ERITREA
ERITREA Pur essendo uno dei paesi più piccoli del continente africano e dalle risorse naturali trascurabili, l’Eritrea ha da sempre un’importanza strategica rilevante per la sua posizione lungo la costa del Mar Rosso, retroterra del canale di Suez sbocco commerciale dei traffici provenienti dall’altopiano etiopico.
FORMAZIONE DELLO STATO Dopo colonizzazione italiana e successiva occupazione britannica, l’Etiopia inglobò l’ERITREA (1962) Conflitto durato 30 anni tra Etiopia ed Eritrea Indipendenza tramite referendum nel 1993 Nei primi anni dopo l’indipendenza il paese sembrò muoversi verso una democrazia libera e multipartitica. Tuttavia prevalse ben presto una linea politica autoritaria e militaresca, che portò il regime di Isaias Afewerki a entrare in conflitto diretto o indiretto con tutti i paesi vicini.
CONFLITTI E CONFLITTUALITA’ Eritrea e Yemen (1995) per la sovranità sulle Isole Haynish, risolto attraverso un arbitrato internazionale Parte del confine con Gibuti rimane conteso Incidenti lungo il confine col Sudan Instabilità Corno d’Africa dovuta soprattutto al deterioramento del rapporto con l’Etiopia
ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI L’ERITREA fa parte Delle Nazioni Unite Dell’Unione Africana Dell’Intergovernmental Agency for Development (IGAD) = ne era uscita nel 2007 per l’appoggio dato dall’Agency all’Etiopia, poi rientrata nel 2011 Dal 2003 ha lo status di osservatore presso la Lega Araba
ALLEANZE INTERNAZIONALI Il crescente isolamento internazionale ha spinto l’Eritrea di Isaias Afewerki a cercare partner alternativi tra i paesi arabi. In chiave anti-etiopica Afewerki aveva stretto una alleanza strategica con il Sudan Ancora oggi sostiene il movimento jihadista somalo al-Shabab
CONSEGUENZE PARTNERSHIP COI PAESI ARABI Crescente tensione tra le due principali componenti culturali dell’Eritrea (i cristiani dell’altopiano e i musulmani del bassopiano) Progressivo coinvolgimento del paese nella guerra civile che dal 1991 sconvolge la Somalia meridionale. Il governo eritreo ha fiancheggiato e continua tutt’oggi ad appoggiare politicamente e finanziariamente le diverse formazioni armate somale che si ispirano a un islam estremista, e che sono verosimilmente in contatto con la rete del terrorismo internazionale di al-Qaida. Se l’intento del governo eritreo era quello di colpire l’Etiopia, che nel 2006 intervenne militarmente a sostegno del governo federale somalo, il risultato è stato invece quello di un diretto coinvolgimento nella guerra civile: le milizie islamiste somale hanno dimostrato di non avere interesse (e probabilmente neppure la capacità) a colpire direttamente l’Etiopia, ma al contrario hanno impiegato il sostegno ottenuto dall’esterno contro i loro antagonisti somali. Nel dicembre 2009 le Nazioni Unite hanno votato un embargo militare insieme a sanzioni economiche contro l’Eritrea per la sua ingerenza in Somalia.