Animali della barriera corallina curiosità
Di cosa si nutrono Moltissimi sono gli animali erbivori che si nutrono dei vegetali presenti sulla barriera: ricci di mare, crostacei, molluschi e varie specie di pesci. I pesci pappagallo (così chiamati dalla bocca robusta a forma di becco), e i pesci chirurgo (cosi chiamati per la presenza di una lamella sulla coda tagliente come un bisturi) sono i principali erbivori. Grandi divoratrici di corallo sono le stelle marine spinose e il verme marino se molti individui di questa specie si concentrano in un’area, possono causare gravi danni alla barriera. Pesci farfalla si cibano principalmente di polipi di corallo e altri piccoli animali che catturano tra le fessure e i nascondigli naturali che la barriera offre. alcuni pesci lima ed altri, tutti predatori di piccoli invertebrati. I pesci balestra, i pesci palla e i pesci istrice, invece, staccano pezzi di corallo servendosi della loro robustissima bocca. Esistono anche pesci corallini che si cibano di plancton o di detrito, ma la maggior parte è costituita da predatori.
Di cosa si nutrono Le spugne sicuramente rappresentano uno dei gruppi più importanti tra gli invertebrati della barriera. Si nutrono di piccole particelle di cibo trasportate dall’acqua che vengono filtrate attraverso numerosi minuscoli pori. I buchi più grandi sono, invece, i cosiddetti “osculi” da cui l’animale espelle l’acqua filtrata. Le spugne della barriera presentano forma, dimensioni e colori incredibilmente differenti. Sono molto numerose le oloturie, dette anche “cetrioli di mare” per la caratteristica forma del loro corpo, con specie che possono arrivare ad una lunghezza di oltre un metro, oppure possono essere corte e coloratissime. Anche le stelle marine in questo ecosistema possiedono colorazioni molto vistose, come la Linkia esatentacolata, con il suo sgargiante blu viola.
Come si riproducono La classe Asteroidea comprende quegli Echinodermi comunemente conosciuti sotto il nome di stelle marine. Le stelle marine sono presenti in tutti i mari del mondo e in quelli tropicali si trovano le più appariscenti. La stella corona di spine è una stella marina appartenente alla famiglia Acanthasteridae. È provvista di spine velenifere e talvolta è responsabile di invasioni molto distruttive ai danni della barriera corallina.
Stella corone di spine Descrizione:È provvista di spine velenifere e talvolta è responsabile di invasioni molto distruttive ai danni della barriera corallina. una stella marina di grosse dimensioni, dotata di grandi aculei su tutto il corpo, utilizzati a scopo difensivo. Può raggiungere i 40 cm di diametro ed è provvista di 12-19 braccia disposte attorno ad un disco centrale largo ed appiattito. Il suo colore può variare dal verde al blu, al rosa, al rosso, al viola, o tendere al nero. Il corpo può presentarsi a tinta unita come pure di diversi colori, ma i papuli respiratori retrattili localizzati sulla faccia superiore sono sempre di colore rosso. È in grado di muoversi ad una velocità massima di 20 m/h. La puntura delle spine velenose provoca un dolore che può durare anche quattro ore, oltre a nausea e vomito. Molto spesso la regione circostante al punto di contatto è soggetta a fenomeni come eritema e gonfiore, che possono durare anche diversi giorni. Alimentazione:La specie si nutre esclusivamente di coralli, nei confronti dei quali ha un enorme potenziale distruttivo. Si tratta di un predatore aggressivo e relativamente rapido, che si nutre arrampicandosi sulle pareti della barriera corallina, dove estroflette lo stomaco sui polipi, rilasciando enzimi digestivi e assorbendo i tessuti organici liquefatti.
Stella corone di spine Riproduzione: Come per la maggior parte degli echinodermi, l’Acanthaster planci si riproduce sessualmente tramite la deposizione di uova che avviene nei mesi più caldi. Mentre la femmina rilascia in acqua milioni di uova il maschio, allo stesso tempo, rilascia lo sperma che le feconda. La fecondazione avviene quindi al di fuori del corpo della femmina. A questo punto le uova galleggiano in acqua e cominciano a svilupparsi nutrendosi di fitoplancton. Dopo circa 6 mesi e dopo essersi nutrita anche di alghe marine, la stella marina misura circa 1 cm. Ora si nutre anche di coralli ma vive nascosta perché è ancora vulnerabile ai predatori. Esce solo di notte per nutrirsi. Raggiunge la maturità in 3 o 4 anni quando smette di crescere.