IL COMPORTAMENTO DEL PEDONE Ghignone Michele Martines Daniela IL COMPORTAMENTO DEL PEDONE 4° LEZIONE
Ma prima di ciò si è, e si sarà sempre, PEDONI. Il primo contatto con la strada e la circolazione stradale, si ha come pedoni. Gli anni della gioventù sono quelli in cui si hanno le prime esperienze alla guida: dapprima si tratterà di biciclette, poi di ciclomotori, fino alle autovetture dopo i 18 anni. Ma prima di ciò si è, e si sarà sempre, PEDONI. Anche senza essere alla guida di un veicolo si fruisce della strada, e perciò occorre anche in questo caso conoscere e rispettare delle norme precise. Come pedoni dobbiamo conoscere i nostri diritti e i nostri doveri e usare prudenza per difenderci dai pericoli del traffico. Ci sono alcuni aspetti fondamentali del comportamento da conoscere: la mano da tenere; l’attraversamento della strada, il significato della segnaletica che riguarda il pedone.
Per usare questi attrezzi, bisogna pazientare fino a raggiungere le apposite piste, dove potete dare sfogo alle vostre evoluzioni senza rischio per nessuno. E’ buona norma, innanzitutto camminare sul marciapiede tenendo i più piccini per mano e stando nella parte libera più lontana dal traffico veicolare. Inoltre, non bisogna ostacolare il cammino agli altri pedoni. Ad es., è buona regola non camminare affiancati in due o più persone, se questo costringe gli altri pedoni a scendere dal marciapiede o rallentare la propria andatura. Analogamente,è addirittura vietato dal Codice della strada sostare in gruppo in corrispondenza degli attraversamenti. Questo causa intralcio al transito normale degli altri pedoni. Infine, è da tener bene presente che il marciapiede, come pure la carreggiata, non possono essere percorsi con pattini o skateboards. Il segnale circolare con bordo rosso e al centro la figura del pedone in campo bianco, indica il DIVIETO di TRANSITO ai PEDONI. La strada interessata da questo segnale è evidentemente adibita al solo transito veloce dei veicoli a motore è perciò pericolosa.
Al contrario, il segnale blu con la stessa figura del pedone in bianco, indica l’inizio di un percorso o un’area riservata ai pedoni soltanto. E’ certamente il percorso più sicuro perché è vietato ad ogni tipo di veicolo. Ma non sempre si può disporre di questo vantaggio; anzi in qualche strada, il marciapiede può non esserci addirittura. Quando il marciapiede non c’è è necessario camminare rasentando il bordo della strada: tenere la sx., non camminare affiancati per due o più persone. In particolare, sulle strade extraurbane bisogna camminare entro le banchine, delimitate da strisce bianche continue a lato della carreggiata o, in loro assenza, il più possibile sul margine della strada. Tenere la mano sx. consente di vedere il traffico che proviene nel senso contrario e non dare, quindi, le spalle ai veicoli in arrivo.
ATTENZIONE ALLE USCITE Altra norma impone che i pedoni si attengano scrupolosamen te alle segnalazioni dei vigili e dei semafori. ATTENZIONE ALLE USCITE Capita che frequentemente il marciapiede sia interrotto da un passaggio, detto passo carraio, che consente l’uscita da un cortile, da un portone, da un garage di autoveicoli che si debbono immettere sulla strada. Arrivando nei pressi di un passo carraio è necessario fare attenzione che non vi siano mezzi in uscita che, pur non avendo la precedenza, spesso lo dimenticano. Oggi, la maggior parte dei passi carrai è dotata di aperture automatiche telecomandate a distanza; qualche istante prima della loro apertura si mettono in funzione dei lampeggiatori a luce gialla, posti in alto e di lato, che richiamano la nostra attenzione.
Gli attraversamenti pedonali, sono evidenziati mediante zebrature dipinte sulla pavimentazione con strisce bianche parallele all’asse stradale. L’attraversamento fuori dalle strisce è consentito solo a distanza di almeno cento metri dalla zona zebrata o, naturalmente, in mancanza della stessa.
Si tenga presente che: mentre il pedone che attraversa sulle strisce pedonali ha il diritto di precedenza sui veicoli,… quello che attraversa la carreggiata fuori dalla zona zebrata, deve dare la precedenza ai conducenti. In questo caso, quindi, il pedone deve fermarsi ad aspettare che il veicolo passi. Ma vediamo bene questo particolare momento della circolazione pedonale. Innanzitutto, bisogna scegliere un punto in cui la visibilità della strada è sufficientemente ampia nei due sensi di marcia. Infatti è estremamente pericoloso attraversare vicino ad una curva con ostacoli che impediscono la visuale.
Inoltre è molto pericoloso attraversare la strada sbucando improvvisamente tra i veicoli in sosta, che impediscono una buona visibilità ai conducenti delle auto in transito. Per attraversare strade di grande scorrimento è opportuno usare i soprapassaggi o i sottopassaggi pedonali.
L’ATTRAVERSAMENTO DELLA STRADA L’attraversamento non va mai eseguito di corsa o sbadatamente, ma seguendo la importante regola che prevede quattro fasi: Fermandosi sul limite del marciapiede o, in mancanza di esso, sul bordo della strada, guardare alla propria sinistra. Se da quella parte non vi sono veicoli in arrivo, guardare dalla parte destra.
3. Se neppure da quest’altra parte vi sono veicoli in arrivo, riportare lo sguardo a sx. e, se la strada è ancora libera, raggiungere il suo centro o linea di mezzeria. 4. Qui giunti, guardare nuovamente a dx. e, se la strada è sempre libera, raggiungere rapidamente il lato opposto. Nel caso in cui, raggiunta la mezzeria, giungesse improvvisamente un veicolo da destra, bisogna ricordare che non trovandosi su un passaggio pedonale, si deve dare la precedenza al veicolo. Tuttavia, è bene iniziare l’attraversamento solo se si è certi di poterlo completare con la strada sempre sgombra. Perciò, quando si vede un veicolo in distanza, non bisogna mai azzardarsi ad attraversare, perché è difficile valutare sia la sua velocità, sia l’intenzione del conducente di fermarsi o di avvalersi del proprio diritto di precedenza. Un malinteso, potrebbe avere conseguenze gravissime, soprattutto per il pedone.
Per attraversare la strada, più propriamente la carreggiata, è sempre consigliabile fare uso dei sottopassi o delle passerelle sopraelevate, quando esistono. In loro assenza è opportuno passare sulle strisce pedonali. Se anche le strisce pedonali sono inesistenti, oppure si trovano ad una distanza dal pedone superiore ai 100 m. si attraversi la strada nel modo più diretto, cioè perpendicolarmente all’asse della carreggiata.
1. attenzione a sx.; 2. trasferirsi il più velocemente possibile sulla linea continua al centro della strada; 3. attenzione a dx.; 4. passare rapidamente dall’altra parte della strada.
E’ SEMPRE MEGLIO UTILIZZARE I PASSAGGI PEDONALI predisposti con le apposite strisce. Tuttavia, anche se sulle strisce pedonali i pedoni hanno il diritto di precedenza sui veicoli, occorre aggiungere che prima di attraversare è dovere del pedone accertarsi che i veicoli siano a distanza tale da potersi arrestare in tempo. Inoltre, sugli attraversamenti pedonali, come sui marciapiedi e sulle banchine, i pedoni hanno l’obbligo di circolare tenendo la sinistra.
Nei CROCEVIA non si attraversa mai in diagonale!! Per andare da un marciapiede a quello diagonalmente opposto, si passa prima sul marciapiede di fronte……e solo dopo aver nuovamente guardato a sx. e a dx. si attraversa per portarsi infine nel punto voluto. In questo modo l’attraversamento risulta diviso in due tempi, ma a tutto vantaggio della propria sicurezza.
In più, nelle aree degli incroci, bisogna porre particolare attenzione ai veicoli che effettuano la manovra di svolta a dx. o sx., perché essi possono sopraggiungere quasi alle nostre spalle. Il PEDONE, se si trova ad attraversare in una zona zebrata, ha il diritto di precedenza ma, per prudenza deve stare attento che il veicolo non sia troppo vicino oppure accenni a non fermarsi. L’attraversamento degli incroci è naturalmente più agevole e sicuro quando è regolato da semaforo o da agenti del traffico (VIGILE URBANO).
I SEGNALI DI QUESTI SEMAFORI, VALGONO PER TUTTI: VEICOLI E PEDONI.
I SEMAFORI PEDONALI Assai spesso, di fronte ai passaggi pedonali, sono collocati semafori riservati ai soli pedoni; essi hanno le lanterne a fondo nero con la figura di un omino colorato e sono così suddivisi: Un omino verde: consente ai pedoni di attraversare la carreggiata nella sola direzione consentita dalla luce verde. Un omino giallo: indica ai pedoni che si trovano all’interno dell’attraversamento di sgombrarlo rapidamente; a quelli che si trovano sul marciapiede, impone di fermarsi senza impegnare la carreggiata. Un omino rosso, con significato di arresto: non consente ai pedoni di effettuare l’attraversamento. Nell’attesa bisogna fermarsi sul marciapiede; non scendere sulla carreggiata. Tutte le funzioni, sono naturalmente sincronizzate al semaforo per i veicoli. Questi semafori possono essere dotati anche di segnalazioni acustiche per i non vedenti.
Vi sono poi, lanterne col fondo nero e frecce di colore rosso, giallo, verde. Il relativo segnale, però, è diretto solo ai veicoli che devono proseguire nella direzione indicata dalla freccia. Infine, un semaforo ad una sola luce lampeggiante, di colore giallo, sta ad indicare un punto pericoloso in cui si vuol richiamare l’attenzione dei conducenti invitandoli ad assumere una velocità moderata e ad usare particolare prudenza. Il lampeggiamento della luce gialla costituisce perciò un avvertimento anche per il pedone affinchè usi molta attenzione e, prima di iniziare l’attraversamento in quel punto, si accerti che i veicoli eventualmente in arrivo siano a distanza tale da non costituire un pericolo.
LE SEGNALAZIONI DEI VIGILI Vediamo ora il significato dei movimenti delle braccia dell’agente quando regola il traffico: movimenti che sono sostanzialmente tre:
Un articolo del Codice Stradale fa divieto ai pedoni di sostare o ancor peggio di giocare sulle carreggiate o sulle parti di strada riservata ai veicoli. Molto spesso i ragazzi, nell’emulare le gesta dei campioni di calcio, possono trovarsi nella necessità di rincorrere un pallone calciato sulla strada. E’ un evento molto pericoloso sia per i conducenti che potrebbero essere colpiti inaspettatamente, sia perché la foga del gioco potrebbe far dimenticare al “calciatore” di guardare a sx. e a dx. per controllare che non vi siano veicoli in arrivo, prima di raggiungere il pallone sulla strada per recuperarlo.
Infine, alcune considerazioni relative ai mezzi di trasporto pubblico. Un autobus urbano può trasportare venti volte il numero delle persone che possono viaggiare in automobile, occupando uno spazio solo 4-5 volte maggiore di un’auto. Ma poiché, in città, assai spesso, le automobili viaggiano con il solo conducente a bordo, ne consegue che un autobus a pieno carico può sostituire l’uso di quasi 100 autovetture. E’ questo un buon motivo per utilizzare i mezzi di trasporto pubblico perché così facendo, si possono ridurre i disagi, i costi, il congestionamento del traffico e soprattutto l’inquinamento atmosferico e acustico.
Tuttavia, anche servendosi di questi particolari veicoli, è opportuno usare qualche buona dose di prudenza. Se la fermata non è posta accanto al marciapiede, questa è generalmente protetta da una pensilina salvagente sulla quale scendere e sostare, per potersi accertare che non sopraggiungano altri veicoli sulla parte di carreggiata da attraversare. Attraversare passando davanti al tram o all’autobus è molto pericoloso. Attraversare passando dietro e facendo attenzione a dx. lo è meno. E’ sempre meglio attendere che il mezzo sia partito per godere di tutta la visibilità necessaria e compiere l’attraversamento. Inoltre non bisogna attraversare passando davanti al mezzo fermo, poiché questo potrebbe nascondere altri veicoli in movimento. Nei casi in cui le fermate dei mezzi pubblici su rotaia non abbiano la pensilina salvagente, è bene attendere sul marciapiede e attraversare quando il mezzo che si vuole raggiungere è completamente fermo, poiché solo allora i veicoli che sopraggiungono hanno l’obbligo di fermarsi per dare la precedenza ai passeggeri che si accingono a salire e scendere.
Per concludere queste brevi note, vogliamo ancora una volta ribadire il concetto che il pedone, essendo l’utente della strada più vulnerabile, deve usare sempre prudenza attenendosi scrupolosamente alle norme previste per la sua circolazione più sicura. E bene inoltre che tra conducenti e pedoni si instauri un clima di cooperazione che ne faciliti la convivenza e faccia della strada un ambiente il più possibile cordiale e sereno.