Modulo 2 – Caratteristiche della rilevazione

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Modulo 2 – Caratteristiche della rilevazione

L’Istat L’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) è il maggiore produttore di dati demografici, economici e sociali del Paese. Rileva dati presso imprese, istituzioni e popolazione (famiglie e individui). Le informazioni raccolte vengono diffuse ampiamente in varie forme (pubblicazioni, banche dati, files, ecc.) e sono di importanza strategica per la pianificazione delle politiche sociali ed economiche del Paese. 2

La qualità dell’informazione 1989 Sistema statistico nazionale Programma statistico nazionale (PSN) approvato dal Parlamento ogni anno Obbligo di effettuazione dell’indagine Obbligo di risposta Informazione statistica di qualità

L’indagine europea AES L’indagine europea AES (Adult Education Survey) è disciplinata da un apposito regolamento Eurostat. Va realizzata ogni 5 anni a partire dal 2012. La formazione degli adulti è considerata un volano essenziale di crescita economica e di sviluppo sociale in particolare nel contesto dell’internazionalizzazione delle attività e dell’invecchiamento della forza lavoro.

La richiesta di informazioni armonizzate L’Unione europea ha richiesto una raccolta di dati statistici ampi e di alta qualità sulla partecipazione degli adulti alle attività formative. Questi dati dovranno essere usati dai policy makers per monitorare attività a livello europeo ed internazionale. 5

La necessità di parlare un linguaggio comune La novità di intervistare direttamente i soggetti e il modo diverso in cui i termini sono compresi nei diversi contesti nazionali hanno imposto un attento lavoro di chiarificazione e armonizzazione dei concetti. Parallelamente è stato necessario sviluppare le classificazioni necessarie per implementare l’AES. In particolare è stato necessario lavorare allo sviluppo di una classificazione internazionale delle attività formative (CLA) pensata a fini statistici. Inoltre è stata utilizzata la classificazione internazionale sui titoli di studio e sugli argomenti della formazione (ISCED). 6

L’indagine sul sito dell’ISTAT http://www.istat.it/it/archivio/46370 Percorso: Dall’home page (www.istat.it) andare ad «Informazioni» e successivamente alla pagina «Per i rispondenti» Nell’Elenco delle rilevazioni: questionari e informazioni cercare nell’argomento «Istruzione e formazione» la nostra indagine 7

La lettera informativa alle famiglie L’Istat ha inviato ad ogni famiglia selezionata per il campione una lettera a firma del Presidente (Giorgio Alleva), con la quale si forniscono tutte le informazioni relative all’indagine e si chiede la collaborazione e la disponibilità a farsi intervistare (spiegando anche che la legge prevede Obbligo di risposta).

Garanzie ai cittadini che rilasciano l’intervista La diffusione delle informazioni avviene esclusivamente in forma aggregata, in modo tale da non poter in nessun modo risalire ai dati personali forniti durante l’intervista secondo l’articolo 9 del decreto legislativo del 6 settembre 1989 n. 322 Inoltre i dati raccolti sono tutelati ai sensi del Codice in materia di protezione dei dati personali (decreto legislativo 30 giugno 2003 n. 196) e del Codice di Deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell’ambito del Sistema statistico nazionale

Obiettivo dell’indagine Rilevare e misurare il lifelong learning (apprendimento permanente) l’insieme di tutte le attività di apprendimento intraprese nel corso della vita al fine di migliorare le proprie - competenze - abilità - conoscenze in una prospettiva personale, civica, sociale e/o legata a una prospettiva occupazionale

Definizioni: life long learning ogni attività di apprendimento intrapresa durante l’arco della vita e intesa a migliorare le conoscenze, le qualifiche e le competenze da un punto di vista personale, sociale o lavorativo. 11

Definizioni: learning activities (Attività di apprendimento) Learning activities: ogni attività organizzata realizzata da un individuo con l’intenzione di migliorare le sue conoscenze, qualifiche e competenze. Due criteri sono dunque fondamentali per distinguere le attività di apprendimento: l’attività deve essere intenzionale; l’attività deve essere organizzata. 12

Le attività di istruzione e formazione L’istruzione e la formazione possono essere classificate in quattro ampie categorie 13

Classificazione delle attività di formazione e istruzione formativa Intenzionale SI SI Organizzata Inclusa nel Quadro nazionale dei titoli di studio SI NO NO NO Apprendimento casuale Apprendimento Informale Apprendimento Non Formale Apprendimento Formale

Attività formative FORMALI Una attività formativa organizzata è definita come FORMALE se il suo completamento comporta una certificazione riconosciuta dal Quadro nazionale dei titoli di studio (certificazioni). Es: Licenza media Diploma Laurea Dottorato Qualifica professionale (nazionale, regionale) anche quella ottenuta alla fine dell’apprendistato Sono compresi anche i titoli conseguiti all’estero 15

Istruzione/formazione formale Apprendimento formale: educazione impartita in sistemi scolastici, collegi, università o altre istituzioni rivolte all’educazione formale che costituiscono un sistema gerarchico di educazione full-time per bambini e ragazzi che comincia tra i 5-7 anni e continua fino ai 20-25 anni. In Italia coincide con l’ISTRUZIONE scolastica e universitaria e la FORMAZIONE PROFESSIONALE regionale iniziale (giovani) 16

Formazione non-formale Apprendimento non formale: ogni attività formativa organizzata e strutturata non considerata come istruzione formale. Può essere somministrata sia all’interno che fuori dalle strutture scolastiche ed è rivolta a persone di qualsiasi età. Può comprendere alfabetizzazione e educazione di base per adulti, formazione professionale e non, cultura generale, ecc. I programmi non seguono la gerarchia del sistema formale e possono avere durate differenti. 17

Formazione non-formale Purché realizzati sempre in modo organizzato, cioè con un orario, un luogo di svolgimento e un docente, sono compresi: i corsi di formazione nei luoghi di lavoro le lezioni di scuola guida i corsi di lingua o di informatica i laboratori di musica o di artigianato seminari, conferenze, convegni, workshop gli hobby e i corsi sportivi / danza

Formazione non-formale Corsi e programmi sportivi / danza nel corso dei quali si apprendono regole e tecniche di partecipazione in attività fisiche di tipo competitivo (professionali e amatoriali). NON sono comprese le attività fisiche dove non è presente un istruttore/allenatore fitness 3

La formazione professionale sul lavoro Se il datore di lavoro offre una formazione professionale come parte di un programma progettato per ottenere una qualifica riconosciuta nel sistema nazionale, l’attività - anche se è basata al 100% sul lavoro - si configura come “formazione formale” Se invece la persona è impegnata in un’esperienza formativa organizzata dal datore di lavoro che si conclude senza l’acquisizione di un titolo riconosciuto dal sistema nazionale dei titoli di studio, si tratta di formazione non-formale Se la persona partecipa ad un tirocinio/praticantato” per essere riconosciuto come professionista (è il caso del laureato in legge che fa praticantato per diventare avvocato, o del giornalista che si vuole iscrivere all’ordine), si tratta di lavoro e non di apprendimento

Apprendimento informale Apprendimento informale: attività di apprendimento intenzionale ma meno organizzata e meno strutturata. Include eventi di formazione che possono avere luogo sul posto di lavoro, in ambito familiare o nella vita di tutti i giorni e che sono intrapresi autonomamente oppure “guidati” da diversi soggetti (amici, parenti, conoscenti, ecc.) 21

Apprendimento informale Imparando da amici, parenti, … Utilizzando materiale a stampa (libri, riviste specializzate, ecc Utilizzando il personal computer e/o Internet (ad esempio con del materiale didattico scaricato da internet) Attraverso la televisione, la radio, materiale audio/video (ad esempio guardando un documentario in TV, ascoltando un CD audio di lingua straniera) Partecipando a visite guidate in musei, siti archeologici, naturalistici o industriali Visitando centri di apprendimento (ad esempio, biblioteche, centri visitatori, …) Insegnamenti forniti da membri della famiglia o altre persone, come parenti, conoscenti o vicini

APPRENDIMENTO FORMALE Primo esempio Pietro, 19 anni, studia informatica all’università. Il corso dura 3 anni e le materie teoriche, insegnate in aula, sono integrate con attività pratiche. Per essere ammessi al corso, è richiesto il completamento dell’istruzione secondaria. Ogni anno Pietro deve sostenere alcuni esami che danno l’accesso all’anno successivo. Al termine del percorso, l’università rilascia una Laurea di I livello. APPRENDIMENTO FORMALE 23

APPRENDIMENTO NON FORMALE Secondo esempio Pietro, 30 anni, sta seguendo un corso di informatica in una grande impresa. Il corso dura 2 anni, le materie teoriche sono insegnate in aula, completate con attività pratiche. Per essere ammesso al corso, è richiesto il possesso di un titolo di studio dell’istruzione secondaria. Alla fine del primo anno Pietro deve sostenere degli esami che danno l’accesso all’anno successivo. La qualificazione che ottiene alla fine è riconosciuta dal mercato del lavoro ma non è un titolo di studio APPRENDIMENTO NON FORMALE 24

APPRENDIMENTO INFORMALE Terzo esempio Pietro sta studiando informatica con un gruppo di amici. Uno di loro è laureato in informatica e, in quanto tale, fornisce orientamento e consulenza agli altri amici su aspetti teorici e pratici. Il gruppo si riunisce una volta alla settimana, per due mesi. Ognuno acquista per sé alcuni libri e/o materiale video, che poi conserverà anche al termine della formazione. Alla fine, ognuno di loro avrà imparato ad usare il computer ma non otterranno alcuna certificazione. APPRENDIMENTO INFORMALE 25