CORSO GIOVANI & IMPRESA Istituto
Quali le aspettative del mondo del lavoro ? Chi siamo Perché siamo qui Quali le aspettative del mondo del lavoro ? Quali le vostre aspettative? Informazioni sul corso 2
Ass. Brianza Solidale Onlus Brianza Solidale, fondata nel 1989, è una Associazione di volontariato formata da Ex Dirigenti d’Azienda e Imprenditori. Ha come mission: Collaborare con le Scuole per aiutare i giovani ad orientarsi nel mondo del lavoro; con le Associazioni ed Enti per trasferire cultura d’impresa e tradurre idee in progetti sostenibili e socialmente utili.
cosa è cambiato e cambierà Perche’ siamo qui PER SVILUPPARE LE COMPETENZE RICHIESTE DAL MONDO DEL LAVORO Per capire di cosa parliamo, dobbiamo prima ricordare il passato osservare il presente percepire il nostro futuro OVVERO cosa è cambiato e cambierà 4
Come è cambiato il mondo del lavoro
Come è cambiato il mondo 1830 > 90 % 1900 c.a. 40 % Oggi = 0,8 % (nei paesi industrializzati)
voro addetti MANIFATTURIERA AGRICOLTURA SERVIZI tempo IERI OGGI
Come è cambiata l’impresa Ambiente limitato e agricolo IERI 2. Bassa specializzazione 4. Cicli tecnologici lenti 3. Posto fisso
ESEMPIO (ieri) Ci sono GRANDI differenze? 1957 1975 Tra il primo modello e l’uscita di produzione sono passati circa 20 anni Ci sono GRANDI differenze? I cicli tecnologici lenti e durevoli nel tempo avevano come conseguenza che la vita lavorativa di una persona si svolgeva all’interno dello stesso ciclo, massimo due
Chi usciva dalla scuola era già preparato al lavoro ANCHE LA SCUOLA di IERI ……… Chi usciva dalla scuola era già preparato al lavoro e, nella maggior parte dei casi, per il lavoro per cui aveva studiato 10
DURANTE 60 ANNI è maturato un profondo scollamento fra il mondo dello studio e il mondo del lavoro a causa di importanti fattori di cambiamento intervenuti, come : - innovazione tecnologica/diversificazione industriale - informatizzazione (Internet) e velocità decisionale - sviluppo dei servizi - globalizzazione dei mercati e sfide - frammentazione dei processi operativi (divisione del lavoro; sviluppo delle specializzazioni) - professionalizzazione (da esecutiva a partecipativa)
4. Flessibilità e mobilità Come è cambiata l’impresa 1. Non esistono più barriere 2. Esplosione dei servizi Oggi: mercato globale 3. Alta specializzazione 4. Flessibilità e mobilità 5. Cambiamenti tecnologici accelerati
1998 1995 1990 ESEMPIO (oggi) 2000 20 anni 2005 oggi 2010 13
LA SCUOLA OGGI ……… GAP Chi esce dalla scuola oggi possiede delle nozioni di base che gli consentono di affacciarsi al mondo del lavoro ma non sono sufficienti. OCCORRE SVILUPPARE ALTRE CONOSCENZE EXTRASCOLASTICHE 14 Proprietà di Brianza Solidale Vietata la riproduzione
TASSO di DISOCCUPAZIONE in ITALIA oltre il 30% dei giovani 15/29 anni è disoccupato e rappresentano oltre il 37% dei disoccupati totali Pertanto la disoccupazione giovanile in Italia rappresenta una situazione ancora “allarmante” Tuttavia, in Italia risultano ancora migliaia di posti di lavoro scoperti, perché mancano le relative competenze idonee. 15
TASSO di DISOCCUPAZIONE in ITALIA I media amplificano il problema del lavoro. Fino a tre anni fa leggevamo che un giovane su tre era disoccupato. Adesso leggiamo che uno su due è disoccupato. Questa affermazione è falsa.In realtà i giovani che non trovavano lavoro erano circa 8 su 100 prima della crisi oggi saranno 12/15 su 100. Questo perché il tasso di disoccupazione prende come base di calcolo i giovani che sono già occupati o coloro che cercano attivamente (gli Attivi), in un Paese, in cui i giovani (nella fascia 15 – 24 anni) tutto farebbero tranne che lavorare, quindi il numero di occupati risulta bassissimo. Secondo la formula disoccupati/(disoccupati + occupati) il rapporto 4 anni fa era 1/3 E oggi è del 40%, ma questo semplicemente perché pochi lavorano. Cosa fanno gli altri ? Studiano, fanno degli stage, o, e sono la grande maggioranza, non fanno un tubo. Con questo trucco statistico, si è generato un problema sociale che in realtà non esiste. Intendiamoci il problema del lavoro dei giovani c’è, ma la situazione, nel ceto medio, non è poi così drammatica. C’è un 20% di famiglie italiane che vive in una situazione davvero drammatica, e i giovani di queste famiglie lavorano per qualsiasi cifra, per orari spaventosi e con contratti da terzo mondo. Quel problema lì c’è, ma riguarda il 20% delle famiglie italiane. L’80% non ha problemi: o ha un lavoro o va a scuola, o non fa un tubo. Intervista di Giangi Cretti al Prof Luca Ricolfi pubblicata il 25 aprile 2014 su La Rivista mensile della Camera di Commercio Italo/svizzera
Perché è più difficile trovare lavoro oggi Fattori interni: - Deficit di competenze (deficit) - Aspettative personali non sempre in linea con la realtà del mercato - Welfare famigliare Fattori esterni: - Competizione - Globalizzazione - Riorganizzazione & Investimenti
Competenze, Aspettative, Welfare famigliare Fattori Interni Competenze, Aspettative, Welfare famigliare
Fattori interni Aspettative personali Welfare famigliare Spesso rimangono scoperti posti di lavoro ritenuti poco qualificanti o non rispondenti alla formazione scolastica conseguita Si preferisce attendere il posto “giusto” anziché cogliere le opportunità che sono disponibili per entrare nel mondo del lavoro Welfare famigliare La famiglia in molti casi garantisce comunque una buona qualità della vita
FATTORI INTERNI Mancano le competenze…….. I datori di lavoro dichiarano di non trovare nei giovani diplomati e laureati le competenze adeguate ai nuovi tipi di lavoro. ………….Ciò che conta oggi per i datori di lavoro sono: Etica del lavoro (impegno,ma anche iniziativa e senso di responsabilità), Capacità di comunicare Capacità di risolvere i problemi e lavorare in team La rivoluzione post-industriale ha reso molto più importanti queste competenze, cosiddette “soft”, per distinguerle da quelle “dure”cioè collegate con una specifica preparazione tecnica. La selezione di milioni di giovani che oggi hanno un lavoro si basa sulla valutazione di queste caratteristiche personali con approcci molto più meritocratici di quanto non si immagini. Purtroppo molti posti di lavoro restano vacanti (o vengono affidati a persone con esperienza ) non perché mancano gli ingegneri o servano degli esperti, ma perché queste competenze i giovani non le hanno……….. Roger Abravanel Estratto da Corriere della Sera domenica 24 novembre 2013
La competizione (interna e internazionale) Fattori Esterni La competizione (interna e internazionale)
L’AVVENTURA DI UN ITALIANO E UN CINESE Un giorno un manager italiano e uno cinese passeggiavano nella savana. All’improvviso incontrano un branco di leoni ed entrambi si mettono a correre temendo di essere sbranati. Il cinese però, ad un tratto si ferma e si cambia le scarpe con un paio di comode scarpette da ginnastica. L’italiano allora gli dice: “Continua a correre, non crederai di essere più veloce dei leoni usando queste scarpette?” E il cinese gli risponde: “Non sarò più veloce dei leoni, ma di te sì!” “MORS TUA, VITA MEA” (detto latino)
SAPER FARE LA GARA (da un articolo di D. De Masi, sociologo) Qualsiasi cammino si scelga nella vita la competizione è inevitabile Attraverso di essa si selezionano i migliori e il mondo progredisce Bisogna farsene una ragione, ma occorre rispettare le regole del gioco, dettate da migliaia di anni di civiltà Altrimenti si perde tutti
Fattori Esterni La globalizzazione
La tecnologia non sempre crea lavoro ….Sarebbe illusorio ritenere che buone regole bastino a rilanciare l’occupazione. I fattori acceleranti e frenanti sono più di uno, tra questi un ruolo importante lo svolge la diffusione di Internet e delle tecnologie digitali In Italia si prevedono 34.000 nuovi posti di lavoro generati da Internet. Questi calcoli però non tengono conto di quanti posti di lavoro si perderanno nelle aziende che fanno maggior uso dei social network per comunicare con i clienti La cosiddetta jobless recovery ( ripresa senza occupazione ) non è inevitabile ma è un pericolo che non può essere ignorato. In futuro sarà indispensabile che il cambiamento in corso , paragonabile ad altre rivoluzioni industriali della storia, generi riflessioni per ripensare, oltre alle regole, il sistema della formazione e dell’organizzazione del lavoro Edoardo Segantini – Corriere della Sera
Riorganizzazioni & Investimenti Fattori Esterni Riorganizzazioni & Investimenti
Riorganizzazione e investimenti La globalizzazione ha obbligato le Aziende a rivedere la propria organizzazione e i processi produttivi per recuperare competitività e per sopravvivere. Molte aziende non ci sono riuscite e hanno chiuso. Gli investimenti si sono concentrati sulla riorganizzazione e informatizzazione dei processi per ridurre il costo unitario dei prodotti. Questo ha generato alleggerimenti degli organici La crisi economica e le limitate disponibilità negli investimenti hanno penalizzato la R&S e scoraggiato l’avvio di nuove attività, la creazione quindi di nuovi posti di lavoro
Riepiloghiamo cosa si intende oggi per “Competenze” attese Visto lo scenario storico e attuale a) di rapida obsolescenza dei prodotti e conoscenze b) di cambiamento e delle complessità, uniche “costanti” c) del tasso di disoccupazione giovanile ancora “allarmante” della necessaria conciliazione fra le competenze offerte dal giovane con quelle attese dal mondo del lavoro, in cui i pochi posti di lavoro disponibili si giocano sempre più su alte competenze. ci domandiamo : cosa si intende oggi per “Competenze” attese dal mondo del lavoro ? 29
Le COMPETENZE Conoscenze: Comunicazione Finanza Informatica Lingue Aver studiato non basta più Le COMPETENZE Conoscenze: Comunicazione Finanza Informatica Lingue Ecc. Esperienze qualificanti, capacità Studi: Diploma Laurea Proprietà di Brianza Solidale Vietata la riproduzione
Quali competenze ….. DI BASE COMPETENZE TECNICO – PROFESSIONALI Cultura generale COMPETENZE TECNICO – PROFESSIONALI Acquisite in ambito specialistico : mestieri -professioni TRASVERSALI Capacità di tradurre saperi e capacità in comportamenti efficaci
Competenze trasversali Sono le abilità personali con le quali ogni individuo affronta le varie situazioni Alcuni esempi : capacità di comunicazione,di relazione,di problem solving,di decisione,di gestione del tempo,di organizzazione del proprio lavoro, di adattamento a diversi ambienti culturali, di gestione dello stress, attitudine al lavoro di gruppo, spirito di iniziativa, flessibilità, visione d’insieme
Le utili competenze sul lavoro che la scuola ancora non insegna ………….Ciò che conta oggi per i datori di lavoro sono: Etica del lavoro (impegno,ma anche iniziativa e senso di responsabilità), Capacità di comunicare Capacità di risolvere i problemi e lavorare in team La rivoluzione post-industriale ha reso molto più importanti queste competenze, cosiddette “soft”, per distinguerle da quelle “dure”cioè collegate con una specifica preparazione tecnica. La selezione di milioni di giovani che oggi hanno un lavoro si basa sulla valutazione di queste caratteristiche personali con approcci molto più meritocratici di quanto non si immagini. Purtroppo molti posti di lavoro restano vacanti (o vengono affidati a persone con esperienza ) non perché mancano gli ingegneri o servano degli esperti, ma perché queste competenze i giovani non le hanno……….. Roger Abravanel Estratto da Corriere della Sera domenica 24 novembre 2013
Come affrontare il cambiamento: sfide per il lavoro Come affrontare il cambiamento: sfide per il lavoro. Ignazio Visco Governatore Banca d’Italia, intervento in occasione delle giornate di lavoro di CIGL, Firenze 13 giugno 2015 …………………….Le innovazioni tecnologiche si accompagnano inevitabilmente alla necessità che gli individui abbiano diverse e nuove professionalità. Il capitale umano non potrà più coincidere (se mai lo ha fatto) semplicemente con il bagaglio conoscitivo delle persone e la produttività dei lavoratori non sarà più essenzialmente legata alle conoscenze tradizionali acquisite una volta per tutte sui banchi di scuola e applicate in modo standard nel corso della vita lavorativa. Assumeranno importanza crescente le “competenze”: la capacità, cioè, di mobilitare, in maniera integrata, risorse interne (saperi, saper fare, atteggiamenti) ed esterne, per far fronte in modo efficace a situazioni spesso inedite e certamente non di routine. Saranno sempre più importanti l’esercizio del pensiero critico, l’attitudine alla risoluzione dei problemi, la creatività e la disponibilità positiva nei confronti dell’innovazione, la capacità di comunicare in modo efficace, l’apertura alla collaborazione e al lavoro di gruppo. Bisognerà far sì che queste competenze siano aggiornate continuamente, ricorrendo a strumenti di formazione permanente. …………..
Fare della crisi una opportunità
Fare della crisi una opportunità L’ideogramma cinese Wei Ji che significa“crisi”, è il risultato della unione di due parole: pericolo •opportunità
Fare della crisi una opportunità
Fare della crisi una opportunità Quale significato preferisci leggere? pericolo: cerco di sopravvivere, smetto di investire sul prodotto e di comunicare o ricorro ad una comunicazione improvvisata, tagliando drasticamente gli investimenti opportunità: colgo il momento di incertezza come occasione per rendere la mia azione più incisiva e la comunicazione più rilevante, ottimizzando gli investimenti
Il coraggio in un momento di crisi l’immobilità e l’attesa sono il reale pericolo bisogna trovare il coraggio di affrontare la difficoltà con un’azione, con un messaggio forte
ELOGIO DELLA “FAME” Abbiamo bisogno di tornare a…. fare sacrifici per realizzare un obiettivo nutrire passione per qualcosa di importante che ci interessa raggiungere essere umili nei primi anni di lavoro avere voglia di capire e ascoltare avere tenacia per le nostre aspirazioni saper selezionare gli “ingredienti utili” per costruire la nostra vita
Le competenze, le idee e le motivazioni saranno sempre più le componenti fondamentali del valore d’impresa. Allora… qual’ è la forza emergente dell’impresa? E’ il CAPITALE UMANO ! E il capitale intellettuale raramente viene scambiato, rimane al fornitore che lo noleggia o ne autorizza un uso limitato da parte terzi. 42
IL LAVORO E’ IMPORTANTE? Il lavoro rappresenta innanzitutto la conquista dell’autonomia economica e la maturazione di una nuova identità (da “consumatore” a “produttore”) Per approcciare il mondo del lavoro con concretezza bisogna essere consapevoli: della necessità della formazione continua (Long Life Learning); della necessità di considerare il mondo intero come teatro della propria esperienza di lavoro; ….-ma siate anche consapevoli che il lavoro è il mezzo per raggiungere l’appagamento e la realizzazione personale; è il luogo in cui troveranno spazio le vostre idee, le vostre aspirazioni, le vostre passioni.
E nei prossimi 5/10 anni ? !! 44
Nuove opportunità professionali si avranno nell’ambito di: - innovazione tecnologica - ricerca scientifica - attività culturali, sociali e socio sanitarie - sviluppo sostenibile - servizi alla persona - nanotecnologie e scienze climatiche Nessun individuo, da solo, può essere competente in tutto ciò che serve. Risultato: per sfruttare questa enorme mole di conoscenze, si deve per forza collaborare 45
Ciascuno di noi potrà affrontare sfide e cogliere opportunità orientandosi a: Arricchire continuamente le proprie competenze professionali Ampliare la conoscenza del mondo e della realtà che ci circonda (ambiente e società) Sviluppare la coscienza di essere corresponsabile dei fenomeni globali Imparare ad affrontare le continue novità e gli eventi inattesi.
Dice un vecchio proverbio: CHI LASCIA LA STRADA VECCHIA PER LA NUOVA, SA QUEL CHE LASCIA, MA NON SA QUEL CHE TROVA
Oggi dobbiamo inventarci un nuovo proverbio….. Non seguire la vecchia STRADA, cercane o creane una nuova
Se non provi ad andar lontano, ….. e ancora…… Se non provi ad andar lontano, non saprai mai quanto lontano puoi andare
Sintesi Nell’instabilità del mondo del lavoro, l’unica stabilità si situa nella CENTRALITA’ DELLA PERSONA con le sue competenze rinnovabili in un progetto di vita professionale, coerente con le variabili di contesto. ECCO PERCHÈ SIAMO QUI
SI FONDA SULLA CENTRALITA’ DELLA PERSONA CORSO “GIOVANI & IMPRESA” TRE REQUISITI : SI FONDA SULLA CENTRALITA’ DELLA PERSONA 2) SI PONE COME PONTE TRA STUDIO E LAVORO 3) SVILUPPA LA CONSAPEVOLEZZA DELLE ATTITUDINI ALLA INTERAZIONE E COMUNICAZIONE INTERPERSONALE, AL LAVORO DI GRUPPO, AL PROBLEM SOLVING E AD AMPLIARE LA VISIONE DEL MONDO DEL LAVORO E DELLE SUE CULTURE.
Informazioni sul corso Durata/Orari/Pause: Puntualità! Programma distribuito su due moduli Temi e attività Scheda di autovalutazione Attestati di partecipazione Comportamenti attesi
Comportamenti & Professionalità CALENDARIO DEL CORSO (20 ore complessive) DIVISO IN 2 MODULI: Comportamenti & Professionalità Il lavoro ed i Giovani
Modulo 1 COMPORTAMENTI e PROFESSIONALITA’ La motivazione (mix di interventi teorici ed esercitazioni) La motivazione La comunicazione (verbale, non verbale, ambigua) Assertività Lavoro in gruppo Riunione e delega Creazione del valore Orientamento al Cliente Analisi e soluzione dei problemi Responsabilità Sociale della Impresa (RSI)
(teoria e simulazioni ad personam) Modulo 2 Il lavoro ed i Giovani (teoria e simulazioni ad personam) Il Curriculum Vitae Il colloquio di selezione Tipologie di lavoro Testimoninaza di un Imprenditore L’Agenzia per il Lavoro Simulazione di colloqui di selezione individuali Protagonisti del vostro futuro
CIO’ CHE VOGLIAMO DA VOI: ATTENZIONE DISCIPLINA INTERESSE DOMANDE
Alcune regole per questi giorni Puntualità Fate domande, tante, alzando la mano Intervalli nostri, non quelli usuali della scuola Brochure finale Attestati Autovalutazione
Come compilare la scheda di autovalutazione
Enjoy this training course !!
CORSO GIOVANI & IMPRESA Istituto………… Chiusura
La comunicazione La più importante tra le competenze traversali Saper comunicare è indispensabile e “fà la differenza” Attenzione alla comunicazione non verbale L’assertività modello di comunicazione da perseguire
Il curriculum Vitae E’ il vostro biglietto da visita Serve a farsi convocare per un colloquio Compilatelo con la massima attenzione, curate i dettagli Evidenziate tutte le esperienze e attività fuori dal percorso scolastico
Il colloquio di selezione Dentro – Fuori Arrivate puntuali; abbigliamento sobrio Documentatevi sull’azienda che vi ha convocati per Il colloquio Non lasciatevi condizionare dallo stress, siate voi stessi Assumete un atteggiamento positivo Alla fine del colloquio fate un bilancio
Esperienze di studio e/o lavoro all’estero Sono molto importanti Per conoscere e crescere Per fare esperienze Per imparare le lingue Arricchiscono il curriculum
Conoscenza delle lingue E’ indispensabile e lo sarà sempre più qualsiasi cosa vogliate fare nella vita
Curiosità & lettura La curiosità è la molla della conoscenza genera rassicurazione e voglia di cambiamento
Cercare il lavoro: quale? Il lavoro che vorremmo ? 12 – Quale lavoro Il lavoro che vorremmo ricerca mirata, senza disperdersi in lavori poco coerenti con i nostri obiettivi Il lavoro che ci offrono rompere il ghiaccio, cioè ottenere il primo lavoro, senza troppe condizioni e vincoli Il lavoro che ci offrono ? Proprietà intellettuale di Fondazione Sodalitas. Ne è vietato l'utilizzo, la riproduzione e la diffusione senza autorizzazione scritta.
Protagonisti del vostro futuro Ognuno è protagonista del proprio futuro Definire il proprio progetto di vita Determinazione, costanza e pazienza doti indispensabili per raggiungere gli obiettivi Prendete iniziative. Non fermativi al primo ostacolo Anche agli insuccessi aiutano a crescere
Il maggior rischio è non correre nessun rischio Il maggior rischio è non correre nessun rischio. In un mondo che cambia molto velocemente, l'unica strategia che garantisce il fallimento è non correre rischi.” Mark Zuckerberg
f.dicarlo46@gmail.com