La politica europea per l’Allargamento Dr La politica europea per l’Allargamento Dr. Filippo Mazzariol Venezia, 05 Settembre 2008
La politica dell’allargamento in Unione Europea L’Unione europea ha avviato un graduale processo di integrazione, aprendo a nuovi Stati membri. Gli Stati membri, riuniti nel Consiglio europeo, hanno deciso dei futuri allargamenti verso i Paesi dell’Europa sud-orientale: Candidati effettivi: Croazia, l’ex Repubblica jugoslava di Macedonia e Turchia; Potenziali candidati: Albania, Bosnia – Erzegovina, Montenegro, la Serbia incluso il Kosovo ai sensi della risoluzione 1244 del Consiglio di Sicurezza dell’Onu;
Requisiti dell’allargamento Il punto di partenza ufficiale coincide con la presentazione della domanda di adesione da parte del Paese. Questa fase dev’essere supportata da una buon rapporto con la Commissione europea; La candidatura del Paese è presentata al Consiglio europeo, dopo che la Commissione esprime un parere formale sul Paese candidato ed il Consiglio decide se accettare o meno la candidatura; Non appena il Consiglio adotta ad unanimità il mandato negoziale, sono avviati ufficialmente i negoziati tra il Paese candidato e gli Stati membri. Tale procedura non è automatica, il Paese deve soddisfare alcuni criteri fondamentali prima di avviare i negoziati;
Requisiti dell’allargamento I criteri fondamentali sono stati fissati dal Consiglio europeo nel dicembre 1993, che impongono: presenza di istituzioni stabili che garantiscono la democrazia, lo stato di diritto, i diritti dell’uomo ed il rispetto delle minoranze, l’esistenza di una funzionale economia di mercato e la capacità di far fronte agli obblighiu derivanti dall’adesione; Il Paese candidato deve dimostrare capacità ad applicare la normativa comunitaria; L’Unione europea deve essere in grado di integrare i nuovi Stati membri, deve garantire che le istituzioni ed i processi decisionali mantengano l’efficacia, affidabilità e responsabilità;
I futuri Stati membri I Paesi candidati all’adesione sono la Crozia, la Turchia e l’ex Repubblica Jugoslava di Macedonia. I negoziati per la Croazia e Turchia sono stati avviati il 3 ottobre 2005, mentre quelli dell’ex Repubblica Jugoslava di Macedonia da dicembre 2005; Gli altri Paesi dell’area balcanica occidentale sono considerati come Paesi candidati potenziali. Al momento è stato avviato il « processo di stabilizzazione ed associazione », il fulcro di questo processo è l’accordo di stabilizzazione e di associazione che sancisce il rapporto contrattuale fra UE ed ogni singolo Paese, da cui scaturiscono obblighi e diritti reciproci; Se sono soddisfatti i requisiti necessari, sarà possibile concludere gli accordi di stabilizzazione e di associazione con tutti i Paesi dell’area Balcanica occidentale. Nel 2008 tali accordi saranno firmati o già in vigore;
Il Processo di allargamento L’Unione europea applica delle procedure che consentono l’adesione dei nuovi Stati membri, solo dopo che essi hanno soddisfatto tutti i requisiti specifici richiesti; I Paesi candidati possono passare da una fase del processo alla successiva solo dopo aver soddisfatto i criteri previsti per ogni singola fase. Mandato e quadro negoziale: dopo la decisione unanime del Consiglio europeo di stabilire un mandato negoziale possono essere avviati i negoziati fra il Paese candidato e gli altri Stati membri. L’UE fissa per ogni Paese candidato un quadro nazionale, che definisce gli orientamenti generali per i negoziati. Attraverso i cosidetti partenariati per l’adesione, identifica le riforme e gli adattamenti a cui il Paese deve procedere; I negoziati si svolgono tra Stati membri e Paesi candidati, focalizzati sui requisiti da soddisfare, in particolare nell’adozione di norme comunitarie. I negoziati, inoltre vertono anche su accordi finanziari, come il contributo al bilancio dell’UE;
Il processo di allargamento Screening a monitoraggio: prima di avviare i negoziati la Commissione procede con un esame definito « screening » di ogni singolo capitolo con ogni Paese candidato. La Commissione trasmette al Consiglio una relazione per ciascun capitolo, con cui raccomanda di procedere con i negoziati con il Paese o chiedere che esso soddisfi determinati requisiti, definiti »parametri di apertura » prima di aprire i negoziati; Ogni Paese candidato elabora un piano d’azione indicando gli interventi che intende realizzare. Le priorità per essere inserite nel piano d’azione sono fissate nei partenariati per l’adesione o europei che l’UE crea per ogni paese candidato. Inoltre il Paese interessato deve elaborare un programma nazionale per l’adozione dell’acquis; Chiusura dei negoziati e trattato di adesione: i negoziati per capitoli si considerano chiusi – provvisoriamente – solo dopo che gli Stati membri si dichiarano soddifatti per i progressi raggiunti. Terminata la fase di negoziato su tutti i capitoli, tutte le modalità e le condizioni sono incorporate in un progetto di trattato di adesione, in cui sono riportati gli accordi e le scadenze. Se si ottiene il consenso del Consiglio, Parlamento e Commissione, il trattato di adesione viene firmato ; Lo Stato candidato diventa Stato aderente e può beneficiare si una serie di diritti provvisori prima di diventare Stato membro. _________________________________________________________
Strategia per l’adesione La Strategia per l’adesione mira a preparare i Paesi candidati all’ingresso nell’Unione europea. Essa comprende i seguenti meccanismi: Accordi europei/accordi di associazione/accordi di associazione e stabilizzazione; Partenariati di adesione/partenariati europei; Assistenza pre – adesione; Co-finanziamento da parte delle istituzioni finanziarie internazionali; Partecipazione a programmi, agenzie e commissioni dell’Unione europea; Programma nazionale di adozione dell’acquis; Relazioni sui progressi ottenuti; Dialogo politico.
Assistenza finanziaria L’Unione europea fornisce assistenza finanziaria ai Paesi candidati ed ai Paesi potenziali. Questa assistenza è destinata ad aiutare i Paesi ad avviare le riforme politiche, istituzionali ed economiche necessarie per conformarsi alla normativa dell’Unione europea; Dal gennaio 2007, lo strumento di preadesione IPA sostituisce una serie di programmi e stumenti finanziari dell’Unione europea destinati ai Paesi candidati ed ai potenziali Paesi candidati all’adesione all’UE: Phare, Phare CBC, ISPA, Sapard , Cards e lo Strumento finanziario per la Turchia. La base giuridica di questa assistenza è il Regolamento 1085/2006 del Consiglio, adottato il 17 luglio 2006; Lo strumento di assistenza preadesione IPA si articola in cinque componenti: 1. sostegno alla transizione e consolidamento istituzionale, 2. cooperazione transfrontaliera, 3. sviluppo regionale, 4. sviluppo delle risorse umane e 5. sviluppo rurale.
Le componenti IPA La componente I rientra nelle competenze della Direzione generale Allargamento della Commissione, responsabile anche per il coordinamento generale dell’assistenza preadesione. Comprende misure per il consolidamento delle istituzione e gli investimenti associati, misure di transizione e stabilizzazione necessarie nei Balcani occidentali. Tale componente viene erogata attraverso i programmi annuali nazionali a favore di diversi beneficiari; La componente II sostiene la cooperazione transfrontaliera tra i Paesi candidati e candidati potenziali e tra questi Paesi e quelli dell’UE. Inoltre può finanziare la partecipazione dei Paesi beneficiari ai programmi di cooperazione transnazionale dei Fondi Strutturali ed ai programmi relativi ai bacini marittimi – Strumento europeo di vicinato e partenariato (ENPI). Per l’attuazione di tale componente sono responsabili le Direzioni generali Allargamento e Sviluppo regionale; Le componenti III, IV e V sono accessibili solo ai Paesi candidati e riproducono il funzionamento dei Fondi Strutturali, del Fondo di coesione e del Fondo per lo sviluppo rurale al fine di preparare i Paesi alla gestione dei finanziamenti erogati da tali fondi dopo la loro adesione.
Gestione delle responsabilità delle componenti La Direzione generale Politica Regionale coordina la componente n. III, finanzia gli investimenti e l’assistenza tecnica in settori come trasporti, ambiente e sviluppo economico; La Direzione generale Occupazione, affari sociali e pari opportunità è responsabile della componente IV ed è destinata a potenziare il capitale umano e prevenire l’esclusione sociale; La Direzione generale Agricoltura e sviluppo rurale è responsabile della componente V, che riproduce i programmi di sviluppo rurale accessibili dopo l’adesione finanziando azioni per lo sviluppo rurale simili a quelle previste da questi programmi.
Programmazione IPA La Commissione predispone per ogni Paese beneficiario un documento pluri-annuale indicativo di pianificazione (Multi – annual Indicativa Planning Document) che stabilisce le linee strategiche dell’assistenza al Paese in questione per tutte le componenti alle quali è ammissibile; Sulla base del programma multi – annuale le autorità nazionali dei Paesi beneficiari redigono dei programmi annuali per la Componente I o pluri – annuale per tutte le altri componenti che contengono le misure e le azioni da finanziare tramite IPA
Programmazione IPA Implementazione dell’IPA prevede un assistenza che può avere diverse forme: appalti pubblici, sovvenzioni, prestiti, garanzie sui prestiti e misure di assistenza finanziaria; I programmi IPA saranno gestiti dai Paesi candidati in modo decentrato, direttamente dalle autorità nazionali responsabili dell’attuazione (predisposizione bandi di gara, appelli di manifestazione di interesse, selezione dei progetti, firma dei contratti…) sotto il controllo della Commissione europea; Nei Paesi potenziali candidati, i programmi sono attuati direttamente dalla Commissione tramite le Delegazioni in loco; I programmi di cooperazione transfrontaliera tra Paesi candidati/potenziali candidati e Stati membri possono essere attuati da un unica autorità di gestione con sede in uno Stato membro partecipante al programma;
Quadro finanziario indicativo pluriennale Il quadro finanziario indicativo pluriennale fornisce informazioni sulle intenzioni della Commissione in termini di dotazioni finanziarie indicative proposte per i singoli Paesi e le singole componenti; Sulla base delle dotazioni previste dal quadro finanziario e delle priorità individuate nel quadro politico, sono elaborati i documenti di programmazione pluri-annuale Le risorse finanziarie per il periodo 2007 – 2013 risultano di 11.468 milioni di euro a prezzi correnti. Per il periodo 2007 – 2010 l’allocazione prevista è di 5.750,6 milioni di euro;
Fonti normative e riferimenti operativi La Commissione europea nella nuova programmazione comunitaria 2007 – 2013 ha ridotto il numero dei precedenti strumenti finanziari; Gli attuali programmi geografici saranno sostituiti da tre nuovi strumenti; Strumento di Pre-adesione IPA che sostituisce i programmi Phare, ISPA, SAPARD e CARDS ed il programma specifico della Turchia per la Pre – adesione; Strumento europeo di partenariato e vicinato ENPI (European Neighbourhood & Partnership Instrument) che coprirà le aree coperte dai precedenti programmi MEDA e Tacis; Strumento di cooperazione e sviluppo DCI (Development Cooperation Instrument), che coprirà tutte le altre aree geografiche: America Latina, Asia, Asia Centrale, Medio oriente ed Africa del Sud. Questo nuovo strumento comprende anche i programmi tematici che si dividono in 5 settori: investing people (vari sotto temi tra i quali istruzione e cultura), ambiente e gestione sostenibile delle risorse naturali, incluso energia, attori non statali e sviluppo delle autorità locali, immigrazione ed asilo e sicurezza ambientale.
Come partecipare alle opportunità offerte dai nuovi strumenti Il target di attori a cui la CE si indirizza per la realizzazione/implementazione dei programmi è rappresentato dalle seguenti realtà: Pubblica amministrazione/Istituzioni/Università; Imprese; Organizzazioni non governative; Le principali opportunità presentate dalla CE sono le seguenti: Bandi di gara per servizi, lavori e forniture (Call for tender); Contratti quadro; Inviti a presentare proposte (call for proposal).
Link utili http://ec.europa.eu/enlargement/the-policy/index_it.htm; http://ec.europa.eu/regional_policy/index_it.htm; http://ec.europa.eu/europeaid/tender/index_en.htm http://www.eurosportelloveneto.it/EicHome.asp
Contatti Unioncamere del Veneto – Eurosportello Via delle Industrie Edificio Lybra 19/D Dr. Gian Angelo Bellati; Dr.ssa Roberta Lazzari Dr. Filippo Mazzariol Tel. 041 – 0999411 Fax. 041 – 0999401 E-mail:europa@eurosportelloveneto.it