il 2035

4 25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA GENERAZIONI DI GIOVANI 4 Titolo intervento, nome cognome relatore – Luogo, data

25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA GENERAZIONI DI GIOVANI

25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA GENERAZIONI DI GIOVANI

25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA GENERAZIONI DI GIOVANI

Decresce la partecipazione politica dei giovani. 25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA GENERAZIONI DI GIOVANI Decresce la partecipazione politica dei giovani. Forti differenze di genere. Le generazioni dell’impegno e dell’identità mostrano un coinvolgimento più elevato, perpetuando il modello partecipativo giovanile. Ma non disdegnano nemmeno la partecipazione politica invisibile che in generale sembra divenire sempre più diffusa (senza più forti distinzioni di genere)…

25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA GENERAZIONI DI GIOVANI Cresce la partecipazione ad attività gratuite di volontariato dei giovani, soprattutto se donne. Le generazioni dell’impegno e dell’identità mostrano anche qui un coinvolgimento elevato. La partecipazione culturale è molto elevata tra i giovani ma nell’arco di un ventennio è rimasta stabile; cresce invece fortemente quella degli ultracinquantenni che hanno potuto beneficiare di una scolarizzazione di massa rispetto alle generazioni precedenti.

25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA GENERAZIONI DI GIOVANI Sempre meno giovani… Nati nel 1926 Nati nel 1952 Nati nel 1926 Nati nel 1966 Nati nel 1952 4 Titolo intervento, nome cognome relatore – Luogo, data

Gli stranieri rappresentano il 10,7% dei minori residenti. 25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA GENERAZIONI DI GIOVANI Una popolazione di giovani: gli stranieri in Italia hanno 33,1 anni in media I minori di 18 anni rappresentano il 21,6% della popolazione straniera residente mentre sono il 16,1% della popolazione italiana. Gli stranieri rappresentano il 10,7% dei minori residenti. Percentuale di stranieri sul totale dei minori residenti. Anni 2002-2015

25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA GENERAZIONI DI GIOVANI Più in rete di tutti Tra i giovanissimi della Generazione delle reti (nati a partire dal 1996), quelli con background migratorio utilizzano le nuove tecnologie in modo più intenso, circa uno su 3 è su Internet per più di due ore al giorno contro uno su cinque dei coetanei italiani.

25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA GENERAZIONI DI GIOVANI

25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA GENERAZIONI DI GIOVANI ALUNNI ITALIANI E STRANIERI PER GENERAZIONE MIGRATORIA PER LUOGO IN CUI VORREBBERO VIVERE DA GRANDI Fonte: Indagine sull’integrazione delle seconde generazioni

25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA GENERAZIONI DI GIOVANI ALUNNI STRANIERI NELLE SCUOLE SECONDARIE NATI IN ITALIA E ALL’ESTERO PER LUOGO IN CUI VORREBBERO VIVERE DA GRANDI E PRINCIPALI CITTADINANZE

25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA GENERAZIONI DI GIOVANI

25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA GENERAZIONI DI GIOVANI

25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA GENERAZIONI DI GIOVANI «……Nel 2016 ritroviamo le tre donne – Maria, Anna e Francesca – che abbiamo seguito nel corso dei decenni. Maria compie 90 anni, superando di molto la sua speranza di vita alla nascita che era di 52 anni: delle nate nel 1926, 24 su cento sono ancora vive. Se – continuando questa ricostruzione delle vicende italiane con le storie “medie” di tre donne attraverso le statistiche – osserviamo a ritroso la sua vita, possiamo affermare che ha concluso la quinta elementare in un periodo in cui la quota di analfabeti era molto alta. Si è sposata a 24 anni e ha fatto la casalinga per tutta la sua vita dedicandosi ai tre figli. Ora è vedova da diversi anni e vive con sua figlia. Anna, la figlia di 64 anni, è sposata da più di 40 ed è appena andata in pensione, dopo molti anni di lavoro nell’industria, prima come operaia e poi, dopo il diploma conquistato alle serali, come impiegata. Anna non avrebbe potuto continuare a lavorare occupandosi della casa, della seconda figlia che vive ancora con lei e di Maria se non fosse stata aiutata negli ultimi quindici anni da Oxana, una cittadina ucraina che prima si occupava solo della casa, poi ha cominciato a prendersi cura di Maria. Da quando è in pensione, Anna va sempre più spesso dalla nipotina Giulia. Giulia è nata l’anno scorso da Francesca, la prima delle due figlie di Anna, che ha appena compiuto quarant’anni, si sta separando dal marito e fa la ricercatrice con un contratto a termine. La speranza di vita quando nasce Giulia è di quasi 85 anni» Istat, Rapporto annuale 2016